Anno I – Numero 59 AVVISO Giuramento di Galeno: -Sabato 15 Dicembre 2012 - Concorso Straordinario: bando del Piemonte Notizie in Rilievo • Governo e Farmacia 1. Balduzzi fa il bis. Riscritto l’ex ddl Fazio. Venerdì 23 Novembre 2012, S. Cecilia Martire di Roma Concorso straordinario farmacie. Ecco il bando del Piemonte La data di scadenza per le domande, mediante piattaforma unica, www.concorsofarmacie.sanita.it realizzata dal ministero, è stabilita al 22 dicembre 2012, ore 18.00. Le sedi a concorso sono 147 RIEPILOGO CONCORSI PUBBLICATI REGIONE N. SEDI a CONCORSO SCADENZA Liguria Lazio Veneto Lombardia Toscana Piemonte TOTALE 89 278 224 343 131 147 1212 30 Novembre 2012 13 Dicembre 2012 16 Dicembre 2012 19 Dicembre 2012 21 Dicembre 2012 22 Dicembre 2012 I Giovani Farmacisti giurano nel nome di GALENO Regioni e Leggi 2. Farmacie. In Liguria nuova legge su orari, turni e ferie Farmacie Salute 3. L’aspirina contro il tumore al fegato. Campania la regione più a rischio Epatite. La stazione Marittima di Napoli – Sala Galatea Sabato 15 Dicembre 2012: il giorno solenne del Giuramento e Auguri di Natale Nel corso della serata sarà offerto un buffet di Natale e un intrattenimento musicale by Enzo TOSCANO. (Di seguito l’elenco dei nuovi iscritti) PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 59 PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 59 GOVERNO E FARMACIA BALDUZZI FA IL BIS. RISCRITTO L'EX "DDL FAZIO". SI COMPLETA IL "DECRETO SANITÀ". Arriva al Senato il nuovo testo che integra il vecchio provvedimento con nuove norme a completamento del "decreto Balduzzi". Novità anche su farmaci e farmacie. Si tratta di una versione ampiamente riveduta dell'ex "ddl Fazio" sulla "Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria". Restano solo alcuni articoli originari, ma altri sono tutti nuovi e integrano il "decreto Balduzzi" recentemente convertito il legge. In particolare, le nuove norme che il ministro della Salute ha voluto inserire nel ddl Fazio riguardano parto, ordini, rischi sanitari, atto medico, cure palliative, personale sanitario, dirigenza ministero, farmaci, farmacie, accreditamento, standard e personale Iss. Il ministro della Salute ha trasmesso il nuovo testo ieri alla Commissione Igiene e Sanità. Il Governo vorrebbe che la Commissione lo adottasse in sede deliberante, ma al momento c'è il no dell'Idv e l'indecisione della Lega per dare il via libera. Per quanto riguarda il nuovo testo specificamente per il mondo della farmacia è mutato per le disposizioni di cui: all’art. 18, recante (Farmaci eccessivamente onerosi per il Servizio sanitario nazionale), si prevede che l’AIFA avvii, dal mese successivo a quello di entrata in vigore della presente legge, la procedura di ricontrattazione dei prezzi dei medicinali che la stessa Agenzia, con i suoi organi di valutazione, giudichi eccessivamente onerosi per il SSN in rapporto al beneficio previsto. L’iniziativa consentirà di liberare, a favore di nuovi farmaci innovativi, risorse che in questo momento sono allocate in maniera impropria. La norma prevede il passaggio in classe c) dei farmaci per i quali le aziende titolari non siano disposte a negoziare, entro sei mesi, un prezzo congruo e compatibile con le esigenze del SSN. Per quanto concerne l’art. 19, recante (Impiego intravitreale di bevacizumab) si evidenzia che, negli ultimi anni il bevacizumab, autorizzato per varie forme tumorali, è stato largamente impiegato in molti Paesi anche per alcune patologie oculari, per le quali non risultavano disponibili farmaci in commercio. In merito all’art. 20, recante (Disposizioni sul trasferimento delle farmacie) esso contiene alcune norme sul trasferimento di farmacie, in coerenza con la nuova disciplina di settore recata dall’art. 11 del DL n. 1/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 27/2012. L’art. 1 del predetto provvedimento d’urgenza ha, fra l’altro sostituito integralmente l’art. 2 della L. n. 475 del 1968, sopprimendo la previsione dell’istituzione della “pianta organica” quale ordinario strumento di programmazione del servizio farmaceutico sul territorio e stabilendo specifici criteri per l’individuazione delle zone in cui aprire le nuove farmacie. Con il comma 1 dell’art. che si propone, viene ora sostituito il quarto comma dell’art. 1 della stessa L. 475, con una formulazione che, da un lato, ai fini della disciplina del trasferimento di una farmacia già aperta non fa più alcun riferimento al perimetro della sede prevista in pianta organica, e dall’altro ribadisce il criterio secondo cui i nuovi locali (oltre a soddisfare i requisiti previsti dalle recenti modifiche normative) debbono distare almeno 200 metri dagli altri esercizi farmaceutici, evitando in tal modo un affollamento di farmacie in ambiti circoscritti, a discapito di una parte della popolazione del comune. DECENTRAMENTO:il comma 2 abroga l’istituto del decentramento delle farmacie, perché non più coerente con la nuova disciplina e con la mancata conferma della “pianta organica”. L’ultimo comma dell’art., intende dare una soluzione al problema dell’eccesso di farmacie in comuni che si sono andati spopolando per migrazione degli abitanti, conferendo alla regione competente la possibilità di trasferire le farmacie soprannumerarie in parti del territorio regionale che presentano carenza di assistenza farmaceutica. (Farmacista online) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 59 REGIONI E LEGGI Farmacie. In Liguria nuova legge su orari, turni e ferie Introdotto un orario settimanale minimo obbligatorio, (40 ore settimanali - 36 ore farmacie rurali), un orario minimo giornaliero, (8 ore giornaliere) e un numero minimo di giornate di apertura in un anno (230 giornate – 210 farmacie rurali). Ecco la legge approvata dal Consiglio regionale della Liguria. Novità in Liguria per quanto riguarda gli orari, i turni e le ferie delle farmacie. Il Consiglio Regionale ha infatti approvato il 31 ottobre scorso una legge, la n.35 del 6 novembre 2012, pubblicata sul bollettino regionale n. 18 del 7 novembre 2012, secondo quanto stabilito dalla riforma della disciplina degli orari e dei turni delle farmacia prevista dal decreto legge di riordino sul servizio farmaceutico n.1/ 2012, comma 8, art. 11, prevede che “i turni e gli orari di farmacia stabiliti dalle autorità competenti in base alla vigente normativa non impediscono l'apertura della farmacia in orari diversi da quelli obbligatori”. ORARIO MINIMO OBBLIGATORIO: in particolare, la Liguria ha introdotto il principio di “livelli minimi di attività di servizio” disciplinando un orario settimanale minimo obbligatorio, (40 ore settimanali - 36 ore farmacie rurali), un orario minimo giornaliero, (8 ore giornaliere) e un numero minimo di giornate di apertura in un anno (230 giornate – 210 farmacie rurali). DISCIPLINA ORARIO NOTTURNO E VOLONTARIA NEI GIORNI FESTIVI: tuttavia, la Regione Liguria, ferma restando la libertà di effettuare orari ulteriori rispetto a quelli minimi ha inteso disciplinare le aperture notturne e festive al fine di salvaguardare l’efficienza del servizio con una norma che disciplina l’apertura volontaria nei giorni festivi: NON è possibile un’apertura a piacimento, ma chi intende aprire volontariamente nel giorno festivo deve comunque rispettare un orario obbligatorio minimo (art.2, comma 3). All’art.2, comma 4 si stabilisce poi che per le farmacie che intendano prolungare l’orario di apertura oltre le 21, sia previsto l’obbligo di effettuare il servizio fino alle ore 8 del giorno successivo. L’obiettivo è razionalizzare i turni notturni e garantire una maggiore apertura di farmacie per l’intera notte. Inoltre, la legge prevede un numero di farmacie minimo che deve rimanere aperto durante i giorni di chiusura, nelle ore di chiusura diurne e durante la chiusura notturna, fissando dei bacini di utenza differenziati tra Genova e le altre Province. Le farmacie di turno diurno che effettuano il turno a battenti chiusi o a chiamata possono limitarsi alla distribuzione dei medicinali, del materiale di medicazione e della dietetica specialistica (art.3, comma 4). Nelle farmacie di turno notturno, che svolgono il servizio a chiamata o con sistemi che limitano l’accesso dell’utente il farmacista è tenuto ad evadere le ricette dichiarate dal medico urgenti e ogni altra richiesta di farmaci con caratteristiche di improrogabilità. E’ consentito il turno notturno volontario o a rotazione. Le FERIE SONO FACOLTATIVE ma c’è l’obbligo di rispettare un numero minimo di giorni di apertura annuale, come sopra richiamato, salva diversa autorizzazione del Sindaco che può autorizzare periodi più lunghi. La programmazione del servizio farmaceutico è annuale e sono previste sanzioni economiche per le farmacie che non rispettino lo standard di servizio richiesto. (Farmacista online) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 59 FARMACI E SALUTE L'aspirina contro il tumore al fegato Campania la regione più a rischio Epatite L'aspirina offre una nuova promessa, questa volta contro il tumore al fegato causato da epatite virale cronica. Ricercatori italiani dell'Irccs San Raffaele di Milano stanno studiando gli effetti anti-aggreganti dell'associazione di aspirina e clopidogrel nel trattamento del carcinoma epatocellulare. I primi test sui topi, raccolti su Pnas, sono incoraggianti: la terapia antipiastrinica aumenta significativamente la sopravvivenza degli animali trattati senza provocare effetti secondari indesiderati, come le emorragie. AUTOAGGRESSIONE - Il cancro al fegato è uno delle possibile conseguenze dell'infezione virale che causa l'Epatite. In realtà non sono i virus dell’epatite B (HBV) o dell’epatite C (HCV) a provocare direttamente le lesioni all'organo che precedono il tumore, bensì è l'attività di difesa dei linfociti, cellule del sistema immunitario che vengono richiamate in risposta all'attacco virale. Non solo i linfociti sono impotenti contro il virus – attualmente esiste solo un vaccino per l'epatite B, mentre non è disponibile nessuna profilassi per l'epatite C -, ma sollecitati periodicamente dall'attività dell'infezione cronica protraggono la loro azione “tossica” per il fegato, aprendo le porte al cancro epatico. L'IPOTESI ANTIAGGREGANTE - Studi precedenti hanno messo sul banco degli imputati anche le piastrine, come concausa dell'affollarsi di linfociti citotossici nel fegato. Da qui l'ipotesi che l'uso di farmaci anti-piastrinici e anti-trombotici avesse effetti diretti sull'infezione in corso e sui rischi di tumore. Ipotesi che i ricercatori italiani del San Raffaele hanno verificato in questi mesi sui topi. “Prevenire l’insorgenza del carcinoma epatocellulare mediante l’uso di anti-piastrinici è un concetto innovativo che identifica le piastrine al centro di una malattia molto complessa” spiega Luca Guidotti, responsabile dell’Unità di Immunopatologia del San Raffaele. ”Il fatto poi che l’aspirina e il clopidogrel siano farmaci generici già approvati per il trattamento di disordini trombotici nell’uomo dovrebbe accelerare studi clinici in pazienti cronicamente infetti da HBV o HCV. “Tali studi potrebbero coinvolgere pazienti in cui la malattia epatica non è particolarmente avanzata poiché spesso il rischio di sanguinamento in questi pazienti è inferiore al rischio di trombosi”. LA MALATTIA IN ITALIA: CAMPANIA LA PIÙ COLPITA – nel mondo sono 600 milioni le persone colpite dal virus dell'epatite, circa il 10% della popolazione. La malattia può presentarsi senza sintomi, per molti anni. L'esito peggiore è il cancro: ogni anno muore un milione di persone nel mondo. La Campania è ai primi posti in Italia e in Europa per numero di casi di epatite C e per mortalità legata alle malattie epatiche: la mortalità in Italia per malattie epatiche, solo cirrosi ed epatocarcinoma, è stata di oltre 18.000 casi nel 2008, dei quali il 15% è concentrato in Campania. “La Campania è al primo posto in Italia per quel che riguarda la cirrosi ed ora è prima anche per mortalità del tumore del fegato con tassi di incremento, rispetto all’Italia, del 45% per la cirrosi e del 15% per il tumore. In Campania muoiono 7 persone al giorno per cirrosi epatica o tumore del fegato, soprattutto nelle classi di età tra i 35 e i 55 anni. Poiché circa il 70% delle cirrosi è legato ad infezione cronica da virus HCV, responsabile dell’Epatite C, è evidente che una lotta intensa contro le infezioni da virus HCV è necessaria per abbattere la mortalità per cirrosi ed epatocarcinoma”. (Salute 24)