Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno III – Numero 511 Lunedì 03 Novembre 2014, S. Martino, Silvia, Giusto AVVISO Ordine 1. Campagna antinfluenzale 20142015 2. Una Tantum Liberi Professionisti e Titolari Parafarmacia 2014 Notizie in Rilievo Alimenti e Salute 3. Il finocchio aiuta la dieta: poche calorie, tanti minerali Scienza e Salute 4. Dieci domande per capire se un neo è a rischio melanoma 5. Il prurito peggiora quando ci si gratta: colpa della serotonina 6. Presto un software per "leggere" i pensieri e trasformarli in parole ï‚· Prevenzione e Salute 7. Pressione alta nemica del cervello. Legata a perdita di funzioni mentali Proverbio di oggi……….. 'O passatiempo d' 'e zitelle so' 'e capille Le ragazze stanno ore e ore a pettinarsi ENPAF: UNA TANTUM LIBERI PROFESSIONISTI E TITOLARI PARAFARMACIA 2014 "L'Ente con deliberazione n. 51 del 28 ottobre 2014 ha previsto l'erogazione di un contributo una tantum a favore dei farmacisti liberi professionisti e figure assimilate nonché a favore dei titolari soci o associati agli utili di parafarmacia. Leggi il regolamento sul sito dell’ENPAF e scarica i moduli per fare domanda". Per l’anno 2014 l’Enpaf provvederà all’assegnazione di un contributo una tantum in favore dei farmacisti liberi professionisti e figure assimilate, dei titolari, soci e associati agli utili di esercizi autorizzati alla vendita di farmaci da banco ai sensi del D.L. n.223/2006 (conv. Legge n.248/2006). L’importo stanziato è di euro 1.200.000,00 (unmilioneduecentomila) e sarà assegnato ai richiedenti con le modalità indicate nel regolamento e scaricabile dal sito ENPAF. Nel regolamento troverai: 1. Chi può chiedere l'assegnazione del contributo assistenziale; 2. Modalità di partecipazione; 3. Criteri per l’assegnazione; 4. Importo del contributo; 5. Approvazione e pubblicazione della graduatoria; 6. Trattamento fiscale; 7. Modulistica L’iniziativa termina con l’esaurirsi dello stanziamento economico, pertanto la presenza in graduatoria non garantisce l’assegnazione del contributo assistenziale. (Enpaf) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 511 SCIENZA E SALUTE DIECI DOMANDE PER CAPIRE SE UN NEO È A RISCHIO MELANOMA Guardare i nei con attenzione significa capire quali potrebbero essere a rischio di trasformarsi nel più temuto tra i tumori cutanei. Ma la diagnosi spetta al medico Il vantaggio della pelle è che sempre sotto i nostri occhi. E non è poco. Perché se qualcosa cambia, lo notiamo subito. Vale per le dermatiti, gli eczemi, la psoriasi e... i nei. Guardarli con attenzione, significa capire quali potrebbero essere a rischio di trasformarsi in un melanoma, il più temuto tra i tumori cutanei. L’auto-osservazione, quindi, è importante. Perché potrebbe, è il caso di dirlo, salvarci la pelle. Come fare? Il professor Marcello Monti, resp. dell’Unità Operativa di Dermatologia dell’Humanitas Research Hospital di Rozzano (Milano), ha preparato dieci semplici domande. «Sia chiaro, però avverte l’esperto -. Niente panico. Nessuna presunzione di diagnosi. Perché questa spetta solo, ed esclusivamente, allo specialista. Da consultare il prima possibile qualora sorgesse un dubbio». NEI A RISCHIO MELANOMA: IL TEST In genere un neo si presenta come una macchiolina tonda. Ora concentratevi su quello che desiderate valutare e procedete con il questionario 1. Quanto è grande il vostro neo? A) Meno di 6 mm di diametro (che equivale al diametro di una matita) B) Più di 6 mm di diametro 2. Analizzate il colore. Presenta delle sfumature? A) No, ha un colore uniforme B) Sì, ha diverse tonalità di colore 3. Guardate bene la sua simmetria. Com’è? A) È simmetrico: i diametri sono perfettamente uguali B) È asimmetrico: ha un diametro superiore rispetto agli altri 4. Passate ora ai bordi. Come si presentano? A) Perfettamente regolari B) Irregolari, con delle frastagliature 5. È in rilievo o è macchia piatta? A) Ha un certo spessore e sporge dalla pelle B) È liscio: una piccola macchia colorata sulla la pelle 6. È sempre uguale o avete notato dei cambiamenti? Contate le risposte: A) È sempre uguale 1) Se avete totalizzato più di B) Negli ultimi mesi/anni si è ingrandito, ha mutato forma e colore SETTE «A», con tutta 7. Com’è la vostra carnagione? probabilità, si tratta di neo A) Olivastra semplice, tranquillo. Da tenere B) Molto chiara comunque sempre sotto 8. Avete più o meno di cinquanta nei? controllo. Meglio se con l’aiuto A) Ne ho pochi, sicuramente meno di cinquanta di un dermatologo. B) Ho moltissimi nei, sicuramente più di cinquanta 2) Se avete totalizzato più di 9. Amate stare al sole per ore e ore? SETTE «B», con tutta A) No, evito di espormi troppo B) Sì, ho sempre preso molto sole probabilità, si tratta di un neo 10. Fate spesso le lampade UV? atipico. Non esitate e fissate A) No, solo qualche volta subito una visita specialistica. B) Sì, mi piace essere sempre abbronzata/o PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 511 PREVENZIONE E SALUTE IL PRURITO PEGGIORA QUANDO CI SI GRATTA: COLPA DELLA SEROTONINA Grattarsi attiva la trasmissione di segnali dolorosi al cervello che, per alleviarlo, rilascia il neurotrasmettitore, responsabile di intensificare il prurito. Si innesca un circolo vizioso, scoperto da un team americano. Gratta che ti passa? Pare proprio di no e, in questo senso, hanno ragione le mamme che intimano spesso ai bambini di non grattarsi quando qualcosa, come una puntura di insetto, li solletica. La notizia è curiosa e viene da oltreoceano, dai laboratori di ricerca della Washington University School of Medicine di St. Louis, negli Stati Uniti: uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Neuron, ha svelato che esiste un ‘circolo vizioso’ mediato dalla serotonina, un neurotrasmettitore rilasciato dal cervello. In caso di prurito è difficile resistere e, grattandosi, si ha la percezione di alleviare il fastidio. Strofinare vigorosamente la pelle fino a indurre un lieve indolenzimento localizzato, spiegano i ricercatori americani, attiva le fibre nervose che trasmettono il dolore: in questo modo nel cervello è soppresso il segnale di prurito, seppure temporaneamente. «Il punto critico è che quando il cervello riceve questi stimoli dolorosi risponde con un rilascio di serotonina, utile a controllare il dolore ma che intensifica la sensazione di prurito», spiegano i ricercatori che hanno osservato la trasmissione nervosa dei segnali nel cervello di topi ingegnerizzati, identificando dei particolari recettori ‘del prurito’. Questi ultimi sarebbero attivati proprio dalla serotonina e potrebbero essere bloccati per spegnere questo segnale fastidioso. La serotonina è un neurotrasmettitore chiave per la regolazione dell’umore e processi fisiologici quali la crescita, l’invecchiamento e il metabolismo osseo e alcuni farmaci, come gli antidepressivi, ne inducono il rilascio. Il prurito non è solo la conseguenza di un banale solletico: è una delle strategie con cui l’organismo segnala al cervello la presenza di potenziali ‘disturbatori’ da cui prendere eventualmente le distanze o difendersi, e quando perdura nel tempo può anche segnalare problemi dermatologici, neurologici o psichiatrici più profondi. (OK, Salute e Benessere) PRESSIONE ALTA NEMICA DEL CERVELLO LEGATA A PERDITA DI FUNZIONI MENTALI Se presente intorno ai 40 anni, accelera il declino da anziani La pressione alta negli over 40 può "consumare" il cervello. L'ipertensione aumenta, infatti, il rischio di declino mentale e la perdita di funzioni cognitive negli anni successivi. Lo rivela lo studio pubblicato sulla rivista Jama Neurology. Non solo infarto e ictus - La pressione alta è una patologia molto comune ed è un noto fattore di rischio per infarto e ictus, mentre meno si sa sui danni che può provocare a lungo termine al cervello, in particolare a tutte le principali funzioni mentali. (Salute, Tgcom24) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 511 SCIENZA E SALUTE PRESTO UN SOFTWARE PER "LEGGERE" I PENSIERI E TRASFORMARLI IN PAROLE Potrebbe aiutare chi non è in grado di parlare per un ictus o una paralisi Gli scienziati hanno creato un software che può decodificare l'attività cerebrale che crea "la voce nella testa" e la trasforma in parole. La scoperta dell'Università di Berkeley potrebbe aiutare le persone che non sono in grado di parlare a causa di un ictus o di una paralisi a tornare a esprimersi. La ricerca è stata pubblicata su New Scientist. L'obiettivo è creare una protesi medica Brian Pasley, autore della ricerca, spiega: "Se stai leggendo un giornale o un libro, senti una voce nella tua testa. Stiamo provando a decodificare l'attività cerebrale relativa a quella voce per creare una protesi medica che può permettere a chi non riesce a parlare di farlo di nuovo". La squadra di ricerca ha iniziato a condurre i primi esperimenti nel 2011 e sta continuando a cercare pazienti affetti da afasia, una patologia che blocca l'abilità di comunicare. L'afasia può influenzare la capacità di esprimersi sia in maniera verbale che scritta. Tipicamente, si verifica dopo un ictus o una botta in testa. Un "decoder" individuale - Nei primi test, gli scienziati hanno registrato l'attività cerebrale di sette persone che si stavano sottoponendo a un intervento chirurgico per l'epilessia, mentre guardavano un monitor con diversi video. L'attività del loro cervello è stata monitorata come se stessero leggendo il testo che sentivano. Dai dati, i ricercatori hanno costruito un "decoder" personale per ogni paziente e l'hanno trasformato in una rappresentazione visuale. Gli scienziati credono che la tecnica potrebbe essere usata pure per leggere e riportare ciò che stanno pensando o dicendo. Robert Knight, autore della ricerca, ha aggiunto: "Migliaia di persone potrebbero trarre benefici se potessimo ricostruire le conversazioni immaginate". Parole pensate riprodotte (o quasi) - Negli studi successivi, effettuati nel 2012, i ricercatori hanno testato 15 persone che si erano già sottoposte a un intervento chirurgico al cervello per curare l'epilessia o eliminare un tumore. I pazienti hanno accettato di farsi posizionare 256 elettrodi sulla superficie del cervello, mentre ascoltavano altre persone parlare. Un software ha analizzato l'attività proveniente dagli elettrodi e riprodotto la parola che i volontari avevano ascoltato o qualcosa di molto simile al primo tentativo. Negli studi successivi, gli esperti potrebbero riuscire a "sintetizzare il vero suono che una persona sta pensando, o a scrivere le parole con un dispositivo a fare da interfaccia". (Salute, Tgcom24) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 511 ALIMENTI E SALUTE IL FINOCCHIO AIUTA LA DIETA: POCHE CALORIE, TANTI MINERALI Allontana tumori e malattie cardiache, ed è antiossidante Utilizzato sin dai tempi antichi come medicamento e come spezia per dare sapore e profumo alle pietanze, il finocchio è un ortaggio molto apprezzato per la sua consistenza croccante e il suo sapore fresco vagamente simile a quello dell'anice. Piuttosto versatile in cucina - può infatti essere consumato sia crudo che cotto, e si adatta quindi con facilità a tutte le stagioni - è particolarmente diffuso nella cucina greca e italiana, anche se il suo utilizzo si è diffuso a livello globale nel corso degli anni. Ma qual è la composizione nutrizionale di questa pianta di cui risulta commestibile ogni parte, dal bulbo, al gambo, passando per le foglie e i semi? Una porzione di finocchio crudo da circa 200 grammi contiene circa 70 calorie, tracce di grassi e 0 milligrammi di colesterolo, oltre a 1,7 grammi di carboidrati, 4 grammi di fibra alimentare (20% circa del fabbisogno giornaliero) e 2,5 grammi di proteine. Quanto ai micronutrienti in esso contenuti, tra le vitamina la vitamina C è quella maggiormente rappresentata - 200 grammi di finocchio crudo provvedono infatti al 46% del fabbisogno giornaliero di vitamina C - seguita dalla vitamina A (6% del fabbisogno giornaliero in 200 grammi di finocchio e al 5% di vitamina B 6, oltre all'acido folico e alla vitamina K. Tra i minerali sono il potassio, il calcio, il magnesio e il ferro quelli presenti in maggiori quantità: 200 grami di finocchio crudo forniscono infatti il 27% circa del fabbisogno giornaliero di potassio, l'11% di quello di calcio, il 10% di magnesio e il 9% di ferro (oltre a quantità minori di sodio, fosforo, zinco, rame, manganese e selenio). Diversi i benefici per l'organismo. Le vitamine A e C hanno entrambe potere antiossidante in grado di preservare le cellule dai danni dei radicali liberi; la vitamina B 6 è molto importante per l'integrità del sistema nervoso e indispensabile per la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore "del benessere"; l'acido folico è fondamentale per la salute del nascituro e svolge un ruolo di primaria importanza nella sintesi e nella riparazione del Dna cellulare; la vitamina K è essenziale per la salute delle ossa. Quanto ai minerali, il potassio svolge un ruolo cruciale nel bilancio idrico, nel mantenimento della pressione sanguigna e nel regolare l'eccitabilità neuromuscolare e la ritmicità del cuore; il calcio è essenziale per la salute di denti e ossa, ma anche per il buon funzionamento del cuore e del sistema nervoso; il magnesio è importante per le attività e l’equilibrio del sistema nervoso; il ferro favorisce la produzione di emoglobina e di globuli rossi, assicurando una corretta ossigenazione di tutti i tessuti dell'organismo. Senza dimenticare che il finocchio contiene anche nitrati alimentari (utili per tenere sotto controllo la pressione) ed è una fonte naturale di fitoestrogeni, ovvero di sostanze che, una volta all'interno dell'organismo umano, hanno comportamenti simili a quelli degli ormoni femminili. (Salute, Sole24ore) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 511 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare. MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON 40 ANNI DI LAUREA (Laureati nell’anno 1974) ALBANESE ALFANI ALDO ARRICHIELLO BERTINI BOSSA BUONO CAIAZZA CASTALDO CAUTIERO COZZOLINO DE RUGGIERO DI FRANCO FERRARA Emma Maurizio Giovanni Antonio Pasquale Catello Anna Ersilia Giuseppe Domenica Ruggiero Carmela Antonio FIMIANI FUSCO GILIBERTI GIUDICEPIETRO GRECO GRISPELLO LOPEZ PIRAS SCHIOPPA SCOGNAMIGLIO SIDIROPULOS SPAGNUOLO Luisa Aldo Giovanni Giampiero Maria Donato Ciro Ermelinda Francesco Guido Nikolaos Maria Rosaria PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 511 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare

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