Anno III – Numero 505
AVVISO
Ordine
1. Sito: Nasce Offro e
Cerco Lavoro – Napoli
2. ORDINE: medaglie
alla professione e
giuramento di galeno
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Viagra, non solo sesso:
è efficace anche contro
le malattie cardiache
4. Luna di fiele, litigare
col coniuge fa ingrassare
di cinque chili all'anno
5. Pasta amica
dell'alimentazione sana
Fa ingrassare? Niente di
più falso
Venerdì 24 Ottobre 2014, S. Antonio Maria Claret, Raffaele, Luigi
Proverbio di oggi………..
A chella pure e gatte le fanno l'ove
SAN GIOVANNI LEONARDI:
SANTO PATRONO DEI FARMACISTI
Domenica 26 Ottobre, ore 18.30, Chiesa Santa
Brigida, Via Santa Brigida 72, Napoli, sarÃ
celebrata la Santa Messa in onore del santo
patrono dei farmacisti.
L’associazione Farmacisti Cattolici di Napoli in
collaborazione con l’Ordine ha organizzato una santa messa
per ricordare il patrono dei farmacisti. Chiunque voglia
partecipare, appuntamento alle ore 18.30 alla Chiesa di Santa Brigida.
Luna di fiele, litigare col coniuge fa
ingrassare di cinque chili all'anno
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Prevenzione e
Salute
6. Sonno, abbiamo perso
le buone abitudini:
ecco il decalogo
7. «Piede d’atleta»:
otto consigli per evitare
di prenderlo
Rallenta il metabolismo dei cibi grassi facendo bruciare meno
calorie
Che siano generate dal tubetto del dentifricio non tappato o dal sospetto di un
tradimento, le discussioni coniugali - banali o serie, che si limitano al diverbio o
arrivano ai livelli de "La guerra dei Roses" - hanno qualcosa in comune: fanno
ingrassare. In particolare, in combinazione con un passato di depressione,
possono aumentare il rischio di obesità perché alterano il modo in cui il corpo
metabolizza i cibi ad alto contenuto di grassi.
Cinque chili in più all'anno - I ricercatori hanno scoperto che donne e
uomini, che avevano avuto la depressione e litigavano con il proprio coniuge,
bruciavano meno calorie dopo un pasto rispetto alle coppie meno polemiche.
Questo si traduce in circa cinque chili in più all'anno. Le coppie più rissose,
inoltre, avevano anche livelli più alti di insulina, che contribuisce
all'immagazzinamento del grasso e crea un'impennata del livello dei
trigliceridi. "Queste scoperte non solo evidenziano che i fattori di stress cronici
possono portare all'obesità , ma evidenziano anche l'importanza di curare i
disturbi dell'umore per avere benefici fisici". (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 505
PREVENZIONE E SALUTE
SONNO, ABBIAMO PERSO LE BUONE ABITUDINI:
ECCO IL DECALOGO
Se dormiamo male, il giorno siamo fiacchi, irritabili e scarsamente produttivi.
E rischiamo di ammalarci. Un buon riposo garantisce un rendimento all’altezza
Immaginate di avere due cervelli. Uno è per la veglia, l’altro per il sonno. Si influenzano
reciprocamente e si condizionano. Se dormiamo male, il giorno
siamo fiacchi, irritabili e scarsamente produttivi. E rischiamo di
ammalarci.
Un buon riposo invece garantisce un rendimento all’altezza della
situazione.
Come proteggere un’attività indispensabile per tutti gli esseri
viventi? «La società sta perdendo il sonno. Il problema è che gli
italiani non sono più capaci di dormire. Sono maleducati»,
sintetizza Pierluigi Innocenti, presidente dell’Associazione Assirem,
nata per dare risposte scientifiche e svolgere un’opera di
sensibilizzazione.
Maleducati a letto? Proprio così. Le buone abitudini si sono
perdute per strada di pari passo con il cambiamento degli stili di
vita, soprattutto fra i giovani. Ecco allora un decalogo, divulgato
anche in occasione di un corso specifico che si è tenuto presso il
centro congressi dell’istituto Santa Lucia a Roma.
Le buone regole: Prima regola, l’attività sportiva deve anticipare di almeno 4-6 ore il momento di
coricarsi e lo stesso vale per l’assunzione di alcolici e caffè (o tè, cioccolata, bevande con caffeina).
Bisogna mangiare se possibile più o meno alla stessa ora evitando la sera pasti troppo calorici o
comunque abbondanti, ricchi di proteine (carne-pesce). No all’estremo opposto, il digiuno.
Per conciliare il sonno, consigliata banana, mela o bicchiere di latte caldo.
E ancora. Evitare sonnellini durante il giorno, massimo 30-40 minuti all’inizio del pomeriggio.
Niente fumo, perché il tabacco è un eccitante.
Gli esperti richiamano l’attenzione su un accorgimento molto importante. La luce eccessiva, emessa da
computer, smartphone, tablet, inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che armonizza il ciclo
sonno-veglia. Innocenti raccomanda poi di non usare la camera da letto per usi diversi da quelli per cui
esiste un determinato spazio nella casa:
«Dunque non bisogna neppure mangiare né lavorare. La scelta del materasso deve essere accurata e
così cuscino e lenzuola. Da evitare i tessuti che possono dare allergia».
Insonnia a apnee notturne: La temperatura giusta è di 18-20 gradi in ogni stagione. E se, una volta
sdraiati, Morfeo non arriva?
Anziché insistere, meglio alzarsi, andare in un’altra stanza e restare svegli finché gli occhi cominciano a
chiudersi. Se anche dopo non va, ripetere il rito.
Fenomeno diffuso l’insonnia. Ne soffre il 10-15% degli italiani in forma cronica. Apnee notturne
interessano 1 milione e 600mila persone, solo un terzo sono in cura.
Nel corso degli anni abbiamo perduto da 1,5 a 2 ore di sonno e questo per i giovani è un problema, a
prescindere dalla facilità con cui si addormentano.
È provato che se non hanno una buona qualità di sonno a scuola e nello studio tradiscono scarsa
concentrazione e rendimento.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 505
PREVENZIONE E SALUTE
«PIEDE D’ATLETA»:
OTTO CONSIGLI PER EVITARE DI PRENDERLO
È un fungo che s’insinua tra il quarto e il quinto dito del piede e non interessa
solo gli sportivi, ma chiunque cammini scalzo in ambienti umidi come le piscine
Subdolo e silenzioso, già il nome trae in inganno. Perché il piede d’atleta «o tinea pedis, per dirla con i
medici - precisa il professor Marcello Monti, è un fungo che s’insinua indisturbato tra il quarto e il
quinto dito del piede, così vicini tra loro, e non interessa solamente gli sportivi, ma chiunque cammina
scalzo in ambienti umidi, come gli spogliatoi, le docce, le piscine coperte. O indossa scarpe strette che,
non facendo passare l’aria tra le dita dei piede, spianano la strada a questa insidiosa micosi».
La più diffusa al mondo. «Basti pensare che solo in Italia colpisce il 20 % della popolazione. E, una volta
presa, tornerà prima o poi a farsi sentire - rivela l’esperto -. Colpevoli le spore, i piccoli elementi sferici
del fungo che, essendo refrattari a qualsiasi trattamento, daranno di nuovo vita ai sintomi: rossore,
prurito tra gli spazi interdigitali, il dorso e la pianta del piede, desquamazione, bruciore. Mentre la
pelle, biancastra e macerata, emana un cattivo odore». Ed è proprio la macerazione della cute,
accompagnata da piccoli tagli verticali, ad allarmare i dermatologi. La ragione c’è. «Si chiama erisipela
- spiega il prof. Monti -. Una pericolosa infezione batterica acuta che, nel giro di poche ore, dà febbre
alta, brividi, e fa gonfiare la gamba in modo impressionante». C’è di più. Chi incappa nel piede d’atleta
corre il rischio che il fungo raggiunga l’inguine, provocando gli stessi disturbi. Che fare? Come tenersi
alla larga da tutti questi guai? Lo abbiamo chiesto al nostro esperto, che ci ha dato preziosi consigli.
L’igiene innanzitutto: «Dopo il bagno o la doccia, occorre asciugare i piedi con attenzione, avendo
cura di passare bene la spugna tra le dita. In particolare in mezzo al quarto e al quinto, i più esposti
all’infezione - suggerisce l’esperto -. Se il fungo ha già presidiato la zona, bisogna assicurarsi che
l’asciugamano non sia usato da altri, pena il rischio di contagiarli».
Sì alle ciabattine: «Negli spogliatoi dei centri sportivi, in doccia, a bordo vasca e in tutte le zone
comuni, dove i pavimenti sono bagnati, si sta con le infradito o gli zoccoli. Il motivo c’è: il fungo prospera
negli ambienti umidi. Stesse precauzioni per chi soggiorna in una stanza d’albergo. Le ciabattine, poi,
mettono al riparo anche dalle verruche, causate dall’Hpv, cioè dal papilloma virus».
Attenzione alle calze. «Per assorbire l’umidità e lasciar respirare la pelle, le calze di lana o di cotone
sono l’ideale. Per le donne le calze a rete di nylon e di Lycra garantiscono una buona traspirazione e,
soprattutto, impediscono ai funghi di proliferare. L’importante è che siano sempre pulite e asciutte. Una
regola valida per tutti, in particolare per chi soffre d’iperidrosi e suda tantissimo».
Meglio le pomate: «Agli antifungini orali sono da preferire le creme solfosaliciliche a base di zolfo e
acido salicilico che, spalmate direttamente sulla pelle, sono più efficaci» precisa il professor Monti. Le
stesse pomate possono essere usate anche a scopo preventivo, soprattutto per chi corre, gioca a tennis o si
allena palestra. L’importante è applicarle una volta la settimana tra le dita dei piedi e sull’inguine.
Occhio alla scelta delle scarpe: «Prima di acquistare un paio di scarpe, è meglio verificare che la
suola e la tomaia garantiscano un’ottima traspirazione e che le dita non siano compresse l’una sull’altra.
Un accorgimento che limita il più possibile il rischio di contrarre il fungo» avverte il dermatologo.
Via le solette: «La sera, conviene togliere le solette dentro le scarpe e metterle ad asciugare».
Addio ai vecchi modelli: «No a indossare tutti i giorni il medesimo paio di scarpe. Se possibile,
eliminare quelle che hanno già percorso tanta strada e non offrono più le stesse garanzie di traspirabilità ».
Per finire l’autoispezione: «Relegato lì in fondo, viene spesso trascurato. Errore. Perché il piede va
tenuto sempre sotto controllo, ispezionando bene gli spazi tra le dita. Attenzione poi al colore della pelle:
se cambia, c’è qualcosa che non va. Semplici regole che mettono al riparo da eventuali seccature».
(Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 505
SCIENZA E SALUTE
PASTA AMICA DELL'ALIMENTAZIONE SANA
FA INGRASSARE? NIENTE DI PIÙ FALSO
Nutrizionisti ed esperti la esaltano in occasione del World Pasta Day
La pasta è un'alleata della sana alimentazione. Non è vero che faccia ingrassare né che il glutine sia un
nemico per chi non è affetto da celiachia. A sfatare i falsi miti che
ruotano attorno al prodotto cardine della dieta mediterranea
intervengono gli esperti. Fusilli, spaghetti, rigatoni, e chi più ne ha più ne
metta saranno celebrati il 24 ottobre durante il World Pasta Day che si
terrà a Buenos Aires.
Fa bene alla salute - La dieta mediterranea, sinonimo di salute e
prevenzione, è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio
immateriale dell’umanità . Uno dei principi cardine su cui poggia è che nell’ambito dell’apporto
energetico totale giornaliero, il 55-60 % di kcal provenga dai carboidrati, energia pulita che non
sottopone i reni e il fegato ad un superlavoro.
Il nutrizionista Pietro Antonio Migliaccio commenta: "Questo alimento, con i suoi carboidrati
complessi a lento assorbimento, evita all’organismo bruschi e repentini picchi glicemici e, rispetto ad
altri alimenti ricchi di zuccheri, garantisce un quasi immediato e prolungato senso di sazietà grazie alla
presenza dell’amido. Grazie al suo basso indice glicemico riduce la possibilità di situazioni
prediabetiche. Inoltre, i carboidrati complessi sono indicati anche per chi soffre di pressione alta.
L'amido, infatti, se abbinato ad alimenti di origine vegetale, apporta un basso introito di sodio".
Non fa ingrassare - Cento grammi di pasta di semola di grano duro forniscono un apporto energetico
pari a circa 360 kcal, di cui circa il 72% sotto forma di carboidrati complessi, il 12% di proteine e un
contenuto in grassi quasi trascurabile.
Se consumata con un condimento semplice (pomodoro, ortaggi e formaggio grattugiato) e un filo di
olio extravergine di oliva, una porzione di 80 grammi di pasta asciutta non fornisce più di 400 kcal.
Anche nelle sue ricette più ricche e gustose, difficilmente supera le 550-600 kcal per porzione, quindi si
adatta alle esigenze nutrizionali tipiche della moderna e sana alimentazione. Inoltre, contiene l’amido,
carboidrato complesso che – una volta digerito - viene assorbito come zucchero semplice e inviato alle
cellule. Tale processo richiede molto tempo ed è per questo che la pasta sopisce la fame a lungo.
Quella senza glutine non fa dimagrire - Luca Piretta, medico nutrizionista e gastroenterologo
dell'associazione Società italiane delle scienze dell’alimentazioneprecisa: "In Italia solo l'1% della
popolazione è affetta da celiachia, purtroppo però anche tra chi non soffre di questa patologia si sta
diffondendo la moda di scegliere alimenti gluten free. Ma mentre il glutine deve essere eliminato
assolutamente dalla dieta degli individui affetti dal morbo celiaco o da una condizione definita di
ipersensibilità al glutine per gli altri non è consigliabile una dieta priva della sostanza. Si rischia di non
raggiungere un adeguato apporto di carboidrati complessi, come previsto dal modello alimentare
mediterraneo. E’ poi da sfatare il mito secondo cui seguendo una dieta senza glutine si dimagrisce:
studi recenti hanno osservato come gli individui affetti da celiachia tendono per lo più a seguire
un'alimentazione eccessivamente ricca di grassi per compensare la riduzione quotidiana dei
carboidrati, e questo determina un maggior apporto caloricoâ€.
Può diventare un piatto unico - Abbinata ai legumi, la pasta costituisce il "piatto unico" per
eccellenza, ove le proteine dei cereali si uniscono a quelle dei legumi per arrivare a un valore biologico
paragonabile agli alimenti di origine animale. L'alimento, versatile per natura, unito ad altri ingredienti
salutari – come le verdure, l’olio d’oliva, i pomodori, il pesce - fornisce al nostro organismo sostanze
nutritive essenziali come fibre, proteine e vitamine. (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 505
VIAGRA, NON SOLO SESSO:
È EFFICACE ANCHE CONTRO LE MALATTIE CARDIACHE
Ha aiutato milioni di uomini a ritrovare la felicità a letto, contrastando i loro
problemi di disfunzione erettile, ma adesso uno studio italiano condotto dai
ricercatori dell'Università La Sapienza di Roma mette in luce un altro possibile
vantaggio del Viagra.
La pillolina blu migliora, infatti, il flusso sanguigno e
potrebbe, in alcuni casi e per alcune patologie, essere
utile contro le malattie cardiache, prevenendo
infarto e ictus.
Lo studio italiano, pubblicato su BMC Medicine, ha
esaminato 24 ricerche che hanno coinvolto 1.622
uomini, in cui un campione di 954 uomini aveva
assunto Viagra e un altro di 772 solo un placebo. I
dati dimostrano che nei pazienti che soffrivano di
insufficienza cardiaca e contemporaneamente hanno
assunto Viagra c'è stato un miglioramento del
funzionamento del muscolo cardiaco rispetto a
soggetti che non avevano fatto uso del farmaco.
Tra i pazienti che si potrebbero avvantaggiare maggiormente degli effetti rilassanti sulla circolazione
sanguigna del farmaco ci sono i soggetti con ipertrofia ventricolare sinistra, una condizione che porta
ad un aumento progressivo del volume del cuore incrementando il rischio di attacco cardiaco.
L'attenzione dei ricercatori si è soffermata su una molecola chiave del Viagra, l'inibitore della
fosfodiesterasi di tipo 5 chiamato PDE5i, che ha un'azione rilassante sui vasi sanguigni, favorendo
l'apporto di sangue al cuore e proteggendo i tessuti cardiaci da danni ischemici.
Per gli esperti, visto il profilo di sicurezza del farmaco – dal 1998 ad oggi si sono venduti più di 2
miliardi e mezzo di pilloline – i cardiologi potrebbero prescrivere il farmaco come terapia per le
disfunzioni cardiache analizzate.
Ma gli studiosi vanno cauti. Il prossimo passo sarà confermare gli effetti protettivi sulle donne, che
ovviamente non sono incluse nella prima ricerca essendo la pillola blu prescritta esclusivamente agli
uomini.
Come conferma Andrea Isidori che ha coordinato lo studio:
“Abbiamo scoperto che l'elemento principale del Viagra può essere utilizzato come un trattamento
efficace e sicuro.
Adesso sono necessari studi più ampi per confermare questi risultato incoraggiantiâ€.
(Salute, il sole 24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 505
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.
MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON
40 ANNI DI LAUREA
(Laureati nell’anno 1974)
ALBANESE
ALFANI
ALDO ARRICHIELLO
BERTINI
BOSSA
BUONO
CAIAZZA
CASTALDO
CAUTIERO
COZZOLINO
DE RUGGIERO
DI FRANCO
FERRARA
Emma
Maurizio
Giovanni
Antonio
Pasquale
Catello
Anna
Ersilia
Giuseppe
Domenica
Ruggiero
Carmela
Antonio
FIMIANI
FUSCO
GILIBERTI
GIUDICEPIETRO
GRECO
GRISPELLO
LOPEZ
PIRAS
SCHIOPPA
SCOGNAMIGLIO
SIDIROPULOS
SPAGNUOLO
Luisa
Aldo
Giovanni
Giampiero
Maria
Donato
Ciro
Ermelinda
Francesco
Guido
Nikolaos
Maria Rosaria
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 505
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare