Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
  • Home
  • Attività
    • Commissioni
    • Eventi
  • Ordine
    • Uffici
    • Storia
    • Statuto
    • Deontologia
    • Albo Professionale
    • Libro Centenario
    • Carta dei servizi
    • Giuramento del Farmacista
    • Organigramma
  • Servizi
    • ECM →
      • Prenota ECM
    • Circolari Ordine
    • Circolari FOFI
    • Iscrizione
    • farmaDAY
    • Autocertificazioni
    • Per il Cittadino →
      • Guardie Mediche
      • Distretti
      • Presidi
      • Farmacie ~ Punto Salvavita
      • Farmacie e Parafarmacie
      • Detrazione Fiscale
      • Informazioni sui Farmaci
    • Concorsi
    • Richieste →
      • Tesserini
    • Per il Farmacista →
      • Leggi, Decreti e Normative
      • Enpaf
      • Prenotazione corso di tutoraggio inoculazione
    • Tirocini
    • Modulistica
  • Galleria
    • Immagini
    • Video
  • News
    • Rassegna Stampa
    • News
Anno III – Numero 512 Martedì 04 Novembre 2014, S. Carlo Borromeo, Rosalia AVVISO Ordine 1. Campagna antinfluenzale 20142015 2. Crisi occupazionale: Istituito un tavolo di lavoro" 3. Farmacie. Estate da dimenticare per il settore. Ma nei primi nove mesi del 2014 il canale “tiene” Proverbio di oggi……….. 'O puorco chiatto se cocca sempe 'ncuollo 'o sicco Il ricco vive sempre alle spalle del povero CRISI OCCUPAZIONALE: ISTITUITO UN TAVOLO DI LAVORO" L’obiettivo, per il presidente Mandelli è “identificare le strategie necessarie a far fronte alle mutate necessità degli iscritti e Notizie in Rilievo all’evoluzione dell’intero settore del farmaco”. Scienza e Salute 4. Olio extravergine di oliva: nuovo metodo anticontraffazione 5. Cuore a rischio, il luogo in cui si vive non c’entra ï‚· Prevenzione e Salute 6. La dieta mediterranea dimezza il rischio di sviluppare malattie ai reni 7. Urinare con difficoltà non deve far paura 8. Autopalpazione del seno, come farla? 9. Donne e turni, fertilità a rischio Abbiamo di fronte alcune situazioni che richiedono un intervento innovativo rispetto al passato, per esempio colleghi che lavorano in modo intermittente per pochi mesi l’anno, quindi il precariato, ma anche situazioni di gravissime difficoltà per gli stessi titolari delle farmacie e delle parafarmacie, figura che costituisce una modalità professionale inedita per il nostro paese – ha detto il Segretario Maurizio Pace – non a caso anche il meccanismo del contributo di solidarietà è ormai messo alle corde dalla crisi evidente della farmacia di comunità. Pertanto è necessario che, al di là dei primi interventi, si proceda a un lavoro di messa a punto di una proposta riordino complessivo del settore". FARMACIE. ESTATE DA DIMENTICARE PER IL SETTORE. MA NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2014 IL CANALE “TIENE” Nonostante la crisi dei consumi, nel periodo gennaio-settembre le farmacie riescono a mantenere praticamente stabili i fatturati (-0,3% rispetto allo stesso periodo del 2013) e incrementare leggermente i volumi (+0,9%). Un risultato più che confortante, anche alla luce della contrazione nei mesi da giugno ad agosto, messa in evidenza dall’analisi del consolidato di New Line Ricerche di Mercato. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 512 SCIENZA E SALUTE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: NUOVO METODO ANTICONTRAFFAZIONE Una prova semplice e veloce permette di scoprire le più comuni frodi sull'olio extravergine di oliva: ecco il metodo messo a punto dai ricercatori del dipartimento di Chimica dell'Università di Pisa. Si basa sull'analisi spettroscopica e può essere effettuato ovunque, anche al punto vendita, e su singole confezioni - una bottiglia: da oggi i nuclei antisofisticazione - i Nas - e le forze dell'ordine incaricate di indagare sulle frodi alimentari potrebbero avere uno strumento in più per analizzare ciò che viene venduto come olio extravergine di oliva e verificare che sia effettivamente tale. L'analisi è semplice e veloce: si versa una piccola quantità di olio in un contenitore di quarzo e si lascia che uno spettrometro rilevi la firma spettroscopica di alcuni componenti dell'olio - luteina, feofitina-a, feofitina-b e β-carotene - che a seconda della concentrazione (che si legge con assoluta precisione dallo spettro) danno un'indicazione sicura su ciò che realmente è quell'olio. Il metodo è frutto di un lavoro di ricerca di quattro anni del dip. di Chimica dell'Univ. di Pisa e arriva in un momento cruciale per la olivicoltura italiana. Da anni gli oli italiani sono infatti al centro di inchieste che hanno portato alla luce episodiche truffe e sofisticazioni che hanno danneggiato l'intero settore, anche se avvenute in realtà specifiche e relativamente modeste rispetto al mercato. L'Italia - si legge in una nota della Coldiretti - è il secondo produttore mondiale di olio di oliva, dopo la Spagna, con circa 250 milioni di piante su 1,2 milioni di ettari di terreno. Il fatturato del settore è stimato in 2 miliardi di euro, con le esportazioni che, nel 2013, hanno superato 1,2 miliardi di euro: e, fuori dall'Unione Europea, gli Usa rappresentano il principale mercato. Visti i volumi di prodotto e di denaro in gioco diventano dunque evidenti l'importanza e il valore del nuovo metodo di analisi, che può efficacemente sostituire quello più lungo e costoso che si effettua oggi, e che per adesso è l'unico riconosciuta nell'ambito dell'Unione Europea. (Salute, Focus) LA DIETA MEDITERRANEA DIMEZZA IL RISCHIO DI SVILUPPARE MALATTIE AI RENI Inoltre riduce le possibilità di danni alle funzionalità del 42% La dieta mediterranea fa bene anche ai reni. Oltre a contrastare i danni all'organismo causati dall'inquinamento e a proteggere il cuore, riduce il rischio di malattie croniche renali del 50% e di danneggiare la funzionalità di questi organi del 42%. Serve più disciplina - I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni dopo aver condotto un'indagine su 900 persone, per la durata di sette anni. Gli esperti pur allertando che "non esistono cibi magici" consigliano "una maggiore disciplina nella scelta di cosa si mette a tavola e cosa si mangia fuori casa, destinando il consumo dei dolci solo alle occasioni veramente speciali". Gli esperti spiegano: "Aderire ai dettami della dieta mediterranea significa consumare regolarmente più frutta, verdura, pesce, legumi e grassi polinsaturi e ridurre invece il consumo di carne, cibi in scatola, insaccati, alimenti industriali e dolci". PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 512 PREVENZIONE E SALUTE URINARE CON DIFFICOLTÀ NON DEVE FAR PAURA Tutti gli uomini sperimentano con l'avanzare dell'età difficoltà a urinare. Si tratta di una condizione che non deve spaventare e per la quale ci sono molte soluzioni terapeutiche. La parola allo specialista. Può modificare lo stile di vita, ma non deve far paura. «L'iperplasia prostatica benigna (IPB) corrisponde a un ingrossamento progressivo della prostata che avviene in tutti gli uomini a partire dalla fine della pubertà, ma non ha nulla a che vedere con il tumore della prostata», rassicura e spiega Gian Luigi Taverna, responsabile di Patologia prostatica in Humanitas. La ghiandola prostatica aumenta di volume sotto l'azione degli ormoni maschili. «L'iperplasia o ipertrofia benigna della prostata non è, quindi, una malattia, ma una condizione parafisiologica – continua lo specialista –. Tuttavia può determinare in una percentuale di casi disturbi che ostacolano la vita di tutti i giorni. Progressivamente la ghiandola può ostruire e chiudere il collo della vescica determinando una maggiore resistenza alla fuoriuscita dell'urina». I segni e sintomi si manifestano gradualmente: «Tutti gli uomini, con l'avanzare dell'età, sperimentano un cambiamento nel modo di urinare – sottolinea Taverna –. I segni e i sintomi dell'IPB possono verificarsi da soli o in associazione. Eccoli: ï‚· si urina più di frequente ï‚· si ha difficoltà a trattenere l'urina ï‚· si fa fatica a urinare ï‚· il getto di urina si riduce ï‚· la minzione si blocca e si instaura quella che noi specialisti chiamiamo ritenzione acuta urinaria». Quando e quali controlli fare? Quando uno o più di questi sintomi alterano la qualità della vita del paziente è giusto sottoporsi a una visita specialistica. «Gli esami misurano in base a precisi parametri clinici il grado di ostruzione – spiega il medico – e comprendono: una visita specialistica con l'obiettivo di valutare le dimensioni della prostata, esami diagnostici quali l'ecografia dell'apparato urinario, per escludere la presenza di calcoli o disfunzioni a carico dei reni che compromettano la funzione urinaria, e l'uroflussimetria, un esame non invasivo per misurare la velocità del flusso urinario». A questo punto, in base al grado di sintomatologia si decide la terapia farmacologica che consente di rilassare la muscolatura dell'apparato urinario e favorire lo svuotamento della vescica. «Successivamente, se il paziente non risponde ai farmaci – conclude Taverna – o i farmaci smettono di funzionare, si valuta attentamente la qualità della vita del paziente e si può prendere in considerazione l'opzione chirurgica». (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 512 PREVENZIONE E SALUTE AUTOPALPAZIONE DEL SENO, COME FARLA? I consigli del nostro specialista per effettuare una corretta autopalpazione del seno. Di tumore al seno si ammala 1 donna su 9. In Italia si registrano 46.000 nuovi casi ogni anno. Una diagnosi precoce può essere fondamentale per ridurre la percentuale di mortalità nei soggetti colpiti. In che modo? L’autopalpazione è il metodo “fai da te” più immediato che permette alle donne di rendersi conto da sole della salute del proprio seno. Ma come fare l’autopalpazione del seno? Parola al dott. Alberto Testori, chirurgo senologo della Breast Unit di Humanitas, che nel mese della prevenzione senologica spiega in 4 semplici mosse come fare un corretto autoesame. 4 semplici mosse per un corretto autoesame: 1. Palpare entrambe le mammelle in senso rotatorio (circolare) con le dita unite e piatte 2. Non tralasciare la palpazione dell’ascella e del capezzolo 3. Guardare allo specchio se vi sono irregolarità della cute 4. Evidenziare con una leggera spremitura del capezzolo se sono presenti secrezioni Quando deve essere effettuata l’autopalpazione? “L’autoesame è un controllo che la stessa donna dovrebbe eseguire ogni mese e consiste nell’osservazione allo specchio delle proprie mammelle e nella palpazione delle stesse. La metodologia di esame è semplice, ma è bene che sia un medico a guidare la donna. La posizione per effettuare una corretta palpazione del seno è da sdraiati. È consigliabile, inoltre, procedere con la palpazione dopo essersi spalmate la crema perché la mano scivola meglio ed è più facile riscontrare un’anomalia. È particolarmente importante che la donna comprenda che il fine dell’autoesame non è la diagnosi bensì, la sola ‘conoscenza’ delle caratteristiche delle proprie mammelle e quindi l’individuazione di eventuali cambiamenti verificatisi nel tempo e/o persistenti, da comunicare tempestivamente al proprio medico. È anche utile evidenziare con una leggera spremitura del capezzolo se sono presenti secrezioni”. Che cosa è utile notare durante l’autopalpazione? ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· ï‚· La cute della mammella o dell’areola sembra alterata, arrossata, ispessita o retratta. Il capezzolo appare retratto, soprattutto se la rientranza del capezzolo è di recente comparsa e se sulla cute dell’areola compaiono delle piccole eruzioni cutanee o delle crosticine. Comparsa spontanea di secrezioni dal capezzolo, soprattutto se sierosa o ematica. Comparsa di una tumefazione evidente durante la palpazione della mammella o del cavo ascellare. La mammella sembra arrossata ed aumentata di volume. Quando non occorre preoccuparsi? “Non bisogna preoccuparsi se periodicamente si accusa dolore o senso di tensione al seno, soprattutto in corrispondenza del ciclo mestruale”. (Humanitas, Salute) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 512 PREVENZIONE E SALUTE CUORE A RISCHIO, IL LUOGO IN CUI SI VIVE NON C’ENTRA Il luogo in cui si vive pare non influenzi il rischio da malattie cardiache. Per cui chi sta in città non è più a rischio di chi, per esempio, vive in campagna; anzi. Lo studio Si potrebbe pensare che chi vive in città, che in genere è afflitta da problemi come l’inquinamento dell’aria, sia più a rischio da malattie cardiache. Invece, secondo un nuovo studio, il luogo in cui si vive non sarebbe determinante; anzi, chi vive nelle zone rurali è stato trovato più a rischio sotto alcuni aspetti. Lo studio che mostra come l’ambiente non faccia necessariamente la differenza in caso di malattie cardiache è stato condotto dai ricercatori del Women’s College Hospital e dell’Institute for Clinical Evaluative Sciences (ICES), i quali hanno esaminato la qualità dei servizi di cura ambulatoriale tra le comunità urbane e rurali. Secondo le ricerche esistenti, si è scoperto che a fronte di un ambiente più naturale, delle zone rurali, i pazienti che ci vivono possono essere soggetti ad alcune lacune nelle cure mediche. Secondo il principale autore dello studio, dott. Sacha Bhatia – cardiologo presso il Women’s College Hospital – la ricerca aveva da tempo suggerito che le persone con malattie cardiache che vivono nelle zone rurali erano in svantaggio quando si trattava di accesso alle cure sanitarie e la longevità. Tuttavia, i ricercatori sottolineano che, mentre coloro che vivono nelle zone rurali accedono alle cure in modo diverso, questo non ha dato luogo a risultati di più scarsa salute. In particolare, i pazienti con malattie cardiache che vivono nelle zone rurali tendono ad affidarsi con maggiore frequenza ai servizi di pronto soccorso, rispetto a chi vive in città. Tutto ciò sarebbe dovuto a causa di una mancanza di accesso ambulatoriale per i medici di famiglia e gli specialisti. Lo studio è stato pubblicato su Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes. (Salute, La Stampa) DONNE E TURNI, FERTILITÀ A RISCHIO Chi lavora di notte ha un terzo di possibilità in più di avere un aborto spontaneo Le donne che fanno i turni a lavoro hanno maggiori probabilità di una riduzione della fertilità. Inoltre, non avere un orario fisso può causare problemi mestruali e il lavoro notturno aumenta le possibilità di aborto spontaneo. Ad affermarlo è una ricerca condotta dalla University of Southampton. Fertilità a rischio - La ricerca è una meta-analisi di tutti gli studi sul tema pubblicati tra il 1969 e il gennaio 2013 che, in totale, hanno coinvolto quasi 120mila donne. Gli scienziati hanno scoperto che coloro che facevano i turni a lavoro avevano il 33% di possibilità in più di avere disturbi mestruali rispetto a coloro che avevano un orario fisso. Inoltre, la riduzione della fertilità ricorreva con un tasso dell'80% in più tra le donne che seguono una turnazione. Le donne che lavoravano solo la notte non avevano maggiori rischi di problemi mestruali né difficoltà di concepimento ma il 29% di probabilità in più di interruzione della gravidanza.(Salute, Tgcom24) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 512 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare. MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON 40 ANNI DI LAUREA (Laureati nell’anno 1974) ALBANESE ALFANI ALDO ARRICHIELLO BERTINI BOSSA BUONO CAIAZZA CASTALDO CAUTIERO COZZOLINO DE RUGGIERO DI FRANCO FERRARA Emma Maurizio Giovanni Antonio Pasquale Catello Anna Ersilia Giuseppe Domenica Ruggiero Carmela Antonio FIMIANI FUSCO GILIBERTI GIUDICEPIETRO GRECO GRISPELLO LOPEZ PIRAS SCHIOPPA SCOGNAMIGLIO SIDIROPULOS SPAGNUOLO Luisa Aldo Giovanni Giampiero Maria Donato Ciro Ermelinda Francesco Guido Nikolaos Maria Rosaria PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 512 MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare

Formati farmaDAY

  • farmaDAY PDF
  • farmaDAY iBooks
 

 

 

ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI

Sede via Toledo, 156 - 80132 - Napoli

Tel. 081 5510648 - Fax. 081 5520961

email: info@ordinefarmacistinapoli.it

pec: ordinefarmacistina@pec.fofi.it

C.F. 00813000635

 

 

Privacy Note Legali FAQ URP Elenco siti tematici

Italian Arabic Chinese (Traditional) Danish English French German Greek Hungarian Irish Japanese Portuguese Russian Spanish Swedish Turkish Welsh
986440

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo