Anno III – Numero 332 Notizie in Rilievo Prevenzione e Salute 1. Difendere la pelle dal freddo Scienza e Salute 2. Ecco perché con gli anni si ingrassa più facilmente Giovedì 23 Gennaio 2014, S. Armando Proverbio di oggi…….. Storta va dritta vene, sempe storta nun po’ ghije Insisti, prima o poi girerà bene CARTELLINI IDENTIFICATIVI AVVISO Si ha cura di informare gli iscritti che presso gli Uffici di Segreteria dell’Ordine, sono disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e COGNOME. Alimenti e Salute 3. Intolleranza al lattosio, per bambino e adulto il latte è sempre proibito? 4. Più sgonfi con le verdure drenanti Domande e Risposta 5. Che cos’è l’igiene del sonno? 6. Come fanno i salmoni a tornare a casa? Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una delle principali funzioni dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro della professione di Farmacista. Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome. Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite fax al n. 081 5520961. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 332 SCIENZA E SALUTE ECCO PERCHÉ con gli ANNI si INGRASSA più FACILMENTE La «colpa» è della diminuzione del grasso bruno localizzato attorno alla nuca che aiuta a bruciare il grasso «cattivo» Chi ha incluso, fra i buoni propositi per il Nuovo Anno, anche quello di mettersi a dieta non sarà molto contento di leggere una ricerca appena pubb. sul Faseb Journal. Soprattutto se non è più tanto giovane. Con l’aumentare dell’età, infatti, diventa sempre più facile guadagnare chili e sempre più difficile perderli. Tutta colpa del grasso bruno. CALORE - Il grasso bruno (diverso da quello bianco che costituisce la maggioranza del tessuto adiposo dell’organismo) serve a produrre calore (ha una funzione termogenica) ed è presente soprattutto nei neonati (attorno alla nuca, alle scapole e al collo). In altre parole quello bruno è un grasso “buono”, negli adulti localizzato soprattutto attorno alla nuca, che aiuta a bruciare il grasso “cattivo” che sta soprattutto attorno all’addome e che è complice dell’insorgenza di malattie cardiovascolari, diabete, e persino tumori. Ma con l’età questi depositi di grasso bruno si riducono e viene meno la loro funzione termogenica. Risultato: chi è avanti con gli anni rischia l’obesità se continua a mangiare la stessa quantità di cibo di quando era più giovane e fa molta fatica a dimagrire. «Le persone più anziane – devono sacrificarsi il doppio per quanto riguarda la dieta e l’attività fisica per ottenere la metà dei risultati dei più giovani». GENI DA “SILENZIARE” - Dallo studio giapponese, però, arriva anche una buona notizia, che fa ben sperare per terapie future. I ricercatori hanno studiato due gruppi di topi, uno in cui un particolare gene, il Pafr (plateletactivating factor receptor: un fattore che attiva i recettori delle piastrine), era stato “silenziato” e un altro gruppo in cui il gene era attivo. I primi sono diventati obesi, gli altri no, a parità di dieta. È probabile dunque che la carenza del fattore Pafr determini una disfunzione del grasso bruno che provoca un accumulo di quello bianco e ne impedisce lo smaltimento. L’idea potrebbe essere quella di intervenire su questo fattore Pafr in modo da riattivare le funzioni del grasso bruno. E prevenire l’obesità e le malattie correlate. PIU’ SACRIFICI - «Intanto, però – fino a quando non avremo a disposizione nuove soluzioni di cura, dobbiamo prepararci a mangiare più insalate e cibi proteici magri e sudare di più sul tapis roulant rispetto ai più giovani». (Salute, Corriere) COME FANNO I SALMONI A TORNARE A CASA? Utilizzando come bussola per le grandi distanze il campo magnetico terrestre e orientandosi poi con vista e olfatto quando sono in prossimità del luogo da raggiungere. Il campo magnetico, infatti, varia (anche se di poco) da un anno all’altro, ma va benissimo per guidarli nelle migrazioni di migliaia di chilometri che li portano dalle acque dove vivono (tra le isole Fær Øer e la Groenlandia) e i fiumi di Europa e Nord America nei quali sono nati e dove tornano per riprodursi. Campo Magnetico: Secondo uno studio i salmoni, la prima volta che guadagnano il mare, sarebbero infatti in grado di memorizzare le caratteristiche del campo magnetico per sfruttarle quando, intorno ai 4 anni di età, dovranno cercare il luogo dove sono nati. La rotta seguita dai pesci intorno all’isola di Vancouver sembra essere determinata proprio dalla percezione dei cambiamenti dell’intensità del campo magnetico. (Focus) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 332 PREVENZIONE E SALUTE DIFENDERE LA PELLE DAL FREDDO D’inverno ci si preoccupa soprattutto di preservare la salute dell’apparato respiratorio, proteggendo naso e gola per evitare il fastidio provocato dalle tipiche manifestazioni influenzali. È così che si finisce per trascurare il benessere e la salute della pelle che, invece, proprio nella stagione invernale ha bisogno di più attenzioni: sia di viso, labbra e mani (sempre scoperte) sia del corpo (troppo coperta). Abbiamo chiesto a Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e venereologia presso l’Univ. di Napoli “Federico II”, di spiegarci quali sono le patologie cutanee più frequenti in inverno e come prevenirle. Freddo e pelle: In questo periodo dell’anno l’organismo deve adattarsi alle temperature più basse e al brusco passaggio da ambienti interni riscaldati all’esterno più freddo. Proprio l’aria più fredda, inoltre, induce a bere di meno abbassando il livello di idratazione del nostro corpo e rendendo spesso secca e disidratata anche la cute. Ad attaccare la pelle è anche lo smog e le polveri sottili che proprio in questo periodo dell’anno sono ai massimi livelli. Naturalmente la pelle del viso ne risente di più perché è maggiormente esposta, mentre quella del corpo è più coperta ma proprio per questo è anche meno ossigenata. Proprio il fatto che è sempre ricoperta da strati di tessuto creano occlusione e non la fanno respirare. Così la pelle del corpo diventa secca. (Salute, repubblica) CHE COS’È L’IGIENE DEL SONNO? È un insieme di norme che favoriscono un buon riposo notturno, aiutando anche a combattere l’insonnia. Ecco le regole: 1. andare a letto quando si ha veramente sonno, senza sforzarsi di dormire; 2. usare il letto solo per riposare, evitando di passarvi tempo per guardare la tv, lavorare al pc, studiare ecc.; 3. andare a dormire e svegliarsi a orari il più possibile regolari; 4. limitare il sonno del mattino e i pisolini durante il giorno, anche se si è dormito poco; 5. mangiare sempre alla stessa ora e non consumare cene pesanti che possono rendere difficile la digestione; 6. non addormentarsi sul divano dopo cena; 7. evitare il consumo di caffeina e alcol nelle ore serali; 8. fare esercizio fisico durante il giorno, evitando però l’attività intensa alla sera; 9. controllare temperatura, rumore, umidità e luminosità della camera da letto. Niente pillole: I farmaci per dormire danno dipendenza e assuefazione: dovrebbero essere evitati, e semmai sempre prescritti dal medico per periodi limitati. Invece, una doccia tiepida prima di dormire può aiutare a rilassarsi. Ma attenzione, l’acqua non deve essere troppo calda: la doccia calda provoca vasodilatazione con dispersione del calore corporeo. Durante il sonno la temperatura corporea diminuisce, ma se è troppo bassa prima di dormire non facilita il sonno. (Focus) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 332 ALIMENTI E SALUTE INTOLLERANZA AL LATTOSIO, PER BAMBINO E ADULTO IL LATTE È SEMPRE PROIBITO? La gastroenterite innesca nel neonato una forma solo transitoria Fortuna non è più così. Il piacere di un cappuccino, una cheescake, una tartina al formaggio non sono più proibiti anche per chi è intollerante al lattosio. La ricerca e l'industria hanno pensato anche alla gola di chi ha problemi con il latte, creando prodotti in cui il lattosio non c'è più, trasformato in anticipo in zuccheri più semplici e digeribili. Anche perché “in genere l'intolleranza al lattosio, che compare dopo i due anni di vita, una volta comparsa, è irreversibile, causata dalla mancanza, che può essere totale o parziale, della mutazione genetica che consente di digerire il lattosio stesso”, spiega Andrea Vania, del Dip. di pediatria e neuropsichiatria infantile università Sapienza di Roma. Un enzima "mutato" – Millenni fa i nostri progenitori perdevano la capacità di digerire il latte dopo lo svezzamento. Poi, nel corso dell'evoluzione, è avvenuta una mutazione genetica, sostenuta dall'alimentazione a base di latte delle popolazioni dedite alla pastorizia. “Si ritiene infatti che la specie umana sia di base geneticamente incapace di esprimere la lattasi, l'enzima preposto, al di fuori – dice Vania - del periodo dell'allattamento, e che la mutazione che consente la persistenza dell'enzima in età adulta sia comparso circa 7000 anni fa”. Per molti, la fine dell'allattamento resta il momento in cui la lattasi scompare. Si tratta di una perdita graduale ed “è difficile che si abbia un'intolleranza totale, più facilmente c'è una progressiva perdita d'efficienza della funzione, col risultato che individui intolleranti al lattosio non tollerano una tazza di latte, ma potrebbero tollerare un caffè macchiato”. Differenze tra bambini e adulti? “Non c'è nessuna differenza tra l'intolleranza in età infantile e nell'adulto, i disturbi sono gli stessi – risponde Vania – vale a dire mal di pancia, flatulenza, spesso diarrea”. Scoprire se è l'intolleranza a provocarli è semplice. Basta un esame di laboratorio semplice e rapido che analizza il respiro alla ricerca di molecole che indicano la difficoltà digestiva. ”Il breath test al lattosio è l'esame standard, che ha soppiantato altri metodi di indagine meno precisi”. L'intolleranza nei bambini – Per i più piccoli bisogna fare attenzione. “In età pediatrica esiste una forma transitoria di intolleranza al lattosio, scatenata solitamente da una gastroenterite o da qualche altra malattia che danneggia la mucosa intestinale”. Lo stop al latte, quindi, deve essere solo temporaneo se arriva una gastroenterite. Passata diarrea e mal di pancia, tutto torna alla normalità. Anche la poppata. (Salute, Sole24ore) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 332 PIÙ SGONFI CON LE VERDURE DRENANTI Drenante è un termine quasi riduttivo. Dato che gli ortaggi in rassegna hanno proprietà depurative, disintossicanti e lassative. Scopriamo quali sono per essere in forma e in salute RAVANELLI: Più che SCAROLA: Appartiene alla famiglia delle ortaggi sono radici. cicorie, le erbe amare. Favorisce la diuresi e Grazie alla proprietà la digestione. Grazie alla sua ricchezza di di stimolare potassio è utile in caso di ritenzione idrica. l'attività di fegato e Contiene inoltre inulina: una fibra che cistifellea, i ravanelli contrasta la stitichezza, contribuisce al senso sono depurativi e di sazietà e migliora l'equilibrio della flora batterica intestinale. drenanti. Apportano inoltre Quindi aiuta a combattere il gonfiore addominale, per ottenere vitamina C, B e ferro. una pancia piatta. RADICCHIO depurante, drenante e lassativo: La sua forza depurante sta proprio nel suo inconfondibile gusto amarognolo, che in primis stimola i succhi gastrici, favorendo la digestione. In secondo luogo aiuta la bile ad espletare la sua funzione disintossicante, attivandone la secrezione. Ha inoltre un'azione drenante perché contribuisce ad eliminare le urine. Infine il buon di cellulosa lo rende un rimedio contro la stitichezza. Il radicchio insomma è un concentrato di azioni depurative, diuretiche e lassative. Ricco di fenoli, dalle proprietà antiossidanti, neutralizza i radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cellulare. FINOCCHIO sgonfiante: È RUCOLA digestiva: Le sue foglie l'ortaggio ideale per chi contengono vitamina C, sali minerali soffre di gonfiore (calcio, potassio e ferro) e addominale e di ritenzione betacarotene. idrica. È sufficiente una piccola quantità di Inoltra la sua ricchezza di rucola ai pasti principali per fibre stimola il transito migliorare la digestione, poiché intestinale, comportando attiva la secrezione dei succhi un effetto disintossicante. gastrici. Grazie all'apporto di fibre contrasta l'accumulo di gas nell'intestino. ASPARAGI drenanti: Ricchi SONGINO diuretico: Il di potassio e saponina, suo secondo nome stimolano la diuresi, (valeriana) fa pensare a favorendo il drenaggio dei un'insalata dalle virtù liquidi in eccesso. calmanti. Il songino L'alto contenuto di fibre degli invece appartiene a una asparagi regolarizza l'attività famiglia diversa di erbe dell'intestino e contribuisce a rispetto alla valeriana dare il senso di sazietà. officinalis. Essendo ricco di acqua, ha un'azione digestiva e stimola l'attività degli organi deputati alla depurazione, cioè fegato, reni e intestino. Inoltre, è una fonte di vitamine A e C e di sali minerali come potassio, ferro e fosforo.