Anno I – Numero 56 AVVISO Concorso straordinario: - File pdf consultabili sul sito dell’Ordine Notizie in Rilievo • Scenari e Frontiere 1. Tumori: chi rischia di più e perché? Salute e Benessere 2. Proteggere i denti durante il sonno Curiosità 3. Perché lo sbadiglio è spesso contagioso? Martedì 19 Novembre 2012, S. Benigno AVVISO Si informano i Colleghi che sulla Home page del sito istituzionale dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, www.ordinefarmacistinapoli.it, sono consultabili mediante slides in file pdf: CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PUNTEGGIO (Parte 1) MODALITÀ di PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA per la partecipazione al concorso straordinario mediante piattaforma digitale (Parte 2). RIEPILOGO CONCORSI PUBBLICATI REGIONE N. SEDI a CONCORSO Liguria Lazio Veneto Lombardia TOTALE 89 278 224 343 934 SCADENZA 30 Novembre 2012 13 Dicembre 2012 16 Dicembre 2012 19 Dicembre 2012 Considerato l’interesse e le aspettative per molti degli Iscritti all’Ordine, codesto Consiglio organizzerà ulteriori incontri di chiarimento e di supporto per la partecipazione al concorso straordinario. Le date saranno comunicate nei prossimi giorni. CURIOSITA’ Patologie Perché lo sbadiglio è spesso contagioso? Salute e Benessere Molti credono erroneamente che lo sbadiglio non sia altro che un semplice “segnale” dell'individuo per manifestare la propria noia o un indice di cattiva digestione. 4. La terapia antiandrogena è efficace contro il cancro della vescica 5. Olio di mandorle dolci per l’igiene del bebè In realtà è un segno di stanchezza (infatti si sbadiglia più frequentemente quando si è deboli, la sera, prima di andare a dormire) o una risposta autonoma dell’organismo che si accorge di avere bisogno di maggiore quantità di O2 e cerca, con una respirazione intensa e forzata qual è lo sbadiglio, di compensare al deficit facendo allargare gli alveoli polmonari. Questi sono piccole sacche nelle quali avvengono gli scambi tra aria e sangue: l’aria che respiriamo rilascia O2 che viene incorporato nei globuli rossi per essere trasportato in circolo, mentre il sangue “in arrivo” scarica negli alveoli CO2 di scarto perché questa venga eliminata con la respirazione. Lo sbadiglio è “contagioso” soprattutto la sera, sia perché siamo stanchi, sia perché tutti, in una determinata stanza, rischiano di essere a corto di O2 più o meno nello stesso momento. PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 56 SALUTE E BENESSERE PROTEGGERE I DENTI DURANTE IL SONNO Placche già pronte in farmacia o personalizzate? Un quesito per dentisti onesti Stringi i denti e continua! Detto e fatto di giorno, va bene. Serve a superare le difficoltà. Nel sonno invece, stringere, serrare i denti o digrignarli (strofinarli lateralmente gli uni contro gli altri) fa male. Ci si sveglia però con la mandibola stanca, la parte superiore dei denti man mano si appiattisce e si usura, scattano anche altri dolori. «Il bruxismo è una parafunzione, come succhiarsi il pollice o mordersi le labbra, non ha cioè scopo funzionale. In alcuni casi nell'adulto (a volte in presenza di precontatti o cattiva occlusione) sfocia nella patologia quando si associano segni clinici come cervicalgia, lombalgia, dolori agli arti superiori, mal di testa. Spesso alcune cefalee di origine muscolo tensive possono avere proprio questa causa», spiega Bartolomeo Lofano, odontoiatra e chirurgo maxillo-facciale a Bari. Bruxismo non è patologia ma non va sottovalutato. «Nell'adulto bisogna capire se è associato a momenti di stress per difficoltà affettive, economiche, eccessivo carico di responsabilità (e il disagio a livello emozionale va trattato come tale) o legato a motivi gnatologici, di occlusione e rapporti interdentali. In questi casi va applicato un bite», sottolinea l'esperto. La placca di protezione in resina, fatta su misura del paziente dal dentista, s'inserisce di notte in bocca come un "morso" (in inglese, bite) e impedisce che le arcate dentarie entrino in contatto forzoso troppo ravvicinato o si sfreghino tra loro. A novembre un'azienda produttrice di bite promuove lo specifico check up gratuito in molti studi dentistici convenzionati e l'acquisto del bite in farmacia con sconto del 10%. Un bite su misura dal dentista costa mediamente sui 500 euro. Placche già pronte, in farmacia, vanno sui 70 euro. «I bite automodellanti sono meno precisi, a volte funzionano, in alcuni casi possono peggiorare la sintomatologia ma c'è chi giustamente li acquista sia perché costano meno ed è comprensibile, sia per capire come funzionano. Penso che come prima cosa serva la visita odontoiatrica, poi dipende dall'onestà del dentista dire se il bite va fatto in maniera specifica o si può provare con uno già pronto». Bite anche ai bambini? «No, il bruxismo, specie durante la dentizione mista, è molto frequente, spesso molto rumoroso, ma non crea problemi. Può essere legato all'occlusione ancora instabile o a tensioni emotive della fase di crescita». Meglio un aiuto psicologico? «Può essere utile solo se ci si accorge che il bambino ha problemi a scuola, in famiglia, con gli altri bimbi. Per alleggerire le normali tensioni infantili ci sono vari modi, anche il rapporto con i cavalli riduce lo stress». (www.andi.it; www.drbrux.co) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 56 SCENARI - FRONTIERE TUMORI: CHI RISCHIA DI PIÙ E PERCHÉ A Milano e Lugano gli stati generali di medici e ricercatori per fare il punto sulla malattia. Con una buona notizia: dal '90 a oggi la mortalità si è molto abbassata. Trenta persone su 100 sono destinate ad ammalarsi di tumore e ognuna di loro si chiederà: perché proprio io? Se una risposta certa non c'è, tranne in alcuni casi (un fumatore sa da dove viene il suo cancro al polmone), oggi questa malattia è un puzzle in cui molte caselle vanno incastrandosi nei punti giusti. La mappa di chi rischia di più sarà è stato uno dei temi centrali del World oncology forum, a Lugano il 26-27 ottobre, con medici e ricercatori di cinque continenti. «A livello geografico, per esempio, si stima che nei paesi in via di sviluppo, come in Africa, l'incidenza dei tumori crescerà del 70 per cento l'anno, perché sale l'età media e gli stili di vita si occidentalizzano» spiega Paolo Vineis, epidemiologo dell'Imperial college di Londra. A livello individuale, invece, si sa che il 5-10 per cento dei tumori ha base ereditaria. E il restante 90 per cento? Contano ambiente e comportamenti individuali. Molti studi recenti indicano un legame fra cancro e obesità: «I meccanismi molecolari non sono ancora chiari, ma alcuni tumori, a seno, endometrio, colon e prostata sono legati all'eccesso di peso» avverte Vineis. «Il grasso è un tessuto con un suo metabolismo importante, può accumulare sostanze inquinanti e cancerogene. Inoltre si è visto che alcune malattie che parevano distinte, quelle neurologiche, cardiologiche, il diabete e i tumori, possono avere meccanismi e fattori di rischio in comune, come uno stato infiammatorio». In altri casi contano la dieta: • chi beve alcol è più esposto a tumori al fegato, al tratto digestivo, al seno; • il consumo di carne rossa, unito a una dieta scarsa in fibre, è legato al rischio di neoplasia al colon. Se l'incidenza della malattia è sempre alta, ci sono però dati positivi. Negli Stati Uniti e in Europa, dal 1990a oggi, la mortalità è scesa del 23 per cento negli uomini e del 15 nelle donne. È solo una cifra fra tante (le morti per cancro, al mondo, sono 7,6 milioni l'anno), però importante: significa che alla domanda più difficile del convegno, se stiamo perdendo o vincendo contro il cancro, si può rispondere che la guerra non è finita,e forse non lo sarà mai, ma noi oggi siamo più armati e capaci di combattere. (Rassegna Stampa Federazione) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 56 PATOLOGIE La TERAPIA ANTI-ANDROGENA E’ EFFICACE CONTRO IL CANCRO DELLA VESCICA La terapia anti-androgena che si usa ora per i tumori alla prostata e' efficace anche contro quelli della vescica. Lo ha dimostrato uno studio dell'universita' del Colorado pubblicato da Pnas, secondo cui gli ormoni androgeni sono implicati nell'espressione di una proteina, chiamata CD24, che peggiora la prognosi. Il carcinoma della vescica costituisce il quarto tumore per incidenza nella popolazione maschile. Sono fattori di rischio riconosciuti per il cancro vescicale il fumo di sigaretta e l´esposizione a coloranti derivati o contenenti anilina. Alcuni dati suggeriscono che la sospensione del fumo migliori la prognosi della malattia nei fumatori. LO STUDIO ha prima esaminato modelli animali, mostrando che i topi senza l'abilita' di produrre la proteina hanno meno tumori alla vescica e meno metastasi, e che questo effetto e' piu' pronunciato per i maschi. I ricercatori hanno poi esaminato campioni di tumori umani, verificando lo stesso comportamento e dimostrando che alti livelli di CD24 danno anche una piu' alta probabilita' di ritorno del tumore. "Il livello di CD24 dipende a sua volta dal testosterone - spiegano gli autori - diminuendo questo ormone dovremmo essere in grado di abbassare la capacita' del tumore di riformarsi". (Sn) IGIENE E SALUTE Olio di mandorle dolci per l’igiene del bebé Nella borsa che le mamme portano in ospedale (quella con i primi cambi per il piccolo e tutto il necessario per i giorni subito successivi al parto) c’è sempre qualche cosa per l’igiene intima del neonato. Ebbene, pochi sanno che la soluzione migliore per una detersione perfetta è l’olio di mandorle dolci. Al contrario di molti prodotti in commercio, infatti, l’olio non contiene siliconi, petroli e profumi ma è emolliente e nutritivo in modo naturale quindi impedirà che la pelle si irriti. Per avere zero ragadi e zero culetto arrossato, sarà sufficiente pulire il bebé con un po’ d’olio di mandorle su di un quadrotto di cotone idrofilo (possibilmente bio). Se c’è un lavandino a disposizione, si sciacquerà il piccino. Sennò si tamponerà l’eventuale eccesso di olio con un fazzolettino, e poi via col pannolino pulito. Per i neonatini si può acquistare in farmacia uno di quegli oli magnifici, sterili e buoni anche per uso alimentare. Successivamente si può chiedere al farmacista dell’olio di mandorle senza marca: un bottiglione costa pochi euro e dura moltissimo. (Sn)