Anno II – Numero 86 AVVISO Concorso straordinario: -Riepilogo Notizie in Rilievo • Scienza e Salute 1. Sindrome pre-mestruale: la causa nella poca melatonina? 2. Una mela al giorno toglie il 40% del colesterolo di torno Venerdì 04 Gennaio 2013, S. Ermete CONCORSO STRAORDINARIO FARMACIE REGIONE Liguria Lazio Veneto Lombardia Toscana Piemonte Abruzzo TOTALE N. SEDI a SCADENZA N. FORMA CONCORSO PARTECIPANTI ASSOCIATA 89 279 224 343 131 147 85 1297 30/11/2012 13/12/2012 16/12/2012 19/12 2012 21/12/2012 22/12/2012 11/01 2013 941 2449 2270 3560 2071 1777 339 1281 1003 1577 922 770 Costume e Società 3. Mamme lesbiche. All’ospedale di Padova arriva il doppio braccialetto PERCHÉ SI PIANGE DI DOLORE O DI GIOIA? Neuroscienze 4. Scopri come siamo fatti con le foto al microscopio del nostro corpo. Stili di vita e Salute 5. Influenza. Bilancio 2012 6. Over 65: perché oggi va di moda il ritocchino Curiosità Perché si piange di dolore o di gioia? Perchè il gelato può provocare il mal di testa? Quando si prova una forte emozione, il sistema limbico del cervello stimola il sistema nervoso centrale, il quale a sua volta mette in moto una serie di reazioni fisiologiche: il battito cardiaco aumenta, si altera il ritmo della respirazione e le ghiandole lacrimali, poste sopra l’arco superiore dell’occhio, producono lacrime. Quando si piange, il liquido “sgorga” nell’angolo dell’occhio e scorre lungo la congiuntiva, la membrana che riveste l’interno delle palpebre, per finire nella cavità nasale. A ogni battito delle ciglia l’occhio si lubrifica. In questo modo viene evitata la disidratazione del bulbo e facilitato l’allontanamento della polvere. Le lacrime hanno anche un potere disinfettante: contengono glucosio, cloruro di sodio, proteine, urea e un enzima battericida, il lisozima. PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 86 SCIENZA E SALUTE SINDROME PRE-MESTRUALE: LA CAUSA NELLA POCA MELATONINA? Potrebbe essere tutta colpa dell'ormone del sonno se l'umore va sotto i piedi con la sindrome pre-mestruale. Un calo nella produzione della melatonina sarebbe, infatti, tra le cause del cosiddetto disordine disforico pre-mestruale (Pmdd), noto anche come Sindrome pre-mestruale, caratterizzato da irritabilità, depressione, difficoltà a concentrarsi, nervosismo, oltre a dolore e crampi. Una condizione che accomuna l'8% delle donne e si verifica nei momento immediatamente precedenti l'ovulazione, nella fase follicolare asintomatica, e nel fase luteale, quella post-ovulatoria. I ricercatori del Douglas Mental Health University Institute hanno scoperto il collegamento a partire da uno dei sintomi più frequenti riferiti dalle donne durante la mestruazione, l'insonnia. Ed in effetti, gli esami del sangue hanno confermato che nei giorni che precedono le mestruazioni, nelle donne con Pmdd si presenta una riduzione marcata della secrezione di melatonina. Il 70% delle donne, secondo i ricercatori, soffrirebbero della difficoltà a dormire durante il ciclo e nei giorni successivi. Infatti, la riduzione della melatonina sarebbe significativa anche durante la fase post-ovulatoria (o luteale) del ciclo. CIBI RICCHI DI VITAMINA B - La Sindrome premestruale si combatte anche con una dieta a base di vitamina B. A dirlo uno studio dell’American Journal of Clinical Nutrition secondo cui chi mangia cibi più ricchi di B, come i cereali integrali, il lievito di birra, il fegato, i legumi, il germe di grano e la frutta a guscio, sente meno i sintomi che precedono il periodo delle mestruazioni e che colpiscono almeno una donna su sei. Più del 60% delle donne che avevano nel loro menu giornaliero almeno 1,9 milligrammi di tiamina godevano di una migliore protezione dalla sindrome premestruale. Medesimi risultati si sono riscontrati nelle donne che consumavano alimenti con un’assunzione di 2,5 mg di riboflavina. UNA MELA AL GIORNO TOGLIE IL 40% DEL COLESTEROLO DI TORNO E' sufficiente mangiare una mela al giorno per 4 settimane per ridurre del 40% i livelli di colesterolo “cattivo” (o LDL) che mette a rischio cuore e arterie. A svelarlo è uno studio pubblicato dal Journal of Functional Foods, secondo cui i benefici di una mela fresca sarebbero anche maggiori rispetto a quelli ottenibili assumendo gli antiossidanti che la rendono così preziosa per la salute attraverso degli integratori alimentari. In effetti l'azione delle mele sarebbe mediata proprio dai polifenoli, antiossidanti di cui è ricco questo frutto. “Quando il colesterolo LDL viene ossidato assume una forma che dà il via all'aterosclerosi, o all'irrigidimento delle arterie. Pensiamo che i polifenoli siano i responsabili di gran parte dell'effetto delle mele”. Per tale motivo i ricercatori hanno isolato i polifenoli e valutato l'effetto dell'assunzione di quantità degli estratti paragonabili a quelle presenti in una mela. “L'estratto di polifenoli ha prodotto un effetto misurabile, ma non forte tanto quanto la mela. Ciò può essere dovuto al fatto che la mela contiene altri elementi che possono contribuire all'effetto o al fatto che, in alcuni casi, questi composti sembrano essere assorbiti meglio quando consumati sotto forma di cibo”. (S. Soligon) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 86 COSTUME E SOCIETA’ MAMME LESBICHE. ALL'OSPEDALE DI PADOVA ARRIVA IL "DOPPIO" BRACCIALETTO E' nato a Capodanno il primo bimbo che vedrà nella Clinica ginecologica entrambe le sue mamme, grazie a una modifica dei braccialetti che permettono l’accesso alla zona riservata ai genitori. L'iniziativa per venire incontro alle “famiglie arcobaleno” formate da persone omosessuali e dai loro figli. Notte di Capodanno, Padova. Uno dei primi bimbi nati del 2013 è anche tra i primi fortunati che vedrà entrambe le sue mamme accedere alla zona riservata ai genitori all’interno della Clinica ginecologica. Un sostanziale cambiamento nelle politiche di gestione delle coppie di fatto in ospedale: le due donne, una delle quali ha scelto di rivolgersi all’estero per tecniche di procreazione medicalmente assistita, hanno entrambe avuto il braccialetto che permette l’accesso prima riservato solo ai “padri”, e ora allargato più genericamente ai e alle “partner”. La soluzione trovata dall’Ospedale di Padova, va a coprire uno dei tanti vuoti legislativi che riguardano le coppie di fatto. Per motivi di sicurezza era infatti stata aggiunta al numero sui braccialetti di riconoscimento anche la dicitura “madre” e “padre”: circa due mesi fa il primo intoppo, quando una coppia di lesbiche si era ritrovata a dover far nascere il proprio figlio nell’ospedale, che come tutti gli altri nosocomi d’Italia non era forse pronto a questo evento, e non aveva dunque predisposto la possibilità alla seconda mamma di entrare nella zona riservata. Una situazione che – ha spiegato Giovanni Battista Nardelli, direttore della Clinica Ginecologica ed Ostetrica dell’Ospedale di Padova – si sarebbe potuta ripetere sempre più spesso, creando inopportuni imbarazzi per i genitori. Ed è proprio per questo che la direzione sanitaria del nosocomio ha aperto un percorso di verifica, che è arrivato alla soluzione di modificare le diciture sui braccialetti, lasciando libero l’accesso a entrambe le mamme. Un gesto che potrebbe sembrare quasi banale, ma che in realtà segna un cambiamento di approccio radicale verso l’omogenitorialità, ovvero verso la possibilità per un bambino di avere due genitori dello stesso sesso. In attesa che questo tipo di situazioni venga coperta in maniera adeguata anche dalla legge, permettendo alle oltre 100 mila coppie gay o lesbiche che in Italia hanno figli di avere gli stessi diritti degli altri genitori. (Farmacista on line) SCOPRI COME SIAMO FATTI CON LE FOTO AL MICROSCOPIO DEL NOSTRO CORPO L’idea in un granello di sabbia In una sezione di cervello grande quanto un granello di sabbia si possono trovare fino a centomila neuroni - per un totale di cento miliardi di cellule in un cervello medio alla nascita: sono loro a ricevere e ritrasmettere le informazioni che consentono l'attività cerebrale. Avere la possibilità di osservare la conformazione di una cellula nervosa non significa però dipanare del tutto la complessità della struttura e della funzionalità nervosa: è comunque uno spettacolo questa micrografia colorata di un neurone della retina attorcigliato ad un capillare. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 86 STILI DI VITA E SALUTE INFLUENZA. Bilancio 2012: a fine anno ammalati 597 mila italiani: 57 MILA IN MENO DELL'ANNO SCORSO Si conferma al momento una virulenza minore anche se comunque è stata superata la soglia dei 2 casi ogni 1000 assistiti. Per questo l’Istituto dichiara aperto il “periodo epidemico”. A ridosso del Natale sono stati 132 mila gli italiani contagiati dal virus. Nei giorni di Natale le uniche preoccupazioni sembrano essere il cenone e i regali. Ma alcuni italiani hanno passato le feste sotto al piumone, con l’influenza. QUANTI? Secondo i medici sentinella dell’Iss sparsi su tutto il territorio nazionale più di 2 ogni mille (2,18/1000), una soglia superata la quale si può dire che il periodo epidemico dell’influenza è cominciato, nella stessa settimana in cui era cominciato lo scorso anno. Sono tuttavia un po’ meno i cittadini colpiti da influenza dall’inizio della sorveglianza epidemica, iniziata a metà ottobre, rispetto allo stesso periodo del 2011: 597.000 alla 51esima settimana del 2012, contro i 654.000 che l’Iss riportava dall’autunno a Natale scorso. Il numero di casi stimati nell’ultima settimana disponibile (la 51esima del 2012, dal 17 al 23 dicembre) è stato pari a 132.000. I PIÙ COLPITI, come sempre, i bambini nella fascia di età compresa tra 0 e 4 anni, dove l’incidenza è arrivata a 9,09 malati ogni 1000 piccoli pazienti. Sardegna, Campania, Piemonte e Valle d’Aosta le regioni con il maggior livello d’incidenza. Continua nel frattempo il progetto di sorveglianza allargata, che ai dati forniti dai medici sentinella tramite la rete InfluNet, affianca quelli registrati direttamente dalla popolazione tramite la compilazione di questionari online sulla piattaforma Influweb e quelli che derivano dai registri di accesso ai Pronto Soccorso. Gli ultimi dati comparati, lavorati e divulgati dall’Iss, si riferiscono alla seconda settimana di dicembre, quando l’incidenza totale delle sindromi influenzali registrata da Influweb era sovrapponibile a quella registrata dalla sorveglianza InfluNet (1,64/1000) e si attestava intorno a 1,5 casi per mille partecipanti. Di questi meno del 10% dichiarava di essersi vaccinato, e nel 78% dei casi la popolazione riferiva di non essersi rivolta ad una struttura del Servizio sanitario nazionale per essere curata. Nella stessa settimana l’8,7% di tutte le persone che si sono rivolte ai Pronto soccorso è stato visitato per una sindrome respiratoria, ma secondo l’Iss “il numero degli accessi per sindrome respiratoria è in crescita in tutte le fasce di età”, seppur rimanendo ancora in linea con i numeri attesi. (Farmacista on line) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 86 STILI DI VITA E SALUTE OVER 65: PERCHÉ OGGI VA DI MODA IL RITOCCHINO Non chiedono più lifting ed interventi invasivi, ma si rivolgono ai dermatologi per cancellare macchie e segni del tempo da volto e mani. Peeling chimici, filler, botulino, asportazione dei capillari, interventi per ridare tono ed elasticità alla pelle, depilazione definitiva vanno per la maggiore, e un paziente su due ha più di 65 anni. Sono sempre di più le persone di una certa età, uomini e donne, che ricorrono ai "ritocchini" estetici per apparire più belli e curati. Secondo i dati emersi durante l'84esimo Congresso nazionale della Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica, sono infatti circa 12 milioni e un paziente su due che si sottopone a trattamenti mininvasivi ha più di 65 anni. Peeling chimici, filler, botulino, asportazione dei capillari, interventi per ridare tono ed elasticità alla pelle, depilazione definitiva vanno per la maggiore nella popolazione un tempo considerata anziana, ma che oggi ha una qualità della vita molto più appagante rispetto al passato, fatta di molte attività, spesso un lavoro e intensi rapporti sociali. "È un fenomeno ormai consolidato - conferma il prof. M. Monti, docente di Dermatologia all'Univ. degli Studi di Milano. Mentre nel recente passato voler cambiare il proprio aspetto era prerogativa di attori, personaggi pubblici o benestanti, che si rivolgevano alla chirurgia plastica in particolare sottoponendosi a lifting, oggi c'è una notevole coorte di popolazione sopra i 65 anni che vuole migliorare la propria estetica". Persone che si concentrano sul volto, primo manifesto dell'età che avanza. "Non solo a causa delle rughe - continua il prof. Monti -, ma anche della lassità cutanea e di una serie di anomalie, come macchie solari, verruche seborroiche, ghiandole sebacee ingrossate, vasi dilatati, cute carnosa e con i pori in evidenza, nei antiestetici cresciuti troppo. Tutti segni che invecchiano l'aspetto del viso a fronte spesso di un fisico mantenuto in forma e di uno spirito brillante". I pazienti chiedono che questi difetti vengano cancellati, ma nella maggior parte dei casi non sono interessati alla chirurgia plastica e al classico lifting e quindi si rivolgono al dermatologo. "Oggi possiamo venire incontro a queste esigenze in modo appropriato senza ricorrere a interventi invasivi, grazie alla nuove Tecnologie Dermatoestetiche. Si comincia fotografando il paziente e discutendo con lui/lei sull'immagine al computer. PRIMA FASE: I NEI cresciuti troppo vengono eliminati con tecnica di Microchirurgica che non lascia cicatrici. Le VERRUCHE SEBORROICHE e le MACCHIE SOLARI sono eliminate con il Dermoabrasore Motorizzato che con 30.000 oscillazioni al minuto leviga la cute con massima precisione. Le GHIANDOLE SEBACEE visibili vengono "sfilate " via dalla pelle con cilindretto metallico affilato. I VASI SANGUIGNI troppo dilatati vengono coagulati con onde a Radiofrequenza. SECONDA FASE: ha lo scopo di ridare tonicità e luminosità alla pelle e distendere le linee cutanee più evidenti. Per fare questo si passa a Tecnologie Dermoestetiche particolari come il Needling e il Peeling Fotodinamico. l NEEDLING consiste nel provocare migliaia di microperforazioni della cute facendo scorrere una rotella rivestita di aghi di 1 mm di lunghezza. Le Microperforazioni inducono una risposta infiammatoria che a sua volta stimola il collagene e rende più tonica la pelle. Con il PEELING FOTODINAMICO, che consiste nell'eliminare le cellule danneggiate dal tempo mediante la reazione fotodinamica, cioè con la luce, si restituisce luminosità e distensione alla cute". PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 86 TERZA FASE: "I risultati sono spesso impressionanti ma vanno mantenuti e allora si passa alla terza fase che consiste nel mantenere i risultati ottenuti facendo far "ginnastica" alla pelle mediante il Micropeeling. Si tratta di accelerare la desquamazione cutanea, appunto Micropeeling, per obbligare la cute a rigenerare nuove cellule. In questa fase è importante anche consigliare i prodotti cosmetici e i trucchi che non compromettano i risultati ottenuti" aggiunge il prof. Monti. Il programma di Tecnologie Dermocosmetiche, oltre evitare gli interventi di chirurgia maggiore, evita anche i trattamenti con iniezioni (Acido Ialuronico e Botulino), che possono causare inconvenienti, ed evita gli interventi con il LASER (o altre fonti di calore) che danneggiano irreversibilmente il collageno. Non da ultimo il successo dalle Tecniche Dermocosmetiche è legato ai costi limitati. "Le richieste da parte di pazienti in età matura che vogliono cancellare i segni dell'età sono moltissime e l'aspetto più giovane del volto migliora anche la socialità, l'umore, l'autostima e fa dimenticare gli acciacchi dell'età. CURIOSITA’ PERCHÉ IL GELATO PUÒ PROVOCARE MAL DI TESTA? Uno studio americano spiega la causa del fastidioso dolore che può guastare il piacere di un buon gelato. Un'alterazione nell'afflusso di sangue al cervello è la causa del mal di testa. I gelati, ma anche i ghiaccioli e le bibite fredde, non appena entrano in contatto con il palato possono provocare fortissimi mal di testa che, fortunatamente, durano solo pochi istanti. La causa scatenante di questo fenomeno sarebbe da ricercare nella rapida dilatazione e costrizione dell'arteria cerebrale anteriore - un vaso sanguigno che irrora una parte del cervello – causata dai liquidi freddi. IL CERVELLO SI DIFENDE: Il dolore si manifesta contenstualmente a una significativa vasodilatazione dell'arteria cerebrale anteriore, per placarsi non appena l'afflusso di sangue scende ai valori normali. Secondo gli scienziati questo processo è un meccanismo di difesa del cervello, che essendo piuttosto sensibile al freddo si difende dai repentini abbassamenti di temperatura aumentando l'afflusso di sangue caldo. Ma poichè la scatola cranica è un contenitore chiuso, un rapido aumento del volume di sangue in circolazione provoca emicranie e dolori molto intensi. UNA RICERCA DA BRIVIDI: A queste conclusioni è giunto recentemente un team di ricercatori americani. Jorge Serrador e i suoi colleghi della Harvard Medical School di Boston hanno presentato al convegno Experimental Biology 2012 tenutosi a San Diego i risultati di uno studio condotto su 13 volontari. I ricercatori hanno somministrato in rapida successione un bicchiere di acqua fredda e uno a temperatura ambiente a 13 individui, servendosi di una speciale cannuccia puntata direttamente contro il palato. Grazie a un doppler transcranico hanno osservato in diretta cosa succedeva al cervello dei volontari durante l'esperimento: il dolore è proprio causato dalla vasodilatazione dell'arteria cerebrale anteriore. (Focus)