Anno I – Numero 2 Martedì 4 Settembre 2012, S. Rosalia SANITÀ E LEGGI Notizie in Rilievo • Sanità e leggi 1. Decreto Balduzzi: Sanatoria dell’Onaosi • Alimentazione e Scienza 2. Superspaghetti contro rischi cardiaci e tumori al colon • Costume e Società 3. Longevità: in Europa primato agli Italiani • Nuovi Farmaci 4. FDA approva Pertuzumab per il tumore al seno • Cronaca e Salute 5. Nel latte la vitamina SIRT1 che controlla il metabolismo Decreto Balduzzi. Conasfa contro la “sanatoria dell’Onaosi” La federazione dei farmacisti non titolari ribadisce la propria contrarietà al contributo obbligatorio ed esprime perplessità "sull’urgenza di un provvedimento a favore di un ente privato che già negli anni ’70 era stato inserito nella lista degli enti inutili da sopprimere”. “Apprendiamo con stupore che nella bozza del ‘Decreto legge recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute’, il cosiddetto ‘Decreto Balduzzi’, si prevedrebbe una sorta di ‘sanatoria della questione Onaosi’". Ad affermarlo è il Conasfa, federazione di farmacisti non titolari, in riferimento ai commi 14 e 15 dell’ art. 23 del decreto presentato dal ministro della Salute, Renato Balduzzi. “Come già affermato - spiega Conasfa – si ritiene che qualsiasi fondazione o ente benefico debba essere sostenuto solo dal contributo volontario del professionista, inoltre bisognerebbe permettere anche ai dipendenti pubblici di scegliere liberamente se continuare ad aderire all’ente l’Onaosi”. Per il Conasfa, inoltre, “non si comprende l’ urgenza di un provvedimento a favore di un ente privato che già negli anni ’70 era stata inserita nella lista degli enti inutili da sopprimere” (Fonte; QS). PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 2 ALIMENTAZIONE E SCIENZA La scienza prepara i "superspaghetti" contro rischi cardiaci e tumore al colon Una pasta molto speciale è l'obiettivo di una ricerca italo-australiana: un team molisano si occuperà di aumentare la presenza di sostanze bioattive, quello di Bari di variare il contenuto di fibre. Lo studio presentato ad Adelaide partirà a settembre Due progetti di ricerca dell'ARC Centre of Excellence in Plant Cell Walls di Adelaide partiranno il mese prossimo in collaborazione con le università del Molise e di Bari per raggiungere un obiettivo importante: creare i "superspaghetti". Che non saranno più lunghi o più saporiti di quelli tradizionali, bensì più salutari. Talmente tanto da ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e tumori al colon. Un traguardo che i ricercatori australiani e italiani contano di raggiungere sfruttando al meglio le proprietà nutritive delle cellule di biomassa contenute nella pianta del grano duro. Il primo progetto, in collaborazione con l'Univ. di Bari, analizzerà il modo in cui la crescita del grano duro influenza i livelli di amido e fibre presenti nella pianta, e come la quantità di queste fibre possa essere migliorata. Il secondo progetto, in collaborazione con l'Univ. del Molise, studierà invece il ruolo giocato dalle due principali componenti delle fibre alimentari -l'arabinoxilano e i βglucani - nella qualità della pasta e del pane di grano duro. "Il termine "superspaghetti" sta già cominciando ad eccitare la comunità scientifica, i nutrizionisti e i produttori alimentari di tutto il mondo - spiega il prof. Rachel Burton, team leader di entrambi i progetti - ma, in termini più semplici, i "superspaghetti" non sono che un tipo di pasta con delle proprietà nutritive particolari, che vanno dalla riduzione dei rischi di problemi al cuore a contrasto del cancro al colon. Secondo lo scienziato, la realizzazione dei superspaghetti permetterà ai produttori del sud dell'Australia e dell'Italia di ritagliarsi una nicchia di mercato assolutamente unica, diventando i primi a realizzare un tipo di pasta che non solo delizia il palato ma fa anche bene al cuore. La partnership con l'Italia, inoltre, rappresenterà per l'Australia un valore aggiunto, perchè permetterà ad un Paese che consuma relativamente poca pasta di vendere il prodotto là dove invece se ne fa un consumo ampissimo. "Ogni anno gli italiani consumano circa 27 kg di pasta a testa, gli australiani solo 4", precisa Fincher. In particolare, gli esperti dell'Univ. del Molise studieranno come aumentare la presenza di sostanze bioattive nel grano, capaci di ridurre il colesterolo e l'indice glicemico, mentre i colleghi di Bari si concentreranno su come variare il contenuto di fibre della pianta. (Fonte: Repubblica - Salute) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 2 COSTUME E SOCIETA’ Longevità: gli italiani sono i giapponesi d’Europa, il primato al Nord L’asticella demografica va sempre più su. Lo dicono tutte le statistiche, sanitarie e non, sulla durata media della vita che collocano l’Italia in cima alla classifica dei Paesi più longevi in Europa e nel mondo. Nel 2011 un nuovo record: secondo i dati Istat, la speranza di vita degli uomini ha toccato 79,4 anni (+0,3 rispetto al 2010) e 84,5 anni per le donne (+0,2), anche se si è accorciata la differenza tra i sessi, che scende a 5,1 anni. Colpa delle cattive abitudini che stanno contagiando le donne, il fumo su tutte. Uomini battuti solo dagli svedesi - L’invecchiamento della popolazione è in costante aumento: solo nel 2009, la durata media della vita degli italiani era di un soffio dietro quella degli svedesi, mentre più anziane delle italiane c’erano solo francesi e spagnole. Il dato che fotografa la situazione è l’indice di vecchiaia, che registra il numero di “over 65“ rispetto alla popolazione più giovane (0-14 anni). Situazione al 1961: nel 1961 il valore si fermava 38,9, mentre nell’arco di vent’anni, tra il 1991 e il 2001, è schizzato da 92,5 a 129,3: in altre parole, per la prima volta nella storia d’Italia, all’inizio del nuovo millennio c’erano più ultrasessantacinquenni che bambini e adolescenti. Situazione al 1861: una situazione completamente ribaltata rispetto alle origini. Nel 1861, anno dell’Unità d’Italia, i bambini fino a 5 anni rappresentavano il 13% della popolazione, oggi solo il 5%. Chi sopravviveva oltre i 75 anni era solo l’1%, nel 2010 ben il 10% della popolazione è formata da “over 75“. Situazione al 2011: le previsioni dell’Istat dicono che l’Italia è destinata a invecchiare ancora. Nel 2011 l’indice sarà 144,5 e agli stessi ritmi nel 2021 arriverà a toccare quota 169,5. A guidare la classifica dell’invecchiamento è il Nord - La Lombardia è la Regione che ha fatto registrare il balzo in avanti più significativo (+2,8 anni tra il 2001 e il 2010). Aumento della speranza di vita anche in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. I residenti dei queste regioni hanno infatti visto aumentare la speranza di vita del 15% negli ultimi 35 anni. Nel 1974 a vivere di più erano invece i calabresi, scivolati al 12esimo posto, seguiti dagli abruzzesi e dai lucani. Restano in cima alla lista dei fortunati i marchigiani, che con i 80 anni gli uomini e gli 85,4 le donne sono gli italiani più "resistenti". Ultima la Campania. (Fonte: Salute 24). PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 2 NUOVI FARMACI LA FDA APPROVA PERTUZUMAB PER IL TUMORE AL SENO HER2-POSITIVO METASTATICO La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato pertuzumab in combinazione con trastuzumab e chemioterapia a base di docetaxel per il trattamento di pazienti affette da tumore al seno metastatico HER2-positivo non sottoposte precedentemente a una terapia anti-HER2 o chemioterapia per la malattia metastatica. I risultati dello studio mostrano che le pazienti affette da tumore al seno metastatico HER2positivo non trattate precedentemente e sottoposte alla combinazione di pertuzumab, trastuzumab e chemioterapia a base di docetaxel hanno una sopravvivenza mediana di 6,1 mesi in più senza peggioramento della malattia rispetto alle pazienti trattate con trastuzumab più chemioterapia a base di docetaxel. La combinazione di pertuzumab, trastuzumab e chemioterapia è l'unico regime terapeutico ad avere mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione rispetto a trastuzumab più chemioterapia in pazienti con tumore al seno metastatico HER2-positivo non trattate precedentemente. Pertuzumab è un farmaco personalizzato che ha come target il recettore HER2, una proteina presente in quantità elevate sulla superficie esterna delle cellule dei tumori, così definiti HER2-positivi. Si ritiene che pertuzumab agisca in maniera complementare a trastuzumab, poiché i due farmaci colpiscono regioni diverse del recettore HER2. (Fonte: Sn) CRONACA E SALUTE E’ NEL LATTE LA VITAMINA SIRT1 CHE CONTROLLA IL METABOLISMO Nel latte c'e' un tipo di vitamina che consente di proteggersi da una alimentazione ricca di grassi. Lo dimostra una ricerca su topolini condotta all'École Polytechnique Fedérale di Losanna e pubbl. sulla rivista Cell Metabolism. Il suo nome e' 'nicotinamide riboside', la si potrebbe considerare come una vitamina che attiva un gene importante nel controllo del metabolismo e nella longevita', 'Sirt1'. Si tratta dello stesso gene attivato dall'antiossidante piu' famoso del vino rosso, il resveratrolo. I topolini che assumono questa sostanza, pur se sottoposti a una dieta ricchissima di grassi, restano magri, bruciano piu' grassi e diventano anche degli ottimi ''corridori'' grazie ai loro muscoli che mostrano una maggiore resistenza allo sforzo. Secondo i ricercatori la vitamina potrebbe essere usata come un integratore nutrizionale per migliorare disordini metabolici. (Fonte: Sn)