Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno III – Numero 499 AVVISO Ordine 1. ORDINE: medaglie alla professione e giuramento di galeno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Perché invecchiando si dorme di meno? 3. Farmaci: ibuprofene efficace nel 'ringiovanire' i polmoni Alimenti e Salute 4. Con il contorno di cavoli la carne troppo cotta diventa meno rischiosa ï‚· ï‚· Prevenzione e Salute 5. Pillola: i cinque luoghi comuni 6. Mal di schiena, quali rimedi? ï‚· Curiosità e perchè 7. Perchè si dice che la curiosità è donna? Giovedì 16 Ottobre 2014, S. Edvige, Margherita Proverbio di oggi……….. A chi pazzea cu' 'o ciuccio nun le mancano cauce Perché invecchiando si dorme di meno? Il calo di forma fisica e la progressiva perdita delle cellule che ci ordinano di dormire sono alcune possibili cause di insonnia con il progredire dell'età. Ormai lo sappiamo: dormire bene e per il giusto numero di ore è indispensabile per consolidare la memoria, stabilizzare umore e metabolismo, liberarsi delle sostanze di scarto accumulate nel cervello ed avere un buon rendimento scolastico. ADDIO, LUNGHI RIPOSI. Ma dopo una certa età, un'intera notte di sonno ininterrotto può equivalere a un miraggio: a mano a mano che invecchiamo dormiamo di meno, e anche la qualità del riposo diminuisce, perché spesso interrotto da una serie di microrisvegli. Se un 25enne trascorre molte ore nella cosiddetta fase profonda del sonno, quella in cui le onde corrispondenti all'attività cerebrale si fanno più ampie e meno frequenti, un 70enne passa, in questo stadio, solo pochi minuti a notte. Studi hanno dimostrato che il sonno profondo è indispensabile per il trasferimento delle memorie a breve termine accumulate nell'ippocampo alla corteccia prefrontale, dove si consolidano in memorie a lungo termine. La scarsa qualità del sonno in tarda età ha cattive conseguenze anche su questa facoltà cognitiva. Da cosa dipende l'insonnia degli anziani? CAUSE CELLULARI. Un fattore è rintracciabile nella perdita di neuroni nel nucleo preottico ventrolaterale dell'ipotalamo anteriore, una regione cerebrale deputata al regolamento dei ritmi sonno-veglia: queste cellule ci "dicono" quando è ora di dormire. E con l'età si riducono di numero. Più il n. di neuroni nell'area diminuisce, più disturbati saranno il sonno e la memoria. Come si ovvia a questo peggioramento della qualità del riposo notturno? Con il classico sonnellino pomeridiano, che aiuta a tamponare la situazione (ma può, ahimé, rendere più difficoltoso addormentarsi alla sera). ORDINE:CORSO ECM SABATO 18 OTTOBRE Come Partecipare: prenotarsi sul sito dell’Ordine o direttamente in sede Sabato mattina, ore 9.30 Bruciore di Stomaco SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 499 ALIMENTI E SALUTE CON IL CONTORNO DI CAVOLI LA CARNE TROPPO COTTA DIVENTA MENO RISCHIOSA Le crucifere capaci di depotenziare i composti dannosi di hamburger e bistecche cucinati ad alte temperature e a lungo. Ci sono alimenti che conviene mangiare insieme non per ragioni di gusto, ma per ragioni di salute. Uno degli abbinamenti che, secondo la ricerca più recente, potrebbe rivelarsi vantaggioso è quello di carni e ortaggi della famiglia delle crucifere. L’interesse nei confronti di questa combinazione è nato da due osservazioni. Da una parte si sa che un elevato consumo di carni rosse è considerato fattore di rischio per alcuni tumori, come quelli del colon retto, e fra le più probabili cause vi sono le amine eterocicliche (sostanze potenzialmente cancerogene che si originano se le carni vengono cotte alle alte temperature e per tempi prolungati); dall’altra si è visto che il rischio di sviluppare questi tumori è ridotto in chi consuma spesso crucifere. Le amine eterocicliche: Così, in uno studio pubblicato su Food Chemistry, ricercatori dell’Università di Gdansk (Polonia) hanno voluto verificare se l’aggiunta di cavoli a una preparazione a base di carne fosse in grado di ridurre la formazione di amine eterocicliche in cottura. Hanno perciò preparato hamburger di carne di maiale con aggiunta di cavoli, oppure senza. Dopo aver ben cotto gli hamburger, i ricercatori hanno osservato che negli hamburger con cavoli la formazione di amine eterocicliche era del 17-20% inferiore. Inoltre, in presenza dei cavoli, si riduceva anche la mutagenicità di queste sostanze, ovvero la loro capacità di modificare il Dna, valutata attraverso test condotti nei batteri. Il meccanismo protettivo dei cavoli: Ma a che cosa è dovuto il ruolo protettivo dei cavoli? «È da ricondurre innanzitutto al contenuto di glucosinolati, composti solforati delle crucifere commenta Gina De Nicola, esperta di nutraceutica del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura. «In seguito ai processi di cottura e masticazione - prosegue l’esperta - i glucosinolati liberano composti (isotiocianati) attivi contro l’insorgenza di tumori. Azione che si esplica in più modi, compresa una aumentata escrezione delle amine eterocicliche con le urine. Questi composti bioattivi sono efficaci sia se la carne è cotta insieme ai cavoli, sia se questi vengono serviti come contorno». Non dimentichiamo però che le parti abbrustolite delle carni vanno sempre eliminate e che conviene preferire cotture accurate ma moderate. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 499 PREVENZIONE E SALUTE PILLOLA: I CINQUE LUOGHI COMUNI La pillola anticoncezionale è tra le alleate più preziose delle donne, ma non tutti ne conoscono bene utilizzo, efficacia e controindicazioni. La pillola anticoncezionale: ha più di 50 anni ed è il terzo metodo contraccettivo più utilizzato al mondo (circa il 9% delle donne in età fertile, dai 15 ai 49 anni, sposate o conviventi). Nei paesi sviluppati (Europa, Nord America, Australia, Nuova Zelanda e Giappone) è il metodo più diffuso (18%), seguito dal preservativo (16%). Nonostante sia uno dei metodi contraccettivi preferiti dalle donne, aleggiano ancora molti dubbi circa il suo utilizzo, l’efficacia e le controindicazioni. Sulla base delle linee guida recentemente pubblicate dalla Società Italiana della Contraccezione (S.I.C.), sfatiamo 5 luoghi comuni con la dottoressa Elena Corradini, Responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia di Humanitas Mater Domini. 1. "La pillola può influire sull'umore, peggiorandolo" FALSO. Al contrario, è stata evidenziata la sua efficacia nel trattamento della sindrome premestruale severa, poiché riduce ansia, depressione e irascibilità. 2. "Non si può prendere la pillola se si ha il clclo mestruale irregolare" FALSO. Uno degli effetti della pillola, ricercati espressamente da alcune donne, è proprio quello di regolarizzare il ciclo mestruale. L'equilibrio della composizione ormonale della pillola la rende complice del benessere femminile. La maggior parte delle donne che utilizza la pillola, sa esattamente quando si verificherà il ciclo. 3. "La pillola porta all'infertilità" FALSO. Se si desidera una gravidanza, è sufficiente interrompere l’assunzione del contraccettivo orale. In genere, la prima ovulazione sopravviene rapidamente, ma può anche tardare qualche mese. 4. "La pillola fa calare il desiderio sessuale" FALSO. L’utilizzo di un contraccettivo libera innanzitutto dalla preoccupazione di una gravidanza indesiderata, permettendo di vivere l’intimità col proprio partner in maniera più soddisfacente e appagante. 5. "L'amenorrea provocata dalla pillola è pericolosa" FALSO. La perdita mestruale durante il trattamento con la pillola (estro-progestinica) risulta ridotta, in quanto il rivestimento epiteliale dell’utero è solitamente più sottile rispetto al normale ciclo ovulatorio. Sebbene ciò possa far preoccupare alcune donne, è stato accertato che aiuta a contrastare i disturbi legati all’anemia. Nella scelta del metodo contraccettivo, raccomanda la dottoressa Elena Corradini, è importante valutare con il proprio ginecologo diversi criteri in base al proprio stile di vita: la sicurezza contraccettiva, la tollerabilità e la reversibilità del metodo, cioè il completo ripristino della fertilità dopo la sospensione. (Humanitas, Salute) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 499 PREVENZIONE E SALUTE MAL DI SCHIENA, QUALI RIMEDI? Il mal di schiena colpisce tutti in modo indiscriminato, è uno dei dolori più fastidiosi e diffusi del nostro tempo. Ecco alcune regole e rimedi utili a cercare di prevenirlo. Il mal di schiena colpisce una gran quantità di persone, indipendentemente dalla loro età, professione, condizione fisica. Almeno una volta nella vita ogni individuo sperimenta il mal di schiena. È uno dei dolori più diffusi, che si può manifestare quando meno ce lo si aspetta ma che, per fortuna, può essere gestito, attraverso un’attenta opera di prevenzione, prima, o di riabilitazione, dopo la sua comparsa eventuale. Insomma, i rimedi per rendere meno incisivo il mal di schiena ci sono. Con l’aiuto del dottor Michele Albano, responsabile della Riabilitazione Ortopedica e Sportiva di Humanitas Gavazzeni, vediamo quali sono i passaggi da rispettare per cercare di salvaguardare quanto più la nostra schiena. «Anzitutto, bisogna dire che il mal di schiena può assumere vari aspetti – sottolinea il dottor Albano – a seconda della parte della colonna vertebrale interessata. Cervicalgia, quando il dolore è localizzato nella zona alta, quella del collo, dorsalgia, quando riguarda il tratto dorsale, lombalgia, relativa alla parte bassa. Dal punto di vista della cura è ovviamente importante riuscire a localizzare l’origine del dolore, per cercare di intervenire in modo specifico legando il sintomo alla diagnosi attraverso un’analisi dello “storico” del paziente, esami strumentali e una visita fisiatrica che consenta di eseguire una valutazione posturale complessiva». Le regole per prevenire il mal di schiena: Ci sono vari rimedi che consentono di alleviare la presenza del mal di schiena, in ogni sua forma. Vediamo i principali.  Evitare il sovrappeso. Non bisogna sottoporre la nostra struttura ossea centrale a una fatica continua, innaturale. Il peso in eccesso va a caricare le nostre vertebre favorendo scompensi posturali dannosi per la loro salute.  Sollevare pesi piegandosi sulle ginocchia. Quando dobbiamo sollevare un peso, come ad esempio una cassa piena di libri, bisogna evitare di farlo piegando il tronco in avanti. Il giusto sistema per non danneggiare la schiena è quello delle ginocchia piegate e del tronco immobile, dritto.  Evitare carichi innaturali e pesanti. Per quanto possibile, cercare di non trasportare zaini (soprattutto nel caso di bambini e ragazzi) o borse a tracolla di peso troppo elevato, che potrebbero provocare scompensi alla colonna.  Rinforzare la muscolatura addominale e dorsale. Se i muscoli sono attivi e sani, possono contribuire a mantenere una buona postura, con grande beneficio per la nostra schiena.  Dormire su un materasso anatomico. A letto passiamo buona parte del nostro tempo. È importante che quello che deve essere un momento di riposo lo sia davvero, e che la nostra schiena sia messa in condizione di rilassarsi dopo ore e ore di sollecitazioni.  Evitare la vita sedentaria. Un po’ di moto, anche solo una camminata, una passeggiata in bicicletta o una nuotata di almeno mezz’ora, 2/3 volte la settimana, mantiene la mobilità della nostra colonna vertebrale, consentendole di mantenersi elastica e solida. Esistono inoltre discipline come la ginnastica posturale, il pilates o lo stretching utili per intervenire su specifici problemi, prevenendo o alleviando dolori nelle parti della colonna vertebrale più sottoposte a pressione.  Evitare gli sport “dannosi”. Se si soffre di mal di schiena bisogna evitare – o perlomeno praticare con moderazione – alcune discipline sportive la cui esecuzione provoca sollecitazioni esagerate alla colonna, come il body building, il paracadutismo, il motocross. (Humanitas, Salute) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 499 SCIENZA E SALUTE PERCHÈ SI DICE CHE LA CURIOSITÀ È DONNA? Nella vita quotidiana le persone sono curiose verso le novità, stimoli, situazioni che portano l’attenzione e spesso si dice che la curiosità è donna o femmina! Ma voi sapete il motivo perché si usa comunemente questa affermazione? Ci sono diverse teorie che appaiono più o meno credibili. Una di queste si riferisce al 1. carattere troppo parlante delle donne e al loro essere attive nella società e nelle relazioni con altre persone. 2. Un’altra ipotesi sostiene che il detto si riferisca ad Eva, che sarebbe stata curiosa e tentata dal serpente a superare la diffidenza e a fidarsi anche del male, quindi una nota negativa, attribuita alla femminilità. Altre affermazioni sull’argomento le ritroviamo nelle storie mitologiche, ma probabilmente la più famosa è quella narrata da Esiodo, del mito di Pandora, creata da Efesto, su comando di Zeus, che voleva così castigare il presuntuoso Prometeo per essersi impossessato del fuoco dal carro del Sole per donarlo agli uomini. Il Dio greco mandò Pandora ad Epimeteo, fratello di Prometeo, che se ne innamorò e per mostrarle quanto l’amasse le diede in affidamento un vaso il cui fratello aveva imprigionato tutti i mali che potevano tormentare l’umanità. La donna non fu capace di fermare la propria curiosità ed aprì il vaso, riversando sulla Terra quei mali che ancora oggi addolorano gli uomini e le donne. E’ pure vero che la curiosità è alla base della sapienza, e di questo peccato ne avrebbero beneficiato per centinaia di anni molti uomini, scienziati e ricercatori, quindi possiamo assolutamente affermare che la credenza riguardo la curiosità, caratteristica tipicamente femminile, è un’affermazione ampiamente diffusa ma non veritiera. (Curiosità e Perché) FARMACI: IBUPROFENE EFFICACE NEL 'RINGIOVANIRE' I POLMONI L'ibuprofene può far ringiovanire i polmoni e potrebbe addirittura aiutare a combattere la tubercolosi. Gli scienziati hanno dimostrato che con l'avanzare dell'età i polmoni risentono di una maggiore infiammazione che l'ibuprofene sembrerebbe in grado di ridurre. Non solo. Attraverso una serie di esperimenti condotti su topolini vecchi, i ricercatori hanno osservato che le cellule immunitarie sono riuscite a combattere più efficacemente i batteri della tubercolosi dopo che l'infiammazione polmonare e' stata trattata con l'ibuprofene. Non è però stato così per i topolini giovani. Tuttavia, anche se questo potrebbe un giorno sostenere l'uso dell'ibuprofene come terapia aggiuntiva per le persone anziane affette da tubercolosi, i ricercatori hanno detto che al momento non raccomandano l'uso del farmaco per ridurre l'infiammazione. "E' possibile ridurre l'infiammazione legata all'eta' mangiando bene e facendo attivita' fisica", hanno detto i ricercatori. (Agi) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 499 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare. MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON 40 ANNI DI LAUREA (Laureati nell’anno 1974) ALBANESE ALFANI ALDO ARRICHIELLO BERTINI BOSSA BUONO CAIAZZA CASTALDO CAUTIERO COZZOLINO DE RUGGIERO DI FRANCO FERRARA Emma Maurizio Giovanni Antonio Pasquale Catello Anna Ersilia Giuseppe Domenica Ruggiero Carmela Antonio FIMIANI FUSCO GILIBERTI GIUDICEPIETRO GRECO GRISPELLO LOPEZ PIRAS SCHIOPPA SCOGNAMIGLIO SIDIROPULOS SPAGNUOLO Luisa Aldo Giovanni Giampiero Maria Donato Ciro Ermelinda Francesco Guido Nikolaos Maria Rosaria PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 499 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare

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