Anno I – Numero 77 Martedì 18 Dicembre 2012, S. Graziano vescovo CONCORSO STRAORDINARIO FARMACIE AVVISO Concorso Straordinario: -Riepilogo Notizie in Rilievo • Scienza e Salute 1. Gli esami per il cuore Scienza e Salute 2. Come si può curare il tumore al seno se colpisce l’uomo Nutrizione e Farmaci 3. Quelle relazioni pericolose fra farmaci e pompelmo Curiosità 4. Quanti insetti mangiamo con il cibo? REGIONE Liguria Lazio Veneto Lombardia Toscana Piemonte Abruzzo TOTALE N. SEDI a SCADENZA N. FORMA CONCORSO PARTECIPANTI ASSOCIATA 89 278 224 343 131 147 85 1297 30/11/2012 13/12/2012 16/12/2012 19/12 2012 21/12/2012 22/12/2012 11/01 2013 941 2449 2270 339 1281 1003 1000 VOLTE GRAZIE A TUTTI VOI per aver accolto i neo iscritti all’Ordine PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 77 SCIENZA E SALUTE GLI ESAMI PER IL CUORE L'elettrocardiogramma L'elettrocardiogramma da sforzo L'ecocardiografia L'ecostress L'eco-doppler vascolare La Tac coronarica La Risonanza Magnetica cardiaca La coronarografia La scintigrafia miocardica Oggi parliamo dell’ ecg da sforzo; nei prossimi giorni tratteremo i vari altri esami. ELETTROCARDIOGRAMMA DA SFORZO Consiste nel tracciare l'attività elettrica del cuore durante uno sforzo fisico, a differenza dell'ecg basale, che viene registrato in condizioni di riposo L'ecg da sforzo (o test ergometrico o test da sforzo) è un esame che consiste nella registrazione dell'ecg durante uno sforzo fisico (a differenza dell'ecg basale, che viene registrato in condizioni di riposo). In questo modo è possibile esaminare la risposta dell'apparato cardiocircolatorio all'esercizio fisico, in particolare per quanto riguarda la frequenza cardiaca, i cambiamenti della pressione arteriosa ed eventuali alterazioni del tracciato elettrocardiografico. Durante lo sforzo fisico, infatti, aumentano le richieste di lavoro al cuore, mettendo in evidenza eventuali alterazioni che non si manifestano a riposo. QUANDO SERVE? L’ecg da sforzo può essere considerato l’esame cardine nella cardiopatia ischemica. Infatti permette di: • diagnosticare la cardiopatia ischemica in una persona con episodi di dolore toracico che fa sospettare un’angina pectoris; • valutare la gravità di una cardiopatia ischemica nota. Per es. tenendo sotto controllo una persona che ha avuto un infarto o soffre di un’angina stabile; • valutare l’efficacia della terapia farmacologica; • valutare l’efficacia di un’angioplastica o di un by-pass; • valutare alcuni casi particolari di aritmie. COME SI FA?: Si applicano al paziente elettrodi adesivi sul torace e sul dorso, con cui si registra inizialmente un ecg basale. Il paziente inizia poi lo sforzo fisico, solitamente pedalando su una cyclette (cicloergometro) oppure camminando su un tappeto rotante (treadmill). Lo sforzo è progressivo e viene incrementato aumentando man mano la resistenza opposta dai pedali del cicloergometro o la velocità del tappeto rotante. Si continua a far crescere il carico di lavoro fino a raggiungere un determinato valore di frequenza cardiaca, calcolato dal medico in base al sesso e all'età del paziente. Anche l’entità dello sforzo e la velocità con cui viene aumentato è predeterminato sulla base delle caratteristiche del paziente. Oltre al tracciato elettrocardiografico, durante il test si tiene sotto controllo anche la pressione arteriosa, misurata a intervalli regolari con uno sfigmomanometro a bracciale. L'ecg da sforzo si dice positivo (cioè, patologico) se mette in evidenza segni elettrocardiografici di ischemia (che si manifestano principalmente con un sottoslivellamento del tratto ST). Se durante lo sforzo il paziente accusa dei disturbi (dolore toracico, mancanza di respiro) ma non si osservano alterazioni elettrocardiografiche, il test viene considerato «non diagnostico» e può essere indicato un approfondimento con altri esami (per es. la scintigrafia miocardica). Se il test da sforzo è sicuramente positivo, il cardiologo può decidere di prescrivere una cura la cui efficacia, oltre che sui sintomi, va valutata ripetendo l'esame a distanza di tempo; se i segni di ischemia sono più gravi, al paziente viene consigliata una coronarografia. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 77 CHE COSA SI PROVA?: Durante l'esame, oltre alla fatica, possono comparire disturbi come dolore toracico, capogiri, mancanza di fiato o debolezza eccessiva, che vanno segnalati al medico che esegue il test. Talvolta infatti si possono correlare a eventuali anomalie dell'ecg e della pressione arteriosa. La prova dura in tutto circa 20 minuti, ma può essere interrotta in qualsiasi momento se il medico lo ritiene necessario o il paziente lo richiede. QUALI SONO I VANTAGGI? :Rispetto all'ecg basale, quello da sforzo offre maggiori informazioni sullo stato di salute del cuore perché ne aumenta il lavoro, mettendo evidenza eventuali patologie non riscontrabili a riposo. QUALI SONO I RISCHI? :L'ecg da sforzo è una metodica estremamente sicura se condotta nel laboratorio di ergometria secondo i protocolli standard. E’ comunque controindicata nei malati che: •hanno avuto un infarto da meno di 48 ore; •soffrono di angina instabile; •soffrono di alcune aritmie; •hanno un grave restringimento (stenosi) della valvola aortica; •hanno uno scompenso cardiaco instabile; •hanno avuto recentemente un’embolia o un infarto polmonare; •hanno una miocardite o una pericardite in corso; •hanno un aneurisma dell’aorta. (Salute Corriere) CURIOSITA’ QUANTI INSETTI MANGIAMO CON IL CIBO? Nella farina per fare il pane potrebbero essere finiti ali o parti di insetto. Ma niente paura: non fanno male. I cibi che portiamo in tavola contengono anche frammenti di insetti, che finiscono lì durante i processi di lavorazione. Colazioni pericolose: È difficile stimarne la quantità, ma i prodotti più a rischio sono le farine e i derivati, il cacao, il caffè e le marmellate. La legislazione italiana, su questo punto, è vacante, anche perché zampette, ali, antenne e quant’altro non sono nocivi e non esistono quindi limiti massimi per la loro presenza nei cibi. Stati Uniti più severi: Questi limiti esistono invece negli Stati Uniti, dove gli alimenti possono generalmente contenere al massimo 50 frammenti di insetti in 50 grammi di prodotto. Il metodo ufficiale per l’individuazione dei pezzettini di insetti è il filth test: un campione dell’alimento, predigerito in ambiente acido, è sottoposto a trattamenti che isolano le impurità. Il materiale raccolto quindi viene poi disposto su vetrino da laboratorio e osservato al microscopio. SCOPRI COME SIAMO FATTI CON LE FOTO AL MICROSCOPIO DEL NOSTRO CORPO Piccola centrale di energia Tredici volte più sottile di un capello è impossibile vederlo senza il microscopio elettronico. Piccolo ma utilissimo. Il mitocondrio è un organulo cellulare, presente nel citoplasma dove avviene la respirazione cellulare. Il meccanismo attraverso il quale le cellule ricavano l’energia necessaria al loro metabolismo. I mitocondri sono numerosi nei tessuti (nelle fibre muscolari) e negli organi che hanno bisogno di maggiore energia, come il fegato, il più complesso lab. chimico del nostro corpo. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 77 SCIENZA E SALUTE COME SI PUÒ CURARE IL TUMORE AL SENO SE COLPISCE L'UOMO? Ogni anno 400 nuovi casi in Italia. Negli ultimi 10 anni un sensibile aumento. L'autopalpazione è fondamentale per la diagnosi precoce Mio padre, di 66 anni, è stato recentemente operato per un carcinoma alla mammella sinistra. Pur essendo abbastanza informati sulle problematiche della salute in generale, non avevamo mai sentito parlare di questo tipo di tumore in un uomo ed eravamo fermamente convinti che appartenesse solo al sesso femminile. Gradiremmo sapere qualcosa di più sulle terapie a disposizione (sono le stesse usate per le donne?) e a livello statistico. Parlarne darebbe poi l'occasione per mettere in guardia gli uomini e per richiamare l'attenzione sia sulla prevenzione sia sui segnali da riconoscere tempestivamente. Risponde G. D'Aiuto, direttore dell'Unità Senologia, Istituto Tumori Fondazione Pascale, Napoli Gli uomini si ammalano molto meno di cancro alla mammella rispetto alle donne, infatti rappresentano solo l'1% circa sul totale dei casi, il che significa comunque che ogni anno sono circa 400 le nuove diagnosi fra i maschi italiani Proprio perché rara e poco conosciuta la neoplasia fra gli uomini viene in genere diagnosticata in ritardo, quando la malattia è a uno stadio avanzato e il trattamento risulta più complesso. IL PROBLEMA PRINCIPALE È CHE SPESSO I SINTOMI SONO SOTTOVALUTATI e trascurati per lunghi periodi, pur essendo più facile scoprire un tumore in fase precoce perché nella mammella maschile anche le minime irregolarità di struttura del tessuto mammario (cioè i noduli veri e propri) possono essere identificati semplicemente con l'autopalpazione. In caso di sospetto è bene rivolgersi subito a uno specialista per una visita. QUANTO ALLE CURE, OGGI IL TRATTAMENTO STANDARD prevede l'intervento chirurgico d'asportazione seguito da una terapia precauzionale del tipo ormonale o chemioterapico. In genere si considera ideale l'opzione di mastectomia conservativa, con risparmio cioè di cuteareola-capezzolo. Un'operazione che solitamente non produce inestetismi tali da causare problemi psicologici nella maggior parte dei casi (ma serve un'attenzione speciale per il disagio psico-sociale che può attraversare l'uomo che si trova a dover affrontare una malattia considerata tipicamente femminile). Il trattamento medico precauzionale viene poi assegnato sulla base di un approfondimento diagnostico di laboratorio definito tipizzazione: in pratica si valuta la sensibilità delle cellule tumorali ai principali farmaci disponibili in oncologia e si sceglie quello più adeguato al singolo caso. È inoltre importante che i pazienti eliminino tutte le possibili concause di rischio attraverso un buon controllo del peso corporeo, limitando l'assunzione di alcol, migliorando la propria attività fisica e abbinandola a una corretta alimentazione. Infine, lei ha ragione: bisogna parlarne di più di questo tipo di tumore. NEGLI ULTIMI 10 ANNI È STATO REGISTRATO UN AUMENTO dei casi di carcinoma mammario maschile, per cui è importante coinvolgere gli uomini nelle campagne di prevenzione e fare in modo che arrivino anche a loro le informazioni necessarie a riconoscere tempestivamente la malattia. Ad es. rendendo noto che dal punto di vista genetico i tumori maschili sono ad alta incidenza familiare: un uomo su cinque ha nella sua famiglia (anche fra le donne) casi di carcinoma mammario. Nessun allarmismo, ma in tal caso è bene eseguire con maggiore attenzione e frequenza l'autopalpazione. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 77 NUTRIZIONE E FARMACI QUELLE RELAZIONI PERICOLOSE FRA FARMACI E POMPELMO Sia succo sia frutto «influenzano» ben 83 medicine. La combinazione può esporre a rischi seri Un innocente succo di pompelmo può nascondere insidie per la salute: si sa da tempo che questo frutto interagisce con parecchi medicinali, ora una ricerca pubblicata sul Canadian Medical Association Journal indica che il numero di possibili mix pericolosi è più alto di quanto si credesse. David Bailey, coordinatore dello studio, spiega: «Molti farmaci che possono essere "disturbati" dal pompelmo sono prescritti spesso e per malattie anche gravi: nell'elenco figurano chemioterapici, antibiotici, immunosoppressori, statine, antipertensivi e moltissimi principi attivi che agiscono sul sistema cardiovascolare. Ci siamo accorti che fra il 2008 e il 2012 il numero di medicinali che possono dar luogo a interazioni con il succo di pompelmo sono passati da 17 a 43; l'aumento si spiega con l'arrivo in commercio di nuovi principi attivi e diverse formulazioni». LE RESPONSABILI - I 43 farmaci in questione sono quelli che possono dare interazioni davvero pericolose (in totale i medicinali che possono provocare qualche problema, seppur minimo, sono oltre 85), con effetti che dipendono dal principio attivo e vanno dall'insufficienza renale o respiratoria al sanguinamento gastrointestinale, dalla tossicità su reni e midollo osseo fino alla morte improvvisa. Alla base di tutti i guai le furanocumarine, che si trovano nel pompelmo ma anche in altri agrumi come le arance amare usate nelle marmellate o il lime (nessun rischio invece con le arance classiche): questi composti infatti bloccano in modo irreversibile un enzima che si trova a livello gastrointestinale e serve a inattivare molti di farmaci. «I medicinali che interagiscono con il pompelmo sono quelli metabolizzati da questo enzima "sensibile" alle furanocumarine e somministrati per bocca. Se un paziente in trattamento con un medicinale simile beve succo di pompelmo va di fatto in "overdose" da farmaco, perché questo resta in circolo senza venire eliminato: il dosaggio dopo aver preso una pastiglia con il succo di pompelmo può essere anche cinque o dieci volte maggiore della stessa medicina inghiottita con un bicchiere d'acqua», osserva il ricercatore. PRECAUZIONI - Purtroppo per rischiare conseguenze serie non serve bere litri di succo o farlo in contemporanea a quando si assume il farmaco, basta una dose relativamente modesta di pompelmo, come un bicchiere da 200 ml bevuto perfino diverse ore prima o un frutto intero; in più la probabilità aumenta se ogni giorno se ne beve un po', anche in quantità minima. «Con il farmaco per ridurre il colesterolo, simvastatina, ad esempio, è sufficiente un bicchiere di succo una volta al giorno per tre giorni per vedere un incremento del 330% della concentrazione di farmaco nel sangue», dice la ricerca, che specifica come le interazioni siano un'evenienza tutt'altro che improbabile visto che il succo di pompelmo è bevuto da moltissime persone, in particolar modo fra gli over 45 che sono per giunta la fetta di popolazione a cui viene prescritto il maggior numero di farmaci. Inoltre, al crescere dell'età il pericolo aumenta perché l'organismo diventa sempre meno capace di tollerare concentrazioni eccessive di medicinali, qualunque essi siano. (Salute Corriere)