Anno III – Numero 388 Giovedì 10 Aprile 2014, S. Terenzio AVVISO Ordine 1. In riscossione la quota sociale 2014. 2. Assemblea Ordinaria 2014 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Twitter rivela che il mal di testa arriva il lunedì 4. Lecco, coprispalle hitech unico al mondo controlla la salute del neonato 5. Ormoni: se la tiroide va 'in tilt' cambia anche la grafia 6. Che cos’è il formicolio? Prevenzione e Salute 7. Vuoi un profilattico? In Libano lo consegnano a domicilio 8. Ecco le Regioni dove si muore di più a causa dell’alcol Alimenti e Salute 9. Tumori: dieta ricca grassi aumenta rischio di cancro al seno Proverbio di oggi…….. oggi…….. ‘E voglia ‘ e mettere rum, chi nasce strunz’ nun po’ addiventà babbà (Chi nasce tondo, non può morire quadrato) ORDINE:ASSEMBLEA ORDINARIA 2014 e Giuramento dei Giovani Farmacisti nel nome di GALENO Martedì 15 Aprile p.v. presso la sede dell’Ordine si terrà il giuramento di Galeno per i nuovi iscritti nel 2014 e subito dopo l’assemblea Ordinaria. VUOI UN PROFILATTICO? IN LIBANO TE LO CONSEGNANO A DOMICILIO Il sesso sicuro, si sa, è fondamentale. Ma recarsi alla cassa, che sia in farmacia o al supermercato, con un pacchetto di profilattici che non vi è alcuna possibilità di nascondere può spesso essere traumatico. Senza contare che in alcuni Paesi non sono disponibili ovunque e le farmacie li vendono o meno in base alla convinzione religiosa. Proprio a questo hanno pensato in Libano, dove è nato Yallacondoms.com, il sito che recapita a domicilio tutte le precauzioni del caso. In molte parti del Libano il sesso è ancora un tabù e l’obiettivo era “superare la barriera mentale che sorge nelle persone quando devono andare in farmacia e scegliere con calma ciò che vogliono”. Su Yallacondoms i clienti possono acquistare, in modo completamente anonimo, preservativi, accessori vari e perfino test di gravidanza. “La discrezione è garantita”. Non solo business, ma anche impegno sociale. “Il prossimo passo è promuovere il sesso sicuro nelle scuole - vogliamo fare le cose nel modo giusto”. (Salute, Il Mattino) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 388 PREVENZIONE E SALUTE TWITTER RIVELA che il MAL di TESTA ARRIVA il LUNEDÌ Secondo una ricerca americana sugli utenti di Twitter, il picco delle emicranie è alle ore 10 del lunedì e ricompare verso le 22. Ed è un problema più femminile Il peggior mal di testa arriva puntuale il lunedì mattina intorno alle 10. Poi ricompare la sera verso le 22. Durante il weekend, invece, è più facile che arrivi verso le 12. Infine, colpisce soprattutto le donne. Chi ce lo dice? Proprio i nostri tweet. Raccogliendo ed esaminando 21.741 tweet di persone sofferenti di emicrania negli Stati Uniti e in Europa, i ricercatori hanno dimostrato che i risultati di questo studio sul social media sono sovrapponibili a quelli ottenuti dalla ricerca scientifica tradizionale. L'emicrania, colpisce circa il 12% degli adulti nel mondo: ne soffre circa il 18% delle donne e il 6% negli uomini. La maggior parte, ovvero il 90%, denuncia di avere un dolore serio, il 75% di soffrire talmente da non riuscire a fare quasi nulla, il 30% di avere bisogno addirittura di riposarsi a letto. Inoltre, il mal di testa è soprattutto un problema femminile: il 74% dei tweet è inviato, infatti, da donne che in quel momento ne soffrono. Questa ricerca, dunque, dimostra ancora una volta che Twitter non è soltanto uno mezzo per pubblicare notizie o condividere emozioni e punti di vista. Quello che la ricerca americana non dice è che proprio i social media possono essere una delle cause principali delle cefalee: è il cosiddetto mal di testa dei "sempre connessi". Secondo una recente indagine Doxa, un italiano su tre ritiene infatti che il mal di testa sia conseguenza dell’abuso di computer e smartphone. (Ansa) LECCO, COPRISPALLE HI-TECH UNICO AL MONDO CONTROLLA LA SALUTE DEL NEONATO Al via i test clinici su trenta bebè, i risultati tra nove mesi I parametri vitali del bebè possono essere tenuti sott'occhio grazie a una tutina dotata di sensori. Indisturbato da strutture invasive, con addosso solo il piccolo coprispalle hi-tech, il neonato può essere a contatto con la mamma mentre il suo stato di salute viene monitorato. Il primo sistema è stato installato all'ospedale Manzoni di Lecco. La ricerca ha coinvolto il Politecnico di Milano, l’azienda ospedaliera di Lecco, la società spin off ComfTech e le aziende Beta80 e AbAcus. Adesso, il via alla sperimentazione clinica. Abbraccio o controllo? Non più un bivio - Il progetto Newborn Monitoring sarà condotto su trenta neonati nelle prime due ore di vita e durerà nove mesi. Così, spiegano dal Politecnico di Milano, non si dovrà più scegliere tra l'abbraccio materno e il controllo dello stato di salute: "Il monitoraggio clinico del neonato nell’immediato post-parto è fondamentale per la sua salute. Nonostante sia previsto dalle procedure cliniche, oggi non viene effettuato, preferendo assicurare il contatto materno. Il controllo viene, così, limitando alla sola ricognizione visiva". Dati comunicati via Bluetooth e wi-fi - L'obiettivo finale è realizzare di una piattaforma per il monitoraggio dei neonati tramite sistemi biomedicali indossabili. I dati raccolti dal sistema tessile munito di sensori vengono mandati via Bluetooth a un punto di accesso che li trasferisce, tramite wi-fi, alla centrale di monitoraggio. Lì, i parametri vitali vengono registrati, analizzati e messi in archivio. (salute, Tgcom24) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 388 ECCO LE REGIONI DOVE SI MUORE DI PIÙ A CAUSA DELL’ALCOL Cresce il numero di astemi, ma restano troppi i «consumatori a rischio», fra cui molti giovani che muoiono soprattutto per incidenti. Mentre gli over 60 si ammalano. Valle d’Aosta, Bolzano, Trento, Basilicata e Friuli Venezia Giulia: sono le regioni dove si muore di più a causa di malattie totalmente attribuibili all’alcol. Molise, Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria, Puglia e Veneto sono invece quelle con la più elevata percentuale di decessi per patologie solo parzialmente dovute al bere eccessivo. Bolzano, Lazio e Sardegna hanno il triste primato di cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti legati all’abuso di alcolici. In totale ben 16.829 persone sono morte in Italia a causa dell’alcol nel 2010, di cui 11.670 uomini e 5.159 donne d’età superiore ai 15 anni. Tuttavia le statistiche indicano che gli italiani bevono meno, ma lo fanno male. Continua infatti a diminuire il numero dei consumatori giornalieri, tende invece a crescere quello dei bevitori occasionali e resta per lo più invariata la schiera di quelli pesanti, gli «heavy drinkers», che purtroppo annovera fra le sue fila molti giovani e giovanissimi. Incidenti per i giovani, malattie per gli over 60: «Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti riguardano soprattutto i giovani, mentre gli ultra 60enni pagano principalmente in termini di malattie parzialmente attribuibili al consumo l’alcol, fattore di rischio per numerose patologie diffuse, quali quelle vascolari, gastroenterologiche, neuropsichiatriche, immunologiche e soprattutto oncologiche». Italiani più astemi, ma restano troppi i bevitori «pesanti»: Le statistiche indicano che tra i maschi un progressivo incremento nel n. di astemi, ha condotto nel 2012 un italiano su cinque (20,5%) a scegliere di non bere alcolici, una scelta condivisa quasi da una donna su due (47%). Tra i maschi si sono progressivamente ridotti i consumatori giornalieri (oggi sono poco più di 3 consumatori su 10) a favore di quelli occasionali (4 su 10) mentre tra le donne si osserva una graduale riduzione delle consumatrici giornaliere e una sostanziale stabilità di quelle occasionali. «Sebbene l’Italia abbia ridotto significativamente i consumi attestandosi a 6,10 litri di alcol puro annuali pro capite – resta molto da fare, in particolare sui forti bevitori. Sempre nel 2012 i maschi consumatori giornalieri di più di 5 bicchieri di bevande alcoliche (1 bicchiere equivale in media a 12 g. di alcol) sono stati circa 400mila. Oltre 220mila sono le consumatrici giornaliere “dannose” di oltre tre bicchieri di bevande alcoliche. Tutti individui che hanno necessità di una valutazione medica assimilabile per diagnosi e trattamento a quella dell’alcoldipendente, che non riconoscono il problema e che è opportuno intercettare nelle strutture del Ssn per garantire loro prospettive e un futuro migliore come sollecitato dalla campagna www.unfinalemigliore.it». Ogni anno 4mila morti per tumore dovute all’alcol: sono oltre 4mila i decessi per cancro causati dal consumo di alcol ogni anno nel nostro Paese: in pratica il 20% delle morti dovute a tumori maschili e il 6,9% di quelle femminili è attribuibile all’alcol. Diverse ricerche dimostrano che il bere eccessivo è causa di gran parte dei tumori di esofago, fegato, colon e seno. E ancora, il 56% delle cirrosi epatiche tra i maschi e il 24% di quelle femminili è attribuibile all’alcol. La frazione alcol-attribuibile dei decessi per incidenti stradali è del 37% per gli uomini e del 18 per le donne: Servono iniziative di sensibilizzazione e prevenzione oncologica mirata e di rafforzamento della sicurezza stradale. Ed è importante che gli italiani imparino a non superare una quantità di alcol pari a due unità alcoliche al giorno per l’uomo, una per le donne, gli over 65 e i giovani fra i 18 e i 21 anni. E niente alcolici per i minorenni, donne in gravidanza o allattamento e chi deve mettersi alla guida». Un’unità alcolica, ovvero un drink, equivale per gli esperti a 12 g. di alcol puro: in pratica una birra da 33 centilitri, un normale bicchiere di vino (125 ml) o un bicchierino (da 40 ml) di superalcolico. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 388 PREVENZIONE E SALUTE TUMORI: DIETA RICCA GRASSI AUMENTA RISCHIO DI CANCRO AL SENO Una dieta ricca di grassi saturi aumenta il rischio di tumore al seno e il rischio e' più elevato nelle donne che sviluppano tumori della mammella ormono-dipendenti. Sono queste le conclusioni di uno studio condotto da ricercatori dell'Ist. Nazionale dei Tumori di Milano della struttura di Epidemiologia e Prevenzione del Dipartimento di Medicina Predittiva e Preventiva. Studio: lo studio ha riguardato più di 10.000 donne che hanno sviluppato il tumore al seno tra le oltre 300.000 volontarie provenienti da dieci Paesi europei. Il maggior rischio di sviluppare un tumore al seno per chi consuma elevate quantità di grassi saturi e' del 14% ma considerando i sottotipi tumorali aumenta del 28% e del 29% nelle donne che sviluppano tumori della mammella rispettivamente con recettori positivi per gli estrogeni (ER+) e per il progesterone (PR+) e con recettori negativi per il fattore di crescita dell'epidermide (HER2-). L'ipotesi di una relazione tra consumo di grassi e tumore al seno risale agli anni Settanta quando si osservo' che nei Paesi a maggior consumo pro capite di grassi era molto più alta l'incidenza della malattia. Questo studio, pubblicato sulla rivista Journal of National Cancer Institute, risolve molte delle controversie e fa luce sui possibili meccanismi dell'aumentato rischio: sono i grassi saturi da fonti animali i principali responsabili e non, ad es., gli oli vegetali; l'aumento di rischio riguarda soprattutto i sottotipi di tumore al seno che rispondono a terapie ormonali Risultati: supportano l'ipotesi che una dieta ad alto contenuto di grassi aumenti i livelli di estrogeni e pertanto stimoli maggiormente lo sviluppo di tumori ormono-dipendenti. Il suggerimento degli esperti è di ridurre il consumo di grassi saturi che provengono in gran parte da carni e latticini. (Agi) CHE COS’È IL FORMICOLIO? Il formicolio è una sensazione molto comune di intorpidimento, che persino in alcuni libri di medicina viene descritta metaforicamente “come se delle formiche camminassero sulla pelle”. Si avverte generalmente nelle braccia o nelle gambe, ed è dovuta a una reazione del sistema nervoso. Quando si dorme o si sta seduti, qualche volta succede di comprimere per lungo tempo una parte del proprio corpo, magari perché si è assunta una posizione scorretta. Messaggi d'allarme. In quella parte si verifica allora un minore afflusso di sangue arterioso, e le terminazioni nervose sensitive, che avvertono una modificazione dell’ambiente intorno a loro, reagiscono provocando la sensazione di formicolio, che in pratica serve ad avvertire che qualcosa non funziona. Quando si ritorna ad assumere una posizione corretta, il formicolio persiste per qualche secondo, il tempo cioè necessario all’organismo per eliminare lo squilibrio che si era creato e riportare il metabolismo in condizione di normalità. Formicolii psichedelici. In qualche caso, la compressione che causa il formicolio si può verificare direttamente su un tratto di nervo ed essere cronica, come nel caso dell’artrosi cervicale o lombare, o per lesioni della colonna vertebrale. In altri casi la stessa sensazione può essere provocata da sostanze che hanno effetti sul sistema nervoso, come l’alcol o la cocaina. (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 388 SCIENZE E SALUTE Ormoni: se la tiroide va 'in tilt' cambia anche la grafia La grafia di una persona puo' essere influenzata anche dalla tiroide. Un gruppo di ricercatori dell'Università Cattolica - Policlinico A. Gemelli di Roma ha infatti scoperto che uno squilibrio degli ormoni tiroidei provoca dei cambiamenti nel modo di scrivere del paziente, in particolare che l'ipertiroidismo, ovvero l'eccesso di ormoni tiroidei nel sangue, causa significative variazioni grafiche. I risultati, presentati in anteprima al convegno nazionale dell'Istituto Superiore di Grafologia, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica americana Thyroid. La scoperta è importante non solo in ambito medico, potendo contribuire a fare diagnosi di malattia tiroidea, ma anche in ambito legale. Infatti, "tali variazioni della scrittura possono avere forti implicazioni in ambito peritale e nel Diritto Civile, basti pensare, solo per fare un es., a un paziente che faccia testamento olografo mentre e' in condizioni di ipertiroidismo: il documento testamentario potrebbe essere impugnato adducendo che si tratti di un falso, quando invece le variazioni di grafia sono riconducibili all'eccesso di ormoni tiroidei". I ricercatori della Facolta' di Medicina e chirurgia dell'Universita' Cattolica hanno preso in esame un gruppo di pazienti colpiti da ipertiroidismo conseguente a malattia di Graves-Basedow (una patologia di origine autoimmune che colpisce la tiroide, in cui l'organismo comincia a produrre anticorpi "fuori controllo" che si scagliano contro se stesso, in questo caso contro la ghiandola tiroidea). Questa malattia, più frequente nel sesso femminile rispetto a quello maschile (con rapporto femmine/maschi di circa 3 a 1), è causata dalla produzione di autoanticorpi diretti contro la tiroide, in particolare contro i recettori dell'ormone stimolante la tiroide (TSH). La malattia è la causa più frequente di ipertiroidismo. Al momento della diagnosi, i ricercatori della Cattolica hanno chiesto ai pazienti di scrivere un testo prestabilito. Un anno dopo la normalizzazione dei livelli ormonali ottenuta grazie alla terapia medica, i pazienti si sono nuovamente cimentati nella scrittura del medesimo testo. Tutti hanno dimostrato significative modificazioni nelle categorie grafiche esaminate, prima e dopo la terapia, percepibili anche solo all'osservazione diretta. In particolare, sono state rilevate variazioni statisticamente significative nella grandezza delle lettere e negli spazi tra una parola e un'altra. La scrittura del paziente in condizioni di ipertiroidismo e' risultata piu' nervosa e spigolosa rispetto a quella dello stesso paziente una volta guarito. "Le modificazioni grafiche, dunque - hanno concluso gli autori dello studio - dovrebbero essere annoverate tra i sintomi e i segni clinici di ipertiroidismo, accanto a quelli già noti e riconosciuti dall'OMS (per es.: tachicardia, tremori, perdita di peso, eccessiva sudorazione, ecc.)". (Agi) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 388 Giuramento dei Giovani Farmacisti nel nome di GALENO Martedì 15 Aprile p.v. presso la sede dell’Ordine si terrà il giuramento di Galeno per i nuovi iscritti nel 2014 e subito dopo l’assemblea Ordinaria.