Anno III – Numero 369 AVVISO Ordine 1. In riscossione la quota sociale 2014. 2. Corsi ECM: 2014 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Rughe della fronte, una scossa elettrica le spiana paralizzando i muscoli 4. Sedia a rotelle addio, un esoscheletro robot fa camminare i paraplegici 5. Fumo, smettere è come il Prozac. Effetti antidepressivi per chi ce la fa 6. La nuova medicina è su misura Venerdì 14 Marzo 2014, S.Matilde Proverbio di oggi…….. oggi…….. A’ altare sgarrupàto nun s’appicciano cannèle. I farmacisti Napoletani incontrano i Farmacisti Europei: LISBONA Dopo S. Pietroburgo, prossima tappa LISBONA. MODALITÀ DI PRENOTAZIONE Si può prenotare contattando gli Uffici dell’Ordine o direttamente l’agenzia al n.: 0823 - 354433;cell. 342 544 2957; AVVISO ORDINE: SABATO CORSO ECM GRATUITO Prevenzione e Salute 7. Reni a rischio con troppe proteine 8. Ecco il menu salvaprostata: poca carne e contorno di sport Domande e Risposte 9. Una bevanda scaduta fa male? 10. Trattamento dei disturbi dell'apparato urogenitale COME PARTECIPARE: prenotarsi attraverso il sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it o iscriversi direttamente Sabato mattina alle ore 9.00 presso la sede dell’Ordine dove si terrà il corso. RUGHE DELLA FRONTE, una scossa elettrica le spiana paralizzando i muscoli Messa a punto l'alternativa al botulino che regala identici effetti di tiraggio delle rughe usando però una scossa elettrica per paralizzare i muscoli del volto, responsabili delle rughe. L'effetto è garantito fino a 2 anni. «I risultati sono uguali a quelli ottenuti con il botulino ma il meccanismo d'azione è differente - la tossina blocca i neurotrasmettitori inibendo il movimento dei muscoli, il nuovo metodo invece sviluppa un piccolo danno termico della grandezza di un chicco di riso e blocca i nervi che comandano i muscoli. Si può impiegare solo per le rughe della fronte, non per l'area oculare». (Il Mattino) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 369 RENI A RISCHIO CON TROPPE PROTEINE Otto consigli dall’Associazione Nazionale dei Dietisti I taglieri di salumi e formaggi, per quanto buoni, non sono amici dei nostri reni. Per preservare la salute di questi organi così importanti è fondamentale l’alimentazione sana ed equilibrata. Un eccesso di proteine, fosforo e potassio sono da evitare. Di seguito un elenco di consigli per chi vuole curare o prevenire le malattie renali, che colpiscono cinque milioni di italiani. 1) Mantieniti attivo e in forma: attività fisica regolare aiuta a controllare la pressione arteriosa e perciò riduce il rischio di malattia renale. 2) Controlla regolarmente la glicemia: Circa la metà delle persone con malattia renale hanno il diabete. È importante controllare la glicemia con regolarità e mantenerla nei limiti giusti. Il peso corporeo dovrebbe essere mantenuto nella norma attraverso un’alimentazione corretta ed equilibrata. 3) Controlla la pressione del sangue: Dopo il diabete la causa più frequente di danno renale è la pressione del sangue elevata. Il livello di pressione normale è 120/80. La pressione alta è dannosa per i reni quando è associata ad altri fattori ( diabete, colesterolo elevato e malattie cardio-vascolari). 4) Mangia sano e controlla il peso: Privilegiare una dieta a base di cibi vegetali, come la dieta mediterranea, riduce l’acidità dell’urina con un conseguente minor carico di lavoro per il rene. Alcune semplici regole possono essere facilmente adottate: • Mangiare frutta e verdura in abbondanza: alimenti che hanno poche calorie e tante vitamine antiossidanti. • Consumare ad ogni pasto cereali come pasta, riso, farina di mais, pane, biscotti (sia comuni che integrali). • Cucinare la pasta in modo semplice, con sughi di verdure. • Scegliere il pane e i prodotti da forno tra quelli meno conditi: pane senza sale e senza olio, biscotti secchi. • Consumare almeno 2 volte la settimana legumi (ceci, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli, soia) come fonte di proteine. Minestre di legumi o legumi conditi con olio extravergine di oliva e accompagnati da pane sono un ottimo “piatto unico”, ricco di sali minerali (ferro e calcio) e di vitamine. • Ridurre il consumo di alimenti che contengono proteine e in particolare quelli di origine animale contenute nella carne, affettati, pesce, uova, formaggi e latticini. Cerchiamo di non consumare un doppio secondo (carne e formaggio, salumi e formaggio). Impariamo a fare piatti unici utilizzando carne, pesce, uovo, formaggi “condimento” e non come “secondo piatto” (pasta all’uovo, pasta o riso conditi col pesce, verdure ripiene). • Scegliere carni e affettati dove sia possibile eliminare il grasso visibile. • Consumare pesce con regolarità, almeno 2-3 volte la settimana. • Ridurre la frequenza settimanale di consumo di formaggi o latticini a 2/3 volte la settimana. • Preferire per i condimenti e la cottura l’olio extravergine di oliva, moderando le quantità e aggiungendolo, quando possibile, a crudo; utilizzare utensili che permettano la riduzione della quantità di grassi per la cottura. 5) Riduci il sale. Prepara da solo i pasti con ingredienti freschi e riduci il sale aggiunto; usa aromi e spezie per migliorare il gusto; evita il consumo regolare di affettati e formaggi. 6) Bevi in abbondanza. Bere permette di eliminare le tossine prodotte dal metabolismo. Per mantenere la funzione renale bisogna bere circa 2 litri al giorno. Questa quantità può variare in relazione al sesso, l’esercizio fisico, il clima, le condizioni di salute, la gravidanza e l’allattamento. Le persone che hanno già avuto un episodio di calcolosi renale dovrebbero bere di più, almeno 2-3 litri di liquidi al giorno, per ridurre il rischio di formazione di nuovi calcoli. La bevanda migliore in assoluto è l’acqua. Vanno bene tisane e tè preparati in casa e non zuccherati. Limitare le bibite commerciali o i succhi di frutta che apportano zuccheri non necessari; spesso nelle bibite troviamo additivi che possono nuocere ai reni, come i fosfati o il potassio. 7) Non fumare. Il fumo aumenta la pressione del sangue e accelera l’invecchiamento dei vasi ostacolando la circolazione. Se meno sangue raggiunge i reni si riduce la loro capacità di funzionare. Il fumo aumenta anche il rischio di cancro del rene poichè le sostanze contenute nel tabacco sono eliminate con le urine 8) Evita l’uso abituale di farmaci non indicati dal medico. Alcuni farmaci come gli analgesici possono causare danni al rene se assunti troppo frequentemente. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 369 PREVENZIONE E SALUTE ECCO IL MENU SALVA-PROSTATA: POCA CARNE E CONTORNO DI SPORT Attenti al «giro vita» e agli eccessi calorici. I consigli per contrastare l’ipertrofia benigna della ghiandola L’iperplasia prostatica benigna, ovvero l’ingrossamento della prostata, come è noto, è molto diffusa dopo i 50 anni e si aggrava con l’età. La novità è che anche la dieta, almeno secondo studi preliminari, sembra avere un ruolo nella sua insorgenza. «È sempre più evidente - che, come avviene per altre malattie, la dieta e lo stile di vita possano influenzare anche l’instaurarsi e il progredire dell’ipertrofia prostatica benigna e dei conseguenti problemi urinari. Alla base di questa convinzione c’è l’osservazione che questi disturbi si sviluppano spesso in concomitanza con la sindrome metabolica, condizione caratterizzata da un insieme di elementi di rischio cardio-metabolico, quali aumento del girovita, intolleranza al glucosio, ipertensione, alterazione dei lipidi plasmatici. L’infiammazione cronica associata alla sindrome metabolica, colpendo tutto l’organismo, colpirebbe anche la ghiandola prostatica, causandone un aumento di volume» Quale consigli dare, allora? «Fra i fattori che potrebbero avere un ruolo - commenta Mario Maggi, prof. di endocrinologia all’Università di Firenze - ci sono • gli eccessi calorici, • un’elevato girovita • il sovrappeso. L’iperplasia prostatica benigna è stata anche associata a un elevato consumo di grassi di origine animale, carni rosse e in particolare di acidi grassi polinsaturi (contenuti in molti oli di semi) che possono indurre e sostenere la risposta infiammatoria nelle cellule prostatiche. Al contrario, un elevato consumo di vegetali, in particolare frutta e verdura ricche di beta carotene, luteina, o vitamina C, è stato associato a una riduzione del rischio. Ma anche l’attività fisica all’aria aperta conta moltissimo: si sommano l’effetto benefico del moto e, grazie all’esposizione al sole, l’aumento della produzione di vitamina D, importante agente antiproliferativo e immunodepressore per la prostata». Che cosa consigliare riguardo a alcol e alla caffeina? «Le linee guida europee suggeriscono di evitarne, o almeno moderarne - prosegue Maggi - il consumo, per il loro possibile effetto diuretico e irritante. Ma il nesso causa-effetto è debole». E l’acqua? «Bere in quantità adeguata è sempre importante, ma bisogna evitare di esagerare prima di coricarsi». Spezie e peperoncino fanno male? «Non solo loro, ma anche i formaggi dal sapore forte andrebbero consumati con molta moderazione: possono aumentare l’infiammazione anche a livello prostatico». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 369 SCIENZA E SALUTE SEDIA A ROTELLE ADDIO, UN ESOSCHELETRO ROBOT FA CAMMINARE I PARAPLEGICI La ricerca triennale mira alla riabilitazione di persone con lesioni midollari Rialzarsi dalla sedia a rotelle sarà possibile grazie a un esoscheletro robotico. La ricerca, che aiuterà le persone che hanno subito una lesione midollare, sarà possibile grazie alla collaborazione fra l'Azienda ospedaliera univ. pisana e la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. La ricerca - Il progetto, finanziato dal ministero della Salute, avrà la durata di tre anni. Il sistema robotico indossabile agevolerà la ripresa del cammino dei mielolesi. Lo studio analizzerà l'impatto della stimolazione funzionale elettrica dei sistemi robotici per il cammino non solo sul miglioramento funzionale delle persone con paraplegia, ma anche sulla loro percezione soggettiva di benessere. (Salute, Tgcom24) FUMO, SMETTERE È COME IL PROZAC EFFETTI ANTIDEPRESSIVI PER CHI CE LA FA Dopo il periodo di astinenza, aiuta a risollevare l'umore Abbandonare il tabagismo, dopo il nervosismo iniziale, provoca effetti benefici sull'umore simili a quelli di una farmaco antidepressivo, aiutando anche chi ha problemi psicologici. Questi i risultati di uno studio condotto dall'Univ. di Oxford e pubb. sul British Medical Journal. Effetti misurati dopo sei mesi - La ricerca si basa sui dati di 26 studi precedenti sul tema, condotti sia sulla popolazione generale che su pazienti di reparti psichiatrici, in cui in media i partecipanti fumavano venti sigarette al giorno. In tutti gli studi la salute mentale dei soggetti era misurata prima di smettere e dopo sei mesi. Gli autori spiegano: "Le persone che hanno smesso hanno meno ansia, depressione e stress e miglioramenti nella qualità della vita psicologica". Secondo lo studio la convinzione comune che smettere di fumare rende nervosi è errata. Gli esperti precisano: "Si tende a confondere i sintomi momentanei dell'astinenza da nicotina con dei veri problemi psicologici".(Salute, Tgcom24) UNA BEVANDA SCADUTA FA MALE? Acqua e bevande non “scadono”. In particolare per le bevande con un tasso alcolico superiore al 10% non è prevista dalla legge l’indicazione di alcun termine entro cui consumare il prodotto. Sull’etichetta delle bevande con meno del 10% in alcol (la birra per es.) di quelle analcoliche e delle acque minerali è indicato solo il termine minimo di conservazione. Ovvero è presente la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” una certa data. Tale data rappresenta il termine entro cui il prodotto, in corrette condizioni di conservazione, non altera le proprietà nutrizionali e organolettiche. Limite valicabile. Se viene superato non significa che il prodotto diventa nocivo per la salute, ma solo che alcune di queste caratteristiche sensoriali o nutritive non sono più garantite. Al contrario, esiste un limite tassativo di consumo per i prodotti deperibili in cui l’etichetta indica “da consumarsi entro” (es. Il latte fresco, scade: dopo la data riportata in etichetta, per motivi di ordine microbiologico e quindi di sicurezza, non è più consigliabile consumarlo. (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 369 SCIENZA E SALUTE LA NUOVA MEDICINA È SU MISURA Tecnologie nuove e le conoscenze sul Dna permettono di personalizzare le terapie, per aumentare l'efficacia e ridurre gli effetti collaterali. Ma i costi della medicina di precisione sono ancora alti. A metà gennaio, Jay Flatley, amministratore delegato dell'azienda statunitense Illumina, ha annunciato che le sue macchine HiSeq X Ten sono ormai in grado di decifrare un genoma umano completo per meno di mille dollari. Per l'intero settore biotech è come se si fosse superato il muro del suono, perché le analisi economiche in materia hanno sempre concluso che solo a un costo inferiore ai mille dollari il sequenziamento del Dna può diventare accessibile anche a ospedali e centri di cura. E probabile che nei prossimi anni si renderanno disponibili nuove macchine, a prezzi accessibili, e capaci davvero di consentire ai medici di prescrivere ai loro pazienti “una sequenza completa del genoma”, che consenta di fare diagnosi sempre più precise e, di conseguenza, di utilizzare terapie più efficaci e con effetti collaterali sensibilmente più ridotti, tagliate su misura per i singoli. A ciascuno la sua cura: Sono queste le ambizioni della medicina personalizzata, che considera ciascun malato come se fosse un caso a sé, nella convinzione che non esiste una cura che vada bene per tutti. Dal punto di vista concettuale, non è una novità: i medici hanno sempre saputo che le risposte individuali a un trattamento possono essere molto diverse, anche se la malattia è la stessa. Oggi, però è possibile sapere in anticipo chi trarrà beneficio da un farmaco e chi no, chi dovrà assumere dosi maggiori e chi minori, chi è più a rischio di effetti collaterali e così via, e comportarsi di conseguenza. Sono diversi gli sviluppi tecnologici che hanno portato a questo. In primis, la genetica: il sequenziamento del Dna ha messo nelle mani dei ricercatori una mole enorme di dati, ai quali si inizia a dare un senso. Si è così scoperto che malattie apparentemente identiche possono dipendere da geni diversi, che le rendono più o meno suscettibili a certi trattamenti. Rivoluzione in atto. Il campo che più si è avvantaggiato di questi studi è l'oncologia, e il primo farmaco prescritto in base alla presenza o meno di una certa mutazione genetica è stato il trastuzumab per il tumore metastatico della mammella che esprime una molecola chiamata Her2 (presente nel 25% dei casi). In anni più recenti, sono stati approvati altri antitumorali così concepiti per la leucemia mieloide cronica (imatinib), per alcuni carcinomi polmonari (gefinitib, erlotinib, bevacizumab e crizotinib), per il melanoma avanzato (vemurafini, dabrafenib e tremetinib), per il tumore del colon-retto (cetuximab e panitumumab) e per altre forme ancora. Ma il cambiamento coinvolge anche altri settori. Nel 2012, per es., è arrivato sul mercato l'ivacaftor, un farmaco per la fibrosi cistica, utile però solo al 4% dei malati, portatori della mutazione chiamata G551D. E analisi genetiche preliminari, per decidere quali medicine usare e in che dosi, sono usate ormai di routine anche nella cura dell'Aids e dell'epatite C, in psichiatria, in pneumologia, in neurologia e in altri ambiti. Non solo Dna. la medicina personalizzata trae vantaggio anche da tecnologie che con i geni non c'entrano nulla: quelle informatiche, es., permettono di monitorare a distanza i malati cronici, per valutare in tempo reale l'efficacia delle cure, e modificare all'occorrenza le dosi dei farmaci e tempi di somministraz. Solo in Italia, si stima che i malati cronici che potrebbero avvantaggiarsi del monitoraggio a distanza sono almeno sette milioni e mezzo, e con l'invecchiamento della popolazione la cifra è destinata ad aumentare. L'altro settore che sta spingendo la medicina personalizzate è poi quello delle tecniche di imaging, come la Pet o la risonanza magnetica, che consentono ormai di visualizzare dettagli anatomici finissimi. Oltre che per fare diagnosi, questi metodi sono utili per programmare in anticipo gli interventi chirurgici, sapendo esattamente come sarà l'area in cui si dovrà operare, e anche per costruire protesi su misura che si adattino perfettamente alle caratteristiche di chi ne ha bisogno. (Focus)