Anno III – Numero 386 AVVISO Ordine 1. Assemblea ordinaria e giuramento di Galeno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Ecco nanopalloncini che portano farmaci al cuore del tumore 3. La diagnosi la fa lo smartphone troppe ore allo schermo “inaridiscono” lo sguardo Martedì 08 Aprile 2014, S. Alberto, Walter Proverbio di oggi…….. oggi…….. ‘A lira fa ‘o ricco, ‘a crianza fa ‘o signore. ORDINE:ASSEMBLEA ORDINARIA 2014 e Giuramento dei Giovani Farmacisti nel nome di GALENO Martedì 15 Aprile p.v. presso la sede dell’Ordine si terrà il giuramento di Galeno per i nuovi iscritti nel 2014 e subito dopo l’assemblea Ordinaria. ECCO NANOPALLONCINI CHE PORTANO FARMACI AL CUORE DEL TUMORE Prevenzione e Salute 4. Il buongiorno? Si vede dalla sveglia ecco come cominciare la giornata nel modo giusto 5. L'alcol fa più male agli adolescenti che agli adulti? Alimenti e Salute 6. Celiachia e cardiopatie: c'è un legame Governo e Salute 7. Abusivismo professionale. Senato approvato ddl. Sanzioni più aspre e reclusione fino a 4 anni Consentono terapia più mirata e dosi minori di farmaco 'Nanopalloncini' alla volta del cancro: portano i farmaci al cuore del tumore e, lì, sparando su di loro un raggio laser scoppiano liberando il chemioterapico. E' la nuova promessa terapeutica che arriva da una ricerca pubb. sulla rivista Nature Communications. I nanopalloncini sono 'sferette' dal diametro 1000 volte più piccolo di quello di un capello. Vengono riempite di farmaci chemioterapici e poi iniettate nel sangue. Una volta raggiunta la sede del tumore, i nanopalloncini vengono aperti sparando su di loro un raggio laser. Appena il raggio viene spento, i palloncini si richiudono catturando al loro interno anche preziose molecole tumorali che possono essere recuperate e usate per dettagliati esami del tumore. L'idea di usare i palloncini come vettori del farmaco permette di traghettare i chemioterapici direttamente nella sede del tumore e quindi di ridurre le dosi necessarie e limitare gli effetti avversi dei farmaci. (Salute, Ansa) CONCORSO STRAORDINARIO PUGLIA: APPROVATA GRADUATORIA PROVVISORIA Determina Dirigenziale n. 95 del 07/04/2014 in via di pubblicazione sul BURP SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 386 SCIENZA E SALUTE LA DIAGNOSI LA FA LO SMARTPHONE Sono partiti i test per gli esami del sangue e del fondo oculare. La diagnosi? La fa lo smartphone. Dopo le numerose app dedicate alle medicina, si sta avvicinando il salto di qualità che favorisce l'impiego del telefonino in ambito medico, con la promessa di consentire un'elevata accuratezza nel riconoscimento delle cose che non vanno e di favorire un sostanziale taglio dei costi. Basti pensare al progetto in corso presso l'Istituto Massachussets Eye and Ear, che ha messo a punto un sistema in grado di catturare immagini di alta qualità del fondo della retina, la membrana nervosa che sta nella parte posteriore dell'occhio e consente la ricezione e la trasmissione al cervello degli stimoli visivi. Il sistema, descritto sul «Journal of Ophthalmology», prevede l'impiego di una particolare app chiamata Filmic Pro, capace di assicurare il controllo della messa a fuoco, dell'esposizione e dell'intensità della luce. Grazie a un complesso "gioco" tecnologico, sfruttando la sorgente di luce coassiale del telefono, gli studiosi d'Oltreoceano sono riusciti a creare una sorta di oftalmoscopio indiretto, capace di offrire una visione nitida del fondo oculare. A quel punto, scegliendo le migliori parti del filmato realizzato dallo smartphone, si sono ottenute valide immagini, potenzialmente inviabili all'oculista per la valutazione. I primi test hanno dato risultati soddisfacenti. Ma è sul fronte degli esami ematochimici che gli smartphone potrebbero rivelarsi un'arma efficacissima per chi deve tenere sotto controllo la propria salute, ad esempio per chi soffre di insufficienza renale o per i diabetici. Un semplice strumento, pesante più o meno un etto e mezzo e collegabile al cellulare, potrebbe sostituire il ricorso al laboratorio di analisi quando occorre misurare l'albumina nelle urine. Normalmente questa proteina non dovrebbe passare all'interno del liquido, perché trattenuta dal rene, e la sua presenza nell'urina è indicativa della sofferenza dell'organo. I ricercatori dell'Università della California hanno realizzato il dispositivo che viene riempito con poche gocce di urina con una microsiringa e poi trasmette sullo smartphone, attraverso una app, i valori del parametro. Il costo dello strumento non dovrebbe superare i 100 dollari. Ancor più mirato è il dispositivo realizzato dalla startup del Politecnico di Losanna Qloudlab, che permette di misurare i valori della coagulazione nelle persone in terapia con anticoagulanti. Grazie a un film "usa e getta" che rileva i valori e va applicato sullo schermo dello smartphone, con una semplice goccia di sangue si può tenere sotto controllo la situazione e inviare i risultati al medico. Basterà disporre della app creata ad hoc! (Il sole 24ore) Il microscopio alla Univ. della California completa il sistema ottico e il display del telefono per individuare virus e batteri anche dell’ordine di grandezza di 150-300 nanometri (un capello umano ha un diametro di circa 100mila nanometri). Grazie all’App chiamata "Filmic Pro", capace di assicurare il controllo della messa a fuoco, dell’esposizione e dell’intensità della luce ad Harvard sono riusciti a creare una sorta di oftalmoscopio indiretto, capace di offrire una visione nitida del fondo oculare. Qloudlab misura i valori di coagulazione. Grazie a un film "usa e getta" da applicare sullo schermo dello smartphone, con una semplice goccia di sangue si può tenere sotto controllo la situazione e inviare i risultati al medico. Emotionsense è una app che misura sulla base di domande dirette e dell’attività percepita dal telefonino come evolve il proprio stato d’animo nel tempo. Aggrega i dati i creatori dell’app per costruire mappe globali sulla (in)felicità PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 386 ALIMENTI E SALUTE CELIACHIA E CARDIOPATIE: C'È UN LEGAME L'incidenza della coronaropatia sarebbe quasi doppia nei celiaci rispetto a chi non soffre di intolleranza permanente al glutine "L'infiammazione cronica dovuta alla presenza in eccesso di proteine, citochine e molecole di adesione cellulare nel sangue è sempre più implicata nella patogenesi dell'aterosclerosi". E' questa la premessa di uno studio appena presentato al meeting dell'American College of Cardiology e che in soldoni significa che la presenza di infiammazione nell'organismo contribuisce al rischio cardiovascolare. In particolare hanno voluto esaminare l'esistenza di un'associazione tra la celiachia, malattia autoimmune cronica dell'intestino associata a una forte infiammazione, e la malattia coronarica. Per farlo hanno attinto a un database di oltre 22 milioni di persone e identificato 24.530 celiaci. I ricercatori hanno quindi analizzato i dati relativi a ciascuno e scoperto che il 9,5% dei pazienti celiaci avevano la coronaropatia (restringimento delle arterie) contro il 5,6% delle altre persone, non celiache, comprese nel database. In sostanza nelle persone con celiachia, intolleranza al glutine, proteina contenuta in grano, frumento, orzo e altri cereali, che si stima colpisca l'1% della popolazione generale, la probabilità di soffrire di malattia coronarica era quasi doppia rispetto agli altri. Una differenza che si fa più marcata con il passare degli anni, dal momento che nelle persone dai 65 anni in su, il 28,6 % dei pazienti celiaci avevano la coronaropatia, contro il 13,2 % degli altri. La celiachia va così ad aggiungersi alla lista di malattie infiammatorie immunocorrelate (malattia infiammatoria intestinale, lupus e artrite reumatoide) che sono state collegate a un aumentato rischio di malattie cardiache. (salute, Panorama) ABUSIVISMO PROFESSIONALE. SENATO APPROVATO DDL. SANZIONI PIÙ ASPRE e RECLUSIONE FINO a 4 ANNI Il provvedimento, votato all'unanimità, passa ora all'esame della Camera. Nel testo si prevedono sanzioni fino a 50mila euro per l'esercizio abusivo della professione e la reclusione fino a 4 anni per lesioni personali gravissime. Disposta anche la confisca dei beni mobili, che potrebbe essere estesa anche agli immobili impiegato nel compimento del reato. Approvato all'unanimità, dall'Assemblea di Palazzo Madama, il provvedimento sulla lotta all'esercizio abusivo delle professioni che modifica l'art. 348 del codice penale. Il testo passerà ora all'esame della Camera. Il provvedimento eleva a 50 mila euro le sanzioni per chi esercita abusivamente una professione e si prevede la pubblicazione della sentenza e la confisca delle attrezzature e degli strumenti utilizzati per commettere reato. Nel corso dell'esame a Montecitorio si è stabilito inoltre che la confisca possa essere estesa anche ai beni immobili impiegati nel compimento del reato. Apportata anche una modifica all'art. 589 del codice penale in materia di omicidio colposo derivante dall'esercizio abusivo della professione medico-sanitaria per il quale si configura ora una nuova ipotesi aggravata di reato. Modificato anche l'art. 590 del codice penale in materia di lesioni personali colpose con l'inasprimento delle pene previste per chi esercita abusivamente la professione sanitaria. Il disegno di legge in esame prevede la reclusione da sei mesi a due anni per le lesioni gravi e da un anno e sei mesi a quattro anni per quelle gravissime. (farmacista online) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 386 PREVENZIONE E SALUTE IL BUONGIORNO? SI VEDE DALLA SVEGLIA ECCO Come COMINCIARE la GIORNATA nel Modo GIUSTO Vi piacerebbe che la vostra giornata fosse accompagnata da un umore straordinario? La domanda se la pone la Società italiana di medicina generale che nel suo quotidiano di prevenzione on line, “Il ritratto della salute” dà consigli sul risveglio mattutino. Il solo atto di aprire gli occhi e mettersi in piedi all'improvviso può causare, potenzialmente, secondo i medici, qualche problema alla circolazione sanguigna, quindi meglio abolire il driin trapana-timpani. STUDIO: testato un gruppo di volontari: quelli che venivano tirati giù dal letto dal trillo della suoneria presentavano valori più alti della pressione sanguigna e battiti cardiaci più veloci rispetto a chi si era svegliato in modo naturale. Quando poi scatta l'ora X che ci strappa dalle braccia di Morfeo, si scatena nell'organismo il meccanismo che costringe il corpo a reagire pompando adrenalina nel sangue. Se questo accade per giorni, mesi e anni, può portare a uno studio di stress cronico. Ecco allora tre piccoli segreti per cominciare la giornata nel modo giusto. Per evitare il fastidioso rumore della sveglia, lasciate le tende o le persiane leggermente aperte. Meglio svegliarsi con la luce dell'alba che filtra nella stanza. Non è possibile fare a meno della sveglia? Va usata con qualche accorgimento. Ottimi i suoni naturali, come il mormorio di un ruscello o le foglie che stormiscono al vento. Quando ci si è svegliati, procedere con calma. Sfogliare un giornale, fare una colazione completa, seduti a tavola. Così, assicurano i medici, si affronterà la giornata con leggerezza e con un umore migliore. (salute, Il mattino) L'ALCOL FA PIÙ MALE AGLI ADOLESCENTI CHE AGLI ADULTI? Sì. Le bevande alcoliche nei ragazzi con meno di 16 anni sono particolarmente dannose, perché prima di quell’età il sistema enzimatico che permette di smaltire l’alcol è ancora immaturo e anche quantità molto piccole diventano subito tossiche per l’organismo. I danni principali di riscontrano a fegato, cervello e apparato riproduttivo. Inoltre, nei giovani è più facile che l’alcol crei dipendenza rispetto a quanto accade negli adulti. Incidenti. L’alcol è anche fortemente associato agli incidenti stradali, che rappresentano la prima causa di morte per i giovani di età compresa fra 21 e 29 anni. Una percentuale compresa tra il 30 e il 50% degli incidenti è legata all’abuso di alcolici. (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 386 GOVERNO E SALUTE TROPPE ORE allo SCHERMO “INARIDISCONO” lo SGUARDO Anche l'uso di farmaci beta-bloccanti, antidepressivi e della pillola contraccettiva può favorire il problema Dopo i 50 anni più di una persona su dieci si trova a fare i conti con l'occhio secco, condizione che può essere molto fastidiosa, legata spesso alle troppe ore passate davanti a uno schermo, ma anche ad alcune malattie o all'uso protratto di lenti a contatto. «L'occhio secco si verifica quando la superficie oculare non è ben protetta e lubrificata dalle lacrime a causa di alterazioni della loro composizione, della loro quantità o di una loro più rapida evaporazione. Le lacrime hanno diverse funzioni: distribuiscono sostanze nutritive sulla superficie oculare, proteggono da agenti esterni come vento, calore e smog, detergono l'occhio e rimuovono eventuali corpi estranei». A che cosa è dovuta la secchezza oculare? «Numerosi fattori possono favorirla, a partire dall'invecchiamento. L'occhio secco è poi molto comune in chi passa troppe ore davanti allo schermo luminoso di computer, cellulari, tablet, videogiochi e tv. Anche l'uso di lenti a contatto, soprattutto se morbide, può favorire la secchezza, così come il diabete e particolari patologie autoimmunitarie, nonché l'uso di farmaci come betabloccanti, antidepressivi e pillola contraccettiva». Quali sono i sintomi caratteristici? «L'occhio secco non è in genere una condizione grave, ma può risultare molto fastidioso, causando sensazione di corpo estraneo, rossore e bruciore prolungato, fastidio alla luce, difficoltà a tenere gli occhi aperti, necessità di strizzare spesso gli occhi. Nelle forme più gravi può portare alla formazione di ulcerazioni persistenti della cornea con riduzione dell'efficienza visiva». Come si può rimediare? «Innanzitutto, occorre capire da che cosa dipende il problema e questo, nei casi più insidiosi, può richiedere il ricorso a test specifici da eseguire in centri specializzati. Stabilita la possibile causa, bisogna intervenire su quella. Se, per es., alla base dell'occhio secco c'è una ridotta secrezione di lacrime, non si può fare altro che fornirle dall'esterno sotto forma di lacrime artificiali. Se, invece, c'è una patologia che altera le lacrime, lo scopo è curare la causa principale del disturbo e utilizzare lacrime artificiali in grado di ristabilizzare il film lacrimale, diminuendo i sintomi. Se, per esempio, c'è una carenza della componente lipidica si opta per soluzioni umettanti più ricche di lipidi, mentre se a essere deficitaria è la componete acquosa si prediligono lacrime artificiali più ricche di acqua. Quando l'occhio secco è legato all'uso protratto di lenti a contatto, è utile prendere qualche accorgimento, a partire da un minore utilizzo delle lenti. In generale la frequenza del n. di gocce nella giornata può cambiare a seconda della gravità dei disturbi e del sostituto lacrimale utilizzato. Infine, nei casi più severi, quando la condizione di occhio secco si associa a infiammazione della superficie oculare, si rendono necessarie terapie più aggressive a base di colliri antinfiammatori». (Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 385 Giuramento dei Giovani Farmacisti nel nome di GALENO Martedì 15 Aprile p.v. presso la sede dell’Ordine si terrà il giuramento di Galeno per i nuovi iscritti nel 2014 e subito dopo l’assemblea Ordinaria.