Anno II – Numero 294 AVVISO 1. Presentato il testo: PHT, uno strumento utile per l’esercizio della professione del farmacista 2. Ordine: attestato corso formazione lavoratori Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Un'alga potrebbe aiutare a contrastare la disfunzione erettile 4. Come funzionano le creme depilatorie? Alimenti e Salute 5. Tumori: dieta mediterranea salvaprostata, meno casi al sud Prevenzione e Salute 6. L’aspirina protegge dal Cancro 7. Stitichezza, tanti pensano di soffrirne ma non è vero 8. Uno stile di vita sano per il cuore protegge anche dall’artrosi Lunedì 25 Novembre 2013, S. Caterina d'Alessandria vergine e martire Totò disse…….. E questa sarebbe la svolta a sinistra? Ma mi faccia il piacere! Svolti a destra e prenda il treno. UN'ALGA POTREBBE AIUTARE A CONTRASTARE LA DISFUNZIONE ERETTILE Agisce sull'ormone maschile e protegge l'apparato genitale La disfunzione erettile potrebbe avere i giorni contati grazie a un'alga che agisce sul testosterone. Questo l'esito di uno studio condotto presso l'Univ. Federico II di Napoli. Lo studio - Si tratta di un nuovo metodo per affrontare i disagi maschili basato sulle proprietà naturali dell'alga ecklonia bicyclis, del tribulus terrestris e della glucosamina (tradamixina). Il risultato è la protezione e il rinforzo l'apparato uro-genitale tramite un'azione diretta sul testosterone, l'ormone sessuale maschile. La ricerca dimostra che la somministrazione del composto naturale, in pazienti affetti da disfunzione erettile, migliora la funzione endoteliale vascolare e la vita sessuale nel 70% dei casi. Si tratta di un nuovo approccio metodologico, che ha valutato con l'ecografia color Doppler lo stato di salute delle arterie del pene verificando a distanza di tre mesi dalla somministrazione del composto naturale, l'effetto benefico della tradamixina. (Salute, Tgcom24) SI POSSONO MANGIARE I VESTITI? In situazioni di emergenza qualcuno l’ha fatto. Ma così si può sopperire alla carenza di cibo solo per poco. Masticare e mandar giù, per es., un pezzo di una camicia di lino, oltre a essere una gran fatica sarebbe anche poco salutare, visto che la fibra ricavata dalla pianta di Linum usitatissimum è di cellulosa, sostanza che l’uomo non riesce a digerire. Stesso discorso per le magliette di cotone, tessuto con i batuffoli che avvolgono i semi delle piante del genere Gossypium. La borsa sì. Ma per sopravvivere in situazioni di emergenza anche il boccone più amaro può andar bene. Durante l’assedio di Leningrado, dal 1941 al 1944, la gente mangiò carta da parati e cuoio. Quest’ultimo, peraltro, è ricco di proteine e può sostituire per qualche tempo il normale cibo. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 ALIMENTI E SALUTE TUMORI: DIETA MEDITERRANEA SALVA-PROSTATA, MENO CASI AL SUD Il tumore della prostata si alimenta a tavola: una dieta ricca di grassi saturi, fritti e carne rossa aumenta la probabilità di sviluppare il cancro. Lo dimostrano anche i numeri: le Regioni del Nord sono le più colpite mentre il Meridione, patria della dieta mediterranea, è la zona in cui si registra la minore incidenza. La Campania occupa il penultimo posto, seguita soltanto dalla Basilicata, con tassi inferiori di un terzo rispetto al Piemonte 'maglia nera' e all'Umbria, regione nota per l'elevato consumo di insaccati e bistecche. Per giocare d'anticipo sulla neoplasia più diffusa tra gli uomini, che registra 36mila nuove diagnosi nel 2013, si devono quindi privilegiare ortaggi gialli e verdi, olio d'oliva e frutta. Così facendo si può allontanare il rischio di contrarre il tumore che, comunque, rispetto al passato fa sempre meno paura: nell'ultimo decennio la mortalità è diminuita del 10%. Questo grazie anche alle innovative terapie ora disponibili, che consentono un aumento della sopravvivenza e una migliore qualità di vita dei malati. "Nuovi farmaci ormonali (abiraterone, enzalutamide) e chemioterapici come il cabazitaxel sono messi a disposizione dalla ricerca scientifica - spiega il prof. C. Pinto, Presidente eletto dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)”. Occorre individuare per il singolo paziente la migliore strategia terapeutica ed impiego sequenziale delle molecole oggi disponibili. E' questa oggi la prospettiva per le persone con cancro avanzato. Il nostro obiettivo, quindi, è curare allungando la sopravvivenza ma, allo stesso tempo, migliorare anche la qualità di vita dei malati". Due farmaci già disponibili in Italia sono il cabazitaxel, sperimentato nel 2011 nel nostro Paese in 25 centri, nell'ambito di un ampio studio internazionale e l'abiraterone acetato. "A breve potremo utilizzarne un terzo, l'enzalutamide, approvato ad agosto di quest'anno dall'EMA". Trattamenti innovativi quindi, che si inseriscono nella strategia terapeutica del tumore alla prostata: patologia con cui ad oggi convivono ben 217mila italiani. "Un numero davvero consistente di persone, a cui possiamo offrire una delle migliori assistenze al mondo, in ogni angolo del Paese - commenta il prof. G. Cartenì, Resp. dell'Oncologia Medica del "Cardarelli" di Napoli". La discussione sull'Antigene Prostatico Specifico (PSA) rappresenta uno dei momenti principali del Convegno: la diffusione di questa metodica di dosaggio, introdotta all'inizio degli anni Duemila, ha modificato profondamente l'epidemiologia della malattia. "Il test del PSA non può essere utilizzato in maniera indiscriminata come screening del cancro alla prostata. La sua sensibilità varia dal 70 all'80% e questo significa che il 20-30% delle neoplasie non viene individuato quando si utilizza l'esame come unico mezzo identificativo. Va eseguito solo quando è necessario, cioè dopo i 50 anni, se vi è familiarità diretta per il tumore e in caso di disturbi urinari". Utilizzare il PSA come screening diffuso aumenterebbe il rischio di uso inappropriato di esami e sovradiagnosi, senza portare vantaggi sicuri in termini di riduzione dei decessi. (AGI) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 COME FUNZIONANO LE CREME DEPILATORIE? Le creme depilatorie sono di solito a base di idrossido di calcio e acido tioglicolico, una sostanza capace di rompere i legami chimici, chiamati ponti disolfuro, che stabilizzano il pelo. I ponti disolfuro si formano infatti fra le molecole di cisteina, che è il principale amminoacido che costituisce la cheratina del pelo. L’azione dell’acido tioglicolico è favorita dalla presenza dell’idrossido di calcio, che riduce fortemente l’acidità della crema creando le condizioni ideali affinché possa verificarsi la rottura del pelo. Il follicolo non sa: La crema depilatoria non agisce quindi sul follicolo, ma spezza il pelo in corrispondenza del punto in cui emerge dalla pelle. La ricrescita avviene in tempi più rapidi rispetto a quella che si ha con le cerette, ma non è vero che i peli ricrescano più forti se si è usata una crema. Infatti, la depilazione porta via soltanto la parte morta del pelo e non intacca il bulbo pilifero, che è il vero responsabile della crescita: quando spuntano nuovamente fuori, i peli si sentono al tatto perché la crema ha asportato la parte terminale, più morbida e sottile. L’acido tioglicolico è usato come depilatorio fin dagli anni ’40, ma ha un odore poco piacevole, che viene oggi coperto con essenze profumate. Sebbene l’abitudine di depilarsi fosse diffusa nell’antichità, nell’era moderna è stata riscoperta all’inizio del ’900. (Focus) L’ASPIRINA PROTEGGE DAL CANCRO L’assunzione regolare di aspirina protegge dal cancro. Lo ha dimostrato un’analisi condotta su oltre 23mila pazienti, i cui risultati sono stati resi noti nel corso del congresso della Società italiana di medicina generale (Simg) in corso a Firenze. I pazienti sono stati trattati con il farmaco nelle dosi utilizzate per prevenire eventi cardiovascolari, con una riduzione della mortalità per tumori del 34% dopo 5 anni e del 20% dopo 20 anni. «Il 2014, afferma Claudio Cricelli, sarà l’anno della prevenzione oncologica e cardiologica promosso dalla nostra società. Di recente, alcune ricerche hanno ipotizzato che nella scelta dell’utilizzo dell’aspirina, soprattutto in chi non ha mai avuto eventi cardiovascolari, debbano essere considerati anche i potenziali benefici in altri ambiti patologici. Se in precedenza il miglioramento della prognosi era limitato a pazienti con tumore del colon-retto, oggi questi dati estendono i benefici ad altri tipi di cancro, agli adenocarcinomi in generale». Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, in base ai dati diffusi si confermano la prima causa di morte con 224.830 decessi nel 2009. Per il 2013, si stimano in Italia 366mila nuove diagnosi di neoplasia e 173mila morti. (Salute, Il Secolo XIX) Piatto grande e i bimbi chiedono di mangiare di più Non sono solo gli adulti a mangiare di più se il piatto è più grande, ma anche i bambini. Non solo infatti chiedono più cibo per riempire la scodella più grande, ma mangiano anche il 52% in più. È quanto ha verificato uno studio pubblicato sul “Journal of pediatrics”. Per esaminare quanto influisca la grandezza del piatto o della ciotola sulla quantità di cibo richiesto, i ricercatori hanno servito a 69 bambini, di età prescolare, la colazione preferita con cereali in scodelle da 8 e 16 once, chiedendo loro sempre se ne avevano abbastanza o ne volessero ancora. RISULTATI: usando una scodella più grande, i bambini chiedevano un 87% in più di cereali, indipendentemente da età, sesso e indice di massa corporea. Per evitare, quindi, un consumo eccessivo di cibo, conclude lo studio, è bene usare piatti più piccoli, pensati per i bambini. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 STITICHEZZA, TANTI PENSANO DI SOFFRIRNE MA NON È VERO Altri credono di non avere problemi in bagno e invece hanno la stipsi: una ricerca italiana fa chiarezza sul tema Medici e pazienti parlano la stessa lingua? No, quando il tema è la stitichezza. È la conclusione a cui sono giunti alcuni ricercatori dell’Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri al termine di uno studio su 1900 persone. RISULTATI: il 34% degli intervistati crede di soffrire di stitichezza, ma 1 su 5 non ha alcun disturbo; il 16% di chi ritiene di non avere problemi in bagno ricade invece nei criteri per la diagnosi. STIPSI – Ci sono un bel po’ di equivoci sull’argomento, insomma, e i ricercatori hanno deciso di analizzare il tema a fondo proprio perché consapevoli che a proposito di stitichezza la confusione è tanta: tanto per cominciare, per diagnosticarla esistono precisi criteri, chiamati Roma III, ma spesso non li utilizzano neppure i medici; moltissimi pazienti invece, pur non avendo sintomi che rientrino nei criteri diagnostici, si auto-convincono di essere stitici. «Il problema è che i medici identificano la stipsi considerando la frequenza di evacuazione, i pazienti la definiscono invece tramite la “soddisfazione”, che è del tutto soggettiva – spiega M. Bellini, gastroenterologo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa –. Tutti i giorni arrivano in ambulatorio pazienti che dicono di essere stitici ma alla prova dei fatti non lo sono; del resto però quando un paziente lamenta fastidi e difficoltà non possiamo dirgli sbrigativamente che si sbaglia, ma dobbiamo cercare di capirne i motivi e dare comunque una risposta, anche solo educandolo perché capisca che cosa è la vera stipsi. Non è semplice peraltro neppure gestire un paziente che non crede di essere stitico ma di fatto lo è: come curarlo? Il fatto è che nella “zona grigia” dell’equivoco ci sono moltissime persone». COLON IRRITABILE – Volendosi attenere ai criteri “ufficiali” per la diagnosi di stitichezza, bisogna avere almeno due fra questi sei sintomi: una frequenza di defecazione inferiore alle tre volte a settimana, sforzo eccessivo in almeno un caso su quattro, feci dure e compatte nel 25% dei casi, sensazione di evacuazione incompleta o di blocco od ostruzione a livello ano-rettale, necessità di ricorrere a manovre manuali nel 25% dei casi. «Si capisce perciò che se un paziente va in bagno 8 volte al giorno ma ha gli altri sintomi si parla di stipsi lo stesso – sottolinea Bellini –. Se a questa situazione si affianca anche il dolore la diagnosi invece è sindrome del colon irritabile, un problema che spesso viene confuso con la stitichezza dai pazienti e pure dai medici: il discrimine è sottile, ma per fortuna in entrambi i casi la gestione è analoga. Se c’è un colon irritabile si prendono di solito farmaci in più per lenire il dolore, ma per il resto si agisce come quando c’è una “semplice” stitichezza: insegnando al paziente a ritrovare abitudini corrette». RIMEDI – Le regole sono semplici: fare movimento con regolarità evitare di saltare i pasti, mangiare molte fibre attraverso un maggior consumo di vegetali, bere 1,5-2 litri di acqua al giorno (di più non serve perché se è in eccesso viene riassorbita dall’intestino), seguire una dieta che apporti le giuste quantità di proteine, zuccheri e grassi e anche seguire i “buoni rituali” in bagno. «La classica raccomandazione ad andarci al mattino, dopo colazione, ha un razionale. Al mattino il passaggio dallo stare sdraiati alla posizione eretta aumenta la motilità intestinale, in più dopo i pasti il riflesso colico favorisce la “spinta” della massa fecale. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 Se tutti questi accorgimenti non bastano si possono dare supplementi di fibre, meglio se solubili, e se anche questo non è sufficiente si passa ai lassativi osmotici come lattulosio o il polietilenglicole, ottimo perché richiama moltissima acqua rendendo le feci morbide e promuovendo la motilità dell’intestino. In chi nonostante tutto continua ad avere problemi di stitichezza si prescrivono i lassativi di seconda scelta, ovvero i “purganti” più classici (come la senna o i sali di magnesio), i farmaci stimolanti, come il bisacodile, o quelli che favoriscono la motilità, come il prucalopride. L’importante è non optare per il fai da te che purtroppo, invece, è scelto dal 95% di chi crede di essere stitico: appena cinque pazienti su cento si rivolgono al medico, gli altri provano i rimedi consigliati dagli amici o dalla pubblicità, se va bene chiedono al farmacista. Il guaio – è che la parola stitichezza è un grande “ombrello” sotto al quale possono nascondersi tanti altri problemi: può essere sintomo di innumerevoli malattie per cui una diagnosi precisa è fondamentale per trovare il trattamento giusto e non rischiare di ignorare un problema serio. Per di più non esiste un farmaco buono per tutti, che risolva ogni caso: chiedere consiglio al medico è indispensabile». (Salute, Corriere) UNO STILE DI VITA SANO PER IL CUORE PROTEGGE ANCHE DALL’ARTROSI Ora sono chiari i motivi per cui chi soffre di malattie reumatiche ha anche una maggiore probabilità di patologie cardiovascolari Adottare per tempo uno stile di vita sano, facendo attenzione alla bilancia, non protegge solo dalle malattie cardiovascolari, ma diminuisce molto anche il rischio di artrosi. E non solo per il fatto che una diminuzione di peso riduce il carico sulle articolazioni, ma perché si è scoperto che diverse sostanze prodotte dal tessuto adiposo, come la leptina e le adipochine, possono innescare meccanismi infiammatori anche a livello delle articolazioni, che, a lungo andare, finiscono col favorire l’artrosi. Una prova? Negli obesi il rischio di artrosi aumenta anche in articolazioni non sottoposte a carico. ARTROSI ALLE MANI -«Uno studio su individui obesi mostra come in questi soggetti la frequenza di artrosi alle mani sia doppia rispetto alle persone in normopeso», spiega M. Scarpellini, dir. dell’UO di Reumatologia dell’Ospedale di Magenta”. La relazione fra obesità e danno articolare, al di là della semplice azione meccanica, è confermato dal rapporto osservato fra artrosi e sindrome metabolica, condizione caratterizzata dalla presenza di alterazioni a carico del metabolismo degli zuccheri, ipertensione, incremento dei trigliceridi o riduzione del colesterolo Hdl (“buono”), circonferenza di vita superiore a 94 centimetri nel maschio e 80 nella femmina. «È dimostrato che nei soggetti con sindrome metabolica le probabilità di andare incontro a un artrosi del ginocchio aumentano in misura esponenziale con l’aumentare del numero di fattori presenti (si passa da un incremento del rischio di 2 volte in presenza di un solo fattore, a quasi 10 volte in presenza di 3 o più fattori)», spiega la reumatologa. FORMA METABOLICA - Ovviamente non si può pensare che tutte le artrosi dipendano solo da fattori metabolici. In effetti da qualche tempo gli esperti hanno incominciato a distinguere diversi tipi di artrosi che vengono ad affiancare la classica forma dell’anziano. «Oggi l’artrosi è suddivisa in tre grosse categorie: quella “post traumatica”, conseguente a un trauma acuto o a uno ripetitivo, che può colpire anche i giovani sotto i 45 anni; quella “metabolica” che colpisce in genere dai 45 ai 65 anni; la classica artrosi dell’anziano, oltre i 65 anni. La forma metabolica è particolarmente importante, in primo luogo perché colpisce un’età in cui si è in piena attività; poi si può mantenere nel tempo e quindi peggiorare, dando disabilità quando si diventa anziani». PREVENZIONE - La scoperta dei meccanismi metabolici responsabili dell’artrosi offre però anche possibilità di prevenzione. «Che è molto simile alla prevenzione dell’infarto. D’altra parte, sapevamo che il rischio cardiovascolare nei pazienti con artrosi e con artrite è più alto e ora sappiamo perché». PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 PROGRAMMA CONCERTO 6 DICEMBRE 2013 Teatro Mediterraneo, Mostra d’Oltremare Coro Universitario “Joseph Grima” Orchestra Discantus, Direttore Luigi Grima “Joy to the World” M. Praetorius J.S.Bach G. F. Handel I Berlin Tradizionale gallese J Rutter J.Brahms S.Alfonso dè Liguori En natus est Emanuel Jesus bleibet meine Freude Joy to the World White Christmas Deck the hall Christmas Lullaby Ninna Nanna Quanno nascette Ninno PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 MEDAGLIE alla PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO: ELENCO ISCRITTI NEL 2013 Elenco Iscritti nell’anno 2013 ABBATE ALBANESE ALBORETTO ALDI ALFIERI ALLOCCA AMATO AMBROSINO DI MICCIO AMORUSO ARCO ARUTA AVERSANA AVOLIO BARBARO BARBATO BARRA BELLOTTA BENTINI BERNARDO BERTINI BIANCO BILO BOCCHETTI BOCCIA BORRELLI BOSONE BRIGANTI BRUNO BRUNO BUIA BUONANNO CALDARELLI CALIENDO CAMPANILE CANGIANO CANONICO CAPALDO GILIBERTI CAPASSO CAPRINI CAPUTO CARANNANTE CARAVANO CARBONE CARBONE CARILLO CARRATU' CARUSO ORNELLA ALESSANDRA EMANUELA GAIA VALENTINA LIVIA VALENTINA GIOVANNI ALESSANDRO EMANUELE IMMA NICOLETTA FRANCESCO ROBERTO MARTINA FABIANA LIVIANA FILOMENA RAFFAELE PASQUALE PIERO GIOVANNI GIUSEPPE ROBERTA MARIANGELA BENITO ALESSANDRA STEFANO MARCELLO FABRIZIA ANTONIETTA CLAUDIA MICHELA CHIARA ANTONELLA VIVIANA CARLO ANDREA ANTONIETTA RAFFAELLA PASQUALE TERESA ROSARIA MARCO LUCIA ANTONIETTA EMANUELA CARMEN CASTALDO CASTELLANO CASTIELLO CAVACCINI CAVALLO CELENTANO CERCHIA CERULLO CERULLO CERULO CESARANO CHIANESE CICCONE CIRILLO CIRILLO COCCHIARA COLUCCI COMENTALE CONTE COPPOLA COSCIONE CRISTIANO D'ALTERIO D'AMBROSIO D’AMELIA D'AMICO D'ANANIA D'AVASCIO DE ANGELIS de LUCA DE NICOLA DE PASQUALE DE RISO DE ROSA DE TOMMASIS DEL CORE DEL MASTRO DEL PIANO DI CARLUCCIO DI FRANCIA DI GENNARO DI MAIO DI MARTINO DI MAURO DI MEO DI PALMA DI PALO ANNA MARIA VINCENZO TITTI MARIA LUCIA IMMA SABRINA CARMEN PIERPAOLO NUNZIA GIULIANA ADDOLORATA FRANCESCO MARIA RITA LUISA ILARIA SIMONA CARLA GIUSEPPINA ELETTRA ALESSIA MIRIAM PAOLA MARILISA LUCIA NUNZIATA WANDA MARIA ROBERTA FULVIO ALESSANDRA LUIGI GIOVANNI GIUSEPPINA FRANCESCO WANDA MICHELA MICHELA MARIA GIULIANA ANDREA RAFFAELE MARIA LAURA FEDERICA ROSA ANNA ANNA FIAMMETTA GIUSEPPE SAUL DI PRISCO ESPOSITO ESPOSITO ESPOSITO ESPOSITO ALAIA ESPOSITO LA ROCCA FALCO FARINA FASANO CELENTANO FEDERICO FELACO FELICELLA FEMIA FERNIANI FERRARA FERRARO FERRO FIERRO FILARDI FIORENZA FIORENZA FIORILLO FIORITO FORMICOLA FORMISANO FRAGLIASSO FRANZESE FUSARO GAGLIARDO GALASSO GARGIULO GENTILE GIANNETTI GOLIA GORIROSSI GRANILLO GRASSO GRECO GRISOLIA GUARDASCIONE GUERRIERO GUIDA IADARESTA IMPARATO IORIO LANGELLA LAURO ANNA MARIA CRISTINA IOLANDA GIANMARCO LUIGI MARIARCA GIOVANNA GIUSEPPINA CHIARA NUNZIA PIERLUIGI SALVATORE PAMELA CARMELA CARLO CARMELA FLORIANA CHIARA FABRIZIO LUISA DARIO TERESA ANTIMO ORSOLA VIENNA PASQUALE MARELLA GENNARO ANNACHIARA GIULIANA VITTORIO VINCENZO DONATELLA DANIELA MARIA LUISA UMBERTO PIETRO GABRIELLA MARIATERESA ANGELINA GIUSEPPE MARIA ANTONIO MARIA GRAZIA MARIA MICHELA MARTINA GIANLUIGI PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 294 Elenco Iscritti nell’anno 2013 LEPERINO LICCARDO LIGUORO LIMITE LIZIO LO PASSO LOFFREDO LORIA MADONNA MAFFEI MAGGIO MAIONE MAIONE MAISTO MALLARDO MANGONE MARCARELLI MARCHESE MARCIANO MARCIANO MARESCA MARGHERITA MARINO MARONO MARRAZZO MARSEGLIA MARTELLINI MARTONE MARTUCCI MARTUSCIELLO MASSIMO MATERA MAUTONE MAZZELLA MELCHIONNA MEROLA MERONE MICILLO MINICHINI MINICHINO MOCCIA MOLINARI MOLINARO MONACO MONTANARO MONTEFUSCO MONTELLA EMILIA PAOLA MARIA PASQUALINA FRANCESCO A. MARIAGIOVANNA ANTONIO FABIANA STEFANIA ROBERTA MARIA ANNA MARCO DANIELA ANGELO MARIANNA CHIARA ROBERTA LAURA STEFANIA MARIA LUISA ROSETTA DIONISIO DAVIDE VALENTINA GIUSY SIMONA CATERINA FRANCESCO ROSA CLAUDIA DANIELA CARMINE CRISTINA MARGHERITA ILARIA ANDREA ALESSANDRA MARILENA MAURIZIO MARIKA CELESTE SALVATRICE NINA LIDIA IVANA GIULIANA DOMENICA FRANCESCO MARA MICHELA MURATORE MUSELLA MUSELLA MUTO NAPOLITANO NAPOLITANO NAPOLITANO NAPOLITANO NAPPO NATIVO NAVARRA NEMOIANNI NOCERA NUGNES NUNZIATA NURCATO NURRA ORCIUOLI PAGANO PAGANO PAGNANO PALMIERO PARIANTE PASSARIELLO PENNA PENTELLA PERILLI PERILLO PERRONE PETRELLA PETRUCCI PETRUCCI PICCOLO PINTO PINTO PISCIOTTA PISTACCHIO PORZIO PRECENZANO PROVITERA PULCRANO PURCARO QELA RAIA RAINONE RICCARDO ROSSI EMILIA PAOLA ALESSANDRO MICHELE PASQUALE ROSA 1985 ROSA 1984 GIUSEPPE CAMILLO FILIPPO ANTONIO VINCENZO GIUSEPPE IMMA RITA DANIELA ANITA VERONICA ANNA IULIA CLAUDIO ROSA ALESSANDRA RAFFAELE ANNA CARMELA LAURA IOLANDA VALERIA FILOMENA FRANCESCA DEBORA LUIGI ROSALIA GIULIA ANNA LUIGI GIOVANNA GENNARO VINCENZO MELANIA FABIANA EMILIA REDI ALESSANDRO FIORELLA EMILIA RAFFAELLA RUGGIERO RUSCIANO RUSSO RUSSO RUSSO RUSSO RUSSO SALAMONE SALZANO SANSONE SAVIANO SAVIANO SCARPITTI SCHIATTARELLA SCHILLIRO' SCOGNAMIGLIO SCOGNAMIGLIO SCOTTI SCOTTO di CARLO SENESE SENNA SEVERINO SILVESTRI SOLOMBRINO STARACE STROCCHIA TAFURI TERRACCIANO TERRACCIANO TORTORA TORTORA TOZZOLI TRAPANI TROCINO TUCCILLO URZO VALENTINO VALLO VASSALLO VERNA VITALE VITULLI VIVALDI VIZIOLA VOLGALE ZAGARI MARIO ROSARIA DOMENICO SERENA GIOVANNI FLORIANA C. 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