Anno I – Numero 55 Lunedì 19 Novembre 2012, S. Fausto AVVISO AVVISO Concorso straordinario: - File pdf consultabili sul sito dell’Ordine Notizie in Rilievo • Governo e Farmacie 1. Pianta Organica Farmacie: qual è la situazione? Si informano i Colleghi che sulla Home page del sito istituzionale dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, www.ordinefarmacistinapoli.it, sono consultabili mediante slides in file pdf: CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PUNTEGGIO (Parte 1) MODALITÀ di PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA per la partecipazione al concorso straordinario mediante piattaforma digitale (Parte 2). RIEPILOGO CONCORSI PUBBLICATI REGIONE N. SEDI a CONCORSO Liguria Lazio Veneto Lombardia Salute e Benessere 2. Spremuta di limone per combattere i calcoli renali Curiosità 3. E’ vero che le bibite gasate dilatano lo stomaco? Patologie 4. Meno sinusiti per chi è più sensibili ai sapori amari Web e Farmacia 5. Farmacie online: pugno di ferro della FDA 89 278 224 343 SCADENZA 30 Novembre 2012 13 Dicembre 2012 16 Dicembre 2012 19 Dicembre 2012 Considerato l’interesse e le aspettative per molti degli Iscritti all’Ordine, codesto Consiglio organizzerà ulteriori incontri di chiarimento e di supporto per la partecipazione al concorso straordinario. Le date saranno comunicate nei prossimi giorni. CURIOSITA’ È vero che le bibite gasate dilatano lo stomaco? Niente paura: l'anidride carbonica viene smaltita in fretta, basta un "burp" Sì, ma l’effetto è solo temporaneo e la credenza secondo cui le bibite gasate fanno venire la pancia è infondata. Una volta che la bevanda è ingerita, infatti, l’anidride carbonica (il gas che costituisce le bollicine) è smaltita rapidamente: in parte viene assorbita dalla mucosa gastrica e in parte viene invece espulsa dalla bocca con i rutti. Bruciori: le bevande gasate possono invece causare bruciore di stomaco, soprattutto se si è a digiuno. Infatti, l’anidride carbonica stimola la secrezione di acido cloridrico da parte delle pareti dello stomaco. Questo, tuttavia, favorisce la digestione. Molte bibite gasate sono anche ricche di zucchero e un loro consumo smodato non è consigliato. PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 55 GOVERNO E FARMACIA PIANTA ORGANICA FARMACIE.Ma qual è la SITUAZIONE? Molti lettori continuano a chiedere chiarimenti sull’abolizione (o meno) della pianta organica (P.O.) delle farmacie dopo il “Cresci Italia” in merito al problema della “zonizzazione” delle farmacie e sul ruolo dei Comuni. (avv. Leopardi) Molto probabilmente la pianta organica è caduta già per effetto dell’art. 11 del “Cresci Italia”, in quanto l’integrale articolazione del vecchio art. 2 della L. 475/1968 con le due disposizioni contenute sub. C) del comma 1 dell’art. 11, questo parrebbe affermare. Su questo punto abbiamo registrato varie sentenze: una “breve,, del TAR Friuli (n. 338 del 3 settembre 2012) ed una ordinaria del TAR Lombardia (n. 2313 del 13 settembre 2012), quest’ultima sospesa dal Consiglio di Stato. Entrambe le decisioni paiono orientate in tal senso. Ma, pur venendo meno la P.O., dovrebbe resistere il concetto di “sede farmaceutica” o comunque di “zona” e comunque la legittimazione dei Comuni a pianificare territorialmente le farmacie. In conseguenza di ciò viene confermata l’assoluta discrezionalità dei Comuni ad autorizzare, piuttosto che no, l’istanza di un titolare di farmacia che volesse trasferirsi all’interno o meno del proprio “territorio di competenza. La citata sentenza del TAR Lombardia, infatti, ha affermato “che la novella legge in materia di farmacie lascia comunque in vigore molte delle norme precedentemente vigenti in materia di circoscrizioni farmaceutiche; in particolare persiste l’art. 1, c. 4, I. n. 475/1968 secondo cui “Chi intende trasferire una farmacia in un altro locale nell’ambito della sede per la quale fu concessa l’autorizzazione deve farne domanda all’autorità sanitaria competente per territorio. Tale locale, indicato nell’ambito della stessa sede ricompresa nel territorio comunale, deve essere situato ad una distanza dagli altri esercizi non inferiore a 200 metri. La distanza è misurata per via pedonale più breve tra soglia e soglia delle farmacie”. I Comuni, quindi (come in passato), potranno negare con difficoltà il trasferimento nell’ambito del “perimetro, mentre potranno, con maggiori certezze, negarlo fuori dall’ambito del perimetro. Alcuni lettori hanno segnalato l’ipotesi, accattivante, secondo la quale ove il Comune non tenga conto di delimitazioni territoriali assegnate alle sedi farmaceutiche non potrebbe negare il trasferimento altrove; ma vale la pena di chiedersi: l’indicazione di una via piuttosto che di una zona (es. zona sud) non è pur sempre una limitazione del territorio di competenza assegnato alla farmacia? Ad avviso di chi scrive il Comune (con gli “immensi poteri,” conferitigli dall’art. 11 del D.L. 1/2012 ora L. 27/12) potrà “farla da padrone” anche sulle varie istanze di trasferimento fermo restando che i vari TAR, eventualmente interessati su singole fattispecie, potranno dirimere i dubbi di tutti. Con riferimento all’art. 5 della L. 475/1968 e quindi all’istituto del decentramento possiamo affermare che anche questa figura è tuttora in piedi, ma è verosimile che i presupposti previsti nell’art. 5 della L. 362/91 non si pongano troppo frequentemente, perché specie nelle città le “revisioni straordinarie,, dovrebbero aver occupato buona parte delle zone periferiche di nuova formazione abitativa e bisognose, comunque, di vedere integrato il servizio farmaceutico. Piuttosto, si pone il problema (in tal vicenda come nelle tante altre che sono state neppure sfiorate dall’art. 11) dell’individuazione dell’amministratore competente, che nell’art. 5 è la Regione sia per i decentramenti d’ufficio che per quelli a domanda e si può pensare che, in ambedue i casi, potrà essere il Comune a dover provvedere. In buona sostanza sono poche le certezze con le quali rispondere al quesito e si rimane nella speranza che presto ove il legislatore non è riuscito possa la Magistratura fare ordine e chiarezza. (Farmacista online) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 55 SALUTE E BENESSERE SPREMUTA DI LIMONE OGNI GIORNO PER COMBATTERE I CALCOLI RENALI Il citrato impedisce la precipitazione del calcio nelle urine. Per evitare l'eccessiva acidità meglio diluire il succo con acqua Diversi studi hanno suggerito che il succo di limone sia un rimedio efficace per prevenire i calcoli renali. Ma dei tanti studi fatti, nessuno ha raggiunto conclusioni decisive, per questo nefrologi degli Ospedali Riuniti di Bergamo, in collaborazione con l'Istituto Mario Negri e il Consorzio del limone di Siracusa Igp, hanno avviato uno studio clinico controllato che coinvolge oltre 200 pazienti. Lo studio permetterà di verificare se un rimedio semplice, come una spremuta giornaliera di 3-4 limoni, aiuti a prevenire la calcolosi renale. Ma perché il limone sembra tanto importante nella prevenzione dei calcoli? «Questo agrume — risponde Maria Rosa Caruso, nefrologo degli Ospedali Riuniti di Bergamo, che guida lo studio — contiene 42,9 grammi di citrato per chilo ed è l'agrume più ricco di questa sostanza. Ed è noto che il citrato previene la precipitazione del calcio nelle urine, alla base della formazione di calcoli di ossalato di calcio che rappresentano circa l'80% dei calcoli. «Per evitare però che l'eccessiva acidità del citrato intacchi lo smalto dei denti — continua Caruso — suggeriamo di diluire il succo di limone in acqua e ne sconsigliamo l'uso a chi soffre di reflusso gastroesofageo perché potrebbe accentuare i bruciori gastrici». A parte il limone, quali altri accorgimenti dietetici possono essere utili? La risposta viene da una revisione, pubblicata da Urologic Clinics of North America, condotta da ricercatori italiani. Accanto a fattori protettivi già noti, come l’ acqua, ce ne sono di meno conosciuti che possono invece avere un effetto negativo come le proteine e i piatti pronti. «Un elevato consumo di alimenti di origine animale e di piatti pronti, spesso ricchi di sale e molto calorici — spiega Antonio Nouvenne del Centro Calcolosi dell'Università di Parma, coautore della revisione —incrementa il rischio di calcolosi attraverso molti meccanismi. Le proteine animali aumentano il calcio, l'ossalato e l'acido urico urinari (i "mattoni" dei calcoli); più sale si assume più calcio si trova nelle urine e l'eccesso calorico favorisce il sovrappeso, di per sè associato al rischio di calcolosi. Se alla dieta scorretta si associa la sedentarietà, il rischio diviene ancora più elevato: l'esercizio fisico contribuisce infatti migliora il controllo pressorio, aumenta il flusso sanguigno renale e riduce le molecole pro infiammatorie alla base dei meccanismi dell'infiammazione e dell'adesione agli epiteli delle vie urinarie dei piccoli cristalli che si aggregano fino a formare i calcoli». (Salute Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 55 PATOLOGIE MENO SINUSITI PER CHI E’ PIU’ SENSIBILE AI SAPORI AMARI Chi e' più sensibile ai sapori amari avra' meno sinusiti. I recettori dell'amaro sono stati legati direttamente alla capacita' di regolare le difese contro le infezioni delle vie aeree superiori; in particolare, le persone che riescono a individuare determinati sapori amari hanno mostrato di essere meglio difese contro le infezioni croniche dei seni nasali. STUDIO: pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Investigation (University of Pennsylvania). RISULTATI: i ricercatori hanno scoperto che uno dei recettori dell'amaro che agisce nelle cellule delle vie aeree superiori, conosciuto come T2R38, agisce come una sorta di ''guardia di sicurezza'', scovando molecole appartenenti a una certa classe di batteri. ''Queste molecole istruiscono gli altri batteri a creare i biofilm, batteri in rete che si aiutano vicendevolmente a diffondersi. Questi biofilm portano a un eccesso di risposta infiammatoria che provoca le sinusiti. Quando il recettore T2R38 individua queste molecole, attiva le difese locali che uccidono i batteri invasori''. (Sn) WEB E FARMACIA Pugno di Ferro della FDA CONTRO le FARMACIE ONLINE L'operazione internazionale denominata Pangea V, coordinata dall'Interpol, per proteggere i consumatori da potenziali effetti pericolosi e da farmaci non approvati, ha permesso nei giorni scorsi di distruggere una rete della criminalità organizzata che vendeva illecitamente farmaci online in oltre 100 Paesi. Prodotti sequestrati per un valore di 10,5 milioni di dollari. Circa 80 gli arresti. La Fda, Food and Drug Administration, in collaborazione con altre organizzazioni internazionali di regolamentazione e le forze dell'ordine, è intervenuta contro oltre 4.100 farmacie online che vendevano illegalmente prodotti potenzialmente pericolosi per i consumatori, tra i quali i farmaci non approvati. Un’imponente operazione internazionale a cui seguiranno una serie di azioni che vanno dal sequestro di prodotti illegali, alla rimozione dei siti illeciti ed infine alla richiesta di pagamento delle spese civili e penali. Le vendite bloccate, come ha precisato l’Interpol in una nota, avvenivano attraverso 18 mila siti internet (chiusi a seguito dell’operazione), identificati anche grazie all’appoggio di alcune compagnie quali LegitScript, Visa, Mastercard e PayPal. Insieme alla chiusura delle pagine web si è provveduto alla sospensione delle transazioni di pagamento online verso le false farmacie e alla distruzione di un enorme numero di e-mail spam e di messaggi pubblicitari sui social network. Il commissario della Fda Margaret A. Hamburg ha evidenziato come “i consumatori negli Stati Uniti e in tutto il mondo affrontano una minaccia reale dalle farmacie online che vendono illegalmente prodotti potenzialmente scadenti, falsificati, alterati o farmaci altrimenti non sicuri” . In molti casi, i farmaci possono essere dannosi per la salute pubblica perché contengono principi attivi che sono stati approvati dalla Fda per l'uso solo sotto la supervisione di un medico autorizzato di assistenza sanitaria o principi attivi che sono stati precedentemente ritirati dal mercato statunitense a causa di problemi di sicurezza come pillole contro il cancro e la disfunzione erettile, antibiotici e integratori alimentari, preparati per dimagrire. (Sn)