Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno III – Numero 439 AVVISO Ordine 1. Ordine: Antiossidanti e Diete: di questo si parlerà nei due eventi organizzati dall’Ordine. Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. La luce che riporta la luce: vista super  Prevenzione e Salute 3. Con il caldo possono arrivare anche problemi di perdite: ecco come affrontarli 4. Crema solare: i 14 errori più comuni 5. Denti bianchi, al mattino a colazione fragole, cioccolato e tè verde Alimenti e Salute 6. Dal pane ai pomodori: i cibi da non conservare in frigo Giovedì 26 Giugno 2014, S. Rodolfo, Elisa, Filippo Proverbio di oggi…….. “Chisto è nu munno ammunnato. (Ma tu vedi che razza di mondo) Denti bianchi, al mattino a colazione fragole, cioccolato e tè verde Cioccolato nero, tè verde, formaggio, noci e nocciole sono armi in più per avere denti bianchissimi. Soprattutto se mangiati al mattino presto, come prima cosa appena svegli, hanno il massimo effetto nell'eliminare la placca che si è formata sui denti durante la notte. Parola di Harold Katz, esperto di odontoiatria americano che esercita a Beverly Hills. Il cioccolato nero, contiene teobromina, un alcaloide naturale che rinforza lo smalto e previene l'antiestetico cambiamento di colore dei denti. Lo stesso effetto non si ottiene con quello al latte, che anzi può provocare alitosi per il contenuto di zucchero e latte. Via libera, invece, alle fragole: l'acido malico, un enzima che la frutta contiene, aiuta a ripulire i denti dalle chiazze provocate da vino rosso, caffè e altre sostanze. Mischiate al bicarbonato di sodio le fragole possono diventare un ottimo sbiancante naturale, ma lo stesso effetto non si ottiene con i frutti rossi. Il tè verde, poi, è un'arma completa per l'igiene orale secondo l'esperto Usa: contiene i tannini, molecole generalmente non glicosilate, che impediscono che i batteri attecchiscano nella bocca e prevengono l'alitosi, ma anche i polifenoli che combattono gli acidi della bocca e i batteri. Bere tè verde aiuta inoltre ad aumentare i livelli di fluoro nella bocca, riducendo l'erosione dello smalto. Poi c'è il formaggio, che aumenta il livello di pH della bocca rendendola meno acida e quindi impedendo anch'esso l'erosione dello smalto dei denti, e la frutta croccante e abrasiva come noci e nocciole (ma anche mele e pere), che fa una sorta di effetto scrub eliminando la placca dai denti. Non solo, perché mela e pera, grazie anche all'alto contenuto di acqua, aumentano la produzione di saliva, fondamentale per ridurre i batteri nella bocca. (Il Mattino) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 439 PREVENZIONE E SALUTE CREMA SOLARE: I 14 ERRORI PIÙ COMUNI Spalmare la crema solare su viso e corpo è molto meno semplice di quanto si pensi, perché anche le persone più attente e scrupolose commettono senza volerlo una serie di errori che vanificano la protezione dai raggi UV. Questi i 15 sbagli più comuni secondo gli esperti interpellati dal magazine «Women’s Health»: al primo posto, aspettare fino a quando non si è in spiaggia per mettere la crema. 1. applicare la crema solo attorno ai 2. non proteggere le labbra vestiti e non sotto agli stessi 3) dimenticare di applicare la crema nei punti più delicati, come le dita e le piante dei piedi 4) sudare (o entrare in acqua) ed eliminare così ogni traccia di protezione 5) usare il prodotto per il corpo sul viso 6) applicare la crema solo se c’è una bella giornata 7) non utilizzare abbastanza prodotto 8) pensare di essere al sicuro se si è al chiuso (per esempio dentro una tenda in spiaggia) o in auto 9) non scegliere una crema con una formulazione ad ampio spettro 10) scegliere una crema con fattore di protezione troppo basso 11) non riapplicare la crema abbastanza spesso 12) usare un prodotto già aperto da tempo (e magari scaduto) (Salute, Corriere) 13) pensare di essere al sicuro (dai raggi solari) se si resta sotto l’ombrellone 14) non proteggere gli occhi con lenti adeguate FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 3 Anno III – Numero 439 ALIMENTI E SALUTE DAL PANE AI POMODORI: I CIBI DA NON CONSERVARE IN FRIGO Se per voi non c’è niente come il freddo per mantenere freschi i cibi, meglio che vi affrettiate a cambiare idea, perché la dicitura «conservare in luogo fresco e asciutto» non indica affatto che il rifugio più sicuro sia il frigorifero. Anzi, a volte è proprio l’opposto, perché ogni alimento ha una struttura molecolare unica, che reagisce in modo diverso quando si trova in un ambiente freddo e umido come quello del frigorifero, scatenando una serie di reazioni che rendono il cibo in questione immangiabile o gli fanno perdere tutte le sue buone qualità. Per non correre rischi di cattiva conservazione, il sito“Daily Meal” ha quindi stilato un elenco di 11 alimenti da tenere assolutamente lontani dall’elettrodomestico incriminato. PANE Formato da amido e glutine, a contatto con il freddo il pane tende a diventare stantio sei volte più velocemente di quanto non capiti se viene lasciato a temperatura ambiente. POMODORI Strano ma vero, i pomodori sono fatti per restare sul bancone della cucina fino a quando non diventano maturi, perché sono talmente delicati che il freddo ne danneggia le sottili membrane esterne, facendoli diventare mollicci e alterandone anche il gusto PATATE Il freddo non tende solo a farle germogliare, ma converte anche l’amido in zucchero, modificandone così il sapore e i tempi di conservazione. AVOCADO Qui la verità sta nel mezzo, nel senso che se state aspettando che maturi, metterlo in frigo ne rallenta il processo; ma una volta aperto e tagliato a metà, il freddo aiuta a conservarlo più a lungo CIPOLLE La loro buccia sottile le rende SUGO DI POMODORO In dispensa, tira poco adatte a ripararsi dall’umidità del avanti tre anni e una volta aperto ha un frigorifero, che infatti le fa rattrappire sapore migliore, mentre il freddo ne ed ammuffire velocemente spegne l’aroma asprigno AGLIO Come per le patate, anche MIELE L’umidità del frigorifero ne l’aglio in frigorifero inizierà a altera la qualità, cristallizzandone germogliare. Non solo, diventerà anche la consistenza. Due pericoli anche gommoso e perderà il suo che si evitano se il miele viene aroma persistente, meglio quindi conservarlo in un conservato in dispensa e in un luogo asciutto barattolo chiuso FRUTTI DI BOSCO Che ci crediate o CAFFÈ Se la National Coffee no, le bacche non appartengono al Association raccomanda di frigorifero, perché il freddo le conservare il caffè in un costringe a trattenere l’umidità, contenitore ermetico, un motivo ci alterando così composizione e sarà. Gli eccessi, infatti, come gusto e accelerando l’insorgenza delle muffe possono essere il caldo esagerato ma anche l’umidità del frigorifero e la luce, ne deteriorano il gusto BASILICO: Il solo modo per tenerlo fresco per una settimana o qualcosina in più è tagliare i gambi e metterlo in un vasetto di acqua, con un sacchetto di plastica sopra alle foglie. In alternativa, si possono sbollentare le foglie e riporle poi nel freezer, così da evitare che diventino nere e viscide come invece capiterebbe lasciandole nel frigorifero. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 439 SCIENZA E SALUTE LA LUCE CHE RIPORTA LA LUCE: VISTA SUPER Cataratta e trapianti di cornea, grazie al Femtolaser si interviene con la massima precisione. L’innovazione in oculistica scorre lungo il fascio di luce di un laser. Il sottile passaggio di fotoni, quando la luce diventa pulsata, consente di risparmiare i tessuti attraversati per colpire solo nel punto preciso che s’intende raggiungere e alla profondità desiderata. Tradotto in parole povere questo strumento agisce con molta maggiore accuratezza e precisione non solo dei vecchi bisturi ma anche di ogni altro tipo di laser finora sperimentato. Il Femtolaser — questo il nome d’ordinanza del nuovo nato—asporta senza tagliare grazie a una corsa che raggiunge velocità molto vicine a quella della luce modulando al computer la profondità da raggiungere. E se finora il suo utilizzo era circoscritto agli interventi sulla cornea, soprattutto per riparare i difetti della rifrazione (miopia e astigmatismo), oggi si rivela utilissimo anche per gli interventi di cataratta e di trapianto di cornea. «La cataratta è un processo fisiologico cui andiamo incontro tutti con l’avanzare dell’età», spiega Vincenzo Orfeo, segretario dell’Associaz. italiana di chirurgia della cataratta e primario di oculistica della clinica Mediterranea di Napoli. «Che — aggiunge Orfeo — consiste nella progressiva opacizzazione del cristallino quando l’enzima spazzino preposto all’eliminazione delle proteine di scarto smette di essere prodotto. A peggiorare le cose ci sono inoltre le eccessive esposizioni al sole in mancanza di lenti schermanti». La tecnica è immutata da decenni: il cristallino da sostituire viene prima frantumato con gli ultrasuoni (facoemulsificazione) e poi aspirato. Infine lo si sostituisce posizionando un’altra lente artificiale. Fondamentale per la riuscita è lasciare integro il sacco capsulare, ossia la membrana che avvolge il cristallino stesso. «Il laser e nuove lenti — regalano viste superlative. Le lenti concentriche multifocali, per es., sono capaci di mantenere intatta la capacità di accomodare la visione da lontano sostituendo il riflesso fisiologico che regola la tensione del muscolo ciliare collegato al cristallino. Il Femtolaser permette di portare a termine alcune fasi dell’intervento di cataratta con grande affidabilità e sicurezza. Viene utilizzato in momenti delicati dell’operazione come l’incisione, l’apertura del sacco capsulare o la rottura del nucleo del cristallino. Dopodiché il paziente è portato in sala operatoria dove l’intervento è portato a termine ». «Oltre alle tecniche chirurgiche avanzate — aggiunge Orfeo—e alle lenti intraoculari multifocali esistono infine le lenti toriche in grado di correggere anche gradi molto elevati di astigmatismo, regalando al paziente una vista davvero superlativa». La cataratta si manifesta normalmente intorno ai 50-60 anni per poi raggiungere picchi di presenza dai 70 anni in poi. Alcune cataratte possono arrivare anche prima. «Il primo segnale — è senz'altro legato alla diminuzione della capacità visiva: il paziente si accorge che a occhio nudo, oppure con gli occhiali che usa, non riesce più ad avere la capacità visiva di quando era giovane». Inizia ad avere difficoltà nel vedere, magari guidando in condizioni di scarsa visibilità ma anche quando c’è una forte illuminazione. «Di cataratte— e esistono di diversi tipi: ci sono le congenite, che compaiono al momento della nascita o nei primi mesi di vita. Legate a situazioni patologiche verificatesi al momento della gravidanza. Ci sono poi le cataratte traumatiche, legate a una lesione del cristallino. Le più comuni sono le cataratte senili, legate all’invecchiamento. Infine le cataratte collegate a situazioni patologiche dell’occhio, come infiammazioni, interventi per distacco di retina, diabete o tante altre malattie». Il Femtolaser dopo la fase di sperimentazione è dunque promosso a pieni voti. E non è un caso che una struttura pubblica campana di eccellenza come il Monaldi investa su questa tecnologia. (Salute, Corriere del Mezzogiorno) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 439 SCIENZA E SALUTE CON IL CALDO POSSONO ARRIVARE ANCHE PROBLEMI DI PERDITE: ECCO COME AFFRONTARLI Una donna su 4 prima della menopausa e 2 donne su 5 dopo la menopausa soffrono di problemi uro-ginecologici. Dagli esperti i trucchi per affrontare caldo e incontinenza Il 28 giugno 2014 si celebra la IX Giornata Nazionale dell’Incontinenza. Per questa occasione, un’esperta tranquillizza la popolazione femminile interessata per superare la sensazione di inadeguatezza, soprattutto quando arriva l’estate. Ed è infatti l’estate il periodo dell’anno in cui una donna può sentire come più pesante il problema relativo alle perdite. Durante la bella stagione, per esempio, l’abbigliamento è fatto per esaltare la femminilità ed è tutto un tripudio di colori, leggerezza, trasparenze… senza contare i costumi da bagno. Ma cosa fare quando c’è la necessità di nascondersi perché c’è un problema intimo come l’incontinenza? «Per queste donne – spiega Debora Marchiori, specialista in Urologia – è difficile convivere con le perdite urinarie soprattutto d’estate, in cui l’aumento delle temperature enfatizza il problema dei cattivi odori, della sudorazione e il maggior rischio di infezioni uro-genitali». La dott.ssa Marchiori – specialista in Urologia – spiega con alcuni trucchi come affrontare i disagi legati ai problemi uro-ginecologici, soprattutto in estate, rivolgendosi al 25% delle donne prima della menopausa e al 40% dopo la menopausa. Ecco i trucchi dell’esperto urologo: 1. non ridurre l’apporto idrico durante la giornata ma dilazionare l’apporto di liquidi durante tutta la giornata; 2. non privarsi di bevande fresche, ma evitare quelle che contengono teina o caffeina, che contribuiscono a rendere maggiormente reattiva la vescica; 3. cambiare più frequentemente gli assorbenti specifici e aumentare i lavaggi intimi o l’utilizzo delle salviette detergenti al fine di ridurre il rischio di infezioni; 4. utilizzare protezioni diverse, a diversa continenza e vestibilità, per adattarsi ai diversi momenti della propria giornata (puoi indossare “quel vestito” se scegli il dispositivo assorbente per quel momento preciso); 5. assumere prodotti a base di mirtillo rosso per ostacolare l’aggressione batterica. (Salute, La Stampa)

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