Anno I – Numero 34 Giovedì 18 Ottobre 2012, S. Luca evangelista CERIMONIA CELEBRATIVA Notizie in Rilievo • Cerimonia Celebrativa 1. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani: cento anni di storia iniziati a Napoli il 4 Ottobre 1912. “_t _t YxwxÜté|ÉÇx wxzÄ| bÜw|Ç| wx| YtÜÅtv|áà| àtÄ|tÇ|M vxÇàÉ tÇÇ| w| áàÉÜ|t |Ç|é|tà| t atÑÉÄ| |Ä G bààÉuÜx DLDE ” Si terrà il prossimo 22 Ottobre con inizio alle ore 20.00, presso il Teatro di San Carlo di Napoli. • Concorso 2. Pec necessaria per partecipare al concorso • Governo e Farmacia 3. Accordo sulle nuove remunerazioni della filiera distributiva del farmaco • Stili di vita e salute 4. La coda di cavallo? Accelera la caduta dei capelli IMPORTANTE PEC NECESSARIA per PARTECIPARE al CONCORSO STRAORDINARIO Le comunicazioni tra le Regioni e i candidati avverranno esclusivamente attraverso cartelle di Posta elettronica certificata (PEC). Il concorso, previsto dal DL 24 gennaio 2012, sarà su base regionale e ogni candidato potrà partecipare al più in due regioni. AVVISO Cari Colleghi, è possibile richiedere la casella di Posta Elettronica Certificata, offerta gratuitamente dall’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ai propri iscritti, direttamente dalla Home page del sito Istituzionale dell'Ordine compilando l'apposita “form” con tutti i dati richiesti. PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 34 GOVERNO E FARMACIA Accordo sulle nuove remunerazioni della filiera distributiva del farmaco Siglato tra Aifa e le organizzazioni del settore, con la partecipazione della Fofi, l’accordo prevede una quota fissa e una proporzionale. Premi per le rurali e per i generici. Dal 1° gennaio 2013 entreranno in vigore nuovi prezzi al pubblico per tutti i medicinali che terranno conto del nuovo sistema. In data 16 ottobre u.s., Aifa, Federfarma, Assofarm, Adf e Federfarma servizi hanno siglato l’accordo per la revisione del sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco. Al tavolo ha partecipato anche la Fofi. Come previsto dall’art. 15 del decreto sulla Spending review, l’attuale sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco dovrà ora essere sostituito da un nuovo metodo definito con decreto del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, sulla base dell'accordo tra le associazioni di categoria più rappresentative e l’Aifa, che doveva seguire i criteri di “prestazione fissa in aggiunta ad una ridotta percentuale sul prezzo di riferimento del farmaco”. La base di calcolo per ridefinire il nuovo metodo di remunerazione è riferita ai margini vigenti al 30 giugno 2012 ed in ogni caso dovrà essere garantita l’invarianza dei saldi di finanza pubblica. Con l'entrata in vigore del nuovo metodo di remunerazione, cessano dunque di avere efficacia le vigenti disposizioni che prevedono l'imposizione di sconti e trattenute su quanto dovuto alle farmacie per le erogazioni in regime di SSN. Nei prossimi giorni, l’Aifa trasmetterà l’accordo alle Regioni e dopoe al Ministro della salute, per il prosieguo dell’iter che prevede l’adozione, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, del previsto DM, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. Nel dettaglio, il nuovo schema di remunerazione definisce le seguenti quote di spettanza: FARMACISTI QUOTA FISSA 2,00 € per confezione al netto dell’Iva, tale importo si incrementa – quale QUOTA DI GARANZIA: del 18 % per le farmacie rurali sussidiate con fatturato inferiore a 387.342,67 € del 17,5 % per le farmacie con fatturato inferiore a 258.228,45 € QUOTA PREMIALE 0,10 € per confezione al netto dell’Iva per medicinali generici o a brevetto scaduto con prezzo al pubblico corrispondente al prezzo di GENERICI riferimento fissato nell’ambito delle liste di trasparenza Aifa QUOTA PROPORZIONALE 3,30 % del prezzo ex-factory al netto dell’Iva. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 34 GROSSISTI QUOTA FISSA QUOTA PROPORZIONALE 0,25 € per confezione al netto dell’Iva per i medicinali con prezzo exfactory inferiore o uguale a 25 € 0,35 € per confezione al netto dell’Iva per i medicinali con prezzo ex-factory superiore a 25 € 0,55 % del prezzo ex-factory al netto dell’Iva I margini del farmacista e del grossista sono stati calcolati al netto della quota dell’8% sul prezzo al pubblico al netto dell’Iva trasferita da produttore alla filiera distributiva per i medicinali equivalenti, con esclusione dei medicinali originariamente coperti da brevetto o che abbiano usufruito di licenze derivanti da tale brevetto (art. 13, comma 1, lettera b) del D.L. 39/2009, convertito nella L. 77/2009), che viene ridistribuita nell’ambito della filiera secondo le regole di mercato, attraverso un corrispondente ricarico da applicarsi al prezzo ex-factory. L’introduzione di tale schema di remunerazione con quota fissa e proporzionale, che riguarderà sia i medicinali dispensati in regime Ssn che in regime privato, implicherà la vigenza di nuovi prezzi al pubblico a partire dal 1° gennaio 2013, definiti secondo una formula standard. PP + IVA = (Pex-factory + quota fissa + quota generico + quota proporzionale) x 1,1 Il nuovo prezzo al pubblico sarà composto: • dal prezzo ex-factory; • dalla quota premiale per i generici, qualora sia prevista; • dalla quota fissa di spettanza del farmacista (2 €) e del grossista (0,25 € per i medicinali con prezzo ex-factory inferiore o uguale a 25 €/0,35 € per i medicinali con prezzo ex-factory superiore a 25 €); • dalla quota proporzionale che è, infine, data dalla somma del valore corrispondente alle quote proporzionali rispettivamente del farmacista (3,30% del prezzo ex-factory al netto dell’Iva) e del grossista (0,55% del prezzo ex-factory al netto dell’Iva). In fase di liquidazione da parte delle Asl delle spettanze per le forniture in regime di erogazione convenzionale alle farmacie rurali sussidiate con fatturato Ssn al netto dell’Iva inferiore a 387.342,67 € e alle farmacie con fatturato Ssn al netto dell’Iva inferiore a 258.228,45 € verranno riconosciute le quote di garanzia su riportate, a titolo di maggiorazione del prezzo di cessione. Con il nuovo metodo di remunerazione, resta fermo l’obbligo contributivo dello 0,90 %, che sulla base della normativa vigente, le farmacie sono tenute a versare all’Enpaf sul fatturato Ssn. L’accordo definitivo è subordinato all’approvazione da parte degli organi istituzionalmente preposti delle Organizzazioni firmatarie e potrà essere accompagnato da ulteriori proposte accessorie eventualmente presentate dalle parti. (Fonte: Farmacista on line) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 34 STILI DI VITA La CODA di CAVALLO? ACCELERA la CADUTA dei CAPELLI L'acconciatura molto in voga tra le star per simulare il «lifting di Croydon» e allungare il viso può causare danni irreparabili L'acconciatura molto in voga tra le star per simulare il «lifting di Croydon» e allungare il viso può causare danni irreparabili. Che lo si chiami «Croydon facelift» (a Londra), «Dagenham facelift»(nell’Essex) o «Millie facelift» (in Irlanda del Nord), in realtà cambia poco, perché la mania di tirare i capelli in una coda di cavallo talmente stretta da «allungare» il viso modello lifting chirurgico fa malissimo a prescindere dal nome che gli si dà. E continuando a sfoggiare il look reso popolarissimo da Kate Moss (il riferimento a Croydon è un omaggio al quartiere dove è nata), come pure ad usare ferri caldi, piastre e liscianti chimici per domare i ricci ribelli si rischiano danni irreparabili al cuoio capelluto per via della cosiddetta «alopecia da trazione», ovvero la perdita permanente di capelli causata dall’eccessiva pressione strutturale che viene praticata sulla radice. L'ALLARME - A lanciare l’allarme sui pericoli legati all’acconciatura delle star (oltre alla Moss, le fan dichiarate della coda di cavallo “allunga viso” sono Katy Perry, Cheryl Cole e Sarah Jessica Parker) e sull’utilizzo (spesso smodato, soprattutto da parte delle giovanissime) dei moderni accessori per i capelli è stato un gruppo di dermatologi del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas, che ne ha studiato gli effetti sul lungo termine, stabilendo che possono diventare assolutamente deleteri per la nostra testa. «L’uso regolare, ma anche occasionale, di queste tecniche di acconciatura, nonché dei prodotti che aiutano a realizzarle, possono causare la rottura dei capelli e la loro perdita dalla radice – sebbene tale caduta sia di solito reversibile, sul lungo termine o nei casi più gravi può però diventare permanente». I CONSIGLI - sarebbe opportuno che tutte le donne a rischio «calvizie precoce» adottassero una sorta di «hair holiday», ovvero dessero una giornata di vacanza ai loro capelli, evitando code di cavallo, ferri roventi e altri pasticci per almeno 24 ore, così da permettere ai capelli di recuperare tono e vigore in modo naturale. Ma se ancora non bastasse a scongiurare il peggio, gli esperti consigliano di lavare i capelli con maggiore frequenza (le radici unte non sono un toccasana per i capelli, indipendentemente dal look che si sfoggia) e di scegliere acconciature naturali (niente code di cavallo o trecce) e che non richiedano trattamenti con il calore (piastre o rulli) o il ricorso a prodotti chimici come i liscianti, così da mettere meno tensione alle radici e non danneggiare la delicata pelle del cuoio capelluto.(Fonte: Salute Corriere) OSPITI INDESIDERATI Sembrano caramelle alla frutta, ma in realtà sono microrganismi patogeni per l'organismo umano. Il microscopio elettronico ha immortalato alcuni grappoli di Staphylococcus aureus, un battere tondeggiante di circa un millimetro di diametro. Così da vicino non lo si osserva tutti i giorni eppure molti di noi ospitano inconsapevolmente lo stafilococco all'interno della propria fauna batterica. E spesso lo stafilocco è responsabile di alcuni problemi di salute. Per es. infezioni alle vie respiratorie, disturbi cutanei, intossicazioni di origine alimentare. Ed è un osso duro da eliminare, perché è resistente a molti tipi di antibiotici. (Fonte: Focus)