Anno III – Numero 431 AVVISO Ordine 1. Chiarimenti sul DL 219 del 2006 relativo Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Il test del sangue che salva dall'infarto 3. Sindrome metabolica, condizione rischiosa legata al grasso viscerale 4. Quando è fresca, disseta di più! 5. Cuore sano con la pillola di pomodoro 6. Scoperti biomarker utili per diagnosi artrosi Prevenzione e Salute 7. Allergia al lattice, come difendersi 8. La vitamina D: quali sono i benefici? Alimenti e Salute 9. Alimentazione, tutti i benefici della cipolla Lunedì 16 Giugno 2014, S. Giuditta, Ferruccio Proverbio di oggi…….. Scuordate ‘e chello ca t’ha fatto suffrì ma nun te scurdà maje ‘e chello ca t’ha fatto ‘mparà. ORDINE: DECRETO LEGGE 219 DEL 2006 Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonchè della direttiva 2003/94/CE" TITOLO VII: DISTRIBUZIONE ALL'INGROSSO DI MEDICINALI Il presente titolo disciplina la distribuzione all'ingrosso dei medicinali per uso umano, nonchè delle materie prime farmacologicamente attive. La distribuzione all'ingrosso di medicinali è subordinata al possesso di un'autorizzazione rilasciata dalla regione o dalla provincia autonoma ovvero dalle altre autorità competenti, individuate dalla legislazione delle regioni o delle province autonome. Di seguito sono riportate in sintesi alcuni chiarimenti. Qualificazione dei fornitori: il distributore all’ingrosso deve procurarsi gli approvvigionamenti di medicinali unicamente da persone in possesso di un’autorizzazione per la distribuzione all’ingrosso o di un’autorizzazione di fabbricazione relativa al prodotto in questione. Il distributore all’ingrosso che riceve medicinali da paesi terzi ai fini dell’importazione, vale a dire al fine di immettere tali prodotti sul mercato dell’UE, deve essere titolare di un’autorizzazione di fabbricazione. Se i medicinali sono ottenuti da un altro distributore all’ingrosso, il distributore all’ingrosso che riceve i medicinali deve verificare che il fornitore rispetti i principi e le linee guida in materia di buone pratiche di distribuzione e che detenga un’autorizzazione utilizzando, ad es., la base dati dell’Unione. Qualora l’approvvigionamento del medicinale avvenga tramite brokeraggio, il distributore all’ingrosso del medicinale deve verificare che il broker sia registrato e soddisfi i requisiti di cui al cap. 10 della G. U. dell’Unione Europea (linee guida del 7 marzo 2013 sulle buone pratiche di distribuzione dei medicinali per uso umano, 2013/C 68/01). Per maggiori dettagli e chiarimenti si invita a consultare il testo integrale del DL 219, 2006 e le direttive pubb. sulla GU dell’Unione Europea 2013/C 68/01. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 431 PREVENZIONE E SALUTE ALLERGIA AL LATTICE, COME DIFENDERSI Notizie in pillole su malattia, sintomi e su chi è più esposto a reazioni allergiche che possono coinvolgere la cute, ma anche l’apparato respiratorio e cardiovascolare Informazioni in rete sull’allergia al lattice e sui diritti dei malati che ne soffrono si trovano sul sito dell’Associazione allergici al lattice www.allergiciallattice.org. Particolarmente utile la sez. «Allergia»: cliccando su «Cos’è» si accede alle notizie in pillole su malattia, sintomi e su chi è più esposto a reazioni allergiche che possono coinvolgere la cute, ma anche l’apparato respiratorio e cardiovascolare. Quali sono i prodotti a rischio: Sono inoltre disponibili indicazioni pratiche su come riconoscere se si è allergici al lattice e l’elenco dei prodotti più comuni che lo contengono. Sempre in questa sezione, nello spazio dedicato agli «Alimenti» sono disponibili gli elenchi dei cibi a rischio: alcune persone con allergia al lattice, infatti, possono manifestare sensibilizzazioni nei confronti di alcuni alimenti che contengono proteine simili a quelle del lattice. (salute, Corriere) ALIMENTAZIONE, TUTTI I BENEFICI DELLA CIPOLLA Protegge dal cancro, ma non solo. Ecco le proprietà nascoste di questo noto prodotto dell'orto Le cipolle non sono solo un ricettacolo di sapore: ricche di nutrienti, si tratta di ortaggi che possono esercitare diversi effetti benefici sulla salute. Per questo aumentarne il consumo è una scelta salutare. Ma quali sono, esattamente, le proprietà nutrizionali di questi prodotti dell'orto? E in quali vantaggi si traducono in termini di salute e benessere psicologico? All'interno di una tazza di cipolla tritata sono nascosti 15 g. di carboidrati, 7 g. di zuccheri e 2 g. di proteine. Assente, invece, il colesterolo e praticamente nulli anche i livelli di grassi. Quest'ultima caratteristica, unita al fatto di non apportare quantità significative di sodio, rendono già di per sé la cipolla un cibo salutare, ma a giocare a favore della sua introduzione stabile nell'alimentazione è anche il suo contenuto in micronutrienti. Infatti la cipolla è una vera e propria miniera di sostanze antiossidanti, in particolare vitamina C, composti solforati e quercetina. Inoltre al suo interno sono presenti vitamina B6, acido folico, manganese, calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio e fibre. L'elevata concentrazione di antiossidanti potrebbe giustificare l'azione antitumorale della cipolla. Vitamina C e composti solforati sono infatti utili nella battaglia contro i radicali liberi. Gli organo-solforati inibirebbero inoltre la comparsa delle mutazioni che possono favorire l'insorgenza del cancro. Le forme tumorali contro cui questi ortaggi sarebbero efficaci sono quelle all'esofago, il tumore allo stomaco, quello alla prostata e quello al colon, nel cui caso entrerebbe in gioco anche l'apporto di fibre garantito dalla cipolla. Sul fronte psicologico l'ac. folico delle cipolle può invece prevenire l'accumulo di omocisteina, che oltre a ostacolare il flusso di sangue nel cervello interferisce anche con la produzione dei cosiddetti ormoni del buonumore, in particolare di serotonina, dopamina e di noradrenalina. Ciò permetterebbe di combattere la depressione e di favorire un buon sonno. Infine, la cipolla aiuta a mantenere giovani pelle e capelli. Infatti la vitamina C è fondamentale per produrre e garantire la salute del collagene. (Salute, Sole 24ore) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 431 ALIMENTI E SALUTE SINDROME METABOLICA, CONDIZIONE RISCHIOSA LEGATA AL GRASSO VISCERALE Le alterazioni metaboliche aumentano le possibilità di avere un infarto o un ictus, ma anche di sviluppare diabete Se avete tendenza a mettere su «pancetta», state allerta: basta la contemporanea presenza di almeno altre due alterazioni metaboliche, come pressione alta o colesterolo oltre i limiti desiderabili , per incorrere nella sindrome metabolica , condizione che aumenta le possibilità di infarto, ictus, diabete e non solo. Quali sono le alterazioni più rischiose? «Diminuzione del colesterolo Hdl (“ buono”), livelli superiori (anche di pochissimo) di trigliceridi nel sangue, ipertensione, ridotta tolleranza ai carboidrati con aumento della glicemia a digiuno se almeno due di questi fattori si associano a un giro vita superiore a 94 cm negli uomini e a 80 nelle donne si può parlare di sindrome metabolica - spiega Franco Pazzucconi, farmacologo clinico del Centro universitario per le dislipidemie dell’Ospedale Niguarda di Milano -. Questa condizione non è ancora perfettamente definita, tanto che nel tempo ha cambiato più volte nome: prima sindrome X, poi da insulino-resistenza , poi plurimetabolica e ora sindrome metabolica». A che cosa è dovuta la sindrome metabolica? «Le cause non sono ancora chiare, ma è probabile che tutto parta dal tessuto adiposo viscerale. Il grasso viscerale è quello che si situa tra le anse intestinali, circonda il cuore e, soprattutto negli anziani, si insinua tra le fibre muscolari. Diversamente da quello sottocutaneo, non è inerte. Le cellule che lo compongono, gli adipociti, rilasciano sostanze dette adipochine che verosimilmente danno il là a uno stato infiammatorio e dismetabolico capace di favorire alterazioni di trigliceridi e colesterolo, aumento della pressione sanguigna e insulino-resistenza. Il che significa che quando mangiamo, e quindi provochiamo rilascio di insulina nel sangue, le nostre cellule non sono capaci di utilizzare questo ormone per consumare gli zuccheri in eccesso». Quali sono le sue conseguenze? «Una persona con sindrome metabolica ha, rispetto alla popolazione normale, un rischio doppio di eventi cardiovascolare e cinque volte maggiore di diabete. Ciò è, pare, più vero per le donne che per gli uomini. Non solo: abbiamo il sospetto (non ancora le prove) che le aumentate possibilità di avere problemi cardiovascolari siano superiori alla somma dei singoli fattori di rischio». Come si può rimediare? «La sindrome metabolica si combatte innanzitutto con lo stile di vita: fare movimento, ridurre il peso corporeo, seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura e povera di grassi, nonché evitare di fumare e non abusare dell’alcol. Si tratta della strategia più efficace, ma non sempre così facile da mettere in atto. Purtroppo non disponiamo di terapie capaci di agire sul tessuto adiposo e bloccare la catena di eventi determinata dal rilascio delle adipochine, con tutte le conseguenze connesse. Se con gli interventi sullo stile di vita non si ottengono i risultati sperati, non resta che agire sui singoli fattori con farmaci appositi, per abbassare la pressione, normalizzare il colesterolo, ridurre i trigliceridi, contrastare la resistenza all’insulina». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 431 PREVENZIONE E SALUTE LA VITAMINA D: QUALI SONO I BENEFICI? Non solo favorisce lo sviluppo di ossa e denti: svolge diverse funzioni, tutte importanti Si sente parlare spesso della vitamina D e dei benefici che apporta all'organismo umano. Se, da una parte, è noto che questa vitamina sia fondamentale per permettere l'assorbimento del calcio e del fosforo, due elementi importanti per un sano sviluppo di ossa e denti, molte altre sono le attività che svolge all'interno dell'organismo, e ognuna ha la sua importanza. Apparato respiratorio. Secondo alcuni studi, la vitamina D è in grado di dare un valido supporto all'apparato respiratorio contro l'asma e la tubercolosi. Secondo una ricerca realizzata dall'Harvard Medical School di Boston (Usa) su un gruppo di 616 bambini del Costa Rica, la vitamina D ridurrebbe la frequenza e la gravità dei sintomi dell'asma e la probabilità dei ricoveri per questa patologia respiratoria. Per quanto concerne la tubercolosi, uno studio pubblicato su Pnas ha dimostrato che alte dosi della vitamina velocizzano la convalescenza. Patologie cardiache e tumori. Per quanto riguarda il legame tra vitamina D e salute del cuore, diverse sono le ricerche che hanno messo in relazione bassi livelli di vitamina D con un aumento del rischio di infarto e morte precoce. Quanto alle patologie neoplastiche, sono stati condotti diversi studi secondo cui le persone con alti livelli di vitamina D nel sangue corrono un rischio inferiore di sviluppare tumori rispetto ai soggetti che hanno livelli della vitamina più bassi. Dai risultati di una ricerca condotta dai Cancer Treatment Centers of America, inoltre, è stato rilevato che carenze di vitamina D sono spesso riscontrate in pazienti oncologici indipendentemente dal loro stato nutrizionale. Sistema immunitario, funzioni cognitive e peso forma. Se è ormai noto ai più che questa vitamina favorisce il rafforzamento del sistema immunitario, poco conosciute sono invece altre due sue funzioni: secondo una ricerca condotta su 3000 uomini europei di età compresa tra 40 e 79 anni, la vitamina D svolgerebbe un ruolo chiave nel preservare il cervello dal declino. Secondo uno studio effettuato dal Medical College of Georgia (Usa), infine, la vitamina D potrebbe inoltre fare la differenza nel prevenire il sovrappeso e mantenere il peso corporeo nella norma. (Salute, Sole 24ore) SCIENZA E SALUTE QUANDO È FRESCA, DISSETA DI PIÙ! Che si tratti di acqua o di una bibita, quando è fredda sembra dissetarci di più. Che si tratti di acqua o di una bibita, quando è fredda sembra dissetarci di più. Fa molto caldo in questi giorni... e allora beviamoci qualcosa di fresco! L'impressione è che una bibita fredda calmi la nostra sete molto di più di una bibita a temperatura ambiente. Ma non è solo un'impressione: l'effetto dissetante dipende anche dal piacere che suscita il contatto della bevanda fresca con la mucosa della bocca. (OK, Salute e Benessere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 431 SCIENZA E SALUTE CUORE SANO CON LA PILLOLA DI POMODORO L’integrazione di licopene, antiossidante contenuto nell’ortaggio, migliora la circolazione in pazienti che hanno già subito infarto o ictus. Lo conferma uno studio inglese. L’integrazione di licopene, antiossidante contenuto nell’ortaggio, migliora la circolazione in pazienti che hanno già subito infarto o ictus. Lo conferma uno studio inglese. Si sa che il licopene, potente antiossidante di cui è ricca la buccia dei pomodori, fa bene alla salute in generale. Ma ignoravamo, finora, in quali proporzioni e, soprattutto, con quale meccanismo riuscisse a esercitare il suo effetto benefico. Ci hanno pensato i ricercatori dell’Univ. di Cambridge a chiarire il mistero: il pomodoro fa bene perché mantiene elastici vasi e arterie, contribuendo a migliorare la circolazione del sangue, regola numero uno per tenere alla larga il rischio di ictus e infarto. Per dimostrarlo hanno somministrato dosi giornaliere orali di 7 mg di licopene o di placebo a 72 volontari, metà dei quali avevano già sofferto di malattie cardiovascolari e seguivano una terapia con statine per tenere basso il colesterolo. L’integrazione con pillole di pomodoro non ha effetto sulla pressione, sulla flessibilità delle arterie o sul livello di lipidi nel sangue, però ha dimostrato di migliorare la funzionalità dell’endotelio, il rivestimento del lume dei vasi sanguigni, con una spinta significativa al flusso di sangue. RISULTATI: «I risultati sono molto chiari – Rafforzano la raccomandazione di una dieta sana per persone messe a rischio da malattie cardiache e ictus. Una pillola di pomodoro al giorno non sostituisce altri trattamenti ma può potenziare l’efficacia degli interventi farmacologici. Tuttavia, non sappiamo ancora se questa sostanza può ridurre il rischio cardiovascolare, per prevenzione: servono ulteriori approfondimenti». La ricerca è stata pubblicata su PlosOne. (OK, Salute e Benessere) SCOPERTI BIOMARKER UTILI PER DIAGNOSI ARTROSI Identificato una correlazione tra la presenza di una serie di biomarker nel sangue, noti come microRNA, e lo sviluppo di artrosi grave del ginocchio e dell'anca. I microRNA potrebbero diventare quindi dei validi biomarcatori per prevedere il rischio individuale di sviluppare l'artrosi. Un traguardo importante, considerando che misure preventive e trattamenti precoci sono le uniche strategie efficaci per gestire la malattia. "I nostri risultati indicano che per la prima volta saremo capaci di prevedere il rischio di artrosi grave, prima che la patologia inizi a influenzare significativamente la vita del paziente, permettendoci di giocare terapeuticamente in anticipo", ha spiegato Christian Beyer della Univ. of Erlangen-Nuremberg, in Germania. L'atrosi e' un comune disturbo muscoloscheletrico che interessa il dieci per cento della popolazione mondiale. E' caratterizzato da dolore e rigidita' delle articolazioni ed e' una delle prime dieci malattie piu' invalidanti nei paesi sviluppati. (Agi)