Anno I – Numero 9 Giovedì 13 Settembre 2012, S. Maurilio, S. Giovanni Cris. GOVERNO E PARLAMENTO Notizie in Rilievo • Governo e Parlamento 1. Decreto Balduzzi: il testo finale. Ora manca solo la firma di Napolitano • Alimentazione e Salute 2. Yogurt alla vitamina D contro il diabete • Patologie e Stili di vita 3. Lo stress blocca il cervello. Ecco perché ci deprimiamo • Patologie e Stili di vita 4. L’olio di cocco contrasta la carie • Forma e Bellezza 5. Smagliature: tutti i rimedi contro la pelle a effetto yo-yo Anteprima. Decreto Balduzzi. Il testo finale. Ora manca solo la firma di Napolitano Si attende in serata l'invio al Quirinale del testo dopo la "bollinatura" del Ministero dell'Economia. Il testo finale del decreto è composto di 15 articoli (non ci sono più le norme sulle farmacie) e contiene alcune modifiche rispetto a quello entrato in Cdm il 5 settembre scorso. E' diventato di 15 articoli il decreto sanità del ministro Balduzzi. Nel testo in attesa della firma del presidente Napolitano, anticipato dal Sole 24 Ore, non compare infatti più l'ex. art. 14 sulle farmacie. Per il resto il corpo del decreto è sostanzialmente lo stesso di quello entrato in Consiglio dei Ministri mercoledì 5 settembre, anche se, leggendo tra i vari commi, si scoprono diverse modifiche negli articoli riguardanti tra gli altri la responsabilità professionale (attenuata l'esclusione della colpa lieve nelle valutazioni di responsabilità) e le ludopatie (modificate norme su pubblicità) e sui farmaci (modifiche ai criteri di revisione del prontuario). (Fonte: Il Farmacista online) PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 9 ALIMENTAZIONE E SALUTE Yogurt alla vitamina D contro il diabete Un nuovo studio suggerisce gli effetti antinfiammatori di questa preziosa sostanza. E se si aggiunge una dose extra di calcio i benefici sarebbero ancora più marcati Bere tutti i giorni una particolare bevanda a base di yogurt arricchita con vitamina D migliora i marker infiammatori in chi soffre di diabete di tipo 2 e se allo yogurt si aggiunge una dose extra di calcio i benefici sarebbero ancora più marcati. Lo suggerisce uno studio Iraniano pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism. VITAMINA D - Alla ricerca hanno partecipato 90 pazienti con diabete di tipo 2: un terzo ha assunto quotidianamente per 12 settimane una bottiglia da 250 ml di un particolare yogurt (il doogh, molto usato nei Paesi orientali, in Iran e nel Caucaso), un terzo ha assunto lo stesso yogurt ma arricchito con vitamina D un terzo ha assunto lo yogurt arricchito con vitamina D e calcio. RISULTATI: I ricercatori hanno quindi valutato gli effetti di questa somministrazione su alcuni parametri tra cui i livelli di vitamina D e di alcuni marcatori infiammatori, come fibrinogeno, adiponectina e proteina C reattiva (hsCRP). «Alcuni studi che abbiamo condotto in passato mostrano che un miglioramento dello stato della vitamina D ottenuto tramite il consumo giornaliero di uno yogurt arricchito favorisce una diminuzione della glicemia nei pazienti diabetici – fa notare Tirang Neyestani della Shahid Beheshti University of Mecial sciences di Tehran. Ora i nuovi dati raccolti indicano che l’assunzione di uno yogurt fortificato con la vitamina D diminuisce anche la concentrazione sanguigna di sostanze infiammatorie come la hsCPR». INFIAMMAZIONE E DIABETE – È ormai evidente che l’infiammazione gioca un ruolo centrale nello sviluppo del diabete di tipo 2 e nelle sue ulteriori complicazioni come la malattia coronarica e l’ictus. La vitamina D offre chiari benefici al nostro scheletro, ma sempre più studi ne suggeriscono gli effetti antinfiammatori e i vantaggi in diverse malattie in cui l’infiammazione gioca un ruolo importante, per esempio l’artrite reumatoide e ora il diabete. «Il nostro studio mostra per la prima volta che i livelli di adiponectina, una sostanza secreta dal tessuto adiposo con effetti antinfiammatori, aumentano in seguito alla somministrazione di uno yogurt arricchito con vitamina D e calcio e questo effetto potrebbe rappresentante una valida opzione terapeutica per i diabetici». Insomma fare il pieno di vitamina D e calcio potrebbe avere i suoi risvolti positivi per chi soffre di diabete. (Fonte: Corriere Sera – Salute, suggerito da D. Carraturo, C. Amente) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 9 PATOLOGIE E STILI DI VITA Lo stress blocca il cervello. Ecco perché ci deprimiamo Secondo l'Università di Yale il logorìo psicofisico riduce le capacità di gestire i cambiamenti d'umore e comporta, alla lunga, ansia e disordini bipolari Problemi familiari, disordini congeniti, traumi irrisolti soffocati nel subconscio: della depressione e delle sue cause si è detto di tutto ma, di fatto, la malattia del secolo resta ancora un nodo irrisolto per psicologi e psichiatri. Spesso però, in campo scientifico, le soluzioni sono più semplici ed evidenti di quanto si creda, e sulla base di questo principio i ricercatori dell'Università statunitense di Yale hanno cominciato a studiare il link tra la depressione e l'altro immenso mostro sviluppatosi di pari passo con i progressi della modernità: lo stress. Logorìo psicofisico e sindrome depressiva, sono insomma due facce della stessa medaglia. Lo stress cronico blocca l'attività del gene che produce la neuritina, proteina in grado di proteggere il cervello da disordini dell'umore come la depressione. La ricerca, pubblicata su PNAS, rivela dunque che lo stress ha un impatto molto forte sulla nostra capacità di gestire i cambiamenti umorali e può portare, alla lunga, a depressione, ansia e disordini bipolari. Per giungere a queste conclusioni, gli studiosi hanno indotto la depressione in un gruppo di ratti di laboratorio introducendo dei fattori di stress cronico come mancanza di cibo o di gioco, isolamento e cambiamento dei cicli notte/giorno. "Questa operazione ha causato una forte diminuzione dell'attività del gene per la neuritina, proteina che gioca un ruolo fondamentale nella plasticità cerebrale e nella risposta alle nuove esperienze e al controllo degli sbalzi d'umore". Lo stress, quindi, può predisporre il cervello alla depressione. Dallo studio americano risulta inoltre che gli antidepressivi sono in grado di riportare i ratti in salute, ma la cosa interessante è che un potenziamento dell'attività della neuritina produce effetti del tutto equivalenti: "La proteina conclude Duman - potrebbe essere utilizzata per la produzione di nuovi farmaci".. (Fonte: Sn) PATOLOGIE E STILI DI VITA L’OLIO DI COCCO CONTRASTA LA CARIE Secondo una ricerca dell'irlandese Athlone Institute of Technology, l'olio di cocco può aiutare nella lotta alle carie dentarie. Gli scienziati hanno scoperto che l'olio di cocco, trattato con enzimi digestivi, potrà diventare l'ingrediente di dentifrici e colluttori, contrastando l'effetto dei batteri che si annidano nel cavo orale, incluso lo Streptococcus mutans, uno dei principali microrganismi coinvolti nel metabolismo del saccarosio e tra le cause della formazione della carie. "L'integrazione nei prodotti per l'igiene dentale di enzimi modificati con olio di cocco potrebbe essere una valida alternativa agli additivi chimici usati oggi per la pulizia dei denti. In particolare perchè l'olio di cocco funziona anche a concentrazioni basse. (Fonte: Sn, suggerito da G. Russo) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 9 FORMA E BELLEZZA Smagliature, tutti i rimedi contro la pelle a effetto yo-yo Colpisce anche i maschi. Tra le cause, aumento e diminuzione di peso improvvisi e gravidanze. I trattamenti mirano a stimolare la produzione delle proteine elastiche del derma SONO DEMOCRATICHE e trasversali, perché colpiscono senza distinzione di razza ed età, e in prevalenza, ma non esclusivamente, le donne: parliamo delle strie atrofiche, meglio note come smagliature, le antiestetiche "cicatrici" che procurano un danno permanente alla pelle. Si possono formare su cosce e glutei, ma anche su seno, pancia e interno braccia, perché la cute è simile ad un elastico e soggetta a possibili strappi se si tende troppo, come succede in gravidanza o in altri casi di rapidi sviluppi corporei, per es. per l'effetto yo-yo (ingrassare e dimagrire con frequenza) o un'eccessiva attività in palestra. Perché compaiono? "Per una questione di Dna cutaneo, ma le cause scatenanti sono, tra le altre, le tempeste ormonali, tipiche della pubertà, o indotte da un'eccessiva attività della ghiandola surrenale, che accelerando il metabolismo delle proteine elastiche (elastina e collagene) provocano delle spaccature nel derma, la parte più interna della pelle", spiega la dermatologa Marcella Ribuffo, medico dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata di Roma. L'ideale si gioca sulla prevenzione e sui trattamenti delle strie più recenti, perché quando si sono "stabilizzate" con il tipico colore madreperlaceo, si può solo ridurre l'inestetismo. Trattamenti: "Utile uno scrub settimanale e, tutti i giorni, applicare fiale o gel elasticizzanti, per es. con echinacea, ginseng, alchemilla, edera, equiseto. La sera si può applicare un aftersun o altra emulsione con attivi elasticizzanti-idratanti, per es. con acido boswelico, collagene marino o proteine vegetali estratte da frumento, soia e altri legumi, come piselli e luppolo, o con silicio, minerale che serve a consolidare le fibre del connettivo. Tutte queste cure preventive vanno però effettuate con costanza". Smagliature già formate: i risultati più apprezzabili si ottengono in ambulatorio medico. "Funzionano, tra gli altri, i TRATTAMENTI COMBINATI: sedute di radiofrequenza, di peeling e biorivitalizzazione, ovvero microiniezioni di cocktail di sostanze che stimolano collagene ed elastina, come polinucleotidi, aminoacidi, oligoelementi e vitamine antiossidanti. Con tre sedute in media, il risultato è buono, ma solo sulle smagliature "rosse", di recente formazione e l'esposizione al sole è permessa dopo circa un mese dall'ultima seduta". (Fonte: Salute Repubblica)