Martedì 22 Ottobre 2013, S. Orsola, Clementina, Letizia Anno II – Numero 271 Notizie in Rilievo Prevenzione e salute 1. Dietro ai miti sulla salute ci sono spesso interessi economici e poca cultura scientifica 2. Pressione alta? Sorridi che ti passa Il Proverbio di Oggi Ògne lignàmmo tène 'o fùmmo sùio. Ogni legno fa un suo fumo UN ANNO FA LA CERIMONIA CELEBRATIVA “_t YxwxÜté|ÉÇx wxzÄ| bÜw|Ç| wx| YtÜÅtv|áà| àtÄ|tÇ|M vxÇàÉ tÇÇ| w| áàÉÜ|t |Ç|é|tà| t atÑÉÄ| |Ä G bààÉuÜx DLDE ” Il 22 Ottobre 2012 si festeggiava presso il Teatro San Carlo di Napoli il centenario della nascita della FOFI e dell’Ordine. Scienza e Salute 3. Perché gli attacchi di cuore colpiscono soprattutto al mattino? 4. Perché a parità di esercizio fisico e cibo ingerito i giovani ingrassano meno? 5. Esercizio fisico abbassa pressione, lavori pesanti no 6. Pillola: rischi trombosi inferiori a benefici contraccezione Alimenti e Salute 7. Il melograno: un vero farmaco naturale 8. Non esattamente otto bicchieri, ma bere molta acqua fa bene Domande e Salute La pelle è impermeabile? LA PELLE È IMPERMEABILE? Non completamente. Per la precisione, la cute è una struttura semi-impermeabile che difende l’organismo dagli agenti dannosi chimici e meccanici permettendo però alcuni scambi con l’esterno. Attraverso lo strato corneo dell’epidermide, quello superficiale a contatto con l’aria, costituito da cellule morte, escono acqua (come sudore) sebo, anidride carbonica, acido lattico e vapore acqueo. Traspirazione: La quantità di vapore che esce dall’organismo è detta “trans epidermal water loss” e ammonta, per un adulto, a circa 500 g al giorno: serve a mantenere l’equilibrio termico dell’organismo. Un po’ d’acqua entra dalla pelle, ma molto poca, perché ogni sostanza va dove è meno concentrata, quindi verso l’esterno. Inoltre, la pellicola idrolipidica che riveste la pelle fa scivolare via i liquidi. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 271 SCIENZA E SALUTE PERCHÉ GLI ATTACCHI DI CUORE COLPISCONO SOPRATTUTTO al MATTINO? La "colpevole" dei mortali blackout potrebbe essere una proteina che influisce sull'attività elettrica del cuore. È più facile che un arresto di cuore improvviso colpisca nelle prime ore del mattino, in particolare tra le 6.00 e le 10.00. Medici e ricercatori lo sanno da decenni, ma la ragione di questa "preferenza" di orario è rimasta a lungo sconosciuta: tra le varie ipotesi azzardate finora c'era quella legata al cambio di posizione, da sdraiata ad eretta, che tutti affrontiamo alla fine del sonno. Un nuovo studio ha rintracciato un collegamento tra la morte cardiaca improvvisa e il nostro orologio biologico: si tratta della produzione di una particolare proteina che regola il funzionamento dei canali ionici, le vie di passaggio degli ioni attraverso la membrana cellulare. I livelli di questa proteina sembrerebbero oscillare in base ai ritmi circadiani (l'alternanza tra giorno e notte). Se paragoniamo il cuore a un'auto, il sangue che circola è il carburante, e i muscoli cardiaci sono gli organi meccanicamente responsabili del pompaggio; ma non funzionerebbero, senza un sistema elettrico, la cui differenza di cariche non è creata da una batteria, ma dai canali e dalle pompe ioniche (sistemi di passaggio degli ioni di sodio, calcio e potassio attraverso la membrana cellulare). Quando questo meccanismo cessa di funzionare, i muscoli non si contraggono, e il battito cardiaco non è più regolare: si creano allora gravi aritmie che possono sfociare nella fibrillazione ventricolare, la contrazione improvvisa e disordinata dei ventricoli, nonché una delle cause più frequenti di morte nei paesi occidentali. Contro di essa, solo un defibrillatore usato prontamente può qualcosa, altrimenti non c'è nulla da fare. La morte cardiaca improvvisa è una sorta di corto circuito elettrico del cuore che si manifesta con l'improvvisa interruzione del battito cardiaco. Non è da confondere con l'infarto miocardico, causato invece dall'ostruzione delle coronarie. Tutta colpa di una proteina Studiando la concentrazione di una proteina chiamata KLF15, già in precedenza collegata ad alcune malattie cardiache, i ricercatori hanno scoperto che, nei tessuti cardiaci dei topi, la sua concentrazione oscilla, toccando picchi positivi e negativi nell'arco delle 24 ore. I livelli di KLF15 dovrebbero essere alti nei momenti di transizione tra il giorno e la notte, e quindi nelle prime ore del mattino. Ma nei topi che affrontano una morte cardiaca improvvisa sono, invece, molto bassi. Questa proteina influirebbe sul funzionamento dei canali ionici, e sarebbe la chiave per il regolare svolgimento dell'attività elettrica del cuore. L'oscillazione delle concentrazioni di questa proteina avviene anche nei tessuti muscolari umani, e le persone con insufficienza cardiaca presentano scarsi livelli di KLF15. La scoperta potrebbe portare un giorno all'individuazione di farmaci in grado di intervenire su questa proteina e sostituire il defibrillatore. (Focus) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 271 PERCHÉ A PARITÀ DI ESERCIZIO FISICO E CIBO INGERITO I GIOVANI INGRASSANO MENO? Il metabolismo umano è complesso e consiste di molti processi biochimici. Il metabolismo basale diminuisce drasticamente con l’età. Il dispendio energetico di una giornata è dato da una somma di fattori: il consumo metabolico a riposo (o metabolismo basale) che rappresenta fino al 70% delle calorie disperse da un essere umano; il consumo di calorie indotto dagli alimenti, che varia a seconda di ciò che mangiamo; l’energia che sfruttiamo per fare attività fisica e sport. La componente principale per determinare quante energie “bruciamo” e, quindi, quanto non ingrassiamo, è quella del metabolismo basale. Questo viene influenzato da molti elementi, come il genere sessuale, l’età, il clima, la massa muscolare, lo stato nutrizionale e l’equilibrio ormonale, a cui vanno sommate le abitudini quotidiane - come l'attività sportiva -, oltre che eventuali stati patologici. Metabolismo: Il consumo di energia del metabolismo basale è più alto negli uomini che nelle donne e cala con l’età (anche drasticamente sopra i 60 anni, ma in modo costante ogni decade di vita): per questo quando siamo più giovani bruciamo più facilmente le calorie anche senza fare alcuno sforzo fisico, mentre quando siamo più anziani tendiamo a ingrassare anche sforzandoci di consumare energie con l’esercizio fisico. (Focus) ESERCIZIO FISICO ABBASSA PRESSIONE, LAVORI PESANTI NO L'esercizio fisico abbassa la pressione, mentre fare lavori pesanti, anche nel caso in cui implichino il sollevamento di pesi, non ha lo stesso effetto. Lo afferma una review degli studi precedenti pubblicato dalla rivista Hypertension. I dati rianalizzati dai ricercatori, su piu' di 137mila persone divise in 13 studi, hanno trovato che l'esercizio fisico 'ricreazionale' per piu' di quattro ore al giorno riduce il rischio di ipertensione del 17%, mentre in chi fa lavori pesanti non c'e' nessun beneficio misurabile. (Agi) PILLOLA: RISCHI TROMBOSI INFERIORI A BENEFICI CONTRACCEZIONE I benefici della pillolacontraccettiva superano i rischi legati alla trombosi. A dirlo, una nota ufficiale dell'Ema (European Medicines Agency) che, come si legge su Pharmastar, per la prima volta prende posizione sulla relazione tra contraccettivi ormonali combinati e il pericolo di insorgenza della malattia. L'uso della pillola contraccettiva, dunque, presenterebbe benefici per la salute maggiori rispetto al possibile rischio di tromboembolia venosa (Tev). La rivalutazione dei contraccettivi ormonali combinati da parte del massimo ente europeo per la sicurezza dei farmaci era iniziata lo scorso febbraio su iniziativa della Francia. Dopo otto mesi, il Pharmacovigilance Risk Assessment Committee dell'agenzia e' arrivato alla conclusione che l'insorgenza della Tev rappresenta un evento raro tra le utilizzatrici di pillola. I fattori di rischio per questa malattia restano fumo, eta', sovrappeso o obesita', emicranie, gravidanze o parti recenti e precedenti casi in famiglia. (Agi) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 271 PATOLOGIE E SALUTE DIETRO AI MITI SULLA SALUTE CI SONO SPESSO INTERESSI ECONOMICI E POCA CULTURA SCIENTIFICA Dietro ai miti sulla salute interessi economici e poca cultura scientifica. Convinzioni dure a morire, anche da generazioni Mangiare l’ananas dopo i pasti perché brucia le calorie. Guai, invece, a portare una mela in tavola come dessert: farebbe gonfiare o addirittura ingrassare. Disintossicarsi da scorie, inquinamento e sostanze nocive con digiuni regolari, magari pulendo “a fondo” l’intestino con un lavaggio del colon di tanto in tanto. Ingurgitare antiossidanti a volontà per allungarsi la vita. Proibire lo zucchero ai bambini perché li rende iperattivi. Sono solo alcuni dei miti che riguardano la salute di cui abbonda internet, la versione moderna della saggezza popolare e del passaparola: a volte si tratta di vere e proprie leggende metropolitane oppure di luoghi comuni tramandati da generazioni, ma non mancano teorie con una parvenza di verità scientifica. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 271 ALIMENTI E SALUTE NON ESATTAMENTE OTTO BICCHIERI, MA BERE MOLTA ACQUA FA BENE Si assume per semplicità che occorra un millilitro di acqua per caloria ingerita A volte nelle leggende metropolitane c’è un fondo di verità: è il caso degli otto bicchieri d’acqua al giorno da bere per una corretta idratazione. Gino Roberto Corazza, internista, osserva: «Non abbiamo le prove che sia questa la quantità necessaria, ma è un modo per ricordarci l’importanza di bere, visto che la maggioranza non lo fa abbastanza». «Non è possibile determinare con precisione il fabbisogno di acqua di ciascuno, perché dipende da molti parametri, ad esempio da quanto e da che cosa si mangia o dalle attività svolte - dice il nutrizionista Andrea Ghiselli -. Si assume per semplicità che occorra un millilitro di acqua per caloria ingerita e dalle 2 mila calorie della dieta standard derivano i 2 litri di liquidi al giorno; poi, siccome i liquidi vengono introdotti anche con vegetali, latte, brodo e così via si raccomandano 6-8 bicchieri di acqua come tale. Il consiglio più sensato? Bere con costanza, senza stare a misurare i bicchieri. Se l’urina è chiara, in genere la quantità d’acqua è corretta, a meno che non ci si stia disidratando o non si riesca a concentrarla per altri motivi». (Salute, Corriere) PRESSIONE ALTA? SORRIDI CHE TI PASSA (MA NON È COSÌ SEMPLICE) Realizzato dispositivo in grado di riconoscere la dopamina e rilasciare un peptide anti-ipertensione Sorridi che la pressione si abbassa. Anche se non è proprio così semplice, uno studio pubblicato su Pnas spiega che una connessione tra la sensazione di benessere e la pressione sanguigna esiste davvero, e si può gestire a favore della nostra salute. I ricercatori dell’ETH di Zurigo spiegano che azioni appaganti come mangiare o fare sesso attivano il sistema di ricompensa nel cervello, stimolando il rilascio di dopamina, uno degli ormoni “del benessere”. “Dal momento che la dopamina viene rilasciata nel flusso sanguigno attraverso il sistema nervoso simpatico – scrivono gli studiosi - i livelli di dopamina presenti nel sangue e le risposte a livello cerebrale risultano collegati”. Gli studiosi hanno messo a punto un dispositivo in grado di monitorare la presenza di dopamina nel sangue e di guidare la secrezione di proteine dopamina-dipendenti - che vengono rilasciate in situazioni di "appagamento" connesse al sesso, al consumo del proprio cibo preferito o all’uso di sostanze stupefacenti - e di rilasciare un peptide in grado di contrastare la pressione alta proprio in corrispondenza della rilevazione dei livelli di dopamina. A esperimento concluso è emerso che “quando gli animali ipertesi trattati con questo dispositivo venivano esposti a eccitazione sessuale, la loro pressione risultava corretta”. (Salute, Sole 24ore)