Anno I – Numero 66 AVVISO Giuramento di Galeno e Festa di Natale: -Sabato 15 Dicembre 2012 - Concorso Straordinario: Chiarimenti sul sito Notizie in Rilievo • Scienza e Salute 1. Papà dopo i 40 anni: cresce il rischio di autismo 2. I 5 tumori più frequenti Lunedì 3 Dicembre 2012, S. Francesco Saverio, IIaria AVVISO 1 Si ha cura di informare gli iscritti che Giovedì 6 Dicembre 2012, alle ore 20.45, presso la Sede dell’Ordine si svolgerà un incontro di chiarimento definitivo sul tema: “Concorso Straordinario per Nuove Sedi Farmaceutiche” L’incontro è dedicato ad una attenta analisi sulle MODALITÀ di PARTECIPAZIONE e sulla VALUTAZIONE dei TITOLI. AVVISO 2 Sulla Home page del sito www.ordinefarmacistinapoli.it sono pubblicati i seguenti servizi sul Concorso Straordinario: Alimentazione e salute 3. Carne rossa: con 50 grammi in più rischio infarto Psicologia 4. In amore conta l’altezza? 5. Avere molti amici ti allunga la vita? Curiosità 6. La cocaina ti cambia cervello e cuore 7. Bestiame e marchi 8. Programma per il CALCOLO del PUNTEGGIO per la Partecipazione al Concorso STRAORDINARIO VALUTAZIONE DEL PUNTEGGIO (1° Parte) AVVISO 3 15 Dicembre 2012: Giuramento dei Giovani Farmacisti nel nome di GALENO e FESTA di NATALE con Enzo TOSCANO Sabato 15 Dicembre 2012, ore 20.30, (Stazione Marittima – Sala Galatea) incontreremo la Categoria per PARTECIPARE TUTTI INSIEME al Giuramento di Galeno e per Augurarci un Buon Natale e un Sereno Nuovo Anno. Nel corso della serata sarà offerto un buffet di Natale e un intrattenimento musicale by Enzo TOSCANO VI ASPETTIAMO TUTTI. NON È NECESSARIO INVITO PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 66 SCIENZA E SALUTE PAPÀ DOPO I 40 ANNI, CRESCE IL RISCHIO AUTISMO PER IL BEBÈ Diventare padri tardi aumenta il rischio che i bambini sviluppino malattie come l'autismo e la schizofrenia. A dirlo è uno studio pubblicato su Nature e dal quale emerge che il numero delle mutazioni genetiche non ereditarie raddoppia ogni sedici anni da quando l’uomo diventa fertile. Il calcolo è stato possibile sequenziando il genoma di 219 individui islandesi (un terzo erano figli). In sostanza, hanno stimato i ricercatori, concependo a venti anni si trasmettono circa 25 mutazioni genetiche al figlio, che salgono a 65 a quaranta anni. Ogni anno che passa si accumulano nel proprio Dna due mutazioni in più, ma non sempre queste mutazioni implicano il rischio che il bambino sviluppi qualche malattia. In molti casi si tratta di mutazioni neutre e il rischio può salire leggermente solo per alcune condizioni, anche se la combinazione delle alterazioni potrebbe avere conseguenze ancora sconosciute alla scienza. “Abbiamo riscontrato che un padre quarantenne ha un rischio doppio di concepire un bambino autistico o schizofrenico rispetto ad un ventenne, anche se il rischio totale non supera comunque l’1%”. ''L'età del padre è il fattore più importante nel determinare il numero di nuove mutazioni al momento del concepimento di un figlio'', spiega Stefansson, che invita a non preoccuparsi: "Oggi sappiamo quantificarle, ma non è cambiato nulla nel corso dei secoli". Diverso il discorso per le mamme, che trasmettono al bebè sempre lo stesso numero di mutazioni, 15, indipendentemente dall’età. (Sole – Salute) SCIENZA E SALUTE I CINQUE TUMORI PIÙ FREQUENTI Sono alcuni dei dati forniti dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) I cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli UOMINI sono: quello della prostata (che rappresenta il 20% di tutte le neoplasie diagnosticate), del polmone (15%, con tendenza alla riduzione nel tempo), del colon-retto (14%) della vescica (10%) dello stomaco (5%). Tra le DONNE, cancro della mammella, il più diffuso (29%), colon-retto (14%), polmone (6%), corpo dell’utero (5%) tiroide (5%). PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 66 ALIMENTAZIONE E SALUTE CARNE ROSSA: CON 50 GRAMMI IN PIÙ RISCHIO INFARTO Bistecche avanti, ma con (molta) moderazione. Ogni 50 grammi di carne rossa in più al giorno fa salire, infatti, del 42% il rischio di infarto. Lo hanno stabilito i ricercatori di Cambridge che dedicano all'argomento uno studio sul British Medical Journal. MINIPORZIONI - Per la precisione, il consumo massimo di vitello non dovrebbe superare i 53 grammi giornalieri per gli uomini e i 30 grammi per le donne. Confrontati con i consumi reali c'è un divario sorprendente. In media uomini e donne ne consumano il doppio, rispettivamente 90 e 54 grammi. “Con ogni 50 grammi in più di carne rossa al giorno, si aumenta il rischio di incorrere in patologie coronariche del 42%, di diabete di tipo 2 del 19% e di cancro all'intestino del 18%''. "ridurre il consumo di carni rosse significherebbe abbattere l'incidenza di patologie croniche fino al 12%, ma anche eliminare l'emissione di 28 milioni di tonnellate di CO2 all'anno solo in Inghilterra''. OCCHIO AGLI INSACCATI - Non solo la carne rossa, anche quella lavorata può fare male, come sostiene uno dei più vasti studi condotti sull'argomento, quello del Word Cancer Research Fund (WCRF). Mangiare 100 grammi di carni lavorate fa salire la percentuale di rischio di cancro all'intestino del 36%. Le carni lavorate, sono quelle il cui processo di produzione prevede di affumicare, salare o aggiungere conservanti per il mantenimento a lungo termine dell'alimento. Il World Cancer Research Fund raccomanda un limite di consumo di carne rossa pari a 500 grammi di carne rossa cotta a settimana (pari a circa 700-750 grammi di carne cruda), equivalente a 5 o 6 porzioni medie, e di evitare il più possibile l'assunzione di carni lavorate. ATTENZIONE AL SALE - Le alternative per sostituire la carne rossa nella dieta mediterranea non mancano, a cominciare dal pesce, continuando con frutta secca e legumi. E poi fibre, da frutta e verdura, per aiutare l'intestino. Mentre il sale resta il nemico numero uno delle arterie. Evitare prodotti lavorati aiuta a tenere sotto controllo l'apporto giornaliero. CURIOSITA’ BESTIAME E MARCHI L’uomo alleva bestiame da migliaia di anni, ma è stato il boom demografico del XIX secolo in Europa e in America a trasformare l’allevamento del bestiame in un’industria. Come riconoscere i propri animali? Semplice, con il marchio. La marchiatura era il metodo più semplice a disposizione di un rancher per identificare la proprietà del bestiame che errava nei pascoli aperti. I marchi, che recavano generalmente forme semplici oppure lettere, o anche combinazioni, venivano impressi sulla pelle dell’animale con ferri arroventati, dopo aver scostato il pelo. I cowboy sostenevano che l’operazione fosse indolore. Le mucche, probabilmente, la pensavano diversamente… PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 66 PSICOLOGIA IN AMORE CONTA L’ALTEZZA? Lei è troppo bassa e lui troppo alto? Niente paura, si amano alla follia. Sì, secondo l’antropologo Boguslaw Pawlowsky. Gli esseri umani sembrano essere programmati già dalla nascita a scegliere partner di particolari stature. «Le donne preferiscono uomini più alti di loro perché l’uomo alto, in genere, guadagna di più e ha maggiore successo nella riproduzione. Un successo paragonabile, agli occhi dell’uomo alto, a quello della donna di statura medio-bassa» afferma Pawlowsky. Uomini e donne particolarmente alti o bassi cercano inconsciamente nel partner misure inversamente proporzionali al fine di produrre figli di statura media. POTENZA: per lo scienziato, l’amore perfetto è solo una questione di altezza. Un’altra teoria mette invece l’accento sul desiderio maschile di predominare: più alto vuol dire più grande, più forte. Ecco perché gli uomini preferirebbero le donne più basse, e viceversa. CURIOSITÀ La COCAINA ti CAMBIA, FISICAMENTE, CERVELLO e CUORE Uno studio inglese e uno italiano dimostrano che la cocaina modifica struttura e funzionalità di cuore e cervello. Lo "sballo"? Secondo le ultime ricerche ti spacca. Riduce la quantità di materia grigia, rende incapaci di prendere decisioni, fa perdere la memoria e rovina il cuore: sono alcuni degli effetti della cocaina sul fisico umano recentemente scoperti da due ricerche indipendenti, una inglese e una Italiana. TI PICCHIA IN TESTA: secondo Karen Ersche, il principio attivo della cocaina modificherebbe in modo permanente la conformazione fisica del lobo frontale e dei centri della ricompensa di chi ne fa uso. L’assunzione di coca riduce la soglia dell’attenzione e rende sempre più compulsivo e incontrollabile il consumo. La risonanza magnetica del cervello di 60 volontari cocaino-dipendenti ha evidenziato notevoli anomalie rispetto al cervello di chi non ha mai utilizzato stupefacenti. Il lobo frontale e il cingolato anteriore dei cocainomani presentano una quantità di materia grigia inferiore al normale e ciò influisce negativamente sulle capacità decisionali, sulla determinazione nel raggiungere obiettivi, nell’attenzione e nei processi emozionali. È NATA PRIMA LA MUTAZIONE O LA DIPENDENZA?: secondo gli scienziati questo potrebbe spiegare perchè alcune persone sono maggiormente disposte alla dipendenza da questa sostanza, ma non sono ancora in grado di confermare una correlazione diretta tra la crescita abnorme di queste aree cerebrali e l’utilizzo della cocaina. «Non possiamo ancora dire se la cocaina provoca uno sviluppo anomalo in queste regioni del cervello o se le persone con questa conformazione cerebrale cadono più facilmente nella dipendenza», afferma la Ersche, «ma abbiamo dimostrato che la cocaino-dipendenza è una malattia del cervello e non un problema morale, come ancora oggi si tende considerarlo». CUORE A PEZZI: l’assunzione di cocaina danneggia il cuore, ma senza provocare sintomi che consentano di intervenire prima che sia troppo tardi. «La cocaina, oltre ad avere altri effetti, è dannosa per il cuore». (Focus) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 66 CURIOSITA’ SCOPRI COME SIAMO FATTI CON LE FOTO AL MICROSCOPIO DEL NOSTRO CORPO Ciglia nelle orecchie Ciglia truccate con un mascara fosforescente? Non proprio. Quelle che vedete in effetti sono "ciglia", ma con gli occhi c’entrano poco. Sotto al microscopio a scansione elettronica ci è finita questa volta una cellula ciliata. E' una delle oltre 18 mila cellule del cosiddetto "organo di Corti" - dal nome del chirurgo italiano che lo scoprì o orecchio interno, fondamentale per il nostro udito. Un particolare fluido, chiamato endolinfa, raccoglie le vibrazioni percepite dall’orecchio esterno e le trasmette a queste cellule, che iniziano a ondeggiare. Il movimento viene poi convertito in impulso elettrico e trasmesso al cervello, che interpreta il segnale e lo riconosce come suono. Nelle orecchie delle persone con problemi d’udito spesso le cellule ciliate sono danneggiate e incapaci piegarsi in risposta alle vibrazioni. PSICOLOGIA AVERE TANTI AMICI ALLUNGA LA VITA? Ora lo dice anche la scienza: avere tanti amici fa bene alla salute Sì, molti studi dimostrano che una buona rete sociale è associata a un minor rischio di disturbi psicologici (come la depressione), malattie fisiche e persino di mortalità. Lisa Berkam e Leonard Syme, epidemiologi, rispettivamente, dell’Università Yale e della California, hanno studiato lo stato di salute e i legami sociali di 6.928 persone, considerando matrimonio, contatti con i famigliari, numero di amici e l’appartenenza a organizzazioni. Quelle con una rete sociale ridotta, limitata a pochi contatti intimi, hanno avuto, nel corso di 9 anni, un tasso di mortalità pressoché doppio rispetto a quelle con una rete estesa. COME SI SPIEGA? Innanzitutto, gli altri danno sostegno emotivo, rafforzando autostima e benessere psicologico. Inoltre, forniscono consigli, aiuto e informazioni utili per affrontare difficoltà e problemi. Infine, amici e famigliari aiutano a seguire comportamenti importanti per la salute, come aderire alle prescrizioni mediche o mangiare adeguatamente. In base ad alcune ricerche, il sostegno sociale influisce sulla salute perché protegge dall’impatto negativo dello stress: poter contare sugli altri aiuta a far fronte agli eventi stressanti e porta a viverli con più leggerezza. Janice Kiecolt-Gleser, docente al Dipartimento di Psichiatria dell’Università dell’Ohio, ha anche riscontrato un’associazione fra bassi livelli di sostegno sociale e depressione del sistema immunitario. E ONLINE? a questo punto rimane da studiare se la rete di amicizie su facebook e altri social network ha effetti sulla salute e sulla mortalità. (Focus)