Anno III – Numero 398 AVVISO Tesserino ordine: richiesta attraverso il sito dell’Ordine Notizie in Rilievo Scienza e Salute 1. Cinquanta sfumature di pupù. Il colore delle feci ti dice come stai 2. Usa, un display mostra le vene. Prelievi più facili e diagnosi veloci Prevenzione e Salute 3. Con un’analisi da un euro si può cambiare il destino 4. Il rumore stanca, fa arrabbiare e alza la pressione. Alimenti e Salute 5. L'acne è il grande nemico degli adolescenti I 13 cibi che Domande e Risposte 6. Ecco perché se stiamo troppo a mollo le dita delle mani «avvizziscono» Lunedì 28 Aprile 2014, S. Valeria, Manlio Frasi celebri…….. celebri…….. “La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile” Corrado Alvaro Ecco perché se stiamo troppo a mollo le dita delle mani «AVVIZZISCONO» Lo strato corneo, cioè la parte più superficiale della pelle, è costituito da cheratina, una proteina che ha la capacità di legarsi all’acqua e alle sostanze grasse. «Marco, esci! È più di mezz’ora che stai dentro!». Mamme che, a ogni inizio stagione, quando le giornate si fanno più calde e soleggiate, sbraitano ai figli, recalcitranti, di uscire dal mare o dalla piscina. Spesso facendo leva su un segnale tipico, che tutti conosciamo: le dita grinzose dei piccoli, rimasti troppo a lungo a mollo. Ma è vero che queste pieghe indicano che è tempo di abbandonare l’acqua? «Anche se le grinze sono del tutto fisiologiche, meglio non esagerare con la permanenza in acqua, che causa un’eccessiva macerazione della pelle. Se a questo avvizzimento si sommano altri segnali, come brividi, pallore, labbra violette, che indicano che il bambino è infreddolito, allora è meglio farlo uscire». La cheratina si gonfia: Dopo circa un quarto d’ora, le dita dal caratteristico aspetto “a prugna secca” cominceranno a tornare lisce e rosee. Si tratta di un evento normale e reversibile, controllato dal sistema nervoso. Prova ne è il fatto che, se i nervi delle estremità sono lesionati, questo fenomeno non si verifica. Secondo le teorie scientifiche attualmente più accreditate, le dita a mollo avvizziscono a causa di un semplice meccanismo osmotico. «Lo strato corneo, cioè la parte più superficiale della pelle, è costituito da cheratina, una proteina che ha la capacità di legarsi all’acqua e alle sostanze grasse. Dopo circa 30 min. di immersione, la cheratina assorbe acqua gonfiandosi. Ciò non accade negli strati più profondi della pelle, col risultato che lo strato corneo diventa più ampio rispetto alla superficie sottostante e di conseguenza forma delle pieghe. Il fenomeno è visibile sulle mani e sui piedi perché in queste zone la cheratina è più abbondante rispetto alle altre parti del corpo. Ma anche capelli e unghie sono ricchi di cheratina, che si lega all’acqua. Tant’è che, come effetto, le unghie diventano più morbide e i capelli più ondulati».(salute, Corriere) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 398 PREVENZIONE E SALUTE Con un’ANALISI da UN EURO si può CAMBIARE il DESTINO Screening completi solo per un neonato su quattro: inattuate norme che potrebbero evitare gravissime disabilità Grazie a semplici test fatti a poche ore dalla nascita alcuni difetti genetici causa di malattie metaboliche ereditarie, spesso rare, possono essere individuati precocemente, evitando così conseguenze spesso invalidanti. Finora gli screening neonatali erano obbligatori per legge solo per tre patologie: ipotiroidismo congenito, fibrosi cistica e fenilchetonuria; alcune Regioni virtuose, poi, li hanno estesi ad altre malattie metaboliche ereditarie. Quest’anno lo screening metabolico allargato alle altre patologie metaboliche è divenuto obbligatorio su tutto il territorio nazionale, grazie all’introduzione di un emendamento nella legge di Stabilità per il 2014 (art.1, comma 229). Per rendere effettiva l’applicazione delle nuove norme, però, è necessario un decreto attuativo del Ministero della Salute che individui, tra l’altro, l’elenco delle patologie da sottoporre a screening. E i termini previsti dalla legge sono già scaduti. Da qui l’allarme lanciato dall’Osservatorio Malattie Rare ai recenti Stati generali della Salute: «Se i 5 milioni destinati dalla legge di Stabilità agli screening allargati non saranno impegnati entro fine anno, si rischia che siano destinati ad altre finalità; finora di decreti scritti e bloccati i malati rari ne hanno visti fin troppi». Ogni anno nel nostro Paese nascono circa 500mila bambini, ma solo un neonato su quattro riceve screening metabolici allargati: discriminazioni che possono essere superate con la nuova legge. «Oggi un neonato con la stessa patologia può evitare o meno disabilità anche gravi, o addirittura salvarsi oppure no, a seconda della Regione in cui nasce - sottolinea M. Vaccarotto, vicepresidente dell’Associazione italiana sostegno malattie metaboliche ereditarie onlus -. Non essendoci finora l’obbligo dello screening metabolico allargato, solo poche Regioni hanno scelto di offrirlo. Così, alcune, come la Toscana, lo prevedono per più di quaranta malattie; altre, come l’Emilia Romagna, per circa venti. Altre ancora sono ferme alle tre malattie previste dalla legge e qualche Regione non prevede nemmeno tutti i tre test già obbligatori da anni». Eppure, lo screening neonatale allargato, con un costo di circa un euro a test, è il primo passo di un intervento di medicina preventiva. «Un bambino con un test positivo sarà “preso in carico” e sottoposto a controlli periodici. Se s’interviene prima che si manifestino i segni clinici della malattia con la terapia più adatta, che a volte può essere anche la semplice modifica della dieta, i pazienti possono condurre una vita pressoché normale. Ma, anche quando non esiste una cura risolutiva, è possibile migliorare la loro qualità di vita, limitando i danni di malattie che, nella maggior parte dei casi, possono provocare ritardi nella crescita, disturbi neurologici permanenti, ma anche le cosiddette “morti in culla”». (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 398 Il RUMORE STANCA, fa arrabbiare e alza la PRESSIONE Sono molti gli organi che soffrono. I bambini che abitano vicino agli aeroporti fanno più fatica a imparare. Dormire con un suono sgradito può provocare tachicardia Il rumore è la dannata musica di sottofondo della società contemporanea. Oltre la metà degli europei vive in aree esposte a rumori superiori alla soglia pericolosa per la salute. Anche all’interno degli ospedali l’attività umana è più rumorosa di quanto fosse negli anni Sessanta. Uno studio ha dimostrato che perfino nelle Unità di cura intensiva, tra allarmi, telefoni e cercapersone che squillano, rumori di porte, attività dei sanitari, ci sono via vai e chiasso. Però l’organismo non si è abituato al rumore continuo, continuando a percepirlo come un inquinante che interferisce con attività quotidiane, stati emotivi e pensieri, e che può generare risposte negative, come senso di stanchezza e rabbia. Alla sua influenza sull’equilibrio psicofisico ha dedicato una revisione la rivista The Lancet. L’esposizione acuta al rumore è associata a un’eccessiva stimolazione del sistema nervoso autonomo e del sistema endocrino. Aumentano pressione arteriosa sistolica e diastolica («massima» e «minima»), accelera il battito cardiaco, vengono rilasciati in circolo gli ormoni dello stress, catecolamine e glucocorticoidi. L’esposizione cronica incrementa il rischio cardiovascolare, con aumento della viscosità del sangue, tendenza all’ipertensione, all’aterosclerosi, fino al possibile manifestarsi di eventi acuti quali infarti del miocardio e stroke. Ogni 10 decibel di incremento del rumore cronico si eleva il rischio cardiovascolare tra il 7 e il 17%. Dice il prof. Giovanni Mosconi, dir. della USC di medicina del lavoro dell’Osp. Papa Giovanni XXIII di Bergamo: «Nel mondo del lavoro sono numerose le attività che espongono al rumore a livelli dannosi per la salute. L’edilizia, la metalmeccanica, l’agricoltura, il tessile, ma anche l’industria alimentare e il terziario, per la meccanizzazione dei processi produttivi. L’effetto più noto è la sordità da rumore, una delle malattie professionali più diffuse che colpisce ancora migliaia di lavoratori tutti gli anni in Italia. Molto è stato fatto per la prevenzione, sia con misure ambientali, come l’insonorizzazione, sia per la protezione personale, con l’adozione di tappi e cuffie. Preoccupano però anche gli effetti extrauditivi del rumore, anche perché se ne stanno scoprendo i motivi che li sostengono. Oltre a effetti psicologici e sui comportamenti, uno su tutti, i disturbi del sonno, lo “stress” da esposizione a rumore comporta danni a diversi organi ed apparati: oltre all’apparato cardiovascolare, anche il sistema endocrino, l’apparato digerente, vestibolare, visivo, respiratorio, con effetti più o meno rilevanti in funzione dell’intensità e della tipologia e durata dell’esposizione». Poi ci sono gli effetti sulle performance cognitive dei bambini. «il rumore ambientale ha un effetto negativo sull’apprendimento dei ragazzi e sulle loro performance cognitive». «I bambini che frequentano scuole afflitte da rumori cronici dovuti al traffico aereo, automobilistico o dei treni, hanno peggiori abilità di lettura, ridotta memoria e inferiori performance nei test standardizzati». Il più deleterio effetto del rumore della società contemporanea è tuttavia forse sulla qualità del sonno. Dormire con un rumore di sottofondo può provocare tachicardia, continui movimenti nel letto, risvegli più o meno completi. Particolarmente sensibili sono gli anziani, i bambini, i lavoratori turnisti, le persone che hanno già per loro conto difficoltà a dormire. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 398 PREVENZIONE E SALUTE CINQUANTA SFUMATURE DI PUPÙ IL COLORE DELLE FECI TI DICE COME STAI Possono svelare la presenza di problemi di salute anche gravi La guida ai colori della pupù può aiutare a capire molto riguardo al proprio stato di salute. Prima di tirare lo sciacquone, voltarsi e dare uno sguardo ai propri escrementi può apparire disgustoso. Eppure, saper "leggere" ciò che l'organismo espelle può salvare la vita. Le feci possono assumere diverse colorazioni, alcune possono indicare seri problemi. Verde - Gli escrementi di colore verde possono essere causati da molte cose, spesso suggeriscono che il cibo è stato digerito troppo rapidamente ma può essere conseguenza dell'assunzione di molti vegetali o altro cibo di colore verde. Può indicare sensibilità all'olio di anice o costituire un effetto collaterale dell'assunzione di supplementi di ferro. Bianca - La pupù bianca è causata da una carenza di bile che può risultare da un blocco del dotto biliare. Può essere causata da un calcolo. Gialla - Le feci gialle spesso odorano di uova marce. Ciò accade quando c'è molto grasso nella pupù che non è stato metabolizzato. Può essere sintomo di celiachia, chiunque abbia escrementi di questo colore deve fare una visita dal suo medico curante. Nera - Molti fattori possono far sì che la pupù possa essere nera. Nel migliore dei casi la colpa è di troppa liquirizia o birra scura oppure è un effetto dell'assunzione di un supplemento di ferro. Comunque, le feci nere possono essere segno di qualcosa di sinistro. Può suggerire un'emorragia nella parte superiore del tratto gastrointestinale e ciò può essere causato da un'ulcera o un tumore. Se il colore nero è sintomo di una perdita di sangue, le feci sembrano catrame e odorano di marcio. Un altro possibile segnale di problemi di salute può essere il colore rosso acceso. Altri colori - Produrre pupù rossa è abbastanza comune e può essere dovuto al consumo di barbabietole, pomodori e mirtilli rossi. Ma può indicare anche una perdita di sangue nella parte inferiore del tratto intestinale o emorroidi. Per quanto possa sembrare difficile da credere, ci sono persone che producono feci dal colore argenteo. Sfortunatamente, è segno di una cattiva salute intestinale. Può indicare un blocco del dotto biliare o una perdita di sangue nella parte superiore dell'intestino. Ciò accade perché quando la pupù bianca, causata da una carenza di bile, si mischia col sangue diventa color argento. Quindi, se le feci assumono questa tinta è meglio andare subito in ospedale. (Salute, TGcom24) USA, UN DISPLAY MOSTRA LE VENE PRELIEVI PIÙ FACILI E DIAGNOSI VELOCI Il dispositivo evita inutili dolori e permette ai medici di individuare subito le patologie vascolari Niente più prove dolorose sulle braccia dei pazienti per trovare la vena giusta durante i prelievi. Accade negli Usa, dove è stato realizzato un particolare dispositivo in grado di rendere visibili le vene ed evitare errori. In questo modo i medici potranno anche esaminare in tempo reale eventuali patologie vascolari. (Salute, TGcom24) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 398 ALIMENTI E SALUTE L'ACNE È IL GRANDE NEMICO DEGLI ADOLESCENTI I 13 CIBI CHE TI AIUTANO A SCONFIGGERLA Un'alimentazione sana e corretta aiuta ad avere una pelle più bella: frutta e verdura a volontà, mangiare pesce e bere tanta acqua riducono i brufoli L'acne è uno dei disturbi più comuni nell'adolescenza, un problema che può incidere sulla serenità dei giovani. Pelle grassa e follicoli dilatati portano alla formazione dei brufoli, tanto temuti quanto antiestetici. Con l'estate che si avvicina, la ricerca ha dimostrato come una corretta alimentazione può aiutare a sconfiggere l'acne: niente cibi grassi, frutta e verdura a volontà, mangiare pesce e bere tanta acqua consentono di avere una pelle più bella e sana. Cocktail di frutta fresca: Acqua: aumentare l'assunzione di acqua di cocco e i succhi a base di frutta fresca sono ottimi per la vostra pelle. Questi rimedi sono naturali e non contengono carbonio, che danneggia le cellule acqua è il modo migliore per eliminare le tossine interne e idratare la pelle. Si dovrebbero bere almeno 7-8 bicchieri di acqua al giorno. della pelle. Broccoli: sono una ricca fonte di Tè verde: tra i suoi numerosi benefici vitamina A, K, C, E. La vitamina A aiuta nella rigenerazione dei tessuti della pelle, mentre la vitamina K, C ed E hanno qualità antiossidanti che mantengono la pelle sana e aiuta a prevenire l'acne. Pesce: omega-3 e omega-6 sono i due principali acidi grassi essenziali che aiutano a combattere l'acne. Questi acidi aiutano a ridurre l'infiammazione. Mangiare pesce è anche un bene per combattere le macchie. Sgombro, salmone, acciughe e sardine e sono ottimi alimenti per una pelle senza macchie. Carote: contengono la vitamina A e il betacarotene, che tiene a bada l'acne. Se la carota entra a far parte della vostra dieta quotidiana, l'acne si ridurrà più velocemente. per la salute, il tè verde aiuta anche a sconfiggere i brufoli, essendo pieno del prezioso antiossidante EGCG, un efficace anti-infiammatorio. Evitare le bevande in bottiglia, che spesso contengono zuccheri aggiunti e calorie. Aglio: l'aglio è un alimento eccellente, uno dei cibi più ricchi di antiossidanti che aiutano a prevenire e curare i problemi di acne. L'effetto migliore è mangiato crudo: per quel giorno state lontani dalla vostra fidanzata/o. Frutta secca: l'acne potrebbe anche essere legato a carenze di minerali come zinco e selenio. Frutta secca come mandorle e noci sono buone fonti di minerali che promuovono la salute generale della pelle. Cereali integrali: contengono un sacco di antiossidanti. Il grano è un ottimo alimento per la prevenzione dell'acne. E 'un'ottima fonte di vitamine del gruppo B, che agiscono come anti stress. Lo stress, in alcune persone, provoca l'acne. Cibi di colore viola: gli alimenti che contengono antocianine sono ricchi di antiossidanti e favoriscono il turnover cellulare ottimale della pelle, essenziale per mantenere i pori chiaro. Uva nera, barbabietole e carote viola sono ottime scelte. Semi di finocchio: sono detergenti naturali della pelle. Migliorano la digestione, riducono l'infiammazione e aiutano a scovare liquidi in eccesso e tossine nella vostra pelle. Verdure a foglia verde: sono ricche di sostanze nutritive contro l'infiammazione e piene di antiossidanti. Verdure come spinaci e cetrioli hanno una buona quantità di vitamina A e C, che aiuta a ridurre l'acne. Aloe vera: è conosciuta per le sue proprietà curative ed è il migliore antiossidante disponibile. Si può bere il succo di aloe vera ogni mattina per avere la pelle chiara e priva di acne. L'aloe vera può anche essere applicata come una maschera. (Salute, TGcom24)