Anno I – Numero 39 • AVVISO: EQUITALIA Notizie in Rilievo Giovedì 25 Ottobre 2012, S. Ignazio d'A., S. Rodolfo, Marisa, Edda CERIMONIA CELEBRATIVA “_t _t YxwxÜté|ÉÇx wxzÄ| bÜw|Ç| wx| YtÜÅtv|áà| àtÄ|tÇ|M vxÇàÉ tÇÇ| w| áàÉÜ|t |Ç|é|tà| t atÑÉÄ| |Ä G bààÉuÜx DLDE ” • Cerimonia Celebrativa 1. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani: cento anni di storia iniziati a Napoli il 4 Ottobre 1912. • Scienza e salute 2. Cancro al seno: un bracciale per le donne 3. Sclerosi multipla: nuovo studio bocciala tesi Zamboni 4. Tumore alla prostata: nuovo test genetico • Curiosità 5. Quanto vivono gli spermatozoi dopo l’eiaculazione 100 volte Grazie ad ognuno di Voi PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 39 SCIENZA E SALUTE CANCRO AL SENO, UN BRACCIALE PER LE DONNE Il gioiello in vendita in diversi colori: metà del ricavato andrà al programma di assistenza «Fund For Living» Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Tra le iniziative di supporto alle donne che hanno dovuto affrontare questo "nemico" ce n'è una legata alla moda (benefica) e nata dalla collaborazione tra QVC (canale di televendite) e BHI (Breast Health International), una fondazione non profit nata a Philadelphia nel 1990 e diretta da Shelley Schwartz. Presente in Usa, Gran Bretagna, Italia e Germania, BHI agisce come catalizzatore per velocizzare e migliorare la ricerca e la cura del tumore al seno, lavorando con i migliori esperti al mondo. IL BRACCIALE - L'iniziativa si chiama Shopping4Good e ha al centro un gioiello: il braccialetto "Uno" che QVC venderà in esclusiva per l’Italia per sostenere, devolvendo il 50% del ricavato, il "Fund For Living", programma di BHI. Lo scopo del progetto è anche quello di creare un’occasione di dialogo con le donne italiane per arrivare a un sempre maggior numero di diagnosi precoci. "Uno" è un gioiello magnetico, disegnato dall’architetto americano Luis Pons, composto da una catena di tante micro sfere unite da un’unica macro sfera-magnete. La sfera grande rappresenta la donna colpita dalla malattia. Le sfere piccole, rappresentano gli altri, la ricerca, la prevenzione, la divulgazione, l’amore, l’affetto, la grinta e, insieme, si stringono con forza attorno alla persona malata. E tanti "Uno" vogliono rappresentare il filo infinito che lega le donne di tutto il mondo e le loro storie di speranza. PARRUCCHE E REGGISENI - "Uno" è metafora della forza e della fiducia nella lotta contro il tumore al seno e del miglioramento della qualità della vita. Il bracciale è disponibile in rosa, verde, rosso, blu, grigio e oro/argento al prezzo di 22 euro. "Fund For Living" è una campagna nata in collaborazione con il professor Umberto Veronesi per aiutare le pazienti sotto trattamento. Il Fondo sostiene le spese per piccole esigenze che non vengono coperte dall’assicurazione sanitaria, ma che fanno una vera differenza nella vita di chi soffre: assistenza domestica, assistenza ai bambini o anziani, trasporto dall’ospedale all’abitazione o viceversa, parrucche, reggiseni e altre necessità che vengono richieste in ogni singolo caso. Il programma è in funzione in 8 centri italiani: Perugia, Bari, La Spezia, Palermo, Firenze, Catania, Bologna e Udine. VOLTI NOTI - Per questa iniziativa Elenoire Casalegno, Randi Ingerman, Lucrezia Lante della Rovere, Fiorella Mannoia e Francesca Neri hanno prestato il loro volto perché «quando una donna vince contro il tumore al seno vincono tutte». Gli scatti della campagna sono stati realizzati dal fotografo Fabio Lovino. Il progetto "Shopping4Good" è stato presentato a Milano da Susan Schwartz, dal professor Alberto Luini (direttore della Divisione di Senologia dell’Istituto Europeo di Oncologia e curatore del forum Senologia su Corriere.it) e da Randi Ingerman. QVC è su Digitale Terrestre e tivùsat canale 32, Sky canale 475. Lo shopping di QVC è anche online su www.qvc.it. (corriere Salute) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA SCIENZA E SALUTE Anno I – Numero 39 IL MEDICO FERRARESE HA COLLEGATO LA CCSVI CON LA MALATTIA SCLEROSI MULTIPLA: NUOVO STUDIO BOCCIA LA TESI DI ZAMBONI Il 97% dei pazienti con Sm non soffre di insufficienza venosa cerebrospinale cronica. Esaminati più di 1.700 casi Non esiste correlazione tra l'insufficienza venosa cerebrospinale cronica (Ccsvi) e la sclerosi multipla (Sm). È questo il risultato definitivo dello studio "Cosmo" promosso e finanziato dall'Associazione italiana Sclerosi multipla (Aism). Lo studio boccia dunque la tesi del medico ferrarese Paolo Zamboni, padre della controversa teoria che collega appunto la Ccsvi con la malattia. Secondo lo studio, il 97% delle persone con Sm esaminate non soffre di insufficienza venosa cerebrospinale cronica. I NUMERI - Nel rimanente 3% del campione esaminato, la Ccsvi è riscontrabile con percentuali del tutto analoghe sia nelle persone con Sm, sia nei pazienti con altre malattie e perfino nei controlli sani. Lo studio durato due anni è il più ampio finora effettuato, con un investimento di 1,5 milioni di euro: 1.767 i casi analizzati, 35 i centri neurologici coinvolti in Italia e 26 gli esperti impegnati. La valutazione finale è stata effettuata su 1.165 persone con Sm, a confronto con 376 controlli normali e con 226 persone con altre malattie neurologiche. Per identificare la prevalenza della Ccsvi nelle persone con Sm, è stata utilizzata la tecnica dell'ecocolor doppler. Su un totale di 1.165 persone con Sm esaminate, solo in 38 è stata riscontrata la Ccsvi (3,26%). Tale patologia è presente inoltre in 12 soggetti sani su 376 esaminati (2,13%), ed è stata rilevata anche nel 3,10% dei casi di persone con altre patologie neurologiche: 6 su 226. CAMPIONE AMPIO - La «frequenza così bassa, abbinata con l'esigua presenza di Ccsvi in tutti e tre i gruppi diversi di persone analizzate, tolgono ogni possibile dubbio ed eliminano la possibilità di creare collegamenti anche blandi tra Sm e Ccsvi», spiega il presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism), Mario Alberto Battaglia. Per curare la Sm è sconfiggerla, sottolinea, «è dunque necessario percorrere altre strade». Dello stesso parere i principali coordinatori dello studio. Secondo il direttore del Dipartimento neurologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Giancarlo Comi, «i dati dimostrano che la Ccsvi non è una patologia legata alla Sm, tanto è vero che si riscontra in percentuali simili anche in soggetti del tutto sani. Non c'è nessun motivo che possa indurre a curare tale patologia per curare la sclerosi multipla». «DUBBI SU ATTENDIBILITÀ» - Secondo l'associazione di pazienti "Ccsvi nella Sclerosi Multipla" lo studio Cosmo è «una negazione annunciata che non potrà condizionare la libera ricerca biomedica in Italia, mentre la correlazione tra Ccsvi e sclerosi multipla è data per assodata nel mondo». Lo studio, rileva l'associazione, «afferma praticamente l'assenza di collegamento tra Sm e Ccsvi. Sono dati che ci lasciano amareggiati ma per nulla stupiti. Lo studio, infatti, suscita forti dubbi circa la sua attendibilità; infatti l'analisi con diagnosi fatte tramite ecocolordoppler (metodo molto operatore-dipendente) parla del 3% di correlazione tra Sm e Ccsvi, mentre in tutto il mondo diagnosi fatte anche con la venografia, considerato il metodo più sicuro per questo tipo di diagnosi, parlano di percentuali di correlazione altissime». (Fonte: Ansa) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 39 CURIOSITA’ Quanto vivono gli spermatozoi dopo un'eiaculazione? La vitalità degli spermatozi è determinata da alcuni parametri chimico-fisici tra i quali soprattutto la temperatura e il grado di acidità (il pH) dell'ambiente. Nello sperma, che contiene oltre agli spermatozoi anche il plasma seminale, la temperatura deve essere compresa tra 37 e 37,5 °, ci deve essere una leggera alcalinità (pH tra 7 e 7,5) e la disponibilità di zuccheri. Alterazioni anche piccole di questi fattori compromettono la possibilità di sopravvivenza degli spermatozoi. I testicoli non scesi, cioè ritenuti all'interno del corpo (difetto chiamato criptorchidismo) possono provocare sterilità proprio perché la temperatura interna è troppo alta per la vitalità degli spermatozoi. E il naufragar m'è dolce... Nella vagina, durante i periodi di non ovulazione, l'ambiente è acido (pH inferiore a 6) e gli spermatozoi dunque vivono poco, anche solo alcuni minuti. Nei giorni vicini all'ovulazione, invece, quando è presente il muco cervicale, che ha il pH giusto, gli spermatozoi sopravvivono alcune ore, da 2 a 16. Dopo aver superato il muco cervicale si diffondono, a ondate, nell'utero, nelle tube e anche nella cavità peritoneale e qui possono sopravvivere anche giorni. Stiamo freschi. Se sono emessi all'esterno, a temperatura ambiente, per esempio a 15°, rimangono vitali circa uno o due giorni, ma non tutti e in percentuali sempre più basse col passare del tempo e comunque con grande variabilità secondo la persona e l'età. A 36° vivono poche ore. Per conservarli due o tre giorni si possono mettere a 4 ° (la temperatura di un frigorifero), ma per la loro sopravvivenza è indispensabile aggiungere alcune apposite sostanze criopreservanti. Con la crioconservazione, la provetta è tenuta alla temperatura di -196 °, in azoto liquido, con sostanze preservanti più forti e gli spermatozoi si conservano per anni e anni, a tempo indefinito (è quello che fanno le “banche del seme”). (Fonte: Focus) Da un TEST GENETICO del SANGUE MAGGIORE PRECISIONE nella DIAGNOSI del TUMORE alla PROSTATA Tramite un esame del sangue che decifra i risultati genetici come fossero un codice a barre è possibile individuare con maggiore precisione i tumori alla prostata più aggressivi. Ad esserne convinti sono di un gruppo di scienziati del London’s Institute of Cancer Research che hanno effettuato uno studio pubblicato dalla rivista Lancet Oncology. Dato che questo tipo di cancro si presenta in forme molto differenti, il test permette di catalogare i pazienti a seconda della gravità della malattia. Ciò consentirà di elaborare diagnosi sempre più dettagliate e trattamenti personalizzati. La necessità di nuovi biomarcatori sono necessari per migliorare i trattamenti e accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci. (Sn) AVVISO L’Equitalia Servizi sta provvedendo in questi giorni all’invio della richiesta di pagamento di una quota contributiva (cod.trib. 542) relativamente all’iscrizione all’Ordine per l’anno 2012. In merito, l’Ordine comunica che nei prossimi giorni sul sito web all’indirizzo www.ordinefarmacistinapoli.it sarà disponibile un ulteriore avviso di chiarimenti.