Anno I – Numero 5 Venerdì 7 Settembre 2012, S. Regina GOVERNO E PARLAMENTO Notizie in Rilievo • Governo e Parlamento 1. Decreto Balduzzi: Cancellate le norme sulle farmacie? • Patologie 2. Lo stress a breve termine rafforza il sistema immunitario • Salute e Stili di Vita 3. Il limone disinfetta i frutti di mare? • Studi e Analisi 4. Dove si nasconde il batterio nella camera di albergo • Indagine e Salute 5. Crioterapia vs Ac. Salicilico per il trattamento delle verruche plantari Indiscreto. Decreto Balduzzi. Cancellate le norme sulle farmacie? Secondo quanto si apprende da fonti autorevoli, nella stesura definitiva del decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri non figurerebbero più le norme sulle farmacie (ex art. 14). Forse cambiamenti anche all'art 3 sulla responsabilità professionale. 06 SET - Dopo il lungo Consiglio dei Ministri di ieri non è finito il lavoro per il ministro Balduzzi. Al suo dicastero i tecnici sono infatti al lavoro per mettere a punto il testo finale che dovrebbe contenere alcune modifiche rispetto a quello entrato in CdM. In particolare, secondo quanto si apprende, dovrebbero essere state cancellate le norme previste dall'art. 14 sulle farmacie che riguardavano il trasferimento dei locali e le distanze minime. Il tutto potrebbe rientrare in un ddl contenente anche altre misure originariamente comprese nel decreto e poi accantonate già nei giorni scorsi. Tra le altre novità dovrebbe esserci anche una nuova stesura delle norme sulla responsabilità professionale (art. 3), oggetto di alcuni dubbi da parte del ministro della Giustizia Severino. (Fonte; Farmacista online). PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 5 PATOLOGIE LO STRESS A BREVE TERMINE RAFFORZA IL SISTEMA IMMUNITARIO Firdaus Dhabhar della School of Medicine della Stanford University ha monitorato la traiettoria delle cellule del sistema immunitario in risposta a stress di ore o in risposta a minacce immediate e ha tracciato, con grande dettaglio, come gli ormoni scatenati dallo stress aumentano la risposta immunitaria. La ricerca, pubblicata sul Journal of Psychoneuroendocrinology, è stata condotta sui ratti e prova che la risposta immunitaria e' accresciuta, e non soppressa come si credeva, dalla risposta chiamata "fight-or-flight" (combatti o scappa). Una triade di ormoni dello stress influisce sulle principali sottopopolazioni delle cellule del sistema immunitario, offrendo anche la prospettiva di poter manipolare i livelli ormonali per migliorare il recupero di pazienti sottoposti a interventi o le risposte ai vaccini. Lo stress cronico, pero', quello che dura settimane e mesi, ha effetti deleteri, tra cui la soppressione della risposta immunitaria. Sottoponendo topi da laboratorio a lievi stress si e' assistito a una mobilitazione massiccia di vari tipi di cellule del sistema immunitario nel sangue e poi, nel giro di un paio d'ore, anche su pelle e altri tessuti. In particolare, a provocare questa 'migrazione' sono stati tre ormoni rilasciati dalle ghiandole surrenali (norepinefrina, epinefrina e corticosterone, l'equivalente nei ratti del cortisolo umano) in quantita' e tempi diversi, in risposta allo stress. La risposta e' simile in tutti gli animali. (Fonte: Sn, suggerito da R. Petrone) SALUTE E STILI DI VITA Il limone disinfetta i frutti di mare? Sfatiamo la leggenda: limone e aceto non disinfettano È una leggenda da sfatare: la marinatura con aceto o l’aggiunta di limone non disinfettano, ovvero non rendono sicuri dal punto di vista igienico, i frutti di mare. Limone e aceto non hanno infatti una efficace attività battericida su cozze, vongole e simili. Nonostante la tradizione di consumare frutti di mare crudi abbia radici lontane, andrebbe sicuramente rivista a causa dei potenziali rischi. (Fonte: Salute-Alimentazione) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 5 STUDI E ANALISI Dove si nasconde il batterio nella camera d’albergo Nelle stanze degli hotel, oltre a wc e lavandini, telecomandi e interruttori sono veri e propri ricettacoli di germi e batteri Che vengano trovati batteri nei bagni delle camere d’albergo non stupisce più di tanto, ma non sarebbero però solo i servizi igienici e i lavandini di questi luoghi, tutto sommato pubblici, a essere contaminati. Tra gli oggetti più popolati da microrganismi ci sarebbero infatti anche i telecomandi della tv e gli interruttori delle lampade da comodino, almeno secondo quanto riportato al meeting dell’American Society for Microbiology. PULIZIA APPARENTE – La ricerca mira a individuare e prevenire i potenziali rischi nelle camere degli hotel. Gli esperti hanno esaminato un campione di piccole dimensioni: tre camere di tre alberghi negli stati di Texas, Indiana e Sud Carolina considerando 19 superfici in ciascuna stanza. Bagni a parte, gli oggetti più contaminati da batteri sono risultati i telecomandi della televisione e gli interruttori delle abat-jour, mentre più sicure dal punto di vista igienico sarebbero le testate dei letti, le aste delle tende e le maniglie dei bagni. I ricercatori hanno anche trovato particolarmente infestati dai microrganismi le spugne e gli stracci usati dagli addetti alle pulizie, oggetti potenzialmente responsabili di contagio tra le diverse superfici e le varie camere. «Non siamo ancora in grado di dire se i batteri trovati su questi oggetti possano effettivamente causare malattie», precisa Kirsch, «ma il grado di contaminazione rilevato è indice di scarsa pulizia nonostante le camere appaiano alla vista ben pulite». NON SOLO TELECOMANDI – Un buon profumo di pulito e tutto l’occorrente per un confortevole soggiorno in hotel sistemato bene in ordine non sarebbero dunque garanzia di sicurezza igienica. Attenzione però a esagerati allarmismi. Mario Capunzo, docente d’igiene all’Università di Salerno afferma, «normalmente gli hotel non sono focolai di epidemie, ma in chi è più sensibile o ha un sistema immunitario indebolito, la scarsa igiene di questi luoghi può essere fonte di qualche rischio in più. La questione della pulizia negli hotel, come in tutti i luoghi pubblici, non va sottovalutata». Per l’esperto infatti, anche moquette, tappeti e tende possono essere oggetti d’arredamento con uno scarso livello di igiene oltre che ricettacoli di polvere e acari.«Particolare attenzione andrebbe poi posta alla pulizia delle docce e dei filtri degli impianti di condizionamento», prosegue Capunzo,«perché dove c’è ristagno d’acqua si possono annidare batteri molto pericolosi come la legionella». RIGORE E CONTROLLI – La soluzione però non sarebbe abbondare con detersivi e disinfettanti. Tali sostanze vanno sì impiegate, ma in quantità adeguate poiché un loro abuso potrebbe aumentare la resistenza dei microbi nei loro confronti. Ben vengano stracci e altri strumenti monouso per la pulizia delle stanze, in modo da limitare l’eventuale contaminazione tra le superfici. In alcuni alberghi si adottano nuovi sistemi di pulizia che si avvalgono anche di bacchette a raggi UV per la disinfezione delle superfici e di involucri per telecomandi e coperte più efficacemente lavabili. (Fonte: Sn, suggerito da R. Iorio) PAGINA 4 Anno I – Numero 5 INDAGINE E SALUTE Crioterapia rispetto ad Acido Salicilico per il trattamento delle verruche plantari E' stata confrontata l'efficacia clinica della crioterapia rispetto all'Acido Salicilico per il trattamento delle verruche plantari. E' stato elaborato uno studio controllato randomizzato a due braccia, multicentrico, aperto, utilizzando i dati di cliniche universitarie di podologia, cliniche di podologia NHS e centri di cure primarie in Inghilterra, Scozia e Irlanda. Hanno partecipato 240 pazienti dai 12 anni in su, con una verruca plantare che, a giudizio del personale sanitario, era adatta per il trattamento sia con crioterapia che con Ac. Salicilico. TRATTAMENTO: I pazienti sono stati trattati con crioterapia con azoto liquido erogato dal personale sanitario, fino a 4 trattamenti a distanza di 2 o 3 settimane o con autotrattamento con Acido Salicilico al 50% (Verrugon) tutti i giorni fino a un massimo di 8 settimane. RISULTATI: E' stata valutata la risoluzione completa di tutte le verruche plantari a 12 settimane. Gli esiti secondari erano: a) risoluzione completa controllata per l'età di tutte le verruche plantari a 12 settimane, trattamento precedente della verruca e tipo di verruca; b) risoluzione, auto-riferita dal paziente, di verruche plantari a 6 mesi; c) tempo alla risoluzione della verruca plantare; d) numero di verruche plantari a 12 settimane; e) soddisfazione del paziente riguardo al trattamento. Non c'è stata evidenza di differenze tra i gruppi Acido Salicilico e crioterapia nelle percentuali di partecipanti con risoluzione completa di tutte le verruche plantari a 12 settimane ( 14% vs 14% ). I risultati non sono cambiati quando l'analisi è stata ripetuta, ma con aggiustamento per età, verruca trattata in precedenza e tipo di verruca plantare o preferenze dei pazienti al basale. Non c'è stata evidenza di una differenza tra i gruppi Acido Salicilico e crioterapia per quanto riguarda la risoluzione autoriferita delle verruche plantari a 6 mesi (31% vs 34%, ) o nel tempo di risoluzione. Non ci sono state evidenze di una differenza nel numero di verruche plantari a 12 settimane. In conclusione, l'Acido Salicilico e la crioterapia sono risultate ugualmente efficaci per la risoluzione delle verruche plantari. (Fonte: Br Med J 2011; 342, suggerito da B. Balestrieri)