Anno III – Numero 455 AVVISO Ordine 1. UCFI: nasce la sezione di Napoli dei Farmacisti cattolici Italiani Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Metastasi, anche il colesterolo gioca la sua parte 3. La bicicletta fa male alla prostata? 4. Fumo: scoperto legame con maggior rischio suicidio Prevenzione e Salute 5. Bicarbonato, mille utilizzi e tanti pratici benefici per Salute e Bellezza 6. Ginocchio, l'intervento non è sempre necessario 7. Acne: cosmetici e solari da usare in estate 8. Tumori del colon: la dieta come prevenzione Domande e Risposte 9. Ecco cosa significa il Simbolo con due spunte su WhatsApp: per evitare ogni litigio Venerdì 18 Luglio 2014, S. Calogero, Federico Proverbio di oggi…….. Se chiure na porta e s’arape nu portone METASTASI, ANCHE IL COLESTEROLO GIOCA LA SUA PARTE Quello cattivo favorirebbe la diffusione delle cellule tumorali Accumulare livelli eccessivi di colesterolo “cattivo” non mette in pericolo solo la salute cardiovascolare. Secondo uno studio pubb. su Cell Reports e in caso di tumore quantità elevate di colesterolo LDL potrebbero favorire la formazione di metastasi. Ad entrare in gioco in questo fenomeno sarebbe il traffico di integrine, molecole fondamentali per ancorare l'una all'altra cellule adiacenti. Questa loro funzione consente alle cellule tumorali che si sono allontanate dalla massa neoplastica originale di mettere radici in altri organi o tessuti. Secondo i dati, la presenza di quantità eccessive di colesterolo cattivo permetterebbe alle cellule tumorali di muoversi e spostarsi proprio agendo sulla disponibilità delle integrine. Il colesterolo HDL, quello considerato “buono”, svolgerebbe un'azione dall'effetto opposto. “Alti livelli – mantengono le integrine dentro alle cellule e possono proteggere dalla diffusione delle cellule del cancro. I risultati “supportano la teoria secondo cui sapere in che modo ridurre il colesterolo 'cattivo' può aiutare a ridurre la capacità di diffondersi delle cellule tumorali”. (Il Sole 24ore) Ecco cosa significa il Simbolo con due spunte su WhatsApp: per evitare ogni litigio Molto spesso, WhatsApp, Facebook Messenger ed altre app di messaggistica istantanea, creano qualche litigio di coppia. "Hai visualizzato e non hai risposto": frase ripetuta centinaia di volte da amici, parenti, partner. Molto spesso tutto scaturisce dalle famose 'spunte' che seguono i messaggi inviati da WhatsApp. Il testo è seguito da una sola spunta, quando viene inviato dal nostro smartphone e viene caricato sul server di WhatsApp. Il simbolo con una sola spunta indica che il server ha ricevuto il testo, e non necessariamente che il messaggio sia stato inviato correttamente. Quando, invece, il vostro messaggio arriva al destinatario, compaiono due spunte: non necessariamente è stato letto, ma soltanto consegnato. Se compare un orologino al posto delle due spunte, significa che il vostro messaggio non è riuscito a 'partire' dal vostro telefono, probabilmente per un temporaneo problema di connessione internet. (Il Mattino) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 455 SCIENZA E SALUTE LA BICICLETTA FA MALE ALLA PROSTATA? Nessun rischio di disfunzione erettile e infertilità per chi passa ogni settimana molte ore in sella. Dubbi minimi invece sul possibile legame con lo sviluppo di un tumore La controversia è aperta da tempo, il sospetto talvolta riaffiora: possibile che gli uomini amanti della bici siano esposti a un rischio maggiore di disturbi urogenitali? Ovvero, pedalare molte ore alla settimana può favorire problemi seri come disfunzione erettile, infertilità o persino tumore alla prostata? La risposta è rassicurante, secondo l’esito di uno studio appena pubb. sul Journal of Men’s Health da ricercatori dello Univ. College di Londra che hanno valutato le probabilità di ammalarsi di 5.300 ciclisti fra i 16 e gli 88 anni abituati a stare in sella per un tempo variabile fra le 3 e le 9 ore alla settimana. Lo studio avanza un’ipotesi, ma servono conferme: esaminato i dati con l’intento di verificare se esista un legame fra l’andare regolarmente più ore in bici e l’insorgenza di problemi per la salute maschile». Risultati: Gli esiti indicano che non c’è alcuna correlazione fra il tempo trascorso in sella e disfunzione erettile (risultata più frequente fra chi soffre d’ipertensione, fuma o a un’età superiore ai 60 anni) o infertilità, mentre appare lievemente aumentato il rischio di carcinoma prostatico fra gli ultracinquantenni che pedalano più di quattro ore alla settimana. Ma, come sottolineano i ricercatori stessi, «sebbene pare che molte ore sulla bici facciano crescere il livello di Psa (l’antigene specifico prostatico che indica la presenza d’infiammazioni dell’organo) servono conferme e più approfondite analisi per capire se il lieve rischio di cancro emerso non sia dovuto ad altri fattori, primo fra tutti l’età, visto che il tumore alla prostata è il più frequente fra i maschi». Una relazione con il tumore ai testicoli: Nessuno studio finora aveva dimostrato un nesso fra ciclismo e carcinoma prostatico, che potrebbe essere dovuto ai traumi perineali riportati da chi trascorre molte ore sul sellino, mentre erano già emerse evidenze che stabilivano una relazione con il tumore ai testicoli, per via dei traumi ripetuti allo scroto, e con la prostatite. «La bicicletta fa benissimo alla zona pelvica perché attraverso la pompa muscolare delle gambe viene attivata la circolazione venosa» commenta M. Gallucci, resp. dell’Urologia all’Ist. Tumori Regina Elena Roma. (Salute, Corriere) GINOCCHIO, L'INTERVENTO NON È SEMPRE NECESSARIO Basarsi su criteri di valutazione opportuni è fondamentale per non ricorrere a un'artroplastica inutile Prima di intervenire chirurgicamente sull'articolazione del ginocchio è bene prendere in considerazione tutte le variabili che entrano in gioco. La raccomandazione, apparentemente scontata, sembra essere di grande attualità se si considerano i risultati di uno studio recentemente pubb. sulla rivista Arthritis & Rheumatology, secondo cui negli Stati Uniti solo il 44% degli interventi di artroplastica del ginocchio è appropriato. Gli autori dello studio sono giunti a questa conclusione valutando parametri come il dolore associato all'articolazione e la perdita di funzionalità in 205 pazienti sottoposti ad artroplastica”. Nel 34% del casi il ricorso alla chirurgia è risultato inappropriato, mentre il 22% degli interventi è stato giudicato “inconcludente”. Alla luce di questi dati appare chiaro come non sia possibile basarsi solo sul dolore associato all'articolazione e alla preparazione psicologica del paziente e che solo utilizzando criteri di valutazione opportuni è possibile fare la scelta migliore possibile. (Salute, Sole 24ore) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 455 PREVENZIONE E SALUTE ACNE: COSMETICI E SOLARI DA USARE IN ESTATE La pelle grassa e seborroica ha bisogno di una cura particolare: protezioni alte, creme acquose in gel e detergenti delicati I brufoletti non scompaiono magicamente d'estate. Anzi. In caso di pelle grassa, l'umidità e le alte temperature estive possono peggiorare la situazione. Per questo è utile selezionare i prodotti giusti da usare sotto l'ombrellone, ma anche in città. La regola generale è leggerezza: texture acquose, meglio se in gel. Cerca sulle confezioni la scritta 'non comedogneno', cioè senza ingredienti che ostruiscono i pori, evitando di causare comedoni (punti neri). Per i solari mai scendere sotto la protezione 30, e preferire la 50 nei primi giorni di esposizione. Come dopo sole, via libera a principi attivi lenitivi, come l'aloe vera, che di solito è contenuto in creme fresche e che non ungono. L'acne può dare fastidio esteticamente, soprattutto in spiaggia. Ecco che la tecnologia cosmetica viene in aiuto con i solari colorati, ovvero vere e proprie protezioni contro Uva e Uvb arricchite di pigmenti per mascherare le imperfezioni di viso e corpo. Per struccare il viso, preferisci l'acqua micellare: risana l'epidermide dopo una giornata al mare e limita la secrezione sebacea senza aggredire la pelle. (OK, Salute e Benessere) FUMO: SCOPERTO LEGAME CON MAGGIOR RISCHIO SUICIDIO I fumatori hanno piu' probabilita' di suicidarsi rispetto alle persone che non fumano. Questo non solo perche' le persone con disturbi psichiatrici, in cui il tasso di suicidio e' piu' elevato, tendono anche a fumare. Almeno stando a una ricerca condotta dalla Washington University, secondo la quale le politiche antifumo dovrebbero valutare attentamente questo aspetto. Risultati: dallo studio e' emerso che i tassi di suicidio sono scesi fino al 15%, rispetto alla media nazionale, negli stati che hanno tassato maggiormente le sigarette e dove sono in vigore politiche piu' severe per limitare il fumo nei luoghi pubblici. "La nostra analisi ha dimostrato che ogni dollaro in più sulle tasse per le sigarette è associato a una diminuzione del 10% del rischio di suicidio", ha detto Richard A. Grucza, autore dello studio. "Anche il divieto di fumo nei luoghi chiusi e' stato associato a una riduzione del rischio", ha aggiunto. Mentre negli stati in cui le sigarette sono meno tassate e dove ci sono politiche più permissive nei confronti del fumo nei luoghi pubblici, i tassi di suicidio sono aumentati fino al 6% rispetto alla media nazionale, durante lo stesso periodo di tempo analizzato, dal 1990 al 2004. Secondo i ricercatori, anche se è vero che le persone con disturbi psichiatrici, più a rischio suicidio, hanno più probabilità di fumare, i risultati dello studio suggeriscono che il fumo può aumentare i problemi di salute mentale, rendendoli più gravi. E quindi aumentando il rischio suicidio. "Abbiamo davvero bisogno di guardare più da vicino gli effetti del fumo e della nicotina, non solo sulla salute fisica, ma anche sulla salute mentale", ha detto Grucza. (Agi) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 455 TUMORI DEL COLON: LA DIETA COME PREVENZIONE Scoperta nei topi la causa del tumore del colon familiare: per prevenirlo forse basterà ridurre drasticamente nella dieta i carboidrati, cioè zuccheri e amidi. Si sa che il tumore al colon può avere una predisposizione genetica: può insorgere con maggiore frequenza in chi ha consanguinei con lo stesso tumore. Ma perché il tumore insorge in alcuni soggetti geneticamente predisposti e non in altri? Qual è la concausa non genetica? Qui i ricercatori si dividono: alcuni davano la colpa al microbioma dell'intestino, cioè la popolazione di batteri che lo colonizza; altri allo stile di vita e, in particolare, all'alimentazione. Bene, hanno ragione entrambi, scrive Alberto Martin, immunologo dell'Univ. di Toronto, sulla rivista scientifica Cell: l'ennesima conferma della continua interazione fra genetica e ambiente. Almeno, questo è ciò succede nei topi, mammiferi onnivori come l'uomo. E se gli studi di Martin saranno confermati nell'uomo, chi teme il tumore al colon avrà finalmente a disposizione non una, ma due strategie per prevenirlo: Ø ridurre la quota di carboidrati nell'alimentazione (zucchero, amidi eccetera) Ø selezionare accuratamente i batteri che vivono nel suo intestino. Dalla mucosa normale al tumore: È qui che entrano in gioco i batteri e i carboidrati. Per individuare le loro responsabilità Martin ha usato topi predisposti al tumore perchè portatori delle stesse mutazioni che affliggono l'uomo. Li ha prima trattati con alte dosi di un cocktail di antibiotici (ampicillina, metronidazolo, neomicina e vancomicina) fin dalla gravidanza, riducendo così di 10 mila volte i batteri presenti nel loro colon. E già con questo intervento il ricercatore aveva ottenuto due risultati: Ø il numero dei polipi, che di solito precorrono l'insorgere del tumore, si era ridotto di 2-6 volte Ø i polipi stessi, osservati al microscopio, erano più benigni del solito. Il metronidazolo in particolare era l'antibiotico che più influiva sul numero dei polipi senza alterare troppo l'abbondanza del microbiota, a riprova che non tutti i batteri contribuiscono in ugual misura allo sviluppo del tumore del colon. Questi studi hanno consentito a Martin di concentrare l'attenzione sulla dieta. Per verificare l'ipotesi, Martin ha diviso in due gruppi: Ø a uno ha dato la solita dieta nella quale il 58% delle calorie era fornito da carboidrati; Ø nella dieta dell'altro gruppo la quota calorica fornita dai caroidrati non superava il 7% del totale. Risultati: La dieta con pochi carboidrati ha ridotto il numero di polipi in modo analogo a quanto avevano fatto gli antibiotici, e anch'essa ha agito sul microbiota: pur non alterandone l'abbondanza, come gli antibiotici, ne ha cambiato la composizione riducendo la presenza dei batteri che metabolizzano i carboidrati e produttori di acido butirrico, come i Firmicutes e i Clostridia. E pare che il brutto ceffo di questa storia sia proprio lui, il butirrato: quando i ricercatori hanno somministrato questo acido grasso ai topi trattati con antibiotico, sono aumentati sia la proliferazione cellulare sia i tumori nel piccolo intestino. Lo studio sembra dimostrare che il cancerogeno sia il butirrato, metabolita prodotto dai batteri nella digestione dei carboidrati, e che proprio lui induca l'abnorme proliferazione delle cellule nei topi geneticamente predisposti al tumore del colon. Tanto che Martin conclude: «Il nostro studio suggerisce che sia riducendo i carboidrati della dieta, sia cambiando la composizione della comunità batterica intestinale si potrebbe ottenere una riduzione del rischio di tumore al colon in chi è ereditariamente predisposto a questo tumore». (Salute, Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 455 BICARBONATO, MILLE UTILIZZI E TANTI PRATICI BENEFICI PER SALUTE E BELLEZZA Conosciuto per lo più per la capacità di migliorare e favorire la digestione è molto efficace in tante altre occasioni. Il bicarbonato di sodio, può essere utilizzato in tanti modi per dare una mano a salute e bellezza. Conosciuto per lo più per la capacità di migliorare e favorire la digestione, tanto è vero che viene utilizzato di frequente dopo un pasto un po’ abbondante e impegnativo, quando si avverte che i processi digestivi sono messi in seria difficoltà, ha invece anche altre caratteristiche che ne fanno un prodotto molto efficace in diversi ambiti, oltre tutto ad un costo estremamente irrisorio. È sicuramente un potente alcalinizzante e, secondo alcune recenti teorie, non ancora confermate dalla medicina ufficiale, anche se tali teorie sono sostenute anche da alcuni studiosi, sarebbe eccellente come antitumorale. Per alcuni, addirittura, potrebbe rappresentare la soluzione ideale per contrastare i tumori, proprio perché le cellule cancerogene trovano in un ambiente acido il loro habitat ideale, perché in sostanza il cancro sarebbe un meccanismo di difesa che alcune cellule mettono in atto per sopravvivere in ambiente acido, a loro ostile, in ambiente oltre tutto estremamente povero di ossigeno. Secondo questa teoria, un bicchiere di acqua, limone e bicarbonato tutte le mattine, non solo rappresenterebbe un valida prevenzione contro il cancro, ma addirittura una vera e propria cura, cosa che, come detto in precedenza, non è confermata dalla medicina ufficiale, non vi sono evidenze scientifiche che avvalorino tale ipotesi. A parte la già citata e conosciuta caratteristica di favorire la digestione, il bicarbonato è un grande alleato per quanto riguarda l’igiene personale, in particolare per l’igiene orale e quindi la pulizia dei denti. Infatti, può sostituire egregiamente il dentifricio, semmai con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale di menta, per renderlo ancor più fresco e piacevole. Eccellente anche come collutorio, se sciolto in un bicchiere d’acqua, aiuta a mettere all’angolo l’alito cattivo, sempre che questo non sia la conseguenza di qualche danno più serio (carie o presenza di placca). Può, quindi essere utilizzato per una precisa pulizia della dentiera o di altro apparecchio per i denti. Può essere utilizzato per lenire le punture d’insetti, zanzare comprese: basta realizzare una specie di poltiglie, mescolandolo con un po’ d’acqua, e applicarlo al punto giusto, o anche in caso di irritazioni, e se ne otterrà un giovamento pressoché immediato. Eccellente anche per la pulizia delle mani, soprattutto se particolarmente sporche, per cui è necessario anche eliminare dei cattivi odori che altrimenti, utilizzando un semplice detergente, non scomparirebbero del tutto. Serve anche per fare un bel pediluvio rilassante, dopo una giornata in cui i piedi sono stati messi in seria difficoltà, semmai dopo una lunga e faticosa camminata. E ancora, è noto il suo utilizzo per fare dei suffumigi in caso di raffreddore o di una fastidiosa costipazione delle vie aeree. Può anche essere utilizzato per la bellezza della pelle in quanto, unito ad un po’ d’acqua, diventa un eccellente esfoliante; basta massaggiarlo delicatamente sulle zone da trattare e poi risciacquare con abbondante acqua tiepida. Aggiunto al normale shampoo, è eccellente per rendere i capelli particolarmente morbidi e per liberarli dal calcare presente nell’acqua di molte zone del paese. Infine, è possibile realizzare un efficace deodorante, oltre tutto a costi estremamente contenuti, semplicemente sciogliendo 2 cucchiaini di bicarbonato in un bicchiere d’acqua e utilizzarlo con un qualsiasi contenitore spray, dopo averlo fatto risposare per 24 ore.