Anno III – Numero 329 Lunedì 20 Gennaio 2014, S. Sebastiano, Fabiano, Teodorico AVVISO 1. Ordine: lunedì 20 gennaio incontro con il prof. Antonio Giordano Notizie in Rilievo Scienza e Salute 1. Attenzione ai videogame violenti 2. Come si riconosce la dermatite seborroica 3. Lenti a contatto hi-tech per i diabetici. Misurano la glicemia con una lacrima Prevenzione e Salute 4. Il fumo causa quaranta malattie 5. Basta un bicchiere, anche con una minima quantità di alcol si rischia l’incidente d’auto Alimenti e Salute 6. Influenza: l'esperta, salsa pomodoro e carne brasata 'amici' guarigione 7. La via alimentare per il buon umore: dai broccoli alla trota, tutti i cibi anti-ansia Proverbio di oggi…….. oggi…….. Chi tène sante, va 'Mparaviso. Chi ha santi, va in Paradiso. ORDINE: STASERA INCONTRO CON IL Prof. ANTONIO GIORDANO Lunedì 20 Gennaio, ore 20,45, presso la sede dell’Ordine si terrà un incontro sul tema: “Salute e Ambiente in Campania: Terra dei Veleni?” Interverranno: Prof. Antonio Giordano, Presidente dello Sbarro Institute for Cancer Research di Philadhelphia; Prof. Giulio Tarro, Virologo; Dr. Sergio Costa, Generale del Corpo Forestale; Padre Maurizio Patriciello, Parroco della Chiesa di Caivano. Un'epidemia di tumore, malformazioni congenite flagella la Campania? Come arginare i rischi per la catena alimentare? «La salute dei cittadini è la cosa a cui noi farmacisti teniamo di più. Ogni giorno ci prendiamo cura di loro - afferma Vincenzo Santagada, presidente dell'ordine dei farmacisti della provincia di Napoli - La categoria non vuole rimanere sorda e cieca innanzi a tutto questo. È bene che se ne parli e ci si confronti per trovare soluzioni al più presto e soprattutto evitare che ciò accada di nuovo». IL FUMO CAUSA QUARANTA MALATTIE COLPISCE QUASI TUTTI GLI ORGANI del coti cinquant'anni dal primo documento statunitense che correla il tabagismo ai danni per la salute Non solo tumore ai polmoni, il fumo provoca o peggiora quaranta patologie. Dal diabete all'artrite reumatoide e può causare la formazione del labbro leporino nei bebè le cui mamme non sono riuscite ad abbandonare le "bionde" neanche in gravidanza. A ricordarlo è un report pubb. dal "General Surgeon" degli Stati Uniti. Quasi ogni organo, ha qualche potenziale malattia a causa del fumo. In tutto ne sono state censite 37, comprese quelle a occhi, che rischiano il glaucoma, e ossa, con un maggior rischio di frattura dell'anca. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 329 PREVENZIONE E SALUTE BASTA UN BICCHIERE, ANCHE CON UNA MINIMA QUANTITÀ DI ALCOL SI RISCHIA L’INCIDENTE D’AUTO Chi beve, anche pochissimo, secondo una ricerca è 46 volte più esposto a un incidente E’ sufficiente un blood alcohol content, ovvero un contenuto di alcool nel sangue, di 0.1 grammi/litro per aumentare di ben 46 volte il rischio di avere un incidente. Sono le conclusioni di un allarmante studio pubblicato sul giornale Injury Prevention e promosso dalla Univ. di California di San Diego in cui si sottolineano le percentuali maggiori di avere un incidente anche nel caso di un’assunzione di alcol ben sotto i livelli del palloncino. E se si pensa che negli Stati Uniti il limite minimo di alcol per mettersi al volante è di 0.8 grammi/litro nel sangue, si può avere una vaga idea di quanto la soglia prudenziale sia veramente bassa e di quanto guida e alcol non possano proprio sposarsi, nemmeno con moderazione. I LIMITI ESISTENTI ALTROVE – Va detto che gli Usa sono tra i più tolleranti in fatto di bicchieri minimi per guidare, in compagnia di Canada, Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Irlanda. Mentre in Svezia il limite alcolemico è di 0.2 grammi/litro, in Giappone dello 0.3 e in Paesi come Corea del Sud, Taiwan, Germania e la maggior parte dell’Europa (compresa l’Italia) è di 0.5 grammi/litro. Tutti comunque troppo morbidi e magnanimi secondo i ricercatori dell’Univ. di California, e non solo, che sottolineano come basti un bicchiere per non essere al pieno del controllo. Secondo gli esperti infatti un tasso alcolemico compreso tra 0.1 e 0.2 è già sufficiente a dare una sensazione di ebbrezza, con rallentamento del livello di attenzione e controllo che potrebbe tradursi in un rischio elevato: basta una piccola percentuale di alcol nel sangue per alterare il sistema nervoso, affievolire i riflessi, limitare il campo visivo e la capacità di percepire gli stimoli. COMPORTAMENTI PERICOLOSI - Gli autori dello studio americano concludono sottolineando la necessità che l’America si uniformi a limiti più rigidi in fatto di tasso alcolemico alla guida, me è pur vero che al di là delle leggi interviene sempre anche il buon senso. I bicchieri a stomaco vuoto piuttosto che pieno, l’età e la costituzione, il tempo trascorso tra l’assunzione di alcol e la guida e il livello di stanchezza sono tutti fattori che vanno valutati dal guidatore attentamente, senza attenersi esclusivamente alle leggi, ma ascoltandosi. Basti comunque sapere che per non superare la soglia legale dello 0.5 gr/l non si possono oltrepassare mediamente i due/tre bicchieri di vino, ma a dar retta agli scienziati dello UC persino un bicchiere potrebbe essere troppo. (Salute, Corriere) ATTENZIONE AI VIDEOGAME VIOLENTI I videogiochi sono un bel passatempo per i bambini ma occorre fare attenzione nella scelta del gioco più adatto alla loro età, evitando quelli violenti e ripetitivi che possono dare gravi ripercussioni nel comportamento. I giochi che richiedono di ripetere un’azione semplice ma continuativa, ritardano lo sviluppo neuronale del bambino mentre quelli violenti possono indurre allo sviluppo di aggressività, ostilità fino alla perdita di sensibilità e di empatia, con gravi ripercussioni comportamentali anche in età adulta. È quanto emerge da uno studio che ha esaminato gli effetti sul cervello umano dei media violenti e della dipendenza dai videogames. (Sani e Belli) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 329 SCIENZA E SALUTE COME SI RICONOSCE LA DERMATITE SEBORROICA Chiazze rosse e desquamanti su sterno, capelli e solchi del naso. La localizzazione è importante per distinguerla dalla psoriasi Molti la conoscono come forfora, ma la dermatite seborroica non è costituita solo da quelle piccole scagliette di pelle che si osservano sulla testa di molti uomini e alcune donne. Questa comune condizione, può comparire anche su altre aree del corpo e si calcola interessi almeno il 10% della popolazione adulta, con stime che vanno oltre il 20%. «La dermatite seborroica interessa soprattutto le regioni ricche di ghiandole sebacee e si manifesta con chiazze rosse e desquamanti, che a volte causano anche prurito - spiega G. Micali, dir. della Clinica Dermatologica dell’Univ. di Catania -. Nel suo sviluppo giocano un ruolo importante lieviti, del genere Malassezia (soprattutto Malassezia globosa e Malassezia restricta ), che si trovano normalmente sulla cute e diventano aggressivi solo in particolari situazioni. Il risultato è un processo infiammatorio, associato a modificazioni qualitative e quantitative nella produzione sebo. Esistono poi alcuni fattori scatenanti che, in soggetti geneticamente predisposti, favoriscono le riacutizzazioni della malattia, che ha un tipico andamento ciclico, con fasi di remissione alternate a periodi di peggioramento. Quali sono i fattori che la favoriscono? «Possono essere stress, variazioni ormonali, riduzione delle difese immunitarie. La dermatite seborroica ha anche una stagionalità: di solito migliora d’estate, se l’esposizione al sole non è eccessiva, e peggiora in inverno per freddo e bassa umidità». Quali sono i criteri per diagnosticarla? «Le aree colpite sono arrossate e coperte da squame piccole e untuose. Se la dermatite seborroica colpisce le zone pilifere, come il cuoio capelluto, le sopracciglia o l’area della barba, la desquamazione è maggiore. Pertanto da un occhio non esperto può essere facilmente scambiata con la psoriasi e altre malattie dermatologiche. Quello che la caratterizza e aiuta a distinguerla è la comparsa in zone tipiche del corpo». Quali sono le aree più colpite? «La dermatite seborroica predilige sopracciglia, solchi del naso e regione sternale. Come già accennato, è molto frequente anche al cuoio capelluto, dove si può accompagnare a prurito. La desquamazione, può sconfinare sulla fronte, dietro l’orecchio e nel condotto uditivo esterno. Più rara a inguine e ascelle». Come si cura? «Non esistono terapie sicuramente risolutive. Gli obiettivi del trattamento sono la riduzione della reazione infiammatoria, della produzione di sebo e della colonizzazione del fungo Malassezia. Nelle forme lievi ciò si può ottenere con una terapia locale con prodotti a base di solfuro di selenio, zinco piritione e, soprattutto, ketoconazolo. Questi trattamenti hanno efficacia limitata e le recidive sono frequenti. Nelle forme gravi, resistenti e recidivanti può essere presa in considerazione la somministrazione di un antimicotico, come l’itraconazolo, per via generale». (salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 329 SCIENZA E SALUTE LENTI A CONTATTO HI-TECH PER I DIABETICI MISURANO LA GLICEMIA CON UNA LACRIMA Google ha presentato il progetto per le lenti «intelligenti» dotate di microprocessori che comunicano i dati al paziente Fino ad oggi erano arrivate solo voci sull’ultima novità futuristica progettata da Google in ambito medico. Venerdì il colosso di Mountain View ha presentato un progetto per la realizzazione di lenti a contatto wireless che effettuano la misurazione dei livelli di glicemia dei diabetici. I dati verranno poi registrati su una app scaricabile sul proprio smartphone. Basterà così solo una lacrima (e appena un secondo) per il monitoraggio degli zuccheri, soluzione potenzialmente alternativa al tradizionale metodo che avviene con il pizzico del dito per avere una goccia necessaria al test. Il prototipo di lenti a contatto è dotato di miscoscopici chip e di un’antenna per comunicare i risultati del test a un computer. «Stiamo discutendo con l’Fda per le autorizzazioni necessarie alla futura commercializzazione del dispositivo - riferisce Google - ma c’è ancora molto lavoro da fare per trasformare questa tecnologia in un sistema disponibile all’uso su larga scala» COME FUNZIONANO - Le lenti, come detto attualmente allo stato di prototipo, sono dotate di microprocessori miniaturizzati che consentono di misurare costantemente la glicemia attraverso il liquido lacrimale. Le lenti saranno integrate, nelle intenzioni di Google, da minuscoli diodi elettroluminescenti che avvertiranno i portatori ogni volta che il loro tasso glicemico si avvicinerà a un livello a rischio. (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE INFLUENZA: L'ESPERTA, SALSA POMODORO E CARNE BRASATA 'AMICI' GUARIGIONE Nutrirsi in maniera corretta durante l'influenza può fare la differenza, per questo è importante seguire una dieta che consenta una pronta ripresa Quando i sintomi influenzali si fanno sentire, non sempre è facile capire quali alimenti possano andare bene all'organismo e quali no. "Nutrirsi in maniera corretta durante l'influenza può fare la differenza, per questo è importante seguire una dieta che consenta una pronta ripresa - spiega all'Adnkronos Salute Giovanna Cecchetto, pres. dell'Associazione nazionale dietisti- la salsa al pomodoro e la carne brasata, ad es., possono essere due buoni alleati". Spazio dunque a cotture alla piastra, al vapore o brasate col vino piuttosto che preparazioni elaborate con salse più pesanti. "I grassi vanno evitati, perciò meglio utilizzare condimenti di questo genere a freddo, piuttosto che adoperarli in cottura". Fondamentali anche frutta fresca o cotta, insieme alla verdura, ottimi fornitori di vitamine e minerali. E attenzione all'idratazione: "I liquidi svolgono un ruolo rilevante nella guarigione - ma è bene evitare le bevande troppo zuccherate". (Adnkronos Salute) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 329 LA VIA ALIMENTARE PER IL BUON UMORE: DAI BROCCOLI ALLA TROTA, TUTTI I CIBI ANTI-ANSIA Non sono farmaci, eppure sono antidepressivi, antiossidanti, rilassanti: sono 10 elementi naturali in grado, secondo la ricerca, di combattere la depressione. Ecco quali sono i loro segreti e in quali prodotti naturali alimentari sono 'custoditi' in maggiore dose. Niente pastiglie o gocce medicinali, il segreto per riconquistare il buon umore è dietro l'angolo, nel negozio di alimentari più vicino. Nulla di trascendentale, ma di facile applicazione: un po' di spinaci, una fetta di tacchino, un bicchiere di latte e il gioco è fatto. In sintesi: i cibi ricchi di vitamine, minerali e acidi gassi non solo fanno bene alla salute, ma studi medici hanno dimostrato che rendono più felici e diminuiscono i sintomi di depressione e ansietà. I ricercatori, hanno studiato i rapporti tra cibo e cervello, identificando 10 elementi che possono combattere la depressione e il cattivo umore: sono calcio, cromo, acido folico, ferro, magnesio, omega 3, vitamine B6, B12, D e zinco. Ma dove andare a trovare queste "dosi" di buonumore e soprattutto perché alcuni cibi e minerali hanno effetto sulla depressione? il cromo aiuta a metabolizzare il cibo ed ha un ruolo importante nell'aumentare i livelli di serotonina e melatonina che aiutano a regolare le emozioni e l'umore, ed è quindi visto come efficace nel trattamento antidepressivo. Lo si trova nei broccoli, nell'uva, nei muffin di grano, nelle patate e nel petto di tacchino. il calcio: basse dosi di calcio hanno un ruolo nella sindrome premestruale, i cui effetti migliorano anche prendendo dosi di vitamina D. Dove si trova il calcio? In alimenti come latte, yogurt, ricotta. L'Acido folico, ovvero la vitamina B9, aiuta il corpo a creare nuove cellule e contribuisce a regolare la serotonina. Bassi livelli di ac. folico possono provocare stanchezza oltre che abbassare i livelli di serotonina. L'ac. folico con la vitamina B12 vengono spesso usati direttamente contro la depressione oltre al fatto che potenziano gli effetti degli antidepressivi. Si trova in spinaci, asparagi, cavolini di bruxelles e nell'avocado. Il ferro trasporta ossigeno, bassi livelli provocano fatica e depressione. Si trova in soia, lenticchie e manzo. Il magnesio, se latita può provocare irritabilità, affaticamento, confusione mentale e predisposizione allo stress. La sua presenza, migliora le funzioni cerebrali ed anche la qualità del sonno visto che gioca un ruolo importante nello sviluppo della serotonina che contribuisce al senso di felicità e aiuta a regolare le emozioni. Si trova in mandorle, spinaci e noccioline. Gli omega 3 sono acidi grassi la cui carenza provoca stanchezza, umore altalenante, poca memoria e depressione. Studi consolidati mostrano una correlazione tra l'assunzione di pesci con alti livelli di omega 3 e la diminuzione della stanchezza. L'associaz. americana invita a mangiare trote e salmoni un paio di volte a settimana. Si trova anche nei broccoli e negli spinaci. La vitamina B6 aiuta la produzione di neurotrasmettitori e la sua mancanza può creare stati confusionali e depressione. La dose consigliata è di 1,3 mg al giorno. Si trova nel tonno, nel salmone, nel petto di pollo. La vitamina B12 è essenziale, aiuta tra l'altro la creazione dei nervi, mentre bassi livelli possono avere un peso in disturbi come difficoltà di ragionamento, paranoia e depressione. La vitamina B-12 si trova nelle uova, nella carne, in pesci (salmone e trota), nella mozzarella;vegetariani o vegani sono più a rischio. La Vitamina D, aiuta a regolare la crescita delle cellule; bassi livelli sono in associazione con sintomi depressivi. Spesso bassi livelli sono legati a stili di vita molto 'casalinghi' o legati luoghi chiusi e non esposti al sole. L'assunzione di questa vitamina è importante soprattutto nel periodo invernale quando la luce del sole, produttrice naturale della vitamina, latita. Si trova in salmone, pescespada, latte. Lo zinco, è decisivo per l'umore visto che bassi livelli possono portare, dal punto di vista psicologico, a stati depressivi. Si trovanelle ostriche e nei crostacei, nei cereali, nel maiale e nel formaggio svizzero. (Rep.)