Anno I – Numero 40 • AVVISO: EQUITALIA Notizie in Rilievo Venerdì 25 Ottobre 2012, S. Evaristo papa CERIMONIA CELEBRATIVA “_t _t YxwxÜté|ÉÇx wxzÄ| bÜw|Ç| wx| YtÜÅtv|áà| àtÄ|tÇ|M vxÇàÉ tÇÇ| w| áàÉÜ|t |Ç|é|tà| t atÑÉÄ| |Ä G bààÉuÜx DLDE ” • Cerimonia Celebrativa 1. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani: cento anni di storia iniziati a Napoli il 4 Ottobre 1912. • Patologie e Farmaci 2. L’asina funziona contro il cancro a basse dosi • Scienza e Salute 3. Carie: scoperta la molecola che protegge i denti 4. Lavarli almeno due volte al giorno • Curiosità 5. Che cos’è la balbuzie 6. Più longevi grazie allo stile di vita dei bisnonni 100 volte Grazie ad ognuno di Voi PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 40 PATOLOGIE E FARMACI L'ASPIRINA FUNZIONA ANCHE A BASSE DOSI CONTRO IL CANCRO, Non solo disturbi a cuore e arterie. Un'aspirina al giorno aiuta a prevenire anche lo sviluppo del cancro: E’ quanto emerge da tre studi condotti dall'Università di Oxford, pubblicati su Lancet e su Lancet Oncology, secondo cui l'assunzione costante di basse dosi di acido acetilsalicilico - pari circa a quelle utilizzate per la prevenzione cardiovascolare - ostacolerebbe anche la diffusione delle metastasi. PRIMO STUDIO, pubblicato su Lancet, ha esaminato il ruolo preventivo dell'aspirina nei confronti della mortalità dovuta a neoplasie e ad altre cause, tra cui quelle cardiovascolari. SECONDO E TERZO STUDIO, pubblicati rispettivamente su Lancet e su Lancet Oncology, hanno messo in evidenza il ruolo protettivo dell'aspirina contro la diffusione delle metastasi. RISULTATI DEL PRIMO STUDIO, che ha visto coinvolti tra i 35 mila e i 77 mila soggetti, Rothwell e colleghi spiegano che il consumo di basse dosi di aspirina, soprattutto se si superano i 3 anni di assunzione, riduce il rischio di sviluppare qualsiasi tipo di cancro del 25%. Come scrivono i ricercatori, «accanto alla riduzione del rischio di morte per cancro dovuta all'uso dell'aspirina a lungo termine, già nota, abbiamo rilevato una riduzione dell'incidenza del cancro e della mortalità nell'uso a breve termine». Secondo gli autori dello studio, «nella prevenzione del cancro va aggiunta un'aspirina giornaliera». RISULTATI DEL SECONDO STUDIO, pubblicato sempre su Lancet e condotto su 17285 persone monitorate per oltre 6 anni che assumevano giornalmente almeno 75 mg di aspirina (1/4 della dose normalmente assunta come antidolorifico, simile al dosaggio utilizzato nella prevenzione cardiovascolare), è emerso che l'uso dell'acido acetilsalicilico inibisce la formazione di metastasi del 36%, e che l'effetto principale sembra riguardare il rischio di adenocarcinoma metastatico (tumore maligno che colpisce organi che contengono ghiandole, come la mammella o la prostata), ridotto del 46%. Gli effetti sono indipendenti dall'età e dal sesso dei pazienti, e il beneficio maggiore è risultato per i fumatori. «Il fatto che l'aspirina prevenga le metastasi a distanza potrebbe spiegare la riduzione precoce dei decessi per cancro nei soggetti che avevano assunto un'aspirina al giorno rispetto al gruppo di controllo scrivono i ricercatori -. Questa scoperta suggerisce che l'aspirina potrebbe aiutare nel trattamento di alcuni tumori, e che può essere utilizzata in interventi farmacologici specifici per prevenire le metastasi a distanza». RISULTATI DEL TERZO STUDIO, pubblicato su Lancet Oncology, esaminati i risultati di studi condotti tra il 1950 e il 2011, rilevando che l'uso regolare dell'aspirina è stato associato a un rischio ridotto di sviluppare cancro e metastasi nel colon-retto, e che riduzioni consistenti sono state osservate anche per il cancro esofageo, gastrico, delle vie biliari e della mammella. «lo studio indica che l'uso regolare di aspirina riduce il rischio a lungo termine di incorrere in diversi tumori e il rischio di sviluppare metastasi a distanza». (Fonte: Sole 24 ore) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 40 SCIENZA E SALUTE CARIE:SCOPERTA LA MOLECOLA che PROTEGGE i DENTI Individuata una nuova sostanza in grado di rendere i denti «a prova di carie»: chiamata «Keep32» alludendo al fatto che grazie ad essa è possibile mantenere tutti e 32 i propri denti, La nuova sostanza si è rivelata in grado, durante i test, di debellare lo Streptococcus mutans - un batterio che metabolizza lo zucchero in acido lattico, che a sua volta corrode lo smalto dei denti, provocando la carie - in soli 60 secondi: i ricercatori spiegano che la sostanza potrebbe, in futuro, essere aggiunta ai prodotti generalmente utilizzati per la cura dei denti, come dentifricio e collutorio, ma anche nelle gomme da masticare. Dopo un periodo di sperimentazione durato 7 anni, il prodotto è ora in fase di sperimentazione sull'uomo, e potrebbe essere messo in commercio tra 14-18 mesi. ( Sole 24 ore) LAVARLI ALMENO 2 VOLTE AL GIORNO: 7 CONSIGLI PER DENTI IN SALUTE Lavarli almeno due volte al giorno con un dentifricio al fluoro, la cui concentrazione varia a seconda dell'età. Gel e collutori aiutano nella prevenzione, e per i bambini è fondamentale l'esempio che i genitori danno loro nei primi anni di vita. È quanto spiega Roberto Ferro, past-president della Società Italiana di Odontoiatria Infantile . Che elenca, in un vademecum, le regole per una corretta igiene orale. Perché, spiega, «è sempre utile ricordare un concetto: i denti nascono sani e sta a noi mantenerli tali per il resto della vita». 1. I denti vanno lavati due volte al giorno con un dentifricio al fluoro. È la prima regola da rispettare, la più importante, valida a tutte le età, per mantenere la buona salute dei denti e prevenire la carie. I dentifrici vanno scelti con attenzione, sulla base della concentrazione di fluoro, che deve essere diversa e specifica per l’età pediatrica. 2. Nei primi anni di vita è fondamentale la supervisione dei genitori. I bambini non vanno lasciati da soli nella pulizia quotidiana dei denti: fino a quando non hanno acquisito una maturità neuro-muscolare hanno bisogno di essere guidati nell’uso dello spazzolino dai propri genitori. 3. I buoni comportamenti vanno acquisiti subito. Se i bambini nei primi 5-6 anni di vita sono abituati a una corretta igiene orale porteranno con sé questa buona abitudine nel corso della vita. 4. La frequenza delle visite di controllo dal dentista non è uguale per tutti. Dipende dalla ‘cariorecettività’ del bambino, ovvero dalla sua predisposizione biologica alla carie. In alcuni casi è sufficiente una visita all’anno, in altri casi più a rischio è necessario ripetere anche ogni 4 mesi. 5. Mai sottovalutare la salute dei denti da latte. Anche se si tratta di denti «usa e getta», è dimostrato che la loro buona (o cattiva) salute influisce su quella dei denti permanenti. E’ bene ricordare che i denti permanenti quando neo-formati hanno bisogno di cure speciali. 6. L’adolescenza è un altro momento saliente per la salute dei denti: il rischio carie può riemergere in questa fase della vita del ragazzo che è portato a ‘dimenticare’ la pulizia quotidiana dei denti. Il consiglio ai genitori è di non abbassare mai la guardia. 7. Gel e collutori al fluoro rappresentano un ulteriore aiuto nella rimozione della placca. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 40 CURIOSITA’ CHE COS’È LA BALBUZIE? Si tratta di una alterazione complessa del flusso verbale. Si manifesta con inibizioni ed interruzioni dell’eloquio: pause, ripetizioni di sillabe, intoppi nella verbalizzazione, allungamento delle vocali. Tutto ciò rappresenta il sintomo principale di un disturbo multiplo della personalità psicosomatica. Le cause sono essenzialmente di tipo emotivo, familiare e psicologico. Il balbuziente è spesso consapevole, soprattutto col passare del tempo, delle proprie difficoltà di eloquio e purtroppo in molti casi tende progressivamente a rinunciare e a evitare tutte le occasioni di scambio verbale, cioè di conversazione. Questo si ripercuote sulla sua capacità di relazione, intaccando anche la cosiddetta qualità della vita. La ginnastica del linguaggio. Il disturbo può essere curato nel sintomo con sedute di riabilitazione del linguaggio che prevedono esercizi di tipo tecnico (controllo della respirazione, rilassamento) e altri sulla fluenza, che portano a migliorare il controllo verbale. I risultati di questi sistemi sono decisamente soddisfacenti nei casi di balbuzie di lieve e media entità, discreti nelle altre forme. I risultati dipendono però anche da una forte motivazione del paziente. (Fonte: Focus) PIÙ LONGEVI GRAZIE ALLO STILE DI VITA DEI BISNONNI Se il nonno ha uno stile di vita sano, anche i figli dei suoi nipoti potranno vivere a lungo. La longevità si trasmette di generazione in generazione, e a determinarla non sono solo fattori genetici. Ma anche processi epigenetici, quelli cioè attraverso i quali a partire da stimoli ambientali, viene modificata l'espressione dei geni, ma non la sequenza di base del propio DNA. Questi cambiamenti si trasmettono nel tempo arrivando fino alla terza generazione successiva, come sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Nature. Il meccanismo alla base di questa "memoria" generazionale non genetica è ancora da chiarire. Gli esperimenti sono stati compiuti dai ricercatori della Stanford School of Medicine su uno dei vermi più studiati dai genetisti, il nematode Caenorhabditis elegans. (Fonte: ansa) AVVISO L’Equitalia Servizi sta provvedendo in questi giorni all’invio della richiesta di pagamento di una quota contributiva (cod.trib. 542) relativamente all’iscrizione all’Ordine per l’anno 2012. In merito, l’Ordine comunica che nei prossimi giorni sul sito web all’indirizzo www.ordinefarmacistinapoli.it sarà disponibile un ulteriore avviso di chiarimenti.