Anno III – Numero 422 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 1. L’ultima trovata per dimagrire: «Mangiate ghiaccio» 2. Ecco perchè l’infarto non fa paura agli italiani 3. Tumore al seno, una dieta ipocalorica tiene a bada le metastasi 4. Nuova molecola intelligente, 'affama' tumore stomaco Prevenzione e Salute 5. Le 14 cause (sorprendenti) di disidratazione 6. Fumo: sigaretta elettronica non e' alternativa sana a tabacco 7. Crolla sigaretta elettronica, dimezzato uso in un anno 8. I pistacchi sono un'arma efficace contro il diabete 9. Gambe belle senza calze, in 4 mosse Domanda e Risposta 10. Le carote viola fanno abbronzare? Martedì 03 Giugno 2014, S. Clotilde Proverbio di oggi…….. 'A neve 'int' a' sacca. L’ORDINE INCONTRA IL PRESIDENTE DEI FARMACISTI DEL GIAPPONE, DR. KOBAYASHA Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in contatto con Colleghi Europei e di altri Continenti per sviluppare una rete di relazioni internazionali tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più qualificato. Proprio per questo spirito il Consiglio dell’Ordine, nel rispetto del suo programma di sviluppo triennale, oggi incontra il presidente nazionale dei Farmacisti Giapponesi, Dr Kobayasha, con il duplice obiettivo: “culturale e relazionale” al fine di creare momenti di coesione e occasioni di incontro con altri Colleghi per scambiare esperienze. ORDINE: SERATA DI BURRACO PER L’ U.N.I.T.A.L.S.I. Lunedì 9 Giugno, ore 21.00, sede Ordine, serata di beneficenza. Come Partecipare: collegarsi al sito dell’Ordine, sez. Eventi, oppure contattare gli uffici dell’Ordine o spedire un sms al n. 339 81 77 933 LE CAROTE VIOLA FANNO ABBRONZARE? No. Le carote viola sono prive di beta-carotene, la sostanza che invece dà il colore a quelle arancioni e favorisce l’abbronzatura. Le carote arancioni sono in realtà frutto di una selezione operata dagli agricoltori olandesi nei secoli XVI e XVII, in onore della dinastia regnante: gli Orange. Le varietà originarie, provenienti dall’Afghanistan, erano per lo più viola, ma ne esistevano anche di gialle, rosse o nere. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 422 SCIENZA E SALUTE L’ULTIMA TROVATA PER DIMAGRIRE: «MANGIATE GHIACCIO» Il nuovo segreto per perdere peso? La dieta del ghiaccio. Secondo il gastroenterologo del New Jersey Brian Weiner, infatti, il ghiaccio è un vero amico della linea perché aiuta a bruciare calorie senza farne assumere di aggiuntive. Come riporta The Atlantic, Weiner, il quale ha anche scritto un e-book dal titolo “The ice diet”, afferma che i presupposti della nuova dieta sono due: in primo luogo, il nostro corpo consuma calorie per sciogliere il ghiaccio, e inoltre non assumiamo calorie aggiuntive. Non solo, ma consentirebbe anche di aumentare il senso di sazietà. Secondo i calcoli del gastroenterologo, l’ingestione di un litro di ghiaccio al giorno non ha controindicazioni, e anzi permette di bruciare circa 160 calorie. (Salute, Secolo XIX) ECCO PERCHÈ L’INFARTO NON FA PIÙ PAURA AGLI ITALIANI In Italia l’assistenza in caso di infarto funziona e una crisi cardiaca fa meno paura rispetto al passato. In dieci anni la mortalità si è più che dimezzata passando dal 9,8% al 3,9%, anche se il numero di infarti è rimasto costante, circa 200 mila l’anno registrati ufficialmente ma si stima che ce ne siano altrettanti (meno gravi e spesso non percepiti neanche dal paziente) non rilevati. Gli ultimi dati arrivano dal Registro Eyeshot dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri presentati in occasione del congresso nazionale che tuttavia indicano come la situazione possa ancora migliorare. La prevenzione infatti è tuttora carente e le crisi cardiache si presentano spesso proprio fra coloro che hanno fattori di rischio che sarebbero dovuti essere stati controllati come l’ipertensione, riscontrata nel 67% dei casi o il colesterolo alto, presente nel 45% dei pazienti. In media, l’età media dei pazienti ricoverati è di 68 anni ma oltre uno su tre ha più di 75 anni e le donne continuano ad essere mediamente più protette dagli attacchi cardiaci, probabilmente anche perché sono più virtuose nei comportamenti alimentari e negli stili di vita. La buona notizia è però quella che non esistono più le incolmabili differenze fra le regioni e un pò ovunque nelle unità di terapia intensiva coronarica i pazienti ricevono le cure adeguate in tempi brevi. «I dati raccolti mostrano che siamo ormai diventati bravissimi a curare l’infarto - e l’angioplastica è eseguita nella maggioranza dei casi e gran parte delle regioni raggiunge l’obiettivo di qualità nelle procedure. Altrettanto efficacemente viene realizzata la terapia farmacologica». «la progressiva e notevole riduzione della mortalità per le malattie cardiovascolari rischia di essere compromessa dalla frammentazione delle competenza cardiologiche prevista nei nuovi sistemi organizzativi ospedalieri che minano l’unicità e l’insostituibilità, in un momento in cui anche la spending review mette a dura prova i nostri organici». (Salute, Secolo XIX) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 422 PREVENZIONE E SALUTE TUMORE AL SENO, UNA DIETA IPOCALORICA TIENE A BADA LE METASTASI Tagliare del 30% le calorie quotidiane potrebbe contrastare la diffusione del cancro Quello triplo negativo è uno dei sottotipi di tumore al seno più aggressivi fra quelli noti. La sua diffusione in altre zone dell'organismo potrebbe però essere combattuta con un'arma molto semplice e a disposizione di qualsiasi paziente: l'alimentazione. I ricercatori della Thomas Jefferson University di Filadelfia (Usa) hanno infatti scoperto che nei topi affetti da questo tipo di tumore la produzione di molecole associate alla capacità di formare delle metastasi può essere ridotta tagliando del 30% le calorie introdotte quotidianamente con il cibo. Le molecole in questione sono due microRna dalla funzione regolatoria, mir17 e mir20. Secondo quanto riportato sulle pagine della rivista Breast Cancer Research and Treatment, una dieta ipocalorica riesce a ridurre la loro espressione soprattutto se viene utilizzata in combinazione con la radioterapia. Questo effetto si traduce nell'aumento della sintesi di proteine che conferiscono una maggiore forza alla matrice extracellulare che circonda le cellule tumorali. “Una matrice forte – spiega Nicole Simone, responsabile dello studio – crea una sorta di gabbia intorno al tumore, rendendo più difficile alle cellule tumorali sfuggire e diffondersi in nuovi siti dell'organismo”. Simone intende ora verificare se questo fenomeno si realizzi anche nel caso delle donne affette da tumore al seno. Per questo sta reclutando pazienti da coinvolgere in uno studio clinico che valuterà l'efficacia dell'associazione di un'alimentazione ipocalorica alla radioterapia. (Salute, Sole 24ore) CROLLA SIGARETTA ELETTRONICA, PIU' CHE DIMEZZATO USO IN UN ANNO 1,7% utilizzatori ha aumentato numero di sigarette tradizionali Dopo un iniziale boom, crolla l'uso della sigaretta elettronica, in un anno più che dimezzato. Gli utilizzatori sono passati dal 4,2% del 2013 all'1,6% del 2014. Nello specifico, coloro che la usavano abitualmente sono passati dall'1% della popolazione (circa 510mila persone) allo 0,5% (255mila), mentre i consumatori occasionali sono scesi da 1,6 milioni nel 2013 (il 3,2%) a circa 550mila (l'1,1%) nel 2014. A dirlo è il rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità, diffuso in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco che si celebra il 31 maggio. Dall'indagine, emerge che gli utilizzatori della e-cig hanno mediamente 42 anni e sono soprattutto uomini (66%), in sei casi su 10 preferiscono lo svapatore contenente nicotina a quello con solo vapore e aromi. Sempre più spesso, inoltre, si riforniscono presso tabaccai e farmacie e non più presso rivenditori specializzati. Compare quest'anno chi, tra gli utilizzatori della e-cig, dichiara di aver aumentato il numero di sigarette tradizionali (1,7%) e chi ha iniziato a fumarne sebbene prima non avesse questa abitudine (12,1%). (Ok, Salute benessere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 422 SCIENZA E SALUTE NUOVA MOLECOLA INTELLIGENTE, 'AFFAMA' TUMORE STOMACO Risultati a Congresso oncologi Usa, in Italia 13.200 casi anno Una nuova molecola 'intelligente' combatte il tumore allo stomaco - che solo in Italia, nel 2013, ha registrato 13.200 nuovi casi - 'affamandolo', impedendo cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni che apportano sangue, e dunque nutrimento, alle cellule tumorali. Il risultato arriva da uno studio di fase III presentato al 50/o Congresso della Società americana di oncologia clinica in corso a Chicago. Lo studio internazionale Regard - condotto su 355 pazienti in 29 Paesi - ha portato l'Ente statunitense per la regolamentazione dei farmaci, la Fda, ad approvare lo scorso 21 aprile con procedura prioritaria la nuova molecola (ramucirumab) per la monoterapia del tumore gastrico avanzato in progressione dopo la chemioterapia iniziale. Questa molecola, sottolinea il responsabile Divisione di oncologia medica dell'Irccs San Martino Ist di Genova, Alberto Sobrero, ''rappresenta un importante passo in avanti nella terapia del tumore gastrico, dopo anni in cui non sono state registrate significative novità per il trattamento di questa forma di tumore''. Si tratta, rileva l'esperto, di una ''doppia innovazione: è il primo farmaco oncologico che riceve una specifica approvazione per la cura del tumore gastrico e, inoltre, agisce con un nuovo meccanismo rispetto ai farmaci già esistenti''. Lo studio Regard ha infatti dimostrato che la nuova molecola ha migliorato la sopravvivenza complessiva e quella senza progressione della malattia nei pazienti con tumore allo stomaco avanzato dopo il trattamento con la chemioterapia. (OK, Salute e Benessere) I PISTACCHI SONO UN'ARMA EFFICACE CONTRO IL DIABETE Emerge da uno studio spagnolo presentato a convegno su obesità Mangiare pistacchi e' un'arma efficace contro il diabete. Questo tipo di frutta secca, infatti, ha dei grassi "buoni" che risultano molto utili soprattutto quando si è nella fase precedente allo sviluppo vero e proprio della malattia. E' quanto emerge da uno studio spagnolo. Nello studio 54 persone in fase pre-diabete, con sovrappeso o obesità, hanno seguito per otto mesi la dieta mediterranea e ad alcuni di loro sono stati prescritti 57 grammi di pistacchi al giorno. Risultati: Non e' stata riscontrata una differenza particolare di peso tra chi aveva mangiato pistacchi e chi non lo aveva mangiati, ma nel primo gruppo risultava invece notevolmente sceso il livello di insulina, segno che il corpo trovava più facile "lavorare" gli zuccheri del cibo. Merito di grassi insaturi, fibre e carotenoidi e antiossidanti che sono contenuti in buone quantità nei pistacchi e che, spiegano gli scienziati, in un mix benefico aiutano il corpo a gestire meglio gli zuccheri. (OK, Salute e Benessere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 422 SCIENZA E SALUTE GAMBE BELLE SENZA CALZE, IN 4 MOSSE Con il caldo, non ci sono più scuse che tengano: si tolgono le calze! Ecco come avere gambe belle in tempo per l'estate Il caldo, il sole e la vita all'aria aperta non si sposano bene con calze e leggings. Anzi, il rialzo termico e la voglia di conquistare un bel colore dorato, invitano a togliere calze e coperture varie il più presto possibile. Inoltre, la salute e il benessere delle gambe beneficiano dell'esposizione all'aria e ai raggi del sole (moderata e usando il buon senso). Se in inverno ci si è date alla vita sedentaria e al fitness divano-frigorifero, allora bisognerà correre immediatamente ai ripari. Anche se le giornate si fanno via via più tiepide e il countdown procede spedito, infatti, è possibile riconquistare subito gambe belle e sane, da esibire al sole! No ai bagni caldi: D'ora in avanti, solo doccia! Una delle azioni più deleterie per chi ha gambe gonfie, appesantite o poco toniche, è il bagno caldo. Infatti, le immersioni prolungate in acqua calda altro non fanno che rallentare ulteriormente la circolazione, aumentando la stasi venosa e facendo uscire allo scoperto capillari e vene varicose. Inoltre i tessuti, con la combinazione staticità più acqua calda, perdono ancora più tonicità. Quando si avvicina l'estate è quindi opportuno abbandonare acqua calda e fumante in vasca per aprire le porte a getti di acqua fresca e corroborante. Complice anche la voglia di rinfrescarsi, le docce tiepide saranno ancora più piacevoli. Si può, però, ottenere ancora di più per la bellezza e la salute delle gambe, e tutto con un semplice doccino. Come? Facendola terminare con getti di acqua fresca indirizzati su caviglie, polpacci, glutei e fianchi. L'importante è che seguano sempre il verso dal basso verso l'alto, per favorire il microcircolo. Se le gambe sono gonfie, può essere utile riattivare la circolazione alternando docce calde e fredde: la famosa doccia scozzese, ottima appunto per chi soffre di gonfiori generalizzati e poca tonicità. Ma se le vene e i capillari sono molti ed evidenti, allora la fragilità del sistema circolatorio è troppo elevata per sottoporla allo stress caldo-freddo della doccia scozzese. In questo caso, meglio optare per semplici (ma benefiche) docce rinfrescanti. Idratare dall'interno: Tanta acqua per gambe leggerissime. Il dogma pre-estate è sempre lo stesso: bisogna bere di più! E si tratta di un consiglio-diktat davvero corretto proprio perché il nostro organismo necessita di un costante apporto di idratazione. Ma a cosa serve tanta acqua e come berla? L'acqua serve a idratare i tessuti, a favorire la circolazione, il drenaggio dei liquidi e lo smaltimento delle tossine. Inoltre, l'acqua ristabilisce i corretti livelli di energia psico-fisica, favorendo un benessere a 360° per corpo e mente. La quantità d'acqua necessaria a una donna adulta dipende da svariati fattori: condizione psicofisica generale, patologie in atto, stati di gravidanza o allattamento, stagione dell'anno, livello di umidità dell'ambiente, ecc.. Diciamo, però, che in media una donna dovrebbe bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, più verdura e frutta in quantità (ricchissime di acqua vitaminizzata e mineralizzata). Un altro consiglio è quello di spalmare il consumo di acqua durante il corso della giornata, assumendola a piccoli sorsi. Quale acqua bere? Se si soffre di ritenzione idrica, gonfiore delle gambe, cellulite e stasi venosa, è consigliata un'acqua a basso contenuto di sodio. Questa tipologia di acqua oligominerale, infatti, favorisce la diuresi e dunque la risoluzione di fastidi come la ritenzione idrica e gli edemi alle gambe. Favorire la circolazione: Niente grasso, è solo gonfiore Anche le donne più magre possono soffrire di gonfiore alle gambe e problemi estetici agli arti inferiori. Ma, solitamente, coloro che si allenano costantemente non hanno questo tipo di problema. La chiave sta nella circolazione: se il microcircolo è lento, infatti, le pareti venose si dilatano e le gambe si gonfiano. Viceversa, con un corretto drenaggio anche gli arti riacquistano vitalità e tonicità. Per favorire la corretta circolazione, è necessario intervenire su diversi fronti: partendo dalle calzature. Vietatissimi i tacchi a spillo indossati per ore, così come le ballerine piatte. (Donna moderna)