Anno III – Numero 371 AVVISO Ordine 1. In riscossione la quota sociale 2014. 2. Corsi ECM: 2014 3. ORDINE: progetto di clinical pharmacy e pharmaceutical care Martedì 18 Marzo 2014, S. Salvatore, Cirillo Proverbio di oggi…….. 'O carro s'acconcia p' 'a via ORDINE: PROGETTO DI CLINICAL PHARMACY E PHARMACEUTICAL CARE Mercoledì 19 Marzo alle ore 20.45 – sede Ordine 4. Arriva l'esame senza rischi, così si evita l'amniocentesi Lo studio, coordinato dal prof. A. Manfrin della Medway Schoool of Pharmacy – University of Kent and Greenwich, UK, propone di supportare l’attività che il Farmacista svolge quotidianamente, introducendo l’utilizzo di nozioni di Clinical Pharmacy e Pharmaceutical Care che rappresentano uno degli sbocchi naturali per la nostra professione e per la farmacia dei servizi. Obiettivo: valutare i risultati del servizio professionale chiamato I-MUR fornito dai farmacisti di comunità italiani a una popolazione di pazienti asmatici (1800). I Farmacisti che parteciperanno a questo studio saranno formati nella serata di Mercoledì 19 Marzo con l’obiettivo di fornire un contributo allo sviluppo della farmacia di comunità mediante l’introduzione di “servizi cognitivi avanzati”. COME PARTECIPARE: possono partecipare alla serata Titolari e Collaboratori, anche se non intendono prendere parte allo studio. Prevenzione e Salute QUOTA SOCIALE 2014 DI EURO 150 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. I più amati dagli italiani 6. Per ridurre gli antinfiammatori ci vuole cuore Dermatologia e Salute 7. Via le macchie di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Scaduta la riscossione della quota sociale. Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale, nella misura e nei termini fissati dal Consiglio Direttivo, ai sensi dell’art. 4 D.L. C.P.S. n. 233/1946, e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a comportare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno, ai sensi dell’art. 11 del citato decreto, il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale. I Colleghi che NON HANNO ANCORA RICEVUTO “l’avviso di pagamento” della quota di iscrizione all’Ordine 2014, potranno versare il contributo mediante: Ø un qualsiasi sportello Equitalia Ø Bonifico intestato a: Equitalia Sud Spa – Codice IBAN IT75 B 076 0103 4000 00015085822, indicando nella causale obbligatoriamente il “Tributo 542 – Anno 2014; Codice Fiscale”, condizione necessaria per evitare il rischio di scarto del pagamento. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 371 DERMATOLOGIA E SALUTE VIA LE MACCHIE Ultima chiamata. Per uniformare l'incarnato dobbiamo agire subito, prima dell'arrivo dell'estate. Con soin e trattamenti inediti. Troppo sole, gli ormoni che ondeggiano, qualche farmaco invasivo, una lampada last minute. Le cause sono tante, le più diverse, se le macchie brune compaiono su viso e mani diventando più evidenti con il passare del tempo. È un problema a tutte le età e negli ultimi anni il mercato della cosmetica ha assistito a un vero e proprio boom di correttori della pigmentazione. Sia chiaro: il desiderio di una pelle perfetta arriva da lontano e nella storia gli stratagemmi messi in atto per ottenerla non si contano. Cleopatra e Poppea ordinavano di allevare asine per il piacere di fare lunghi bagni nel loro latte. Le donne del Rinascimento schiarivano il volto con biacca oppure con latte e limone. Oggi celebrities come Nicole Kidman e Gwen Stefani indossano camicia e pantaloni se proprio devono andare in spiaggia.... Ma perché si formano le macchie brune sulla pelle, e come eliminarle? Da un punto di vista dermatologico l'iperpigmentazione è provocata da melanina in eccesso distribuita in modo irregolare, con la conseguente comparsa di spot. Non tutte le macchie però sono uguali: Ø le più comuni, le cosiddette lentigo solari, marroni e di piccole dimensioni, sono dovute a un'eccessiva fotoesposizione; sono dette anche senili poiché aumentano verso i quarant'anni ma possono comparire già dai venti. Ø Il melasma invece è grigio-marrone e di forma più irregolare: compare se ci si espone al sole durante una fase di squilibrio ormonale. È il caso della gravidanza, ma anche l'uso della pillola contraccettiva o di alcuni farmaci può provocare discromie: un fattore di protezione alto è d'obbligo. Fumo e profumo sulla pelle esposta al sole sono inoltre vie preferenziali per la comparsa di chiazze brune. Eliminarle non è semplice, più la macchia va in profondità nella cute, più è difficile correggerla. La crioterapia, che consiste nella vaporizzazione di azoto liquido sul lembo di pelle da trattare, è una tecnica tradizionale messa un po' in disparte da metodiche più innovative. « Il laser Q-Switched» spiega il dr C. Carosi, dir. Studio Medico Laser «efficace anche su tatuaggi e lentiggini, colpisce la macchia cutanea con brevi impulsi di potenza elevata. Il miglioramento è visibile già in una seduta». La radiofrequenza di tipo iperpulsato è invece «un perfezionamento della dermocoagulazione» «Tra le novità per togliere le macchie scure da viso e mani ci sono prodotti di nuova tecnologia brevettata che effettuano un peeling chimico sicuro e mirato» precisa il dr P. Di Russo, dermatologo all'Osp. Sant'Andrea di Roma. «Si usano singolarmente o associati e si chiamano "toccature"». Anche i soin depigmentanti sono un'ottima soluzione: Guerlain si è ispirato al mondo delle api per creare Abeille Royale Sérum Correcteur Taches; La Roche Posay ha ideato un correttore del colorito ad alta tollerabilità. Korff propone la linea White Silk, Clinique si rinnova con formule sempre efficaci. Così come Biotherm, Eucerin, Carita e Lancaster che correggono, tonifcano e illuminano con prodotti adatti a ogni periodo dell'anno. Ma adesso, con l'estate ancora lontana, è ancora più opportuno ed efficace intervenire. E valgono sempre i consigli di Bobby Brown, celebre make up artist americana. Non amate le vostre lentiggini? Copritele con un idratante colorato in una nuance calda (invece di un fondotinta scuro). Il sole fa (anche) danni? Evitate l'esposizione ai raggi. Basta un fard rosa chiaro o albicocca per rendere il colorito più intenso e farlo apparire più sano. Inoltre scegliete, anche per la città, un idratante colorato e con fattore di protezione. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 371 Più di così... Sorriso smagliante Bevete caffè? Fumate? Mangiate spesso cibi trattati con coloranti? I denti, con il tempo, possono macchiarsi. «Per ritrovare un bianco smagliante si può ricorrere allo sbiancamento dentale». «Consiste nell'applicazione di un gel a base di perossido, attivato da una particolare luce. Questo processo porta al disgregamento della pigmentazione e a un miglioramento dell'aspetto dei denti che dura molto a lungo». C'è chi si limita ai trattamenti fai da te. «Alternativa possibile» dice il dr Pierluigi Ponticelli. «Ma forse è preferibile sottoporsi a un'unica seduta in studio, dove si può valutare struttura dello smalto e tipologia delle macchie, adottando il trattamento più adatto al paziente. Inoltre, l'accurata pulizia preliminare della superficie dei denti permette di avere un risultato più veloce, efficace e sicuro». Lo sbiancamento dentale, secondo i due specialisti, non comporta alcun rischio né per i denti né per i tessuti circostanti. E a casa? Puntiamo su un dentifricio ad hoc come AZ 3D White Luxe Bianco Shock, più efficace se applicato con lo spazzolino elettrico Oral B Triumph Black Edition. (Fonte: Io Donna) SCIENZA E SALUTE ARRIVA L'ESAME SENZA RISCHI, COSÌ SI EVITA L'AMNIOCENTESI Arriva l'esame senza rischi, così si evita l'amniocentesi Si parte con una provetta di sangue prelevato dal braccio della donna in gravidanza si arriva a sapere se il feto è affetto o no da anomalie genetiche. Se ha la sindrome di Down principalmente. Un'analisi che utilizza la prima tecnologia in grado di isolare, attraverso un microchip, le singole cellule presenti nel sangue mantenendole integre e vive. Tempo due anni, dicono i ricercatori, è si potrà essere in grado di aver archiviare un esame invasivo come l'amniocentesi e di avere ugualmente la certezza sullo stato di salute del nascituro. La rivoluzione per le mamme prossime venture è in una macchina, "Deparray" è il suo nome realizzata a Bologna e brevettata dalla società Silicon Biosystems. IL PROGETTO: Con forze intellettuali made in Italy, l'immunologa Paola Castagnoli. Sta per partire la sperimentazione che porterà, alle soglie del 2017, la macchina che potrebbe trasformare la ricerca delle anomalie del feto in esame di routine. A giorni, infatti, sarà siglato l'accordo tra l'azienda di Firenze e Sign, Singapore Immunology Network. Obiettivo è quello di individuare dei biomarcatori che avranno il compito di leggere, attraverso le cellule prescelte e isolate, i diversi parametri dei pazienti. Siano questi i bambini che stanno per nascere, le persone colpite dal tumore, gli anziani che devono sottoporsi alla vaccinazione (influenza). IL BIOINGEGNERE: L'individuazione e l'isolamento della cellula tumorale (per ogni miliardo di cellule nel sangue una sola è neoplastica), per es., permette di rivelare l'evoluzione della malattia e, se quel paziente, sarà più sensibile ad un farmaco o ad un altro. Un computer immette le cellule desiderate e separate in campi elettrici e poi le accompagna, senza danneggiarle, fino a raccoglierle in una provetta che verrà poi analizzata dal ricercatore. A "inventare" questa macchina un giovane bioingegnere, Gianni Medoro, che alla fine degli anni Novanta iniziò tutto con uno schizzo seduto ad un bar di Bologna dove studiava. «L'apparecchio ci consente di esaminare cellule rare e svelarne caratteristiche mai rivelate. Lavoriamo per individuare i marker in grado di mostrare, grazie ad un test del sangue materno, la presenza di patologie fetali». (Fonte: Io Donna) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 371 PREVENZIONE E SALUTE I PIU' AMATI DAGLI ITALIANI II nostro Paese è tra i maggiori consumatori di farmaci. Non solo 'i vecchi" antibiotici, spunta anche una nuova tendenza. In generale l’uso di farmaci è maggiore al Sud per tutte le categorie, tranne che gli antidepressivi e i farmaci contro il dolore cronico, che al Sud sono poco prescritti. L'ultimo Rapporto Osmed, sui consumi farmaceutici, redatto dall'Ist. superiore di Sanità, in collaborazione con l'Aifa, ha confermato come il consumo non necessario di farmaci sia un "vizio" nostrano. Tra i "più amati dagli italiani", però, non ci sono solo gli antibiotici, su cui si discute da tempo. o gli antidolorifici, di cui spesso si abusa....... Ciò che stupisce è l'incremento di alcuni prodotti farmaceutici che aiutano a migliorare la forma fisica senza fare fatica. La vitamina D per perdere peso: E' una sostanza preziosa perché favorisce l'assorbimento del calcio, rendendo lo scheletro più robusto. I curatori del Rapporto Osmed hanno registrato un consumo di vitamina D in crescita esponenziale nel periodo gennaio-settembre 2013. Gli italiani hanno improvvisamente problemi di ossa fragili? Non proprio: l'aumento del consumo sembra motivato dalla convinzione - errata! - che l'assunzione di vitamina D aiuti a perdere peso. Questa sostanza è scarsa negli obesi. Se ne è dedotto che la vitamina D aiuti a recuperare la linea. La vitamina D, essendo in grado di legarsi ai grassi, tende ad accumularsi nel tessuto adiposo, per questo se ne trova meno nel sangue degli obesi. Non esiste invece alcuna relazione tra dimagrimento e vitamina D. UN VERO E PROPRIO BOOM: Secondo gli esperti la vitamina D viene acquistata solo per dimagrire, come è testimoniato dall'aumento delle vendite degli integratori, superiore al 30% rispetto alIo stesso arco di tempo del 2012. A tale aumento non corrisponde un contemporaneo incremento nelle prescrizioni di calcio: segno che il boom non è legato alla cura dell'osteoporosi. Non c'è rischio di sovradosaggio assumendo vitamina D con i cibi (uova, pesci grassi, fegato) o esponendosi al sole. Stare fuori almeno un'ora al giorno è, anzi, il modo più sano per fame scorta. Il Testosterone per aumentare i muscoli. E’ un ormone che viene prodotto per mantenere sano l'apparato riproduttore maschile e il fisico stesso dell'uomo. 1. Può essere assunto solo dietro prescrizione e controllo del medico, in caso di carenza ormonale dovuta allo scarso sviluppo delle gonadi, ghiandole che ne favoriscono la produzione. 2. L'ormone sviluppa la massa muscolare e, per questo, si è sempre pensato che dosi farmacologiche di testosterone e derivati (le "sostanze dopanti") migliorino anche le prestazioni sportive e sessuali. 3. La maggiore assunzione di questa sostanza è legata al desiderio di avere un corpo più muscoloso e scalpito, perché la presenza di alti livelli di testosterone è legata a un aumento della massa muscolare. 4. Sono molti gli uomini, poi, soprattutto di mezza età, convinti che questo ormone aumenti la virilità e che tendono ad assumerlo spesso, anche ogni sei mesi. C'È ANCHE UN MERCATO CLANDESTINO: rispetto al 2012 è stato registrato un aumento nelle prescrizioni pari all' 11,7%, a cui si aggiungerebbero gli acquisti incontrollati del mercato "clandestino", online ma non solo, come testimoniato dai frequenti sequestri dei Carabinieri dei Nas. SE È TROPPO, DANNEGGIA LA VIRILITÀ: l'assunzione esagerata di testosterone è rischiosa perché questa sostanza e anche alcuni suoi derivati sintetici, come gli steroidi anabolizzanti, possono causare danni alla salute. Va detto anche che, eccedendo, si ottiene proprio l'effetto opposto a quello sperato: diminuzione della potenza sessuale, infertilità e crescita della ghiandola mammaria nell'uomo. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 371 ECCO CHE COSA SI RISCHIA: assumere troppa vitamina D con integrazioni incontrollate espone a un concreto rischio di tossicità da sovradosaggio, con la comparsa di sintomi come nausea, vomito, mancanza di appetito, stitichezza e debolezza. Quando si esagera davvero, poi, si verifica un accumulo di calcio nel sangue con possibili conseguenti aritmie cardiache, disturbi psichici (depressione, stato confusionale, letargia), formazione di calcoli renali. Indigestione di antibiotici: I farmaci più amati dagli italiani restano gli antibiotici: nel nostro Paese se ne assumono troppi e spesso senza una reale necessità. I soggetti ai quali ne vengono somministrati di più sono i bambini: oltre il 33% di tutte le prescrizioni di antibiotici interessa i piccoli in età prescolare. E il pediatra cede spesso alle richieste dei genitori preoccupati, anche in mancanza della diagnosi di una infezione batterica, l'unica contro la quale questi farmaci servono davvero. (Fonte: Viver Sani e Belli) PER RIDURRE GLI ANTINFIAMMATORI CI VUOLE CUORE Quattro pazienti su dieci a rischio cardiaco abusano dei farmaci . Ma una cura c'è Le raccomandazioni sanitarie, quelle che vengono diffuse dall'AIFA, funzionano se vengono lette e applicate dagli operatori di settore, a cominciare dai medici ospedalieri, dagli specialisti, dai medici di famiglia. Prendiamone una importante, la «Nota 66», che invita a ridurre l'uso improprio degli antinfiammatori Fans e Coxib nei pazienti cardiopatici. VIENE SEGUITA DAI MEDICI? Sembra di no a giudicare dalle parole di R. Rotunno, primario di Cardiologia all'osp. di Roccadaspide, secondo cui per il dolore cronico spesso si abusa dei Fans. «Quasi il 4% dei soggetti a rischio cardiovascolare ne fa un uso improprio, assumendoli per oltre 90 giorni all'anno - In Campania e al Sud si supera il 5%». Invertire la tendenza però, si può e si deve. Rotunno ci ha provato mettendo in piedi un progetto pilota che può essere esportato in tutta la Penisola. Si chiama «CardioPain in Roccadaspide... l'isola che c'è», partito a novembre scorso e terminerà a luglio. Coinvolge le UO di Cardiologia, Chirurgia, Lungodegenza Riabilitativa, Medicina e Ortopedia che inseriranno un esplicito monito sull'uso degli antinfiammatori nella scheda di dimissione ospedaliera dei pazienti cardiopatici. Questa scheda sarà consegnata a uno dei 25 medici di famiglia di riferimento che hanno aderito al progetto e applicheranno le indicazioni consegnate al momento delle dimissioni. Dopo 9 mesi di sperimentazione, si misurerà la riduzione ottenuta nell'impiego di questi farmaci con l'intento di dimezzare le prescrizione di FANS nei cardiopatici. «Ho preso la letteratura scientifica - spiega Rotunno - e l'ho trasformata in un comodo modello di dimissione dove ad ogni patologia cardiovascolare c'è una limitazione per l'uso degli antinfiammatori. Una sorta di semaforo rosso». Qualche esempio: Ø dimissioni per scompenso cardiaco grave: controindicato l'uso di tutti i Fans e i Coxib. Ø dimissione per ipertensione arteriosa sistemica: vanno usati con cautela i Coxib e diclofenac. Con questi consigli, dunque, il medico curante saprà come regolarsi nella prescrizione dei medicinali soprattutto nei pazienti anziani afflitti da diverse patologie. «In caso di dolore cronico o di artropatia degenerativa - gli antinfiammatori interferiscono con i farmaci cardiovascolari e possono provocare un danno diretto nel paziente perché aumentano di rischio di trombosi e di scompenso cardiaco». «nella pratica quotidiana mi accade di dimettere i pazienti in buon equilibrio che tornano in ospedale di nuovo scompensati per aver ingerito antinfiammatori». Ma si possono sostituire questi farmaci con altri che non creano problemi? «Abbiamo linee guida precise - il paracetamolo per il dolore lieve, la codeina più il paracetamolo per il dolore moderato, analgesici come gli oppioidi per il dolore acuto». Le soluzioni alternative ci sono. Basta conoscerle e applicarle. Uomo avvisato... (Il Giornale)