Anno II – Numero 278 Giovedì 31 Ottobre 2013, S. Lucilla, Quintino Il Proverbio di Oggi 'A carocchia, a carocchia, Pulecenella accirette ‘a mugliera Notizie in Rilievo Prevenzione e salute 1. 100 domande e 100 risposte sui tumori 2. Cambia la strategia per scoprire chi è a rischio di tumore allo stomaco Piccoli danni ripetuti, possono procurare grandi sciagure 100 DOMANDE e 100 RISPOSTE sui TUMORI È possibile prevenire il cancro? Vaccinarsi? Cosa bisogna fare o non fare per limitare al minimo il rischio di ammalarsi? Quali i controlli a cui sottoporsi e quando? E ancora, per chi ha già dovuto confrontarsi con la malattia: Scienza e Salute 3. Digerire bene per dimagrire 4. Come fuggire dallo stress con il mindful walking quali sono le terapie migliori a disposizione? Quali i centri di cura più preparati? Cosa si può fare per vivere al meglio durante e dopo le cure? A tutte queste domande, e molte altre ancora, risponde il volume realizzato da Fondazione Umberto Veronesi e Corriere della Sera. ARCHIVIO: ISTRUZIONI PER L'USO Qual é l'ospedale migliore? Dove vado a farmi curare? Domande e risposte 5. Che cos’è l’andropausa? 6. Perché soltanto alcune persone sono sonnambule? 7. Sui brufoli? La bardana All'angoscia per una diagnosi di tumore, spesso ne segue un'altra, legata alla scelta dei medici e delle strutture più adatte per la terapia, o per l'intervento chirurgico. Scegliere diventa davvero arduo se non si ha una conoscenza diretta degli ospedali, delle loro attrezzature e dello staff. Per questo il Corriere della Sera, insieme alla Fondazione Umberto Veronesi, ha deciso di creare Sportello Cancro e, in particolare, un archivio degli ospedali, che comprende tutte le strutture italiane, da quelle superspecializzate a quelle più piccole. Per ogni ospedale vengono fornite numerose informazioni, sullo staff medico-chirurgico che si occupa di tumori, sulle principali attrezzature, e sul numero dei ricoveri e degli interventi chirurgici. Infine sono consultabili le sperimentazioni in corso con farmaci anti-tumorali. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 278 CAMBIA LA STRATEGIA PER SCOPRIRE CHI È A RISCHIO DI TUMORE ALLO STOMACO Nuovo strumento di valutazione. Familiarità e alimentazione ricca di cibi salati favoriscono la malattia Un semplice test del sangue potrebbe rivelare le persone ad alto rischio di tumore allo stomaco. L’esame, effettuato tramite un normale prelievo venoso, e sino a oggi utilizzato per la diagnosi della gastrite, misura le tracce della secrezione gastrica nel sangue e la loro presenza nello stomaco. «Ad oggi non disponiamo di marcatori specifici che possano aiutarci a verificare la presenza di un carcinoma gastrico in fase iniziale, per questo abbiamo pensato di usare questo test che permette di valutare una serie di marcatori (pepsinogeno I, pepsinogeno II e gastrina-17) che identificano il tipo di gastrite e la sua sede all’interno dello stomaco, per valutare gli stati pre-cancerosi e monitorare quei pazienti che potrebbero essere a rischio di ammalarsi» spiega R. Cannizzaro, dell’Associaz. Italiana Gastroenterologi SPESSO LETALE - Quello allo stomaco è uno dei pochi tumori di cui si registrano sempre meno casi, ma è ancora spesso letale perché nella maggior parte dei casi viene diagnosticato tardi. La ricerca italiana dimostra che la familiarità al tumore dello stomaco e l’assenza o un basso livello di acidi gastrici rappresentano un campanello d’allarme per identificare le persone ad alto rischio. Analizzando i dati di quasi 200 persone (fra pazienti con tumore allo stomaco e loro parenti di primo grado), i ricercatori hanno appurato che il test consente di identificare la presenza di una gastrite cronica, definirne le caratteristiche, stabilire se è presente il batterio Helicobacter Pylori e quindi decidere se sia necessaria o meno l’endoscopia per quel paziente. Inoltre, è emerso che oltre il 16% dei malati esaminati aveva familiari che si erano ammalati in precedenza. Le persone con familiarità alla malattia nel 9,7% dei casi presentavano già lesioni precancerose nello stomaco, non ancora diagnosticate. Infine, fra i parenti dei malati, ben il 38,9 % aveva un’infezione da Helicobacter. INSACCATI E CARNI ROSSE - Nel nostro Paese ogni anno sono circa 13.200 le nuove diagnosi di carcinoma gastrico e anche se le ragioni del calo nel numero dei casi non sono del tutto chiare, è certo che l’alimentazione gioca un ruolo importante fra le cause scatenanti, come provano le differenze regionali nella classifica dell’incidenza, che vede in testa regioni a forte consumo di insaccati e carni rosse specie se cotte alla brace. «Una dieta ricca di cibi affumicati o salati ne può favorire l’insorgenza, così come il consumo di alcol e il fumo di sigaretta, che possono contribuire alla trasformazione del tessuto gastrico in senso tumorale. Ora sappiamo pure che chi ha un parente di primo grado (genitori, fratelli, figli) che ha avuto un tumore allo stomaco è più a rischio, anche perché abbiamo capito che una parte dei casi è ereditaria, in quanto legata ad alcune alterazioni genetiche che si possono trasmettere. Poi c’è la sempre maggiore consapevolezza del ruolo svolto dall’Helicobacter, un batterio responsabile anche dell’ulcera gastrica e duodenale: la sua presenza nello stomaco può alterare, nel corso di anni, i delicati equilibri che esistono fra le cellule». DIAGNOSI PRECOCE - Come per tutti i tipi di tumore, la diagnosi precoce fa una grande differenza. Anche da un tumore aggressivo come quello dello stomaco, se individuato agli inizi, si può guarire (il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è del 95%), mentre le probabilità diminuiscono se la malattia viene scoperta in fase localmente avanzata o metastatica. Purtroppo i sintomi sono vaghi e possono facilmente essere confusi con quelli di una gastrite o di un’ulcera gastrica (nausea, difficoltà di digestione, mancanza di appetito o difficoltà a mangiare grandi quantità di cibo), per cui spesso vengono trascurati. «Ecco perché è importante mettere a punto test efficaci, a cui sottoporre soprattutto le persone che già oggi sappiamo essere a rischio di ammalarsi. L’obiettivo è di arrivare a fare ciò che oggi si fa per il tumore del colon con il test del sangue occulto nelle feci: semplice, veloce, economico e in grado di richiamare l’attenzione su possibili carcinomi ai primi stadi». (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 278 PREVENZIONE E SALUTE CHE COS’È L’ANDROPAUSA? Andropausa è sinonimo maschile di menopausa, e sta a indicare la cessazione graduale dell’attività degli organi riproduttivi dell’uomo. L’andropausa però non presenta repentine alterazioni ormonali: gli ormoni prodotti dall’ipofisi, l’Lh che favorisce la produzione di testosterone e l’Fsh che ha il compito di accelerare la maturazione degli spermatozoi, diminuiscono gradatamente nell’arco di anni. Di conseguenza decresce anche la quantità di testosterone, il principale ormone sessuale prodotto dai testicoli, dal quale dipendono lo sviluppo e il mantenimento dei caratteri sessuali maschili e la produzione degli spermatozoi. Quando inizia il declino. L’età in cui questo lento processo porta alla sterilità può variare molto: alcuni uomini diventano sterili a 40 o 50 anni, mentre altri rimangono sessualmente attivi e fecondi fino a 80 anni e più. Quel che è certo è che nell’uomo, dopo i 60 anni, si verifica un rallentamento del metabolismo delle proteine e dei lipidi dovuto all’invecchiamento, una riduzione dell’apparato circolatorio che ha un ruolo fondamentale nel rendere possibile l’erezione e una progressiva insensibilità dei recettori periferici che, stimolati durante l’atto sessuale, servono a provocare l’erezione. (Focus) PERCHÉ SOLTANTO ALCUNE PERSONE SONO SONNAMBULE? È una questione di familiarità: nell’80% dei casi chi soffre di questo disturbo ha un parente stretto che allo stesso modo, di notte, si aggira per casa come in trance. L’immagine del sonnambulo che al calar delle tenebre passeggia sui tetti in pigiama è comunque da sfatare: in genere la persona compie movimenti limitati all’ambiente immediatamente circostante. Più raramente esce dalla stanza o in giardino o compie azioni complesse. In questo stato, il grado di vigilanza è molto basso ma i cinque sensi sono più acuìti rispetto allo stato di veglia: il sonnambulo, muovendosi in uno spazio conosciuto è di solito in grado di evitare gli ostacoli, anche se talvolta capita che si faccia male o si ferisca. Certo, è sempre bene che durante gli attacchi di sonnambulismo la persona sia “protetta” per evitare che si metta nei guai. Lasciatelo dormire!: Non va però svegliata (cosa peraltro molto difficile da fare), perché potrebbe reagire con violenza e restare poi in stato confusionale per qualche minuto, fino a risveglio completo. È meglio piuttosto accompagnarla a letto o dirle: “torna a dormire”. Spesso sarà in grado di eseguire l’ordine. Il fenomeno è più frequente nei bambini e nei ragazzi. La sua comparsa in età adulta, piuttosto rara, può essere sintomo di un disturbo neurologico. Ma quali sono i comportamenti tipici del sonnambulo? : Le cronache descrivono casi-limite di sonnambulismo sessuale (approcci intimi o addirittura violenti), ma in genere la persona cammina, parla, va in bagno, mangia, pizzica le coperte, si lava, si veste. Gli uomini, durante le crisi, sono più spesso violenti rispetto a quanto facciano le donne, le quali, dal canto loro, preferiscono alla lotta un succulento spuntino notturno. (Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 278 SCIENZA E SALUTE DIGERIRE BENE PER DIMAGRIRE I condimenti che favoriscono la digestione Questi condimenti sono molto importanti nei casi di sovrappeso e di sovralimentazione. Spesso i problemi di sovrappeso sono dovuti a inefficienza dell’apparato digerente che non è in grado di assorbire le sostanze nutritive dai cibi, provocando in questo modo un continuo desiderio di cibi grassi, proteine e carboidrati concentrati come lo zucchero bianco. Questo programma è basato sull’uso di alimenti semplici e integrali che apportano la giusta dose di sostanze nutritive e un effetto energetico, favorendo la digestione e l’assimilazione ed evitando l’appetito insaziabile di chi è in sovrappeso o di chi non riesce a seguire un regime dietetico. Questi condimenti che favoriscono la digestione sono soprattutto alimenti fermentati che stimolano la produzione degli enzimi digestivi e la funzionalità epatica; in più hanno un alto contenuto di minerali che aiutano a mantenere in equilibrio il pH del tratto digestivo e quello generale dell’organismo. Come la maggior parte degli alimenti salutari, questi condimenti sono utili per l’intero organismo e non devono essere considerati solo come un rimedio per la digestione difficile. Essi comprendono: •La salsa di soia e il miso di alta qualità sono condimenti a base di fagioli di soia, che favoriscono la digestione e rendono alcalino il pH dell’organismo oltre a fornire preziose sostanze anti-cancro e acidi grassi protettivi delle arterie. La salsa di soia di alta qualità è conosciuta anche come shoyu o tamari. Lo shoyu viene preparato con soia e frumento, ha un gusto più delicato ed è meno costoso, mentre il tamari non contiene frumento ed è quindi adatto a chi è intollerante al glutine. Il miso è un prodotto giapponese utilizzato nelle zuppe e nelle salse ed è simile alla salsa di soia. Per un uso regolare e per dimagrire il più adatto è il miso d’orzo. Questi prodotti sono ricchi di sale. •Un’altra categoria di condimenti comprende quelli da utilizzare a tavola in sostituzione del sale e dell’olio a crudo. Essi comprendono le alghe in polvere o con semi di sesamo, il gomasio (sale e semi di sesamo pestati) e lo shiso (perilla frutescens, un’erba aromatica ricca di sali minerali) in polvere. Questi condimenti rafforzano l’intestino e rendono alcalino l’intero organismo, oltre a favorire un quantitativo equilibrato di minerali che permettono un’adeguata assimilazione e fissazione del calcio. (Alimenti e Benessere) SUI BRUFOLI? LA BARDANA Rimedi naturali e ricerche scientifiche: la tintura alcolica ricavata dalla pianta medicinale è utile per disinfettare i foruncoli Esistono in commercio capsule con estratti di radice di bardana, vendute per le loro virtù depurative nei confronti di problemi dermatologici come l'acne. In realtà, non ci sono riscontri scientifici su questa proprietà. È provato invece come la tintura di bardana, pianta medicinale che cresce nelle campagne e nelle zone collinari italiane, sia perfetta per disinfettare brufoli e foruncoli dopo la pulizia del viso. USI: In fitoterapia vengono impiegate alcune sostanze presenti nella foglia fresca di bardana, dal potere antinfiammatorio e disinfettante. Il prodotto finale, reperibile in farmacia, è una tintura alcolica, da utilizzare per la medicazione di piccole ferite e foruncoli. AVVERTENZE: Le capsule di bardana possono provocare un abbassamento della glicemia e potenziare gli effetti di altri medicinali per bocca con funzione ipoglicemizzante. Sono sconsigliate in gravidanza e allattamento. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 278 SCIENZA E SALUTE COME FUGGIRE dallo STRESS con il MINDFUL WALKING Pochi gesti, semplici tecniche di concentrazione per poter trasformare una semplice camminata in una pratica di rilassamento. La camminata consapevole o mindful walking stimola a prendere coscienza della connessione tra corpo e mente, per rilassare e allontanare lo stress. Come nello yoga, si prende coscienza del respiro, del corpo, di se stessi nello spazio. La camminata meditativa diventa non solo una pratica di esercizio fisico, per stare in forma, ma anche un modo per equilibrare corpo, spirito e mente. Un modo quindi per stare meglio con se stessi. Vediamo ora come funziona la camminata meditativa, partendo dall'impostazione iniziale. • Intenzioni: l'obiettivo è ciò che dà la spinta a fare di più e meglio. Quale che sia la vostra intenzione, ridurre lo stress, trovare la calma o camminare per un'ora al giorno, dovete avere ben chiari in mente i vostri obiettivi. • Costanza: all'inizio sarà difficile riuscire a praticare con costanza. La mente si inventa un sacco di scuse per non fare ciò che si deve: a volte sarà quindi difficile continuare per la vostra strada, ma cercate di non farvi distrarre. Muovetevi, iniziando a camminare andando in ufficio, o uscendo per una passeggiata in pausa pranzo, o portando fuori il cane. Sarà un modo per spingere la vostra forza di volontà. • Allenamento mentale: la mente va allenata perchè, senza un obiettivo, tenderà a distrarsi, e lo stesso farete voi. Allenatela a focalizzare l'obiettivo. • Ascolto del corpo: la connessione tra corpo e mente dipende da come essi sanno ascoltarsi a vicenda. Ascoltate il vostro corpo, facendo attenzione a ciò che vi comunica con le sensazioni, durante la vostra camminata. Potrete sentirvi piene di energie mentre impegnate le vostre gambe a camminare oppure accusare qualche piccolo doloretto: in questo caso cercate di aggiustare la vostra tecnica di camminata, e vedete se il dolore scompare. • Crederci: gli obiettivi sono importanti, ma ancora di più lo è acquistare consapevolezza del processo. A volte camminare sarà semplice e gratificante, a volte meno. Dovrete accettare la sfida e continuare nel vostro processo: le difficoltà sono un'opportunità, non un ostacolo. Durante la vostra camminata, usate la concentrazione e imparate ad ascoltare il vostro corpo, la vostra mente. 1. ascoltate le sensazioni dei vostri piedi, mentre calpestano il suolo, fate attenzioni alle vostre gambe, a quali muscoli si muovono, quali si rilassano e quali si tendono 2. ora fate attenzione a ciò che vi circonda: cosa sentite, annusate, guardate mentre camminate, come l'aria accarezza il vostro volto, 3. ascoltate la vostra mente e quello che vi comunica mentre camminate, quali emozioni e di quale intensità. Se la mente tende a distrarsi con pensieri sul passato sul futuro, o semplicemente si distrae dal vostro percorso, prendetene atto e cercate di tornare al presente, concentrandovi sul momento. 4. completando la vostra camminata, congratulatevi con voi stesse per le vostre intenzioni, anche se durante il vostro percorso vi siete lasciate distrarre.