Anno III – Numero 379 Venerdì 28 Marzo 2014, S. Sisto AVVISO Proverbio di oggi…….. oggi…….. Ordine 1. In riscossione la quota sociale 2014. 2. Corsi ECM: 2014 3. Vigilanza nelle farmacie Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. L’ormone per la tiroide cambia «forma» 5. Statine utili anche contro malattie polmonari croniche 6. Chirurgia non ablativa, la nuova frontiera Prevenzione e Salute 7. Alcol: una app per ridurre le 'ricadute' 8. Grigliata sicura con la birra Sport e Salute 9. Calcio a cinque per divertirsi e stare in forma 10. 'A vita è n‘ affacciata ‘e fenesta (La vita è breve, vivila bene) ORDINE -Corso ECM (5CF): Microbiota, gas e disturbi gastrointestinali: quando consigliare e cosa consigliare L’evento gratuito si terrà sabato p.v. presso la sede dell’Ordine Come Partecipare: prenotarsi attraverso il sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it o iscriversi direttamente Sabato mattina alle ore 9.00 presso la sede dell’Ordine dove si terrà il corso ORDINE: Corso di VIGILANZA IN FARMACIA: come PREPARARSI alla VISITA ISPETTIVA Tre serate dedicate alla Vigilanza in Farmacia. Anche quest’anno il Consiglio dell’Ordine, avvalendosi della collaborazione dei Colleghi del Servizio Farmaceutico delle ASL-NA 1, 2 e 3 e dei Colleghi designati dall’Ordine come componenti delle commissioni ispettive, propone tre serate dedicate alla Vigilanza in Farmacia. Gli eventi si svolgeranno presso la sede dell’Ordine alle ore 20,45. Data ASL Argomento Relatori Lunedì 31 Marzo, Mercoledì 16 Aprile Lunedì 5 Maggio ASL-NA-1 Centro ASL-NA-2 Nord ASL-NA-3 Sud Corso di Vigilanza in farmacia: come prepararsi alla Visita Ispettiva Corso di Vigilanza in farmacia: come prepararsi alla Visita Ispettiva Corso di Vigilanza in farmacia: come prepararsi alla Visita Ispettiva Dr.ssa G. La Bella e Collaboratori Dr. M. Fusco e Collaboratori Dr. E. Nava e Collaboratori COME PARTECIPARE: possono partecipare alla serata Titolari e Collaboratori recandosi direttamente presso la sede dell’evento. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 379 CALCIO A CINQUE PER DIVERTIRSI E STARE IN FORMA «Scendere in campo» due ore alla settimana, in sei mesi abbassa la pressione. La sfida tra amici è un ottimo metodo per scaricare tensioni e stress di lavoro In Italia il calcio è una passione collettiva. C’è chi non si perde una partita in televisione, chi segue la squadra del cuore allo stadio, chi non manca neppure alle gare in trasferta. E poi c’è una nutrita schiera di uomini che amano scendere in campo in prima persona, a ogni età: secondo le stime della FIFA, l’85% di chi gioca al calcio lo fa a livello amatoriale, dilettandosi con le partite all’oratorio o con il calcio a cinque tra amici. L’identikit del calciatore italiano medio è stato tracciato proprio in questi giorni a Milano, durante il Congresso di Riabilitazione Sportiva e Traumatologia. I dati: mostrano che il calcio è capillarmente diffuso: «Uno su tre gioca da più di vent’anni e nel 70% dei casi sceglie il calcio a cinque. Il 45% gioca solo una volta alla settimana e solo uno su cinque si allena con regolarità, andando in palestra o correndo per tenersi in forma». Stare in forma e scaricare le tensioni: un classico, la partitella con gli amici alla sera, appena usciti dall’ufficio. La buona notizia è che il calcetto può essere un modo piacevole per tenersi in forma: «Sono sempre più numerosi gli studi che mostrano come la pratica assidua del calcio abbia effetti positivi contro le malattie cardiovascolari e metaboliche o per la prevenzione dell’osteoporosi. Una ricerca mostra che giocare due volte alla settimana per un’ora, nell’arco di sei mesi riduce significativamente la pressione arteriosa. Il calcio quindi fa bene ed è un ottimo modo per mantenersi in salute, per di più lo si pratica in compagnia e questo comporta effetti benefici anche sul tono dell’umore; inoltre, è un ottimo metodo per scaricare le tensioni e gli stress della giornata di lavoro. Regole anti infortunio: importante è evitare i traumi e gli incidenti seguendo semplici regole. 1. Innanzitutto, sottoponendosi a una visita annuale da un medico dello sport per assicurarsi di non soffrire di patologie che rendano pericolosa l’attività fisica: il controllo non è obbligatorio per i calciatori amatoriali, ma è essenziale, se non si vogliono correre rischi. 2. Non basta però fare un elettrocardiogramma o parlare con il proprio medico di famiglia: lo specialista infatti valuta lo stato cardiovascolare, ma anche la postura, la flessibilità e la forza muscolare, l’eventuale presenza di traumi precedenti che potrebbero predisporre a recidive. 3. Se una caviglia è instabile perché, dopo un’incidente, non ci si è sottoposti a un’adeguata riabilitazione, occorre tenerne conto; 4. se un piede ha un appoggio alterato, può essere necessaria una soletta nelle scarpe». 5. «Prevenzione significa anche non giocare su terreni molto duri (come il cemento o i terreni sintetici di vecchia generazione, ndr ) o su erbe sintetiche molto scivolose. 6. Altrettanto importante è fare attenzione all’attrezzatura, scegliendo scarpette adatte, così come scendere in campo allenati». L’ideale sarebbero un paio di sessioni di attività aerobica alla settimana, a base di camminata veloce o corsa. 7. «Se la condizione fisica è scarsa si accumula più acido lattico e ciò rende più probabili gli infortuni, favoriti anche dalla stanchezza, tipica di chi non è in forma, che “annebbia” le capacità di controllo. 8. Per prevenire incidenti, inoltre, sì a una buona idratazione prima, durante e dopo il match, soprattutto quando è caldo o c’è un’elevata umidità relativa. 9. Infine, indispensabile un buon riscaldamento a cui purtroppo moltissimi rinunciano, arrivando in campo appena in tempo per l’inizio della partita. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 379 SCIENZE E SALUTE L’ORMONE PER LA TIROIDE CAMBIA «FORMA» Ora la levotiroxina, indispensabile per la terapia dell’ipotiroidismo, è disponibile anche nella formulazione farmaceutica liquida È una sindrome clinica ben conosciuta, l’ipotiroidismo, cioè l’insufficiente azione degli ormoni prodotti dalla tiroide, che provoca negli adulti il rallentamento di tutti i processi metabolici e nei bambini una riduzione, talvolta importante, della crescita e dello sviluppo intellettivo. Esiste una terapia ben collaudata, basata sulla somministrazione di un ormone sintetico (un tempo lo si estraeva dell’ipofisi delle pecore), la levotiroxina (LT4) , che a rigore non è nemmeno un farmaco, ma una sostanza sostitutiva dell’ormone naturale, che l’organismo trasforma in T3 “spedendolo” poi in tutti i tessuti del corpo. Apparentemente quindi una malattia, che riguarda il 10% della popolazione italiana, per l’80% donne, il 3% in terapia, che si può considerare sconfitta dalla medicina. Ma con un problema: quello del dosaggio. Perché bisogna fornire all’organismo la giusta quantità di ormone: se è troppo poca permane una situazione di ipotiroidismo, se è troppa si cade nello squilibrio opposto, l’ipertiroidismo. Un difficile equilibrio che spesso porta a parziali fallimenti della terapia, in sé piuttosto semplice. L’indagine : Si è pensato di chiedere ai pazienti stessi , attraverso un’indagine Doxa, da che cosa derivassero i problemi di dosaggio «Dalle risposte abbiamo compreso- dice Enrico Papini, responsabile scientifico dell’Associazione Medici Endocrinologi – come mai fra i pazienti in terapia sostitutiva ben il 40% risulta troppo o troppo poco trattato. Si è capito che l’uso delle pastiglie, sebbene di vari dosaggi, non era abbastanza articolato, per cui si doveva ricorrere a soluzioni empiriche, tipo una pastiglia e mezza al giorno. In sostanza i pazienti venivano trattati con troppa approssimazione». Giusto dosaggio: «Per una corretta compensazione ormonale è determinante che la quantità del farmaco assunta coincida con quella effettivamente assorbita. - Ma tale assorbimento è correlato a tante variabili, come l’acidità gastrica e le interferenze legate al cibo ( in particolare il caffè e le fibre) o altri farmaci (per es. gli antiacidi). Inoltre il farmaco viene assunto la mattina, a digiuno, almeno mezz’ora prima della colazione, ma spesso questo tempo non viene rispettato per la fretta. La soluzione è, si può dire, la scoperta dell’acqua calda. È la soluzione appunto acquosa del farmaco, che ha molti vantaggi. L’assorbimento è più rapido e quindi diminuiscono le interferenze, sono possibili una maggiore uniformità e articolazione del dosaggio, perché il liquido è meno sensibile al pH gastrico e quindi il prodotto è più stabile, e quindi una più accurata personalizzazione della terapia». Da una nuova formulazione del farmaco, in capsule molli che contengono levotiroxina liquida, già disponibili all’estero e ora giunte, con un certo ritardo, anche in Italia, ci si aspetta una semplificazione e quindi un miglioramento di una terapia tanto delicata. «Le capsule molli, come la soluzione liquida – garantiscono il risultato terapeutico ottimale in ogni condizione, al contrario della compressa. Le capsule molli inoltre sono disponibili in ben 12 dosaggi, compresi tra i 13 e i 200 mg, che rendono possibile una terapia su misura per ciascun paziente e l’assunzione di una sola capsula al giorno per tutti. Infine le capsule sono molto apprezzate dai pazienti perché insapori e di facile deglutizione. E anche perché si possono prendere anche con il caffè». (Salute,Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 379 PREVENZIONE E SALUTE ALCOL: UNA APP PER RIDURRE LE 'RICADUTE' Un'applicazione da smartphone e' in grado di ridurre le ricadute tra le persone affette da disturbi da uso di alcol. Si tratta dell'app Addiction-Comprehensive Health Enhancement Support System (A-CHESS) che contiene programmi audio di rilassamento guidato e una serie di allarmi se il paziente si avvicina a luoghi ad alto rischio, come i bar delle sbronze abituali. La terapia da telefonino e' stata testata su un gruppo di 349 pazienti affetti da dipendenza da alcol da un nuovo studio dell'Universita' del Wisconsin. I pazienti che hanno utilizzato l'app hanno aumentato il numero medio di giorni di astinenza dal consumo di alcolici e ridotto il numero di giorni di assunzione rischiosa, quando cioe' si bevono in un periodo di due ore piu' di quattro drink per gli uomini e tre per le donne, rispetto al gruppo di controllo. La ricerca e' stata pubblicata sulla rivista Jama Psychiatry. (agi) Statine utili anche contro malattie polmonari croniche Le statine, farmaci comunemente usati per abbassare i livelli eccessivamente alti di colesterolo, potrebbe offrire altri benefici per la salute. In particolare, potrebbero essere usate per alleviare i sintomi di malattia polmonari croniche. A rivelarlo, un nuovo studio condotto da un gruppo di scienziati della University of Edinburgh che ha sottolineato che le statine potrebbero essere usate per il trattamento di pazienti colpiti da una affezione polmonare infiammatoria nota come bronchietasi. La brionchietasi è un disordine che riguarda i tubi bronchiali e che, nel solo Regno Unito, colpisce un adulto ogni mille. Questa condizione può portare a minacce mortali per qualche persona e può presentarsi con sintomi che includono tosse cronica e continue infezioni toraciche. Attualmente non si conoscono con chiarezza le cause di questa condizione. I ricercatori hanno ora scoperto che una alta dose di statine assunta quotidianamente per oltre sei mesi porta a un significativo miglioramento della tosse. Dopo il trattamento basato sulle statine, il paziente riusciva anche a svolgere un'attività fisica come camminare a passo svelto in maniera migliore rispetto a prima dell'inizio del trattamento. Inoltre, erano ridotte anche le infiammazioni nelle vie respiratorie. (agi) Chirurgia non ablativa, la nuova frontiera Wisconsin, alcolico, app, app Addiction-Comprehensive Health Enhancement Support System, paziente, ricaduta La tecnologia sta facendo passi da gigante nel campo della chirurgia estetica. Una di queste soluzioni è il Plexer, la cui idea made in Italy è “firmata” dal medico chirurgo Giorgio Fippi. In questa foto potete vedere un trattamento di blefaroplastica non ablativa. Il trattamento dura circa mezz’ora e non è assolutamente doloroso. (Stampa, Benessere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 379 SCIENZA E SALUTE GRIGLIATA SICURA CON LA BIRRA Marinare la carne con la birra potrebbe aiutare a ridurre i livelli di sostanze nocive che si sviluppano durante la cottura alla griglia. L’effetto più marcato si ottiene con il tipo “Ale” scura Se il tempo lo concede, qualcuno in questa stagione può essere invogliato a fare le prime grigliate. Ma, come ben si sa ormai, cuocere per esempio la carne in questo modo può anche avere diversi risvolti negativi. Molte, infatti, sono le sostanze tossiche che si sviluppano durante questo tipo di cottura. Per ovviare a tutto ciò, normalmente si usa un mix di erbe aromatiche. Ma a volte potrebbe non bastare. Secondo un nuovo studio pubblicato di recente sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, una possibile soluzione sarebbe quella di far marinare i cibi nella birra prima di metterli al fuoco. Già in precedenza il team di ricerca guidato da Isabel MPLVO Ferreira dell’Università di Porto (Portogallo) aveva mostrato l’associazione tra un consumo eccessivo di carne alla griglia e un’elevata incidenza di cancro colon rettale. Il motivo sarebbe strettamente correlato con la formazioni di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) che si formano durante la cottura a temperature eccessivamente elevate – per esempio con una normale griglia da giardino. Livelli eccessivi di tali sostanze si formano anche con il fumo di sigaretta e lo scarico delle automobili. I dati in possesso allo stato attuale si riferiscono esclusivamente a esperimenti condotti su modello animale, e non vi è ancora certezza se lo stesso meccanismo avviene anche negli esseri umani, sottolineano gli scienziati. Attualmente, comunque, la Commissione Europea ha definito degli indicatori del potere cancerogeno degli IPA negli alimenti, attribuendo dei valori massimi. Per mangiare in maggior sicurezza, si può ricorrere a degli escamotage come le marinatura con elementi che siano in grado di ridurre alcuni potenziali agenti cancerogeni della carne cotta. Tra questi vi è l’utilizzo della birra, ma anche del vino e del tè. Prima di questo studio si sapeva però molto poco di come tali cibi siano in gradi di influenzare i livelli di IPA. Durante lo studio, i ricercatori hanno marinato della carne di maiale per quattro ore nella birra tipo Pilsner alcolica, in una priva di alcol e in una birra tipo Ale scura. Dopo di che è stata sottoposta alla cottura a griglia alimentata con del carbone. L’effetto più marcato è stato ottenuto con la birra scura, riuscendo a ridurre i livelli del 50% di otto tipi di IPA, rispetto alla carne di maiale non marinata. «Così, l’assunzione di carne marinata alla birra può essere una strategia di mitigazione adeguata», concludono i ricercatori. (salute, La Stampa)