Anno III – Numero 425 AVVISO Ordine 1. Ordine: 9 Giugno p.v. Serata di Burraco: Beneficenza per l’UNITALSI Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Presto un soffio nel cellulare farà scoprire se si ha il cancro 3. Tumore al pancreas: si scopre con un test della saliva Venerdì 06 Giugno 2014, S. Norberto Proverbio di oggi…….. Quann’ ‘o peròcchio saglie ‘ngloria, perde ‘a scienzia e ‘a memoria ORDINE: SERATA DI BURRACO PER L’ U.N.I.T.A.L.S.I. Lunedì 9 Giugno, ore 21.00, sede Ordine, serata di beneficenza. Come Partecipare: collegarsi al sito dell’Ordine, sez. Eventi, oppure contattare gli uffici dell’Ordine o spedire un sms al n. 339 81 77 933 SCIENZA E SALUTE Prevenzione e Salute 4. Il vostro bambino nascerà d’estate? Ecco quello che dovreste sapere 5. Perdere peso divertendosi Funziona meglio e si mangia meno Farmaci e Salute 6. Tirone, l'antiossidante che protegge il Dna della pelle PRESTO UN SOFFIO NEL CELLULARE FARÀ SCOPRIRE SE SI HA IL CANCRO Grazie a un'app si potrà individuare la patologia nel colon Basterà un soffio nel cellulare per scoprire se si ha il cancro. E in un futuro non troppo lontano. Gli scienziati della Cambridge University, dicono che si dovranno aspettare solo due anni. E' già stato sviluppato un prototipo funzionante ma adesso gli esperti sono al lavoro per miniaturizzare la tecnologia e far sì che il dispositivo possa essere incluso in un telefonino. Servono solo i soldi - "Per realizzarlo ci vogliono due anni. Bisogna solo trovare l'investimento". Uno strumento che potrebbe essere fondamentale per la diagnosi precoce. Il cuore della tecnologia è un microchip, grande quanto un'unghia, che può essere programmato per "odorare" qualsiasi sostanza chimica. Ha una grande sensibilità che gli permette di identificare le sostanze a concentrazioni molto basse. Negli scorsi anni, il dispositivo "Lonestar", che sembra un tablet con un tibo per analizzare il respiro, è stato testato su differenti marker della patologia. I ricercatori l'hanno utilizzato per discriminare tra le persone sane, quelle con una da quelle affette da colite e da quelle con il cancro al colon. (Tgcom24) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 425 PREVENZIONE E SALUTE IL VOSTRO BAMBINO NASCERÀ D’ESTATE? ECCO QUELLO CHE DOVRESTE SAPERE La Società Italiana di Neonatologia risponde a tutti dubbi delle future mamme I piccolissimi con il caldo debbono bere molta acqua? Rischiano di più se sono punti dalle zanzare? Possono andare la mare, in montagna o in aereo? Con quali precauzioni? A queste e ad altre domande, che probabilmente si stanno ponendo molte donne che stanno per diventare mamme, rispondono gli esperti della Società italiana di neonatologia con una serie di «vero» e « falso». I neonati non possono andare al mare: FALSO Il neonato è piuttosto inadeguato nel far fronte a temperature che si discostano troppo da quella del benessere termico. Pertanto è particolarmente vulnerabile in caso di temperature elevate e fortemente a rischio di disidratazione, rilevabile attraverso una scarsa emissione di urine (pannolino spesso asciutto), secchezza delle mucose, irritabilità o sopore, talvolta alterazioni della temperatura corporea. È, tuttavia, possibile trasferirsi per le vacanze estive in una località di mare con un neonato, garantendogli però le condizioni climatiche più adatte, che implicano l’uscire nelle ore più temperate (quelle del primo mattino e del tardo pomeriggio/sera), stare in ambienti temperati e ventilati (macchina compresa), non essere mai esposto direttamente ai raggi solari. I neonati possono viaggiare in auto: VERO I neonati possono affrontare viaggi in auto, se sono garantire condizioni climatiche favorevoli all’interno dell’abitacolo. È quindi preferibile viaggiare nelle ore più temperate della giornata. Il neonato deve essere alloggiato nel suo “ovetto” o “navicella”, opportunamente fissati al sedile. Il neonato deve bere acqua: FALSO Una corretta dieta lattea - meglio se con latte materno- ha un elevato contenuto idrico e soddisfa i fabbisogni non solo calorici, ma anche di liquidi necessari a mantenere un adeguato equilibrio idroelettrolitico. Teoricamente dunque, non andrebbero proposte integrazioni con altri liquidi, neppure acqua. Il neonato deve essere sempre molto coperto, anche al mare: FALSO È bene che il neonato non venga esposto direttamente ai raggi solari, specie nelle ore nelle quali il sole è più vicino allo zenit. Nelle ore più temperate, in occasione delle passeggiate, il piccolo va coperto con indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti. È consigliabile un solo strato di indumenti. Un cappellino chiaro a falda ampia lo proteggerà da eventuali congiuntiviti da esposizione solare Bisogna sempre utilizzare creme protettive: FALSO La miglior prevenzione delle scottature e dell’eritema è una scarsa e mai diretta esposizione solare del neonato. Non sono consigliabili di routine, ma possono essere eventualmente utilizzate in rare occasioni, per le zone esposte, creme con filtro fisico (ovvero contenenti minerali quali ossido di zinco o titanio che riflettono i raggi solari impedendone la penetrazione) di ottima qualità, ad alto potere filtrante e non troppo untuose, per evitare l’occlusione dei pori. È importante fare attenzione alle punture di insetti: VERO Bisogna evitare aree nelle quali siano presenti molti insetti. Se sono presenti, la miglior prevenzione dalle punture si può effettuare, specie nelle ore serali, con metodi di barriera, quali zanzariere poste su culle, carrozzine e possibilmente anche alle finestre. Sono poco consigliabili prodotti con fornelletti emanatori di sostanze potenzialmente tossiche che, se usati, richiedono un’ottima ventilazione dell’ambiente prima di portarvi il neonato. Vanno evitati anche prodotti repellenti da spruzzare sulla cute. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 425 I neonati non dovrebbero fare bagni in piscina o al mare: VERO È molto in voga consigliare corsi di “acquaticità” ai lattanti, tuttavia, raramente la temperatura e soprattutto la composizione (prodotti clorati) e la contaminazione (maggiore in caso di temperature più elevate del consueto, superiori a 26-28 gradi) dell’acqua delle piscine le rende adatte ai neonati. Spesso poi, nelle prime settimane di vita è ancora presente il residuo del moncone ombelicale o che potrebbe infettarsi. Si tratta, dunque, di una scelta che va ben ponderata in considerazione di questi elementi. Anche l’acqua di mare, per le sue temperature, è poco adatta al bagnetto nelle prime settimane di vita. I neonati non possono andare in montagna: FALSO I bambini nascono (benissimo) anche in montagna e questo fa capire che tale luogo non è controindicato per un neonato. Le temperature, che in estate sono generalmente più miti che in città, sono assolutamente adatte una vacanza con un piccolo di poche settimane. Tuttavia, è preferibile che non si tratti di periodi molto brevi (ad esempio un weekend) che non permettono gli adattamenti fisiologici richiesti dal cambio di altitudine e dunque di pressione atmosferica. Altezze elevate (superiori a 2000 mt) sono comunque sconsigliabili. Se possibile è opportuna una tappa intermedia di “acclimatamento”. L’abbigliamento sarà conseguente alle temperature presenti. Il neonato non deve viaggiare in aereo: FALSO Se necessario il neonato può prendere l’aereo (previo contatto con la Compagnia aerea per le indicazioni del caso), ma sarà sottoposto ad uno stress dovuto ad eventuali sbalzi di temperatura, di pressione, a luce e rumori che possono disturbarlo, nonché ad un ambiente igienicamente non sempre appropriato alle sue difese immunitarie. La scelta migliore è quella di differire, se possibile, il viaggio in aereo ad età successive. Nel caso l’aereo dovesse proprio essere utilizzato, è consigliabile stimolare frequentemente la suzione del piccolo, riducendo in questo modo la possibilità che la chiusura della comunicazione tra faringe e orecchio medio crei depressione atmosferica in quest’ultimo, in particolare durante decollo e atterraggio, e dunque dolore. Non si possono dare farmaci ai neonati senza parere del pediatra:VERO Lontani da casa e dal proprio pediatra più facilmente si può cadere nella tentazione del »fai da te», ma il neonato, a differenza dell’adulto (e anche del bambino più grandicello,) ha caratteristiche specifiche di “tolleranza” ai farmaci, dovute alla sua composizione corporea, al suo peso, alla sua capacità di assorbimento ed eliminazione dei medicinali. Solo il neonatologo o il pediatra è in grado di prescrivere farmaci ad un bambino di poche settimane e va pertanto sempre consultato nel caso si sospetti che il piccolo abbia un disturbo e si ritenga abbia bisogno di medicine. (Salute, Corriere) La circoncisione abbassa rischio cancro prostata La circoncisione potrebbe avere un effetto sul cancro alla prostata, diminuendo il rischio da adulti. Lo afferma uno studio canadese pubblicato dal British Journal of Urology International. Lo studio si basa sui dati di oltre 3mila uomini tra 40 e 75 anni, da cui è emerso che il rischio di tumore si abbassa del 14% nei circoncisi. Il dato conferma alcune osservazioni secondo cui i musulmani e gli ebrei hanno una minore incidenza di questo tumore rispetto agli occidentali, e una spiegazione, scrivono gli autori, potrebbe trovarsi nel minor tasso di malattie sessualmente trasmesse, il cui legame con il tumore è stato già dimostrato, dovuto alla circoncisione. "E' presto per dire che la circoncisione previene il tumore - affermano gli autori, ma sembra che possa aiutare a diminuire il rischio". (Agi) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 425 PREVENZIONE E SALUTE PERDERE PESO DIVERTENDOSI FUNZIONA MEGLIO E SI MANGIA MENO Correre o fare esercizio fisico associandolo al divertimento consente un maggior dispendio calorico. E anche le parole che si usano sono fondamentali Si dimagrisce di più se si va a fare una piacevole passeggiata anziché a correre, anche se di fatto l’esercizio fisico è assolutamente lo stesso, ma cambiano solo le parole per dirlo: questione di termini utilizzati e di approccio psicologico, come dimostra uno studio franco-americano che vuole enfatizzare il potere della mente anche nelle questioni più squisitamente organiche come la dieta e i chili di troppo. L’esperimento: I ricercatori francesi e americani hanno raccolto un gruppo costituito da 56 donne sane, adulte e soprappeso, sottoponendole a un esercizio fisico di circa 30 minuti . Al primo gruppo è stato detto che avrebbero fatto fitness e poi sarebbe seguita una pausa pranzo, mentre al secondo gruppo, sottoposto in realtà allo stesso tipo di sforzo, è stato detto che prima del pranzo avrebbero fatto una piacevole passeggiata. RISULTATI: Inutile sottolineare quanto le parole scelte siano importanti, ma l’esperimento è andato oltre ogni immaginazione, dimostrando che le signore convinte di aver fatto una semplice e piacevole passeggiata erano meno affaticate e, in quanto più soddisfatte, anche meno fameliche al momento di sedersi a tavola. Chi aveva fatto “esercizio fisico” si è buttato a capofitto su budini e dolci, chi aveva “passeggiato divertendosi” si è orientata invece su insalate o prodotti più dietetici poiché, in quanto soddisfatta, tendenzialmente ha cercato minor compensazione nel cibo rispetto gruppo insoddisfatto e stanco. Stesso test è stato effettuato su un gruppo di uomini, comunicando a metà dei volontari che avrebbero dovuto allenarsi e all’altra metà che avrebbero camminato per visitar la città. In realtà entrambi i gruppi sono stati sottoposti alla stessa performance, ma i primi alla fine del test si sono ingurgitati il doppio delle caramelle in dotazione. A conclusione dell’analisi gli studiosi hanno anche monitorato un gruppo di 231 maratoneti tra i 16 e i 17 anni giunti al traguardo dopo un percorso di 10 chilometri, osservando da parte di coloro che si dichiaravano divertiti dall’esperienza un minor consumo di barrette di cioccolato. Effetti collaterali all’esercizio: A monte di questo curioso esperimento c’è una verità spesso insindacabile: non sempre a un aumento di esercizio fisico segue una perdita di peso, anzi talvolta accade persino di ingrassare, proprio perché un più elevato consumo calorico rischia di trasformarsi in un moltiplicatore dell’appetito. E a cosa serve allenarsi per un’ora come forsennati se poi si mangia il triplo? Quando invece l’attività ginnica viene vissuta come divertimento o come passatempo è meno probabile che il moltiplicatore dell’appetito entri in azione, anche perché spesso c’è una forte valenza psicologica nel bisogno di cibo, che insorge non a caso a causa di un sentimento di insoddisfazione. Lo studio: a guidare la ricerca Carolina O.C. Werle, che punta il dito innanzitutto sugli effetti psicologici dei termini utilizzati negli esperimenti e in secondo luogo sottolinea come un umore positivo faccia sì che si cerchino meno compensazioni nel cibo. E se a volte per ingannare la mente basta usare qualche trucchetto verbale, perché non farlo? Le parole hanno un forte potere suggestivo e se si aggiunge un tocco di piacevole musica e una compagnia gradita il gioco è fatto, mentre se la nostra esperienza si trasforma in qualcosa di spiacevole è quasi matematico che tornati a casa apriremo il frigo. E non dimagriremo affatto. (Salute) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 425 DERMATOLOGIA E SALUTE TIRONE, L'ANTIOSSIDANTE CHE PROTEGGE IL DNA DELLA PELLE Potrebbe essere la molecola del futuro contro i danni del sole Si chiama tirone il nuovo antiossidante che promette di proteggere totalmente la pelle dall'azione nociva degli Uv-A presenti nei raggi del sole. Ad identificarlo è stato un gruppo di ricercatori dell'Univ. di Newcastle che in uno studio pubblicato sul Faseb Journal hanno dimostrato che questa molecola è ben 5 volte più efficace del resveratrolo presente nel vino rosso nel contrastare lo stress ossidativo e i danni al Dna causati da queste radiazioni. Birch-Machin e collaboratori hanno testato le potenzialità del tirone sulle cellule della pelle. Dopo aver somministrato a queste ultime questo o altri noti antiossidanti i ricercatori hanno analizzato i livelli di stress ossidativo e i danni indotti al Dna dei mitocondri, le “centrali energetiche” delle cellule. E' stato così scoperto che mentre questa nuova molecola protegge al 100% sia dallo stress ossidativo che dai danni al Dna mitocondriale, il resveratrolo li contrasta solo al 22%. Nemmeno altri due noti antiossidanti, la curcumina del curry e l'N-acetilcisteina già da tempo utilizzata in dermatologia, riescono a proteggere le cellule tanto quanto il tirone. La prima, infatti, contrasta l'8% dei danni al Dna e il 16% dello stress ossidativo, mentre la seconda offre livelli di protezione pari, rispettivamente, all'8 e al 20%. “Scoprire che il tirone offre una protezione completa contro i danni al Dna è eccitante e promettente – ha commentato Birch-Machin – tuttavia siamo ancora in una fase precoce dato che il tirone non è un composto naturale e non è ancora stato testato per la sua tossicità nell'uomo, anche se c'è stato qualche studio nei ratti”. “Questa scoperta sul tirone ci fornisce una piattaforma per studiare un antiossidante – preferibilmente un composto presente in natura con una struttura simile che potrebbe poi essere aggiunto in sicurezza al cibo o ai cosmetici”. (Salute, Sole24ore) TUMORE AL PANCREAS: SI SCOPRE CON UN TEST DELLA SALIVA Chi ne è affetto è caratterizzato da una particolare composizione della flora microbica Nuove speranze nella lotta contro il tumore al pancreas: i ricercatori della San Diego State University hanno scoperto che la sua presenza è associata a una particolare composizione della popolazione batterica nella saliva. Quello al pancreas non è un tumore molto diffuso. Tuttavia il suo alto tasso di mortalità lo rende una patologia di elevato interesse anche dal punto di vista diagnostico. Spesso, infatti, l'insuccesso dei trattamenti è dovuto al fatto che i sintomi di questa neoplasia si manifestano solo quando la malattia è ormai incurabile. Analizzando la flora batterica presente nella saliva di 131 pazienti hanno però scoperto che in presenza di un tumore al pancreas (e non di altre patologie che possono colpire questa ghiandola) i livelli di Leptotrichia e di Campylobacter sono più elevati rispetto a quelli rilevabili sia in individui sani. Viceversa, solo nella saliva dei partecipanti affetti da questa forma di tumore sono state rilevate concentrazioni ridotte di Streptococcus, Treponema e Veillonella. “I nostri studi suggeriscono che i rapporti quantitativi fra particolari tipi di batteri presenti nella saliva potrebbero indicare la presenza di un tumore al pancreas”, ha commentato Torres, aggiungendo: “Potremmo riuscire a rilevare il cancro al pancreas nei suoi stadi precoci prelevando la saliva dei pazienti e valutando le proporzioni di questi batteri”. (Salute, Sole24ore)