Anno III – Numero 429 AVVISO Ordine 1. Corso BLSD: uso del defibrillatore Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Il test del sangue che salva dall'infarto Farmaci e Salute 3. Il nuovo farmaco contro l’epatite C subito gratis ai pazienti più gravi Prevenzione e Salute 4. Niente pesce spada per le donne incinte: contiene troppo mercurio 5. Troppi nei indicano maggiori rischi di cancro al seno 6. Seimila passi al giorno contro l’artrite Alimenti e Salute 7. Dieta anti-afa: 10 dritte per combattere il caldo a tavola 8. La classifica dei supercibi amici della salute Venerdì 13 Giugno 2014, S. Antonio Proverbio di oggi…….. Meglio 'auciello 'e campagna ca chillo 'e cajola. Meglio l'uccello di campagna che quello chiuso in gabbia. ORDINE: CORSO TEORICO-PRATICO MANOVRE DI RIANIMAZIONE E USO DEL DEFIBRILLATORE Domenica 15 p.v. alle ore 9.00, X Ediz. del cors0 Teorico Pratico. Come Partecipare: recarsi direttamente presso la sede dell’Ordine ed iscriversi. Il corso dà diritto a 10 crediti formativi Ecm. IL TEST DEL SANGUE CHE SALVA DALL'INFARTO L'esame sarebbe in grado di svelare la predisposizione a problemi cardiovascolari Un test del sangue basato sull’esame di alcuni geni svela il rischio di morte per infarto per individui con problemi cardiovascolari e permette dunque di intervenire precocemente con programmi di prevenzione personalizzata per quei pazienti che risultano più a rischio. Il test potrebbe un giorno anche essere messo a disposizione dei pazienti con un apparecchietto da usare a casa come quello che i diabetici usano per misurare la glicemia. Il test è stato presentato sulla rivista Genome Medicine ed è stato sviluppato e sperimentato su un primo gruppo di pazienti. Individui che hanno un problema di circolazione sanguigna a livello delle arterie che ossigenano il cuore - le coronarie - magari ostruite da depositi di calcio e colesterolo - sono a rischio di infarto. Ma non tutti questi soggetti andranno poi veramente incontro ad un attacco cardiaco e questo test del sangue potrebbe permettere di prevedere quali pazienti rischiano di più e quindi tenerli sotto controllo con terapie e programmi di prevenzione più adeguati e ferrei. Testato su oltre 300 pazienti, l’esame si è rivelato accurato nel distinguere tra i pazienti che hanno un serio rischio di infarto e quelli che invece rischiano meno. (salute, il Giornale) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 429 FARMACI E SALUTE IL NUOVO FARMACO CONTRO L’EPATITE C SUBITO GRATIS AI PAZIENTI PIÙ GRAVI La decisione dell’Agenzia del farmaco. Sofosbuvir elimina il virus nel 90-100% dei casi. Sarà fornito ai malati dall‘azienda produttrice come «uso compassionevole» Il nuovo e atteso farmaco contro l’epatite C, sofosbuvir, in grado di eliminare il virus dal sangue del paziente nel 90-100% dei casi in sole 12 settimane di trattamento a casa, e non ancora disponibile, verrà fornito da subito e gratuitamente ai pazienti affetti da epatite C nei casi più urgenti. L’annuncio arriva dall’Aifa e accende le speranze in molti malati, considerando che in Italia sono 500mila le persone colpite dall’infezione, con un bilancio di circa novemila morti l’anno. Il Comitato prezzi e rimborso dell’Aifa ha preso atto della richiesta dell’azienda produttrice Gilead di «sospendere la negoziazione di sofosbuvir per un periodo di 30 giorni al fine di definire i dettagli dell’accordo. Durante questo periodo, Aifa e Gilead hanno previsto una soluzione per fornire da subito il farmaco ai pazienti affetti da epatite C nei casi più urgenti, ovvero pazienti con recidiva severa di epatite dopo trapianto di fegato (epatite fibrosante colestatica o epatite cronica con grado di fibrosi) oppure pazienti con cirrosi scompensata in lista per trapianto epatico». Trattativa sul prezzo: Il farmaco verrà fornito gratuitamente ai pazienti dalla stessa azienda come «uso compassionevole». Era stato lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ad annunciare che il prezzo del nuovo farmaco sarebbe stato stabilito entro il 19 giugno». Il ministro ha già espresso l’intenzione di portare il tema in Consiglio dei ministri, in vista dei nuovi e costosi farmaci contro l’epatite C in arrivo sul mercato italiano entro il 2014-15, con particolare riferimento al sofosbuvir. Al momento, ha spiegato il ministro, «stiamo trattando tramite l’Aifa e speriamo di ottenere il prezzo più basso. Poi arriveranno però anche scelte laceranti, considerando che si punta a un piano per l’eradicazione della malattia e che in Italia ci sono 500mila malati». (Ansa) NIENTE PESCE SPADA PER LE DONNE INCINTE: CONTIENE TROPPO MERCURIO Le nuove raccomandazioni invitano a mangiare da 225 grammi a 335 grammi a settimana di pesce con poco mercurio, per supportare lo sviluppo del feto Mangiare più pesce per migliorare lo sviluppo del feto, ma evitare pesce spada, squalo e sgombro reale perché ricchi di mercurio: sono le nuove raccomandazioni che arrivano dalle agenzie Fda ed Epa sul consumo di pesce per le donne incinte, in allattamento, o che pianificano una gravidanza e per i bambini piccoli. «Per anni molte le donne hanno limitato o evitato di mangiare pesce durante la gravidanza o nell’alimentare i figli piccoli, ma nuovi studi ci dicono che così si fanno perdere importanti sostanze nutritive per la crescita e lo sviluppo». I pesci «sicuri» e quelli da evitare : Le nuove raccomandazioni invitano le donne incinta a mangiare almeno da 225 a 335 g. a settimana di pesce con poco mercurio, per supportare la crescita e lo sviluppo del feto. I pesci da evitare durante la gravidanza e l’allattamento, perché con alto contenuto di mercurio, sono quattro: il tilefish del Golfo del Messico, lo squalo, il pesce spada e lo sgombro reale. Va inoltre limitato il consumo di tonno bianco (albacora) a 150 g. a settimana. I pesci con poco mercurio sono invece quelli più consumati, come salmone, gamberi, merlani, tonno in scatola, tilapia, pesce gatto e merluzzo. (Ansa) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 429 ALIMENTI E SALUTE LA CLASSIFICA DEI SUPER-CIBI AMICI DELLA SALUTE In testa crucifere e verdure a foglia verde. Grandi esclusi fra i frutti di bosco Una classifica dei super-cibi provenienti dal mondo vegetale più salutari in assoluto: a pubblicarla sulle pagine di Preventing Chronic Disease, che sfruttando i dati messi a disposizione dal Dipartimenti dell'Agricoltura statunitense ha dato un punteggio a 47 varietà di frutta e verdura basandosi sul loro valore nutrizionale inteso come densità dei nutrienti presenti al loro interno. “La classifica – fa chiarezza sulla qualità nutrizionale dei diversi alimenti e potrebbe essere d'aiuto per selezionare varietà più dense di nutrienti all'interno del gruppo dei super-cibi”. In effetti le linee guida elaborate dagli esperti di salute e nutrizione sottolineano sempre l'importanza del consumo di frutta e verdura in quanto associato a una riduzione del rischio di sviluppare malattie croniche, ma fino ad oggi nessuno aveva mai classificato ufficialmente il loro valore nutrizionale in termini di densità di molecole salutari. Il lavoro ha permesso di ottenere dei punteggi che, come spiega la ricercatrice, “possono aiutare i consumatori a concentrarsi sui loro fabbisogni energetici quotidiani, e sul modo migliore per ricavare più nutrienti possibili dai loro cibi”. Fra gli alimenti presi in considerazione solo 6 non soddisfano le caratteristiche necessarie per essere considerati super-cibi: i lamponi, i mandarini, i mirtilli rossi, l'aglio, le cipolle e i mirtilli neri. Tutti questi cibi sono ricchi di vitamine e minerali, ma non sono densi di nutrienti come gli altri 41 alimenti entrati di diritto in classifica. In cima a quest'ultima si sono classificate diverse crucifere e verdure a foglia verde, che invece, spiega Di Noia “forniscono più nutrienti per calorie”. Si tratta, del crescione, del cavolo cinese, di diversi tipi di bietole, degli spinaci, della cicoria, del la lattuga in foglie, del prezzemolo, della lattuga romana e dei cavoli. Questi alimenti sono ricchi di vitamine del gruppo B (soprattutto di riboflavina, di niacina e di acido folico), di vitamina C, di vitamina K e di ferro, molecole che contribuiscono a difendere l'organismo dai tumori e dalle malattie cardiache. Per sfruttare al massimo le proprietà nutrizionali di questi super-cibi sarebbe meglio consumarli crudi, ma la cottura non li priva totalmente dei loro nutrienti. L'unico metodo di preparazione che sarebbe meglio evitare è la bollitura, che può portare alla passaggio di buone quantità di vitamine e di altri nutrienti nell'acqua di cottura. Una buona soluzione potrebbe essere conservare quest'ultima per preparare zuppe o minestre, oppure servirne un po' insieme alle verdure che sono state cotte al suo interno. (Salute, Sole 24ore) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 429 PREVENZIONE E SALUTE TROPPI NEI INDICANO MAGGIORI RISCHI DI CANCRO AL SENO Un segnale dermatologico per indirizzare a maggiori controlli Il numero dei nei può essere un indicatore del rischio di sviluppare il cancro al seno. A dimostrare l'associazione tra i nevi e l'esposizione al tumore non uno, ma due grossi studi indipendenti. Uno condotto negli Stati uniti da Indiana University e Harvard di Boston e uno in Francia dall'Inserm, l'Istituto nazionale della salute e della ricerca medica. I nei (si) contano - Ciò non significa che i nei siano una causa di cancro al seno, ma suggerisce la possibilità di utilizzare la pelle come specchio per intuire se vi è un rischio di cancro alla mammella. Alle donne statunitensi è stato chiesto di contare i nei presenti sul loro braccio sinistro di dimensioni superiori a tre mm e i ricercatori hanno stimato che una donna con più di 15 nei in questo distretto corporeo ha un rischio di ammalarsi di cancro al seno più alto del 35% rispetto a una donna senza nei. Nello studio francese, invece, i ricercatori hanno chiesto alle donne di dire se avessero pochi, tanti o tantissimi nei sul corpo e hanno stimato che le donne con tantissimi nei hanno un rischio di sviluppare il cancro al seno di circa il 13% più alto rispetto alle donne donna con pochi o nessun neo. Forse la risposta è negli ormoni - E' emerso anche che la presenza di ormoni steroidei (testosterone ed estrogeni) nel sangue - notoriamente legati al rischio di cancro al seno – è legata anche alla numerosità dei nei sulla pelle. Ciò potrebbe spiegarsi col fatto che gli ormoni in gioco nello sviluppo del cancro alla mammella possano condizionare la presenza dei nei sulla pelle. (Salute, Tgcom24) SEIMILA PASSI AL GIORNO CONTRO L’ARTRITE Fare una camminata di mezz’ora con un’andatura costante corrisponde a 6mila passi Almeno seimila passi al giorno: è questa la ricetta per evitare problemi di mobilità in età anziana, specie se afflitti o a rischio di soffrire di osteoartrite del ginocchio, una delle cause principali di limitazione del movimento quando si è in là con gli anni. Lo rivela uno studio pubb. sulla rivista Arthritis Care & Research. L’osteoartrite è la forma più comune di artrite, caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine delle articolazioni. La tipologia più diffusa è quella che colpisce il ginocchio. I sintomi sono dolore, rigidità, ingrossamento delle articolazioni e rumori di “crepitazione”, ovvero gli scricchiolii delle ossa. A lungo termine l’osteoartrite del ginocchio può portare a difficoltà anche nei movimenti più semplici, come alzarsi dalla sedia. Basta fare una camminata:Ma un modo per evitare l’immobilità c’è: fare almeno seimila passi al giorno. Gli esperti hanno coinvolto nella ricerca 1.800 soggetti con osteoartrite o a rischio di malattia. Hanno chiesto loro di indossare un contapassi e ne hanno monitorato lo stato di salute e la liberta di movimenti nei due anni successivi. Ebbene, è emerso che a rischiare di più limitazioni nei movimenti, e - nel peggiore di casi - una vera e propria disabilità motoria, sono coloro che non fanno almeno seimila passi al giorno. Non si tratta di lunghe distanze: un giro dell’isolato equivale a circa 200 passi, una passeggiata di 10min. a 1.200 passi, una camminata di mezz’ora con andatura costante a 3000 passi. (Fonte: Ansa) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 429 SCIENZA E SALUTE Dieta anti-afa: 10 dritte per combattere il caldo a tavola Bere più acqua e meno bevande alcoliche o zuccherose, mangiare meno ma più spesso, privilegiare frutta e verdura fresca di stagione, preferire il pesce alla carne. Ecco le regole alimentari per dissetare il nostro organismo a tavola. Estate, caldo, troppo caldo... Combattiamolo anche tavola con cibi freschi e ricchi d'acqua. Quali? Soprattutto quelli che la natura ci offre d'estate: tanta frutta e tanta verdura di stagione. E poi alimenti "acquosi" come spremute, succhi di frutta, frullati, latte, yogurt, sorbetti. Soltanto così regaleremo al nostro organismo vitamine, minerali, antiossidanti e nutrienti protettivi necessari per restare in salute tutta l'estate. ECCO 10 CONSIGLI DEGLI ESPERTI PER COMBATTERE IL CALDO A TAVOLA . 1 - Bere più acqua : Il nostro organismo è composto per circa il 70% da acqua e necessita di circa 3 litri d'acqua al giorno: un litro e mezzo viene introdotto con ciò che mangiamo e il restante litro e mezzo con l’acqua che beviamo. Normalmente si consiglia di bere circa 8 bicchieri di acqua al giorno, ma d’estate si suda molto: meglio consumarne almeno 10. Un trucco? Berne uno appena svegli e l'ultimo prima di dormire. 2 - No ad alcolici e bibite zuccherate : Evitare di bere alcolici e superalcolici: stimolano la sudorazione, causano disidratazione, limitano l'assorbimento delle vitamine. Bere poche bevande gassate, zuccherate, troppo fredde. Bere meno caffè, bevande a base di tè e di cola: sono eccitanti, aumentano la vasocostrizione e la diuresi provocando la disidratazione. 3 - Più frutta di stagione ricca d'acqua: La frutta, ricca di sali minerali, vitamine e antiossidanti, va consumata non solo dopo i pasti ma anche durante il giorno. Quale? Quella più ricca di acqua: meloni e cocomeri soprattutto. Bene anche fragole, ciliegie, albicocche, pesche, fichi. Sì anche a succhi di frutta ma senza zuccheri aggiunti. E tante macedonie di frutta. 4 - Tanta verdura (meglio cruda): Fresca, leggera, ricca d’acqua. La verdura estiva, da consumare soprattutto cruda, dovrebbe essere la regina delle tavole estive e può essere anche assunta all'inizio dei pasti per tamponare il senso di fame. Farete il pieno di vitamine, minerali e antiossidanti soprattutto con carote, finocchi, pomodori, cetrioli, peperoni, sedano, radicchio, zucchine e fagioli dall'occhio. 5 - Più pesce : Il pesce, secondo le linee guida nutrizionistiche, dovrebbe essere assunto tutto l'anno almeno tre volte a settimana. Mangiamolo a maggior ragione d'estate (meglio alla griglia o al forno) per il suo contenuto di acidi grassi polinsaturi e per la sua alta digeribilità. Meglio scegliere il pesce azzurro: è meno caro e contiene più omega 3. 6 - Meno carni e salumi: Mangiare meno carne rossa e meno salumi per diminuire l'introito calorico totale e la quantità dei grassi saturi. La carne più consigliabile è quella più leggera, ovvero il pollo: ha un buon contenuto proteico. 7 – Mangiare poco e spesso: Pasti leggeri e tanti spuntini durante il giorno. Via libera a spremute, frullati, frappè a base di frutta fresca e latte. E poi a centrifugati di verdura, yogurt, gelati alla frutta, ghiaccioli. Frullati e spremute devono essere consumati subito per evitare che si ossidino alcune vitamine. 8 - Piatti unici e leggeri: Evitare pasti completi con primo, secondo, contorno e frutta. Meglio piatti unici che garantiscono un'alimentazione completa e leggera. Mangiare insomma poco e spesso, facendo pasti leggeri conditi con olio extravergine a crudo. Evitare quindi i fritti, i condimenti troppo elaborati e ricchi di grassi. 9 - Ridurre il sale: Consumare poco sale (trattiene i liquidi). E comunque prediligere il sale iodato. 10 – Occhio al frigorifero: Rispettare attentamente le modalità di conservazione degli alimenti in frigorifero e mantenere la catena del freddo degli alimenti che lo necessitano usando borse termiche per i pic-nic. Ricordare che i cibi conservati a lungo in frigorifero rischiano un peggioramento nutrizionale e una contaminazione da microrganismi. (Focus)