Anno I – Numero 33 Mercoledì 17 Ottobre 2012, S.Ignazio d'A., S. Rodolfo, Marisa, Edda CERIMONIA CELEBRATIVA Notizie in Rilievo • Cerimonia Celebrativa 1. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani: cento anni di storia iniziati a Napoli il 4 Ottobre 1912. “_t _t YxwxÜté|ÉÇx wxzÄ| bÜw|Ç| wx| YtÜÅtv|áà| YtÜÅtv|áà| àtÄ|tÇ|M vxÇàÉ tÇÇ| w| áàÉÜ|t |Ç|é|tà| t atÑÉÄ| |Ä G bààÉuÜx DLDE ” Si terrà il prossimo 22 Ottobre con inizio alle ore 20.00, presso il Teatro di San Carlo di Napoli. • Concorso 2. Pec necessaria per partecipare al concorso • Farmaci e Salute 3. I farmaci anti asma riducono la statura dei bambini • Alimentazione e salute 4. E’ vero che mangiare la punta delle banane fa male alla salute? 5. Contro la tosse meglio il miele IMPORTANTE PEC NECESSARIA per PARTECIPARE al CONCORSO STRAORDINARIO Le comunicazioni tra le Regioni e i candidati avverranno esclusivamente attraverso cartelle di Posta elettronica certificata • Stili di vita e salute (PEC). Il concorso, previsto dal DL 24 gennaio 2012, sarà su base 6. I tatuaggi: chi li ama e regionale e ogni candidato potrà partecipare al più in due regioni. chi non li vuole più AVVISO Nel corso della settimana sarà possibile richiedere la casella di Posta Elettronica Certificata, offerta gratuitamente dall’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ai propri iscritti, direttamente dal sito Istituzionale dell'Ordine compilando l'apposita “form” con tutti i dati richiesti. PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 33 FARMACI E SALUTE I Farmaci ANTI-ASMA Riducono la Statura dei Bambini I bambini che fanno uso di farmaci inalatori contro l'asma, da adulti avranno una statura leggermente inferiore rispetto ai piccoli che non hanno utilizzato questi medicinali. Sono i risultati di uno studio della Washington University School of Medicine di St. Louis, Usa, pubblicato online sul New England Journal of Medicine. STUDIO: L'indagine ha coinvolto piu' di 1.000 bambini fra i 5 e i 12 anni, trattati per asma da lieve a moderata per piu' di quattro anni in otto centri. Sono stati divisi in tre gruppi: • uno ha ricevuto budesonide 2 volte al giorno, un farmaco corticosteroide per via inalatoria; • il secondo ha ricevuto nedocromile, medicinale non-steroideo per via inalatoria; • il terzo gruppo ha ricevuto un placebo. Tutti i bambini hanno ricevuto salbutamolo, un farmaco ad azione rapida per il sollievo dei sintomi acuti dell'asma, e corticosteroidi per via orale al bisogno in presenza dei sintomi dell'asma. I ricercatori hanno poi seguito 943 piccoli a intervalli regolari fino all'eta' adulta: • le femmine fino ai 18 anni, i maschi fino ai 20. Ebbene, l'altezza media 'da grandi' e' risultata di circa 1,2 centimetri minore nel gruppo che aveva assunto budesonide, rispetto ai pazienti che avevano ricevuto nedocromile o placebo. I bimbi che hanno sperimentato la crescita piu' lenta avevano tra i 5 e gli 11 anni quando hanno iniziato a utilizzare budesonide. "Se un bambino non cresce come dovrebbe - dice Robert Strunk, a capo dello studio - potrebbe essere utile ridurre la dose di steroidi. Ma noi pensiamo che il centimetro di altezza in meno in eta' adulta debba essere soppesato con il beneficio dei corticosteroidi per via inalatoria nel controllo dell'asma persistente. Per ridurre al minimo le preoccupazioni sugli effetti sulla altezza in eta' adulta, occorre usare la dose minima efficace per controllare i sintomi dell'asma", consiglia. (Fonte Sn) È VERO CHE MANGIARE LA PUNTA DELLE BANANE FA MALE ALLA SALUTE? Non esistono prove scientifiche che la parte finale delle banane sia nociva alla salute, ma questa credenza popolare è molto diffusa. Nell’estremità del frutto tropicale opposta a dove la banana è legata al “casco”, spesso si verifica l’imbrunimento dell’apice calicino del fiore. Cioè: il gambo del fiore, che si trova a quella estremità e che normalmente cade dopo la raccolta, rimane invece inglobato nel frutto. È riconoscibile come un puntino nerastro. A volte però capita che l’imbrunimento sia più esteso: questo processo dipende dagli enzimi e non è dovuto al proliferare di parassiti o di sostanze nocive. Il luogo comune che mangiare la punta delle banane fa male alla salute potrebbe nascere proprio da questo difetto, che comunque non ne compromette la salubrità. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 33 ALIMENTAZIONE – RICERCA CONTRO LA TOSSE MEGLIO IL MIELE CONFERMATO IL RIMEDIO DELLA NONNA Ricco di antiossidanti, il prodotto delle api è in grado di curare qualsiasi infezione generata dal raffreddore. Il segreto sta proprio nel suo sapore perché, inducendo il riflesso della salivazione, sfiamma faringe e laringe Se hai la tosse, fatti una tazza di latte e miele. Se hai mal di gola, buttane giù un cucchiaino. Vi siete mai chiesti quale fosse il fondamento scientifico di questi rimedi della nonna? Lo ha fatto l'università di Tel Aviv, confermando in laboratorio ciò che tutti sappiamo da generazioni: in caso di tosse niente è più curativo del miele. Neanche i farmaci specializzati. Anzi: ai bambini fino ai 5 anni è meglio dare un cucchiaino di nettare d'api all'eucalipto che uno di sciroppo per la gola, specialmente se hanno quel tipo di tosse che non fa dormire la notte. Lo studio pubblicato su Pediatrics è stato condotto prendendo in esame 300 piccoli da 1 a 5 anni (età media 2,4), tutti con la tosse, e dando ad alcuni, prima di andare a dormire, un cucchino di miele, e ad altri una sostanza simile che miele non era. I miglioramenti nello stato di salute sono stati evidenti già il giorno successivo nei pazienti che avevano assunto il miele, mentre negli altri la malattia ha fatto il suo corso. In particolare, mezz'ora prima di mettere a letto i figli, i genitori hanno dato loro 10 gr. di uno di tre tipi diversi di miele (tra cui quello all'eucalipto), riportando poi su questionari i sintomi, come avessero dormito la notte e quanto frequentemente avessero tossito. "Il miele - spiega il dr. Herman Avner Cohen - è estremanente ricco di antiossidanti (tra cui la vitamina C e flavonoidi) e può avere un qualche ruolo nella lotta contro qualsiasi infezione generata dal raffreddore. Il segreto del suo potere lenitivo sta proprio nel suo sapore, perché le sostanze dolci inducono naturalmente il riflesso della salivazione, causando le secrezioni del muco e un effetto sedativo ed emolliente su faringe e laringe. Il miele è citato come potenziale trattamento anti-raffreddore anche dall'OMS ed è universalmente considerato un emolliente economico e in grado di alleviare il fastidio della gola irritata, con potenti effetti antimicrobici e antiossidanti. Controindicazioni: Lo studio ha evidenziato anche qualche controindicazione, riscontrando nei bambini anche iperattività, nervosismo e insonnia. Il miele inoltre è ricco di zinco, magnesio, potassio e vitamine, ma è costituito per l'85/95% da zuccheri, glucosio e fruttosio. Attenzione dunque a non esagerare per non incorrere nella controindicazione peggiore di tutte: il sovrappeso. (Fonte: Salute Repubblica) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 33 STILI DI VITA IL TATUAGGIO: C’È chi lo AMA e CHI NON LO VUOLE PIÙ Buone notizie per i “pentiti “ del tatuaggio: oggi con nuove tecniche, meno invasive e dolorose, i tatuaggi possono essere rimossi con maggior facilità ma non sempre con costi contenuti. L’evoluzione della tecnica con la quale vengono effettuati i tatuaggi cutanei è, negli ultimi anni, cambiata in modo sostanziale; si è passati da disegni a china, soltanto in nero, a veri e propri disegni decorativi policromi, con colori brillanti in alcuni casi fluorescenti. Anche le dimensioni sono cambiate: da immagini di piccole dimensioni si è arrivati a disegni che sfruttano una maggiore superficie cutanea e che hanno spesso una certa complessità estetica. Il tatuaggio diventa così una sorta di status simbol, un decoro colorato, che molto spesso racconta una storia, da mostrare, un regalo che si fa o che ci si fa. SIGNIFICATO: c’è chi si riempie il corpo di disegni e vede in questo uno stile di vita, un messaggio da mandare agli altri, un modo per stare con se stessi; c’è chi invece si fa un tatuaggio più o meno grande per moda, per osare, per adeguarsi ad uno stile. Generalmente chi si ricopre gambe, braccia e busto di tatuaggi, mai penserà nella sua vita propria pelle; chi invece appartiene alla categoria dei “modaioli del tatuaggio” può invece pentirsi di averlo fatto, e un giorno non desiderare più di vedere quel piccolo (o grande) pezzo di pelle colorato. RIMOZIONE: fino a qualche anno fa rimuovere un tatuaggio era impresa non da poco e si ricorreva alla dermoabrasione, una tecnica dolorosa che lasciava comunque il segno. Oggi il laser semplifica la situazione, ma resta una tecnica complessa e lunga. In pratica esso non cancella completamente il disegno, ma lo fa sparire dalla nostra vista, penetrando nella pelle e colpendo le particelle di pigmento intrappolate nelle cellule del derma, frantumandole in particelle piccolissime. Nel rimuovere il tatuaggio è importante tenere presenti alcuni parametri, quali i colori, la loro intensità, la profondità del pigmento, da quanto tempo è stato fatto. La rimozione con il laser ha il vantaggio di essere meno invasivo di quanto fossero le tecniche precedenti, non lascia cicatrici e non richiede un’anestesia. In questo campo di applicazione, sono disponibili diverse tecniche: quelle con i laser ablativi (laser CO”, ad es.), quelli a luce pulsata e il q-switch. Quest’ultimo è quello che meglio riesce a rimuovere il colore senza danneggiare il derma, ma, con qualsiasi tecnica, va precisato che la pelle non tornerà mai perfettamente bianca, resterà sempre una leggera ombreggiatura. Possono anche essere utilizzati il laser Nd/Yag e l’Alexandrite; si tratta di apparecchi particolari, ciascuno dei quali ha come bersaglio un determinato pigmento ed è in grado di cancellare solo determinati colori. Insomma non si tratta di un intervento semplice, ma è indispensabile farsi fare da uno specialista una valutazione precisa sulle modalità di rimozione. Non è pensabile cancellare un tatuaggio con una sola seduta, ne servono diverse (una decina se il tatuaggio è di grandi dimensioni, meno di 5 se è piccolo) e ciascuna seduta ha un costo notevole. Insomma…costa più toglierli che farli! Quindi, prima di tatuarsi qualcosa su un piccolo o grande pezzo di pelle, pensarci e ponderare adeguatamente la decisione. (Fonte: villaggio della salute)