Anno III – Numero 382 Mercoledì 02 Aprile 2014, S. Francesco di Paola, Emilia, Grazia, Graziella AVVISO Ordine 1. In riscossione la quota sociale 2014. 2. Corsi ECM: 2014 3. Distribuzione ossigeno liquido in DPC Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. L’albumina contro le infezioni. «Può salvare 6.000 malati gravi» 5. Usa: boom di lifting al seno. Prevenzione e Salute 6. Risponde agli sms per sei ore di fila Poi il dolore ai polsi: «Whatsappite» 7. La moglie è più in salute se il marito si ammazza di lavoro 8. Forzati della scrivania, ecco la ginnastica da ufficio Alimenti e Salute 9. Quali sono le bevande meno caloriche? 10. Contrordine, per vivere sani e più a lungo servono 7 porzioni di frutta e verdura e non 5 Proverbio di oggi…….. oggi…….. Chi nun s''o po' piglia' cu''a chiesia, s''a piglia c''o campanaro Distribuzione Ossigeno Liquido in DPC A decorrere dal 1 Aprile, tutte le ricette prescriventi ossigeno liquido vanno spedite in DPC, senza limitazioni territoriali a livello regionale. All’atto della presentazione della citata ricetta, il titolare di farmacia dovrà inviare copia della stessa, via fax o e-mail, alla ditta ossigenista DDOT individuata dal paziente negli elenchi affissi presso i Distretti, provvedendo successivamente a timbrare con data e numero la ricetta che, ribadisco, ha validità di un mese dalla data di prescrizione. La trasmissione della ricetta è resa necessaria dall’obbligo contratto dalle citate DDOT di indicare il codice a barre sulla bolla d’accompagnamento. Ti allego, pertanto, l’elenco delle ditte ossigeniste DDOT accreditate presso la Soresa nonché il nuovo modello di DCRU da utilizzare a maggio con la consegna delle ricette del mese di aprile c.a. Resta inteso che anche per i piani terapeutici ancora in corso di validità la procedura è identica a quella sopra descritta (leggere attentamente i punti 4 e 5 dell’accordo pubblicato sul sito www.federfarmanapoli.it ). Unica, provvisoria, eccezione è rappresentata da quelle poche ditte DDOT che ancora non hanno proceduto all’accreditamento. In tale caso il farmacista dovrà acquistare e successivamente tariffare l’importo relativo al prezzo in vigore al 31 marzo 2014 alla propria Asl, inserendo tale prescrizione in coda all’ultima mazzetta di ricette E’opportuno al fine di evitare disservizi, consigliare fin da ora ai pazienti di verificare la scadenza dei piani terapeutici già in loro possesso, recandosi anticipatamente presso il distretto competente per l’adesione al nuovo percorso individuato dalla Regione Campania. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 382 ALIMENTI E SALUTE QUALI SONO LE BEVANDE MENO CALORICHE? Christopher Ingraham di Wonkblog dona un tocco inatteso (e chic) alla vostra serate dandovi la possibilità di arrivare in forma per la prova costume fornendovi nel dettaglio un po’ di informazioni sulle calorie delle diverse bevande alcoliche. Purtroppo bisogna ammetterlo, l’alcol è tremendamente calorico e se volete restare snelli e agili tocca buttarsi sullo champagne. Dimenticate i superalcolici e scegliete dello champagne (o dello spumante, se preferite privilegiare la tasca e i prodotti italiani). Ingraham ha analizzati tutti i diversi tipi di bevande alcoliche, ed eccovi il risultato delle sue fatiche. Se dovete guidare già sapete che è meglio non bere (considerato quanto sono bassi i tassi alcolemici consentiti, è meglio non bere proprio). Tuttavia, a prescindere dalla guida, è importante sapere cosa si sta assumendo dal punto di vista calorico. I rum, i whisky, le vodka e i gin contengono più 80 calorie per oncia. Si tratta praticamente di tre volte le calorie del vino da tavola standard. Le bevande alcoliche distillate hanno a loro volta 8 calorie di più della Guinnes. Altra sorpresa è rappresentata dal fatto che la birra contiene meno calorie del latte e del succo di mela. Stando a quello che dice l’autore, se si è in pensiero per le calorie è meglio bere lo champagne o lo spumante. Un’ultima cosa, bevete con moderazione. Le bollicine meritano un pò di classe. Gizmodo L’ALBUMINA CONTRO LE INFEZIONI «PUÒ SALVARE 6.000 MALATI GRAVI» La proteina presente naturalmente nel sangue iniettata in pazienti con diagnosi di sepsi grave aiuta il decorso della malattia Seimila vite in più ogni anno in Europa. Tante se ne salverebbero tornando a usare l’albumina nei reparti di terapia intensiva per combattere le infezioni. Lo racconta uno studio sull’efficacia di questa proteina pubblicato dal New England Medical Journal. I centri di rianimazione coinvolti: lo studio ha coinvolto 100 centri di rianimazione in Italia e analizzato i dati di 1.818 pazienti con patologia infettiva grave. I clinici hanno diviso i pazienti in due gruppi: al primo è stata somministrata soltanto una soluzione di acqua e sali; nel secondo è stata aggiunta albumina, una proteina presente naturalmente nel sangue che ha, tra l’altro, proprietà anti-infiammatorie, ma la cui concentrazione diminuisce proprio nei pazienti affetti da sepsi grave. In questi casi l’infezione dal sangue può diffondersi a tutti gli organi e tessuti; nei casi più gravi produce uno choc settico, che può generare l’insufficienza degli organi e la morte nel 55% dei casi. Le polemiche: in Italia queste patologie colpiscono 16 mila persone. Iniettare in questi pazienti albumina potrebbe migliorare il decorso della malattia. Da 20 anni un dibattito molto acceso sul tema aveva portato a considerare questa soluzione più ricca di rischi che di vantaggi. Già dopo 7 giorni di terapia, il gruppo che aveva ricevuto anche l’albumina aveva una pressione sanguigna migliore e un minor accumulo di liquidi nei tessuti. Nei pazienti più gravi, con choc settico, il trattamento con albumina ha dimostrato un abbassamento della mortalità pari al 6-7% dimostrandone l’efficacia. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 382 SCIENZE E SALUTE RISPONDE AGLI SMS PER SEI ORE DI FILA POI IL DOLORE AI POLSI: «WHATSAPPITE» Il caso di una 34enne: infiammazione dei tendini del pollice per aver risposto a troppi messaggi di auguri natalizi. Terapia: antinfiammatori e niente smartphone «Signora, lei ha la Whatsappite». È la singolare diagnosi ricevuta da una 34enne alla 27esima settimana di gravidanza che, dopo aver trascorso sei ore di fila a digitare forsennatamente sul suo smartphone risposte ai messaggi di auguri ricevuti per Natale tramite WhatsApp, si è svegliata una mattina con un dolore lancinante ai polsi. Il verdetto dei medici è stato univoco: quel dolore bilaterale è ascrivibile a un’inedita patologia, la «Whatsappite». La donna è un medico dell’emergenza: durante la vigilia di Natale era in servizio e il giorno seguente si è trovata a rispondere alla lunga serie di auguri arrivati tramite il servizio di messaggistica istantanea. Ha tenuto in mano un cellulare di 130 g. per almeno sei ore, impegnata in continui movimenti con entrambi i pollici, per digitare e inviare le risposte. Una delle mattine successive al «tour de force» digitale la donna si è svegliata con un dolore a entrambi i polsi. L’esame delle mani ha rivelato un dolore, alla palpazione, dello stiloide radiale e nel momento in cui muoveva i pollici. Niente smartphone: I medici che l’hanno visitata le hanno diagnosticato una tendinite. Precisamente un’infiammazione dei tendini del pollice. Il suo caso inaugura così il filone delle Whatsappiti. Ma ci sono dei precedenti: nel 1990 era stata descritta anche la cosiddetta «Nintendinite» (ma prima ancora c’erano il gomito del tennista, la frattura dell’amante e tante altre patologie dai nomi strani) e da allora diverse lesioni sono state associate ai videogame e alle nuove tecnologie. Inizialmente venivano riscontrare nei bambini, ora i medici assicurano di vederle anche negli adulti, e spiegano che si tratta di tenosinoviti - infiammazioni che coinvolgono la guaina dei tendini dei muscoli flessori della mano - causate dal continuo digitare messaggi sul cellulare, una patologia emergente. La cura per la Whatsappite? Farmaci antinfiammatori. E, soprattutto, completa (e improbabile) astinenza dallo smartphone. (salute, Corriere) LA MOGLIE È PIÙ IN SALUTE SE IL MARITO SI AMMAZZA DI LAVORO Il benessere economico consente di non badare a spese per curarsi Le mogli degli uomini "drogati di lavoro" hanno una salute migliore. In primis perché hanno una maggiore disponibilità economica che gli consente di dedicarsi alla cura di sé. A dirlo è una ricerca a cui hanno collaborato due atenei statunitensi, l'Università del Texas di Dallas e quella dell'Indiana, pubblicata sulla rivista Social Forces. Al contrario non vale - Gli esperti hanno analizzato i dati sanitari di coppie quarantenni mettendoli in rapporto con le ore di lavoro dichiarate da entrambi i coniugi. Ma gli scienziati avvertono che questo meccanismo non funziona nel caso in cui a fare gli straordinari a lavoro è la donna, perché il rendimento economico non è uguale a quello garantito agli uomini. Il segreto del benessere non è, però, neppure nel modello "classico" di famiglia, con la donna che sta a casa ad accudire i figli e il marito che va a lavoro. La formula perfetta è un gioco di equilibri, con il marito che lavora un po' di più e la moglie che dedica alla professione circa 40 ore a settimana. (Salute, Tgcom24) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 382 ALIMENTI E SALUTE CONTRORDINE, PER VIVERE SANI E PIÙ A LUNGO SERVONO 7 PORZIONI DI FRUTTA E VERDURA E NON 5 Lo studio del University College di Londra su un campione di 65.000 persone. Gli esperti consigliano di abbondare con i vegetali e di evitare la frutta sciroppata. Il rischio di morire risulta ridotto del 42% DA TEMPO medici, nutrizionisti ed esperti spiegano che è necessario consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Una raccomandazione contenuta nelle linee guida dell'Oms. Ora si scopre che sono 7 e non 5 le porzioni quotidiane consigliate per allungare la vita. Lo rivela uno studio inglese, pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health. Studio: la ricerca, ha preso in esame un campione di oltre 65 mila adulti, tutti di almeno 35 anni di età. I pazienti sono stati seguiti nel tempo, per una media di sette anni. Risultati: dai dati emerge che consumare sette porzioni di frutta e verdura al giorno riduce del 42% il rischio di morire per qualunque causa, del 25% il rischio di morte per cancro, del 31% quello per infarto e ictus. Abbondare quindi con piatti di spinaci, pomodori, carote o scegliere di consumare macedonie, regala benessere e allontana molte malattie. Gli esperti hanno diviso il campione sia per tipologia di consumo di frutta e verdura, sia per le quantità consumate. Hanno visto per esempio che la frutta sciroppata non riduce, anzi aumenta del 17% a porzione, il rischio di morte e che è meglio abbondare con la verdura più che con la frutta; in particolare hanno scoperto che 2-3 porzioni quotidiane di verdure sono legate a un rischio complessivo di morte ridotto del 19%, mentre per un'equivalente quantità di frutta il rischio si riduce solo del 10%. Più in generale ogni porzione di insalata e verdure conferisce una riduzione del rischio di 12-15%. Ancora più utile scegliere le verdure, che risultano più protettive: 2-3 porzioni al giorno abbattono il pericolo di morte del 19% rispetto al 10% promosso da porzioni equivalenti di frutta. "Il messaggio è chiaro: più frutta e verdura si mangia, meno probabilità si ha di morire, questo a qualsiasi età - I risultati dell'effetto dell'alimentazione sulla salute di un'alimentazione sano colpisce molto. Sarebbe importante introdurre gradualmente questo cibo nella propria dieta". L'alimentazione corretta serve alla prevenzione, non solo contro il cancro, ma favorisce anche il funzionamento del cuore, del cervello e di tutti i nostri organi. Secondo gli studiosi dell'University College di Londra, è quindi tempo di rivedere al più presto le attuali linee guida sul consumo di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, portandola almeno a sette porzioni. Un consiglio che però in Italia è ancora lontano da essere una realtà. Secondo una recente indagine GfKEurisko, solo il 15% degli italiani riesce a seguire nella propria dieta giornaliera la 'regola del 5'. Fare il salto a '7' non sembra scontato. (Salute, Repubblica) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 382 PREVENZIONE E SALUTE FORZATI della SCRIVANIA, ecco la GINNASTICA da UFFICIO Esercizi semplici (e poco percettibili dai colleghi) per restare in forma La classica postura sulla sedia e davanti al pc, comune a molti lavoratori, può ripercuotersi sull'organismo. Chi non ha tempo di andare in palestra può sgranchirsi direttamente alla scrivania con la ginnastica da ufficio. A suggerirli è il notiziario americano Medical Daily. Gli esercizi - Si comincia dal collo che rischia di irrigidirsi e procurare dolori che si estendono anche a testa e spalle. La fisioterapista americana Vivian Eisenstadt spiega l'esecuzione: "Con una mano si afferra la sedia, con l'altra si cinge la testa posizionando la mano sull'orecchio opposto al braccio e piegando la testa dolcemente accompagnandola con la mano verso la spalla". Gambe e tendini delle ginocchia sempre fermi e piegati sono un catalizzatore di dolore lombare. Per contrastare questa tendenza basta far aderire la schiena alla sedia e, facendo leva sugli addominali, tirare su una gamba tenendola tesa per 10 secondi e poi l'altra, poi entrambe insieme, tenendo la posizione con forza. Le gambe sono coinvolte anche nel terzo e quarto esercizio. Con una buona postura sulla sedia si può simulare una corsa sul posto, 45 secondi di corsa e 15 di relax, con più ripetizioni. Poi, per rinforzare le gambe, bisogna stenderle e sollevarle e abbassarle in modo alternato come in una sforbiciata. Per risvegliare la circolazione nei piedi è utile l'esercizio di mettersi sulle punte e poi riportare giù il tallone a ripetizione di 15 volte a piede. Infine, il lavoro da scrivania ha un effetto gravoso sulla schiena, alla lunga può dare pressioni muscolari e problemi vertebrali. Per evitarlo bisogna allungare la schiena e fare dei delicati esercizi di torsione da un lato e dall'altro. (Salute, Tgcom24) USA: BOOM DI LIFTING AL SENO Un nuovo studio diffuso dall'American Society of Plastic Surgeons (ASPS) rivela che le procedure di lifting del seno stanno crescendo ad un tasso doppio rispetto a quello dei tradizionali impianti chirurgici negli Stati Uniti. Dal 2000 i "breast lift" sono aumentati del settanta per cento, superando gli impianti di due a uno. L'inserimento di protesi mammarie è ancora il tipo di intervento di chirurgia estetica più eseguita sulle donne, ma i lifting stanno costantemente guadagnando terreno. Nel 2013 più di novantamila procedure di lifting sono state effettuate dai chirurghi dell'ASPS. "Molte donne sono alla ricerca di un seno giovane utilizzando il tessuto che già hanno". Secondo i nuovi dati il 70% delle procedure di sollevamento del seno è stato effettuato da donne di età compresa tra i 30 e i 54 anni. L'aumento del seno per impianto resta in ogni caso la procedura chirurgica estetica più popolare per le donne. Nel 2013 ci sono stati 290.224 interventi chirurgici di aumento del seno eseguiti da membri dell'ASPS, una crescita del 37% dal 2000 in poi. (Agi)