Anno III – Numero 374 AVVISO Ordine 1. In riscossione la quota sociale 2014. 2. Corsi ECM: 2014 Venerdì 21 Marzo 2014, S. Benedetto Proverbio di oggi…….. 'Na rondine nun fa’ primmavera QUOTA SOCIALE 2014 DI EURO 150 Notizie in Rilievo di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Scaduta la riscossione della quota sociale. Scienza e Salute 3. Otto cose che i maschi devono sapere sulla propria salute 4. Alcolismo. Ideata al Gemelli “terapia soft” per sconfiggere la dipendenza anche nei casi gravi 5. come avviene il risveglio dal coma farmacologico Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale, nella misura e nei termini fissati dal Consiglio Direttivo, ai sensi dell’art. 4 D.L. C.P.S. n. 233/1946, e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a comportare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno, ai sensi dell’art. 11 del citato decreto, il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale. I Colleghi che NON HANNO ANCORA RICEVUTO “l’avviso di pagamento” della quota di iscrizione all’Ordine 2014, potranno versare il contributo mediante: Ø un qualsiasi sportello Equitalia Ø Bonifico intestato a: Equitalia Sud Spa – Codice IBAN IT75 B 076 0103 4000 00015085822, indicando nella causale obbligatoriamente il “Tributo 542 – Anno 2014; Codice Fiscale”, condizione necessaria per evitare il rischio di scarto del pagamento. Prevenzione e Salute 6. Lo yogurt per difenderci dal diabete 7. Ha appena otto mesi, ma pesa quasi 20 chili In pericolo di vita, si salva con un ricovero Domande e Risposta 8. Il limone disinfetta i frutti di mare? IL LIMONE DISINFETTA I FRUTTI DI MARE? È una leggenda da sfatare: la marinatura con aceto o l’aggiunta di limone non disinfettano, ovvero non rendono sicuri dal punto di vista igienico, i frutti di mare. Limone e aceto non hanno infatti una efficace attività battericida su cozze, vongole e simili. Nonostante la tradizione di consumare frutti di mare crudi abbia radici lontane, andrebbe sicuramente rivista a causa dei potenziali rischi. Acquisti in sicurezza: I frutti di mare filtrano attraverso il loro organismo diversi litri d’acqua marina ogni giorno, con il rischio di accumulare quantità non trascurabili di batteri, alcuni dei quali possono nuocere alla salute. Fra questi, il Campylobacter lari, tipico delle acque poco salate come quelle di laguna, provoca enteriti; i batteri della famiglia degli stafilococchi e dei vibrioni sono invece responsabili di intossicazioni alimentari; l’Escherichia coli, cresce in acque contaminate da residui organici e provoca anch’esso intossicazioni alimentari. I rischi possono essere evitati cuocendo cozze e vongole, perché il calore uccide i germi. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 374 SCIENZA E SALUTE OTTO COSE CHE I MASCHI DEVONO SAPERE SULLA PROPRIA SALUTE Una lista di osservazioni legate ad alcune condizioni della sfera sessuale e riproduttiva, che possono influenzare il benessere dell’intero organismo Mentre per le donne l’attenzione alla salute del proprio apparato riproduttivo fa parte di bagaglio culturale con solide radici, non altrettanto si può per dire per gli uomini. Eppure una valutazione del medesimo da parte dei maschi può essere una fonte di informazioni utili non solo per la salute dell’apparato in questione ma anche per altri distretti dell’organismo. Lo ricorda un articolo di Medicaldaily che raggruppa informazioni provenienti da diverse ricerche, sintetizzandole in otto indicatori da tenere d’occhio per valutare la salute prostatica, quella cardiocircolatoria, riproduttiva, ecc. Qui di seguito alcune dei suggerimenti dell’articolo. Bruschi passaggi di temperatura: Gli sbalzi di temperatura eccessivi (troppo caldo e poi d’improvviso troppo freddo) sono una condizione che mette a dura prova la produzione di spermatozoi, liquido seminale e di testosterone e, se ripetuta, alla lunga può avere un impatto negativo. Congestione prostatica: La congestione prostatica è il tema del secondo punto della lista: descrive una situazione in cui i testicoli e prostata sono pieni non riescono a «svuotarsi», provocando un forte dolore testicolare. La conseguenza di un’eccitazione sessuale non seguita dall’orgasmo si risolve in un aumento del volume del sangue intrappolato nei genitali che può essere dannoso. Fumo, alcol e altri vizi : Nella rassegna non potevano mancare gli studi e gli articoli che insistono sul legame pericoloso che esiste tra sigarette e alcol da una parte e funzionalità erettile dall’altra. In particolare la disidratazione associata al forte consumo alcolico si traduce in un aumento dell’angiotensina, ormone che stimola la vasocostrizione. Il fumo, invece, danneggia le arterie, comprese quelle peniene, amplificando la disfunzione erettile e danneggiando i tessuti dell’organo. In particolare la sigaretta comporta il 60% di probabilità in più di avere defaillances sessuali nei fumatori pesanti (più di 20 sigarette quotidiane) e riduce il desiderio sessuale e l’appagamento maschile. Declino della sensibilità : È molto importante per l’uomo, e non solo dal punto di vista psicologico, avere un’erezione con una normale frequenza. Il verificarsi di regolari erezioni aiuta infatti l’elasticità dei tessuti. Tra le cose da sapere intorno al membro maschile c’è anche il declino della sensibilità genitale, che nei maschi inizia già, seppur timidamente, a venticinque anni di età, mentre, secondo dati dell’Università del Texas, il picco minimo di sensibilità si registra tra i 65 e i 75 anni. Vasectomia e circoncisione, oltre i luoghi comuni : Dopo la vasectomia la produzione di sperma nel liquido seminale si arresta, ma con gradualità e non immediatamente. È dunque necessario avere rapporti protetti per un po’ di tempo dopo la resezione e la legatura dei dotti deferenti. Infine, ultima cosa da sapere assolutamente a proposito dei genitali maschili riguarda il fatto che la pelle del pene costituisce un ambiente ideale per la proliferazione dei batteri. A questo proposito uno studio pubblicato nel giornale dell’American Society for Microbiology mette in luce come la circoncisione riduca l’abbondanza batterica in questa zona. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 374 PREVENZIONE E SALUTE LO YOGURT PER DIFENDERCI DAL DIABETE Rischio di ammalarsi ridotto di oltre il 3%. L’ipotesi è che i batteri probiotici producano sostanze con effetti protettivi specifici Chi rinuncia ai latticini perché li ritiene troppo grassi non fa una buona scelta. La ricerca scientifica, infatti, li assolve con formula piena dal causare le principali malattie legate ai chili di troppo. E, anzi, uno studio dell’Unità di epidemiologia dell’Università di Cambridge (Regno Unito), pubblicato sulla rivista Diabetologia, ha evidenziato che certi prodotti derivati dal latte proteggono dal diabete di tipo 2, quello che si sviluppa da adulti, legato a obesità e sovrappeso. A determinare l’effetto sono in particolare i latticini fermentati a basso contenuto di grassi (come la panna acida e la ricotta), che abbassano del 24% il rischio di ammalarsi. Per lo yogurt, poi, la riduzione arriva anche al 28%, dato rilevato nelle persone che ne consumano almeno quattro o cinque vasetti alla settimana. Gli altri latticini sono invece neutri nei confronti della malattia: non la favoriscono, ma neppure la contrastano. Diario alimentare: Altri studi in passato avevano rilevato il beneficio, ma i dati non andavano tutti nella stessa direzione e «la natura dell’associazione restava quindi poco chiara» come scrivono gli epidemiologi inglesi. Questa volta però i ricercatori hanno usato un metodo più affidabile. «Per accertare le abitudini alimentari dei soggetti partecipanti agli studi, fino a oggi ci si era affidati a interviste, in cui le persone dovevano riferire che cosa avevano mangiato, affidandosi alla memoria» spiegano i ricercatori. In questo ultimo studio, invece, gli oltre 4 mila volontari presi in esame, arruolati fra il 1993 e il 1997, hanno compilato un diario alimentare in cui per una settimana è stata scrupolosamente registrata la composizione di ogni pasto, merenda o snack. «Questo modo di procedere è meno soggetto a errori e dà una forza maggiore ai risultati» conferma Andrea Ghiselli, del Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione di Roma. Ma sebbene il risultato sia ora più netto, «neppure questi dati sono sufficienti a suggerire che un’efficace strategia per la prevenzione del diabete dovrebbe includere il consumo di yogurt e latticini fermentati - precisa Pietro Rampini, resp. dell’Unità di diabetologia dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano -. Servono ulteriori conferme». Vitamina K2 e probiotici : Gli epidemiologi di Cambridge ammettono la lacuna, e ipotizzano che un ruolo potrebbe essere svolto dalla vitamina K2, particolarmente abbondante in questi alimenti, o dai batteri probiotici, che produrrebbero sostanze con un effetto antidiabetico, documentato anche da altre ricerche. «I probiotici potrebbero in effetti spiegare almeno in parte l’effetto, mentre l’azione della vitamina K2 è meno plausibile, dato che questa sostanza è presente anche in molti altri cibi che non riducono il rischio di sviluppare il diabete» commenta Ghiselli, che chiama invece in causa i biopeptidi prodotti dalla digestione del latte e dei latticini. «I biopeptidi - attraverso meccanismi ancora non chiari sembrano proteggere dalla malattia». Nutrienti preziosi: In attesa che la ricerca faccia chiarezza, un dato è tuttavia certo. «A causa del contenuto di grassi saturi, i derivati del latte sono percepiti come dannosi per la salute, - ma questi alimenti contengono nutrienti preziosi, il cui consumo è raccomandato, come il calcio, la vitamina D, il magnesio e altri». «Sui latticini ci sono molti pregiudizi, che vanno sfatati - conferma Ghiselli -: il loro contenuto in grassi saturi non è affatto elevato. Nel latte intero, per es., queste sostanze rappresentano circa il 2% del peso. Significa che chi beve 250-300 g al giorno di questo latte (ovvero la quantità consigliata dalle linee guida) assume circa 6 g di grassi saturi. Non è molto, considerando che la dose giornaliera raccomandata è tre volte tanto». (Fonte: Corriere, Salute) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 374 ALIMENTI E SALUTE HA APPENA OTTO MESI, MA PESA QUASI 20 CHILI IN PERICOLO DI VITA, SI SALVA CON UN RICOVERO Santiago, un bambino colombiano è stato curato da un team di volontari. La madre ha ammesso: "Gli davo da mangiare ogni volta che piangeva" Santiago Mendoza, un bimbo colombiano di otto mesi, è stato ricoverato d'urgenza in ospedale a causa del suo peso. Il piccolo infatti in neanche un anno di vita è arrivato a pesare 20 chili. Una condizione altamente rischiosa, che ha richiesto cure immediate da parte di un gruppo di volontari; ora non è più in pericolo. La madre ha ammesso le sue colpe: "Tutte le volte che piangeva gli davo da mangiare". La causa - Il numero di chili raggiunto da Santiago è equiparabile a quello di un bimbo di sei anni. La madre del bambino ha spiegato le cause di questa difficoltà. Nessun problema genetico o di disfunzione del metabolismo. Semplicemente, Santiago mangiava sempre, ogni volta che piangeva. Per calmarlo, la donna lo alimentava: "Ogni volta che strillava gli davo del cibo o del latte". Problemi di peso quindi, ma anche di attività motoria, per entrambi. La madre ha confidato anche di essere stata prigioniera in casa, a Valledupar, visto che il peso e la mole del figlio non le consentivano molti spostamenti. Fuori pericolo - La soluzione individuata è stata quella del trasferimento in un ospedale a Bogotà. Il primo passo sarà un'immediata perdita di peso, ma non sono da escludersi operazioni specifiche. Il chirurgo ha dichiarato: "Il bambino avrà bisogno di un trattamento a lungo termine, istruzione, cibo sano e, quando sarà più grande, di attività fisica". Le conseguenze di un'obesità così precoce potrebbero essere il diabete, la pressione alta o problemi alle articolazioni. La madre ha promesso che ora seguirà attentamente le istruzioni che le sono state date dai medici. (Salute, Tgcom24) ALCOLISMO. IDEATA AL GEMELLI “TERAPIA SOFT” PER SCONFIGGERE LA DIPENDENZA ANCHE NEI CASI GRAVI Invece di azzerare subito il consumo di alcol, strategia che spesso scoraggia gli alcolisti perché troppo faticosa da sostenere, le quantità concesse si riducono per gradi. Il paziente viene seguito con la “terapia della parola” e con la somministrazione di un farmaco anti-alcol. Ideata dagli psichiatri del Policlinico universitario A. Gemelli di Roma, una “terapia soft” combinata, psicologica e farmacologica, per combattere e vincere l’alcolismo per gradi: si tratta di una terapia più “soft” in cui la “bottiglia” viene tolta gradualmente per invogliare anche gli alcolisti più spaventati dall’astensione completa immediata. Denominato “trattamento riabilitativo integrato di supporto psicosociale”, si tratta di un approccio in cui alla terapia farmacologica anti-alcol (con Nalmefene, un farmaco che aiuta l’alcolista a ridurre il consumo alcolico) si affianca alla psicoterapia, che contribuisce alla riduzione del consumo di alcolici, in vista del raggiungimento di un’astensione completa. “Si tratta di un approccio del tutto nuovo e senza eguali - messo a punto da noi sulla base delle ultime ricerche nel campo dell’alcolismo”. Il paziente, in tal modo, verrà accompagnato verso una maggiore consapevolezza sia del disturbo sia di uno stato di salute psico-fisico migliore, grazie alla riduzione del consumo alcolico, accrescendo la motivazione al cambiamento. Al servizio si potrà accedere previa prenotazione telefonica, chiamando il numero 06.3015.4122 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 14.00; in alternativa mandando e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 374 COME AVVIENE IL RISVEGLIO DAL COMA FARMACOLOGICO Sospendere un coma indotto è un percorso delicato e incerto. Ecco come avviene e perché il risveglio di Michael Schumacher sarà solo l’inizio di un’altra fase decisiva: la neuro-riabilitazione. L'ultima notizia è recentissima: «Ci sono ogni tanto dei piccoli segnali incoraggianti. È sempre stato chiaro che questa lotta sarà lunga e difficile» dichiara in una nota la sua manager, Sabine Kehem. Era il 12 marzo. Ma la verità è che Michael Shumacher da quasi tre mesi - era il 29 dicembre 2013, è intrappolato in un limbo. Il 30 gennaio il quotidiano sportivo francese L’Equipe rassicurava tutti: Michael Schumacher è fuori pericolo e sbatte le palpebre. Una settimana dopo, in Rete circolava già la notizia della sua morte: falsa e subito smentita dall’ospedale di Grenoble. L'interruzione di un coma farmacologico è un processo lungo e delicato. Ma come avviene? «Ogni caso è a sé, ma – in media – per l’interruzione della sedazione ci vogliono diverse settimane: da lì inizia una nuova fase, quella della neuro-riabilitazione, che può durare anche sei mesi o un anno» spiega Luigi Beretta, primario dell’Unità Operativa Anestesia e Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’Ospedale San Raffaele. Il coma farmacologico: uno “stand-by” che protegge il cervello: La scelta di tener “addormentato” un paziente vittima di un incidente o di un altro evento con possibili ripercussioni sul cervello – ad es. un infarto o uno shock gravi – spesso non è facile da capire. L’obiettivo in realtà è molto semplice: mantenere il cervello in una condizione di consumo energetico quasi nullo, in cui il bisogno d’energia delle cellule è minimo e si limita a pochi compiti elementari. Si fa con farmaci ipnotici e barbiturici, uniti ad anestetici oppiacei, in dosaggi che variano da caso a caso. Sono questi a proteggere il cervello mentre i medici valutano i possibili danni e un piano per il recupero. Il risveglio e la diagnosi: Una volta raggiunta la stabilità intracranica, l’obiettivo si sposta in avanti: sull’interruzione del coma indotto, sulla valutazione dei danni cerebrali e sul recupero del paziente. «In termini tecnici si parla di “svezzamento” dalla sedazione - spiega Beretta - È chiaro: non si tratta di schiacciare un pulsante, ma c’è una progressiva riduzione dei farmaci. E c’è un aspetto fondamentale da tener presente: i medicinali si accumulano nell’organismo del paziente e solo dopo che ne è sparita ogni traccia si può fare una valutazione neurologica attendibile». Dunque ci vuole tempo e pazienza. Un anno di attesa: Schumacher sarà lo stesso di prima? Troppo presto per dirlo perché «lo stato del paziente al termine di un coma farmacologico non è la fotografia finale delle sue condizioni di vita da quel momento in poi». In quel momento si vedono gli effetti del trauma. Una volta finito l’effetto dei sedativi, gli strumenti di neuro-imaginig permettono di osservare il cervello in azione. Contemporaneamente, si osserva come il paziente risponde agli stimoli e alla “normale” riabilitazione. Limiti: La cautela dei medici francesi sul futuro di Schumacher è comprensibile perché il quadro non è ancora preciso e perché non tutti i danni cerebrali sono reversibili e a portata di riabilitazione. È meno probabile recuperare un danno cerebrale quando la lesione è estesa e quando interessa aree decisive per il funzionamento del cervello. I più problematici sono i danni estesi che colpiscono il tronco encefalico e la corteccia cerebrale, le aree deputate alla coscienza, alla relazione con il mondo esterno. (Focus)