Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno III – Numero 481 AVVISO Ordine 1. Elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo dell’ordine 4 - 6 ottobre 2. Sito: Nasce Offro e Cerco Lavoro - Napoli Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. La frutta e la verdura non bastano per dimagrire: sì al menu equilibrato 4. La parola «guarigione» non è più un tabù per chi ha avuto un tumore 5. Un nuovo inalatore di nicotina per smettere di fumare 6. Aapparecchio che "raddrizza" le orecchie a sventola ï‚· Prevenzione e Salute 7. Quattordici alimenti che provocano invecchiamento precoce ï‚· Curiosità e Salute 8. È vero che masticare il chewing gum fa venire l’aria in pancia? 9. Che cos’è la prosopagnosia? Lunedì 22 Settembre 2014, S. Maurizio, Silvano Proverbio di oggi…….. Frijere ‘o pesce cull’acqua (Friggere il pesce con l’acqua) ELEZIONI per il RINNOVO del CONSIGLIO DIRETTIVO dell’ORDINE 4, 5 e - 6 OTTOBRE 2014 In ultima pagina la lista dei candidati e modalità di votazione. Venerdì 26 Settembre ore 21.00, presentazione della lista al Circolo Canottieri Napoli. Vi aspettiamo per trascorrere insieme una serata all’insegna dell’amicizia e della convivialità. È VERO CHE MASTICARE IL CHEWING GUM FA VENIRE L’ARIA IN PANCIA? Sì, perché masticando, insieme alla saliva, si inghiotte anche l’aria. Questo succede sempre quando si mangia qualcosa, ma a differenza di un pasto regolare, che dura di solito mezzora, il chewing-gum spesso lo mastichiamo per buona parte della giornata. Stimolando così per ore la produzione di saliva e ingoiando molta più aria del normale. Meno carie, più gas: Le gomme attualmente in commercio, inoltre, sono senza zucchero. Cosa positiva per i nostri denti, perché prevengono le carie, ma un po’ meno per la pancia. Nello stomaco e nell’intestino, infatti, i dolcificanti (come per es. il sorbitolo) fermentano, creando molti più gas di quanto non succeda con le vecchie gomme zuccherate. A volte può capitare quindi, che non si riesca a espellere come si dovrebbe il surplus di gas provocato dalla gomma da masticare e che si creino fastidiosi gonfiori, soprattutto per alcune persone che sono più soggette a questo tipo di problema. (Salute, Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 481 SCIENZA E SALUTE LA FRUTTA e la VERDURA NON BASTANO PER DIMAGRIRE: SÃŒ al MENU EQUILIBRATO I frutti sono ricchi di zuccheri semplici che incidono sulle calorie giornaliere; gli ortaggi hanno un apporto energetico limitato e alto potere saziante A chi ha problemi di sovrappeso si raccomanda spesso di mangiare più verdura e frutta. Ma questa strategia, che può certamente avere effetti salutari, è davvero efficace anche per dimagrire? Per rispondere, ricercatori americani hanno condotto una revisione di sette studi, riguardanti più di 1.200 individui. La conclusione: aumentare il consumo di frutta e verdura non ha, di per sé, effetti di rilievo sulla perdita di peso, ma non sembra neppure favorire un aumento. Ovvero: è probabile che dando più spazio a frutta e verdura lo si tolga ad altri alimenti più calorici, però, non è detto che questo avvenga sempre, e soprattutto in misura tale da portare a una riduzione delle calorie sufficiente a perdere peso. «Questi studi confermano ciò che diciamo sempre ai pazienti - commenta Maria Grazia Carbonelli, direttore dell’Unità operativa dietologia e nutrizione, al S. Camillo Forlanini di Roma -. Per dimagrire non ci si può focalizzare su un solo alimento su un solo gruppo: bisogna ridurre l’apporto calorico e aumentare l’attività fisica». «Riguardo alla frutta e alla verdura, va distinta la prima dalla seconda. La frutta è ricca di zuccheri semplici che incidono sulle calorie giornaliere e sulla glicemia, perciò il suo apporto va controllato, specie in caso di glicemia alta o di ipertrigliceridemia. La verdura, invece, è “a volontà”, perché ha un apporto calorico minimo e un alto potere saziante. Delle 5 porzioni al giorno fra frutta e verdura raccomandate dalle linee guida italiane, nelle diete ipocaloriche, io consiglio che due siano di frutta (150 grammi l’una) e tre di verdura, di almeno 200 grammi a porzione. E suggerisco di limitare la frutta più zuccherina e di preferire verdura che si può consumare senza condimento (finocchi, cetrioli) o di condirla con un cucchiaio da cucina, a porzione, d’olio extravergine d’oliva, meglio se a crudo». E chi, per dimagrire un po’, pensasse di ricorrere a pasti di sola frutta? «I pasti di sola frutta possono essere consumati occasionalmente, per esempio fuori casa, ma non devono essere la regola, specie per pazienti diabetici, per il carico solo glucidico, e per quelli che devono perdere peso, perché carenti di proteine e poco sazianti. Meglio associare la frutta a un piccolo panino con prosciutto o bresaola, accompagnato da una carota o un finocchio. Così, il pasto è più equilibrato e saziante». (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 481 SCIENZA E SALUTE LA PAROLA «GUARIGIONE» NON È PIÙ UN TABÙ PER CHI HA AVUTO UN TUMORE L’aspettativa di vita deve essere pari a quella dei coetanei dello stesso sesso. Tutto dipende dal tipo di neoplasia, dallo stadio alla diagnosi, dalle cure Non più solo «lungosopravviventi o survivors», ma anche guariti. È ormai tempo che questa parola venga utilizzata, che il concetto sia sdoganato, perché i numeri e le statistiche lo dicono: guarire dal cancro è possibile. Lo sostengono gli esperti internazionali che si sono riuniti di recente a Siracusa per la quinta Conferenza europea sui pazienti oncologici lungosopravviventi e cronici, che hanno steso un documento (Carta di Siracusa ) in cui sono riassunti i dati a disposizione, che indicano quando, per determinate forme di tumore, si è autorizzati a pronunciare la parola “guarigione”. «È fondamentale, con tutte le cautele necessarie, che il termine entri a far parte del mondo oncologico. Oggi troppo spesso familiari e medici sono riluttanti ad usare la parola “guarigione”, con conseguenze negative sia per gli ex malati che finiscono per sentirsi sempre inutilmente preoccupati, sia per il SSN, che spreca invano denaro per visite e controlli che potrebbero non essere più necessari». La premessa è una soltanto: il via libera si ha nel momento in cui l’aspettativa di vita dell’ex paziente (ovvero il suo rischio di morte) diventa uguale a quella del resto della popolazione del suo stesso sesso ed età. Ovviamente, tutto dipende dal tipo di neoplasia, dallo stadio al momento della diagnosi e dal successo delle terapie. «Importanti studi condotti su numeri molto grandi di persone - hanno dimostrato che le persone curate efficacemente per un tumore al colon o alla cervice uterina possono essere definite guarite dopo otto anni di controlli in cui non si è avuta alcuna ripresa della malattia. Si sale, per ora, a 10 anni per chi ha avuto un carcinoma della tiroide o dei testicoli, il cui tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi oggi è già superiore al 90%. E anche per il cancro al seno sappiamo che ben l’80% delle donne operate per un nodulo di piccole dimensione non ha alcuna ricaduta nei successivi 15 anni: per precauzione, quindi, teniamo la soglia della guarigione a 20 anni, anche in virtù dei molti tipi diversi di carcinoma mammario e consapevoli del fatto che per alcune forme le recidive si presentano a tanti anni di distanza. Un discorso simile può essere fatto per gli uomini con un tumore alla prostata, tenendo presente che viene diagnosticato in un’età più avanzata rispetto a quello al seno». Sentirsi guariti è un passo determinante per il reinserimento sociale, lavorativo, per il benessere psicologico e la sfera più intima e sentimentale, per un ritorno pieno alla quotidiana normalità. Certo, purtroppo, ci sono tumori da cui ancora oggi non si guarisce e gli esperti non vogliono in alcun modo accelerare in modo «sbrigativo» il momento in cui i pazienti abbandonano l’iter di controlli. Fermo restando che anche gli ex malati dovranno sempre partecipare, come tutti gli altri, agli screening per la diagnosi precoce con la mammografia per il cancro al seno, il test del sangue occulto delle feci per quello del colon e il Pap o Hpv test per quello dell’utero. (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 481 PREVENZIONE E SALUTE QUATTORDICI ALIMENTI CHE PROVOCANO INVECCHIAMENTO PRECOCE Il sito internet Health ha pubblicato una lista di cibi che, se assunti in grandi quantità, possono causare effetti collaterali a carico del nostro organismo, in special modo a pelle e denti, rendendo il nostro aspetto meno giovane La cura dell'organismo passa sovente dallo stile di vita che conduciamo e dall'alimentazione a cui abituiamo il nostro fisico. Sono molti gli studi condotti che hanno portato alla scoperta di cibi che ci mantengono giovani: solitamente si considerano ricostituenti i nutrimenti antiossidanti, ovvero sia con principi attivi che aiutano il corpo a sbarazzarsi degli effetti collaterali di un eccesso di radicali liberi. Alimenti esotici, come ad esempio le bacche di goji, la soia, la quinoa, ma anche sostanze che introduciamo quotidianamente nella nostra dieta, come l'olio d'oliva, i carciofi, il tè verde. Ma se esistono dei nutrimenti che ci possono far sembrare più giovani, esisteranno anche quelli che al contrario stimolano l'invecchiamento precoce? La risposta è ovviamente sì, sebbene fino ad oggi nessuno aveva ancora stilato una hall of shame di questi cibi. Ci ha pensato il sito Health, che grazie alla collaborazione del dottor Ariel Ostad dell'American Academy of Dermatology ha individuato 14 alimenti da consumare con moderazione per sembrare sempre giovani e belli. Beninteso, la maggior parte di queste sostanze non sono malvagie di per sé: ma possono produrre degli effetti collaterali soprattutto a livello di pelle, ossa e denti che possono rendere il nostro aspetto meno piacevole. Andiamo dunque a vedere questa specie di hit parade delle cose da assumere con moderazione se non vogliamo puntare sul fascino dell'individuo maturo e un po' trasandato. Al primo posto troviamo i dolci, che possono provocare danni alla pelle e cariare i denti, oltre ad avere come effetti collaterali quelli dell'obesità e del diabete. Medaglia d'argento per l'alcol, che oltre a rovinare il fegato procura acne, rughe e disidratazione. Al terzo posto il vino bianco: se il rosso può essere considerato moderatamente benefico per la presenza di resveratrolo, potente antiossidante, all'interno dell'uva rossa, il bianco demolisce lo smalto dei denti a causa degli acidi contenuti. In rigoroso ordine sparso si possono inoltre citare i restanti undici:  la carne carbonizzata, che altera i livelli di collagene;  il sale, il cui abuso causa eccesso di sodio nell'organismo con aumento dell'insorgenza di ipertensione arteriosa e problemi cardiovascolari;  carni da supermercato come pancetta, wurstel e salsicce, spesso dense di conservanti;  carni rosse ricche di radicali liberi che provocano stress ossidativo; alcuni tipi di spezie;  la limonata, fonte di acidi che rovinano i denti;  il caffè e le bevande con caffeina, agente disidratante;  il tè nero, in ultima posizione perché se assunto con latte non presenta particolari controindicazioni. (Salute, Il Giornale) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 481 SCIENZA E SALUTE Un nuovo inalatore di nicotina per smettere di fumare Un nuovo dispositivo di sostituzione della nicotina, simile all’inalatore per la sigaretta elettronica, ha ottenuto la licenza a essere distribuito come medicinale nel Regno Unito. Si tratta di un inalatore che non funziona con dispositivi elettrici o con creazione di vapore, ma semplicemente aspirando la sostanza, che è costituita per la quasi totalità da nicotina. Secondo la KInd Consumer, la piccola società di tecnologia della salute che lo produce, il dispositivo finirà nelle farmacie entro pochi mesi ed essere prescritto dai medici ai pazienti che vogliono smettere di fumare. La nicotina da sola, malgrado provochi un alto livello di dipendenza, assai meno nociva rispetto al cocktail di sostanze chimiche tossiche ingerite quando si fuma una sigaretta. (Salute, Il Secolo XIX) CHE COS’È LA PROSOPAGNOSIA? È una forma di cecità molto particolare, e piuttosto diffusa - anche se non comune: ne soffre il 2% della popolazione. È l’incapacità di riconoscere le facce delle persone e, nei casi più gravi, di distinguere la propria immagine in fotografia. Detta anche cecità per i volti, colpisce il 2% della popolazione e può manifestarsi alla nascita o sopravvenire in seguito a un danno cerebrale (trauma, ictus, malattie degenerative). DETTAGLI. A tutti può capitare di non riconoscere qualcuno o di non ricordarne il nome, ma ai pazienti prosopagnosici basta un lieve cambiamento a rendere irriconoscibile il coniuge o un figlio; il loro riconoscimento avviene infatti per dettagli: vestiti, taglio di capelli, voce, interessi, ruolo sociale. La responsabile sembra essere un’anomalia nell’analisi dei volti che avviene nel giro fusiforme, l’area cerebrale in cui è archiviato il modello standard di visi con il quale confrontiamo ogni volto nuovo. Fatichiamo, per esempio, a riconoscere gli orientali perché sono diversi dal modello. (Salute, Focus) BREVETTATO L'APPARECCHIO CHE "RADDRIZZA" LE ORECCHIE A SVENTOLA Il "disegno" potrebbe diventare presto un prodotto A idearlo, Giuliana Franchi, che aveva il complesso dei padiglioni auricolari sporgenti. L'idea nata a dodici anni - La signora Franchi ha avuto l'idea quando aveva solo 12 anni e la danza classica la obbligava a uno chignon che svelava il suo difetto. Così prese un foglio di carta e ci tracciò sopra una bozza del suo modellino. Ma quell'intuizione non si è mai staccata dal foglio, spiega Franchi: "Si tratta di un’idea partita da quello che era un mio complesso fisico, se qualcuno saprà realizzarla, il dispositivo potrà anche prevenire un disagio estetico che hanno in molti". Franchi descrive la forma del dispositivo: "Sembra una "V" in corsivo con due curvature. La prima abbraccia l'asticella, l'altra va dietro l'orecchio e le parte metallica, anima del dispositivo che tra l’altro funge da molla sorreggendo le due asticelle. Ed è totalmente nascosta dietro all'orecchio". (Salute, Tgcom24)

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