Anno III – Numero 427 AVVISO Ordine 1. Nasce l’Unione Cattolici Farmacisti di Napoli. Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. La coppia funziona? Anche il sonno è in sincronia 3. Perché non ci mordiamo (quasi mai) la lingua quando mastichiamo? 4. Farmaci: nuova tecnica monitora con luce concentrazioni Prevenzione e Salute 5. Anemia: integratori ferro migliorano qualita' vita donne Martedì 10 Giugno 2014, S. Diana, Marcello Proverbio di oggi…….. ‘A verità è ccomm’a mmedicina: è amara e nnisciuno ‘a vò, però fa bbene. ORDINE: NASCE L’UNIONE CATTOLICI FARMACISTI CATTOLICI DI NAPOLI Ieri sera, nella sede dell’Ordine della provincia di Napoli, evento di beneficenza per l’UNITALSI Napoli. Grande partecipazione (± 200 Colleghi), all’evento organizzato dall’Ordine e da Federfarma Napoli. I fondi raccolti sono stati destinati all’Unitalsi Napoli. Nel corso della serata presentata la nuova associazione Unione Cattolici Farmacisti Italiani alla presenza del presidente Nazionale Dott. Piero URODA, padre Ivyes L’Unione dei Farmacisti Cattolici Italiani di Napoli riprende dunque il proprio cammino con l’ impegno di promuovere tra gli iscritti: la volontà di seguire nell’esercizio della professione farmaceutica gli insegnamenti del Vangelo e del Magistero della Chiesa; il miglioramento morale e culturale dell’individuo; l’adesione sincera ai dettami della Deontologia Professionale; Alimenti e Salute 6. Single a tavola, come evitare errori di scelta e porzioni 7. Diete, anche le prugne secche aiutano a dimagrire SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 427 ALIMENTI E SALUTE SINGLE A TAVOLA, COME EVITARE ERRORI DI SCELTA E PORZIONI Chi mangia solo spesso si nutre troppo e male e consuma meno frutta e verdura Si è parlato molto di quanto spenda un single per fare la spesa (80 euro per due settimane?), ma difficilmente si sottolinea quanto sia importante che questi soldi vengano spesi bene. E non solo per evitare sprechi (spesso le porzioni non sono formulate per una singola persona), ma perché chi vive e mangia da solo (condizione sempre più frequente anche in Italia) può facilmente lasciarsi guidare più dalla «gola» e dalla comodità che dall’equilibrio e dalla varietà dei menu. Inoltre è anche più probabile che i single facciano pasti irregolari e con porzioni esagerate. Se si prende una pizza surgelata o una confezione di salumi, e non c’è nessuno con cui condividerla, è più facile mangiarla tutta, indipendentemente dal peso. Chi pasteggia in compagnia consuma più frutta e verdura: Gli studi sul modo di mangiare dei single non mancano e in uno dei più recenti, condotto negli Usa e pubblicato su Public Health and Nutrition, i ricercatori dell’Università del Minnesota hanno esaminato le abitudini alimentari di più di 2 mila persone, rilevate durante l’adolescenza e a distanza di 10 anni, osservando che i giovani adulti (sia maschi sia femmine) che condividevano spesso i pasti con altre persone mangiavano più frutta e, nel caso delle donne, anche più verdura, latte e derivati e assumevano più calcio, ferro, potassio e fibra. Inoltre, la probabilità di condividere i pasti da adulti era più elevata tra chi da adolescente mangiava spesso in famiglia (abitudine, che in molti studi è risultata associata con una dieta più sana). Le porzioni: In un altro studio, condotto in Spagna e pubblicato su PLOSone, in cui si sono esaminate le abitudini alimentari di più di 7300 anziani ad alto rischio cardiovascolare, si è visto che la condizione di single (così come essere diabetico o fumatore) si associava a una minore aderenza alla dieta mediterranea, notoriamente protettiva. «Per i single, prima ancora delle porzioni, è la qualità degli alimenti che può rappresentare un problema - commenta Maria Grazia Carbonelli, dir. dell’Unità operativa di dietologia e nutrizione dell’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma -. Uno degli ingredienti spesso presenti in eccesso è il sale, per il frequente ricorso a pizze, salumi, formaggi, piatti pronti. Sicuramente i single consumano anche meno verdura e frutta, che sono più deperibili e richiedono almeno un minimo di preparazione. Ora, però, la grande distribuzione ci aiuta con verdure lavate e pronte da consumare e con quelle surgelate. Anche la frutta si trova già sbucciata in confezioni monodose». Quindi, non è difficile avere menu salutari se ci si aiuta con materie prime pronte per essere cucinate e si scelgono preparazioni semplici. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 427 ALIMENTI E SALUTE Diete, anche le prugne secche aiutano a dimagrire Favoriscono la perdita di peso e il senso di sazietà Spesso accusata di rischiare di compromettere le diete dimagranti, la frutta essiccata può in realtà essere un prezioso alleato del dimagrimento, o almeno sembra essere proprio questo il caso delle prugne secche, che secondo uno studio possono addirittura favorire la perdita di peso. Presentato da Jason Halford e Jo Harrold, esperti del Dipartimento di Scienze Psicologiche dell'Università di Liverpool, questo nuovo studio ha infatti dimostrato che il consumo quotidiano di circa un etto e mezzo di prugne secche è associato a un dimagrimento più significativo e a un aumento del senso di sazietà che, ha sottolineato Halford, “può essere un sentore di effetti più a lungo termine delle prugne e della frutta secca sull’appetito”. STUDIO: le ricerche hanno coinvolto 74 donne e 26 uomini di età media pari a 43 anni, tutti i sovrappeso o obesi e abituati a un'alimentazione a basso contenuto di fibre, che hanno dovuto seguire per 12 settimane una dieta. A un gruppo di partecipanti sono stati forniti consigli su spuntini sani, mentre ad un altro è stato indicato di magiare tutti i giorni delle prugne secche. In particolare, alle donne è stato indicato di consumarne 140 grammi al giorno, mentre gli uomini ne hanno dovuti mangiare tutti i giorni 171 grammi. RISULTATI: è stato così scoperto che il consumo di prugne secche permette di ridurre significativamente il peso, consentendo una perdita media di 2 chili e di 2,5 cm di girovita. Le differenze nei livelli di perdita di peso fra i due gruppi sono risultate particolarmente significative – con una tendenza a dimagrire di più fra chi stava assumendo prugne secche – nelle ultime 4 settimane di dieta, ma già dopo le prime 8 settimane è stato riscontrato un maggiore senso di sazietà fra i partecipanti che stavano mangiando quotidianamente prugne. Infine, nonostante le grandi quantità di prugne consumate e nonostante i partecipanti non fossero abituati a mangiare molte fibre non sono stati osservati effetti collaterali. "Questi risultati dimostrano che il consumo di quantità significative di prugne secche ogni giorno come parte di una dieta sana ed equilibrata non porti ad aumento di peso – commenta la nutrizionista Evelina Flachi – Inoltre, dimostrano come il consumo di frutta secca non debba essere sconsigliato nell’ambito di una dieta sana e uno stile di vita attivo”. Secondo l'esperta è probabile che questa raccomandazione affondi le sue radici nella convinzione che le prugne secche contengano più carboidrati rispetto alle prugne fresche. “In realtà – spiega Flachi – per ciascuna porzione, gli zuccheri sono gli stessi, dal momento che una prugna secca altro non è che una prugna fresca parzialmente disidratata”. “I consumi di frutta e verdura sono spesso al di sotto dei livelli giornalieri raccomandati – conclude la nutrizionista – e dunque l’aggiunta di frutta secca nell’alimentazione potrebbe essere parte della soluzione a questa carenza”. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 427 SCIENZA E SALUTE LA COPPIA FUNZIONA? ANCHE IL SONNO È IN SINCRONIA Se la coppia funziona anche il sonno è in sincronia. Parola dei ricercatori dell'Università di Pittsburgh, negli Usa, che hanno presentato alla conferenza Sleep 2014 i dati di una curiosa sperimentazione. Gli scienziati hanno arruolato 46 coppie, sposate e non sposate, che per 10 giorni sono state monitorate grazie ad un actiografo, un dispositivo portatile, simile ad un orologio da polso, che monitora e registra dati durante il sonno. I dati confermano che le coppie “affiatate” vanno a dormire e si risvegliano insieme, per il 75% del tempo. Un questionario ha poi misurato l'affiatamento, scoprendo che più i tempi del riposo combaciavano più le donne giudicavano soddisfacente la relazione. Segno che la sincronia dei tempi quotidiani rappresentano un indicatore, secondo gli autori, utile per misurare la qualità di un rapporto. (salute, Sole 24ore) PERCHÉ NON CI MORDIAMO (QUASI MAI) LA LINGUA QUANDO MASTICHIAMO? Identificato il circuito neurale che controlla il movimento della lingua e lo sincronizza con l’apertura e la chiusura della bocca. E’ grazie al lavoro coordinato di queste cellule nervose che i nostri pasti non si trasformano in scene platter. Masticare sembra un'azione molto naturale, un po' come respirare o dormire. Eppure dietro a questo semplice gesto c'è un meccanismo complesso: vi siete mai chiesti come mai, anche quando non siamo strettamente concentrati sull'atto del mangiare, riusciamo a non morderci la lingua, che pure si trova nel bel mezzo del processo? Una questione di cervello: Un gruppo di ricercatori della Duke University di Durham, North Carolina, ha fatto luce sul circuito neurale che fa sì che i nostri pasti non si trasformino ogni volta in una carneficina. L'equipe ha studiato, in particolare, il funzionamento di due tipi di cellule nervose nel cervello dei topi: i neuroni premotori e i motoneuroni, già noti per essere coinvolti nel controllo della masticazione. Utilizzando una versione innocua, geneticamente modificata e fluorescente del virus della rabbia, che parte dai nervi periferici per infettare, via via a ritroso, l'intero sistema nervoso centrale, i ricercatori sono riusciti a tracciare i vari tipi di cellule nervose e a capire come queste lavorino in team per regolare la chiusura o l'apertura di mascella e mandibola e la protrusione o retrazione della lingua. Lavoro di squadra: Hanno così scoperto che un gruppo di neuroni premotori si connette simultaneamente ai motoneuroni che regolano l'apertura della bocca e l'estensione della lingua; un altro gruppo di neuroni premotori si connette ai motoneuroni che regolano la chiusura della bocca e la retrazione della lingua. Un'analoga suddivisione di compiti potrebbe essere alla base di altri comuni, ma poco spiegati, movimenti dei muscoli orofacciali, come per esempio il digrignamento dei denti, o alcuni tipi di vocalizzi. (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 427 SCIENZA E SALUTE FARMACI: NUOVA TECNICA MONITORA CON LUCE CONCENTRAZIONI Utilizzare la luce per monitorare gli effetti di differenti concentrazioni di farmaci durante un trattamento e identificare in tempo eventuali sovradosaggi o sottodosaggi. E' il traguardo raggiunto da un team di ricercatori svizzeri. Il metodo, estremamente semplice, è stato descritto sulla rivista 'Nature Chemical Biology' e potrebbe essere utilizzato per valutare l'andamento di una terapia farmacologica al di fuori dei laboratori diagnostici. Il dosaggio ottimale di un farmaco puo' variare ampiamente a seconda della malattia e del profilo specifico del paziente in cura. Alcuni farmaci hanno una limitata "finestra terapeutica", nel senso che devono essere usati in precise concentrazioni per non essere tossici. Di conseguenza essere in grado di confermare il rispetto delle dosi prescritte e' fondamentale. Il metodo ideato dal gruppo di studiosi svizzeri si muove in questo senso. La strategia sfrutta proteine luminescenti - che emettono luce - e le incorpora in una molecola/sensore piu' ampia inserita in un campione di sangue. In assenza delle molecole del farmaco, il sistema sensoriale si illumina di rosso mentre quando incontra il medicinale passa alla luce blu o produce dati relativi al rapporto luce blu-luce rossa in proporzione con le concentrazioni di farmaco. Poiche' il metodo funziona emanando luce, il segnale puo' essere rilevato anche attraverso una sola goccia di sangue con una normale fotocamera disponibile in commercio. Un aspetto che potrebbe permettere l'utilizzo della tecnica nelle case dei pazienti e nei paesi del mondo in via di sviluppo con infrastrutture limitate. (Agi) Anemia: integratori ferro migliorano qualita' vita donne Gli integratori di ferro migliorano la qualità della vita delle donne con cicli mestruali particolarmente abbondanti. E' quanto emerso da un nuovo studio finlandese pubblicato sulla rivista 'Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica'. Una delle cause principali della carenza di ferro e dell'anemia tra le donne è l'abbondante sanguinamento durante il periodo mestruale. Nel corso del tempo la perdita di ferro mensile senza adeguata integrazione può ridurre i depositi di ferro nel corpo, deficit che influisce sulle prestazioni fisiche, le funzioni cognitive, l'umore e la qualità complessiva della vita. La ricerca, ha coinvolto un campione di 236 donne, il 27% con diagnosi di anemia e il 60 % con livelli di ferritina estremamente bassi. Un anno dopo la terapia le donne anemiche sottoposte a integrazione mostravano un notevole aumento di energia, funzione fisica e sociale e una diminuzione di ansia e depressione rispetto alle donne non sottoposte e al gruppo delle non anemiche. (Agi)