Anno III – Numero 514
Giovedì 06 Novembre 2014, S. Leonardo Abate
AVVISO
Ordine
1. Campagna
antinfluenzale 20142015
2. Crisi occupazionale:
Istituito un fondo di
solidarietà per i colleghi
iscritti all’ albo in stato
di disoccupazione
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Tumori: un software
sceglierà il farmaco più
efficace per la cura
4. Addio punzecchiature
inutili, c'è un dispositivo
che visualizza le vene
5. Laser per eliminare i
peli?
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Prevenzione e
Salute
6. Ritardo del ciclo:
possibili cause e quando
preoccuparsi
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Alimenti e Salute
7. Mele, benefici e
proprietÃ
Proverbio di oggi………..
‘O Signore nun è mercante, ca pava 'o sabbato
Il Signore non è mercante, che paga il sabato
ORDINE: CRISI OCCUPAZIONALE
ISTITUITO UN FONDO DI SOLIDARIETA’
PER I COLLEGHI ISCRITTI ALL’ ALBO IN
STATO DI DISOCCUPAZIONE
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico
agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione
involontaria e in temporanea difficoltà economica, ha
approvato nel Consiglio del 29 Ottobre u.s. uno specifico
“Fondo di solidarietà †da mettere a bilancio nel 2015.
Entro la fine dell’anno sarà approvato il Regolamento che prevede, per l’anno
2015, l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro
capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi
inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nell’approvazione del regolamento saranno chiariti i requisiti per la
partecipazione, l’importo del fondo di solidarietà e le modalità di
partecipazione.
Successivamente all’approvazione del regolamento da parte del Consiglio
Direttivo dell’Ordine, l’iniziativa passerà al vaglio dell’Assemblea Ordinaria
degli iscritti.
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E
GIURAMENTO DI GALENO
Il Consiglio dell’Ordine nella seduta del 4 Novembre u.s., ha
deliberato di rinviare la manifestazione di consegna delle
medaglie alla professione al prossimo anno la cui data quanto
prima sarà comunicata.
La decisione è scaturita per sopraggiunti motivi organizzativi e logistici.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 514
SCIENZA E SALUTE
TUMORI: UN SOFTWARE SCEGLIERÀ
IL FARMACO PIÙ EFFICACE PER LA CURA
Tecnologia progettata in Inghilterra e realizzata in Italia: il programma indica
qual è il principio attivo più adatto alle caratteristiche biologiche di ogni paziente
Potrebbe essere un computer, in un futuro prossimo, a scegliere la terapia migliore per il cancro,
personalizzando al massimo i dati sul tumore, sul paziente e sul tipo di terapia.
Un software adatto a questo scopo è stato infatti progettato dalla
Physionomics di Oxford e realizzato dall’italiana Diatech
Pharmacogenetics. Tra i primi a sperimentare questo sistema Daniele
Generali, resp. dell’Unità Patologia Mammaria dell’ Ospedale di Cremona.
Lo studio preliminare è stato fatto su 14 pazienti, i cui dati, con quelli
relativi al loro tumore e a una combinazione di tre farmaci (un
ormonoterapico, un chemioterapico e un biologico) sono stati caricati nel
programma di tumore virtuale ‘In silico Cancer Patient’ con lo scopo di
sapere quale farmaco funzionava meglio su ogni paziente. «Qui abbiamo utilizzato solo tre farmaci - ha
concluso Generali -, ma se ne possono provare di più, anche dieci. Il software ci dice qual è il farmaco
più adatto alle caratteristiche biologiche di ogni paziente e del suo tumore».
Dati incrociati: «Fino a qualche anno fa - spiega Dino Amadori, dir. scientifico dell’Istituto Romagnolo
dei Tumori di Mendola (Forlì-Cesena) - utilizzavamo un solo farmaco per curare tutti i pazienti con un
certo tipo di tumore, ma il farmaco funzionava solo su un piccolo numero di pazienti e sugli altri no.
Questo perché i pazienti e i tumori non sono tutti uguali. Poi, con la target therapy e i farmaci biologici,
si è scoperto che questi funzionano se il tumore e il paziente hanno determinate caratteristiche
genetiche e molecolari. Ora la ricerca scientifica ha portato all’estremo questo concetto, realizzando la
possibilità di avere, per ogni paziente e per ogni tumore, una grandissima quantità di dati, tali da
poterli incrociare con le caratteristiche di più farmaci per poter sapere quali sono i più adatti a curare
quel paziente con quel tumore, con la massima efficacia e il minimo danno». (Fonte: Ansa)
ADDIO PUNZECCHIATURE INUTILI, C'È UN DISPOSITIVO
CHE VISUALIZZA LE VENE
Grazie alla luce infrarossa aiuta chi ha vasi sanguigni non visibili a occhio nudo
Perché la difficoltà a trovare le vene non impedisca di donare il sangue, presso la Croce rossa
australiana si sta testando un dispositivo che illumina i vasi sanguigni.
L'obiettivo è migliorare il comfort durante il prelievo, permettendo
agli infermieri di infilzare l'ago solo dove serve.
La ricerca - Grazie a un dispositivo portatile che si serve della
tecnologia a infrarossi, la vena viene "visualizzata" sulla pelle.
"Lo staff del centro di donazione di Sydney, dove sono in corso i test,
ha trovato la tecnologia particolarmente utile soprattutto nei casi in cui la vena non è visibile a occhio
nudo. Vogliamo far sì che i nostri giovani donatori continuino a farlo ed è importante scoprire se
questa tecnologia può aiutarci in questo senso". Sul funzionamento della tecnologia, Waller precisa:
"Le vene hanno molta emoglobina deossigenata che assorbe la luce infrarossa e il dispositivo è in grado
di utilizzare quest'informazione per progettare l'immagine. Le macchine hanno delle impostazioni che
consentono di gestire le differenze individuali". (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 514
SCIENZA E SALUTE
LASER PER ELIMINARE I PELI?
Luce pulsata, laser e moderne tecnologie applicate alla depilazione, consentono
oggi di eliminare in via definitiva la crescita di peli indesiderati. Esistono
controindicazioni? Parola ai nostri specialisti.
La presenza di troppi peli è uno dei problemi estetici che più disturbano le donne. Una situazione che
tende a crescere con l’aumentare dell’età , ma cui oggi si può porre rimedio grazie alle nuove
tecnologie – luce pulsata e laser – che colpiscono i bulbi
piliferi e oltre a eliminare la peluria indesiderata
impediscono che questa ricresca dopo pochi giorni.
Parliamo di epilazione definitiva con la dottoressa Marzia
Baldi, responsabile dell’Ambulatorio di Dermatologia di
Humanitas Gavazzeni.
Che cosa s'intende con epilazione/depilazione
definitiva?
«Per epilazione definitiva s’intende una notevole riduzione
del numero e dello spessore dei peli. Per un risultato
ottimale è necessario colpire tutti i bulbi piliferi in fase di crescita (fase anagen)».
Per questo tipo di trattamento si utilizza la luce laser. Come funziona?
«La luce laser colpisce direttamente il bulbo del pelo e, per vicinanza, anche le cellule germinative che
ne attivano la ricrescita. La fase di ricrescita del pelo che, dal punto di vista della terminologia medica,
definiamo “anagenâ€, è quella in cui il pelo è più colorato e ricco di melanina, e quindi ottimo bersaglio
per la luce laser.
L’epilazione con luci laser viene eseguita solo da personale medico, in particolare da dermatologi,
specialisti in grado di conoscere e di dosare la potenza degli apparecchi laser ed eventuali effetti
collaterali».
Esistono condizioni della pelle, l’abbronzatura ad esempio, che escludono il trattamento?
«No. A differenza di trattamenti simili come quello effettuato con la luce pulsata, il laser permette di
eseguire l’intervento anche su pelli abbronzate o olivastre/scure (fototipi IV-VI). La luce laser agisce
per “complementarietà di coloreâ€: produce più calore quanta più melanina c’è nel pelo, agisce quindi
solo sui peli colorati e non sui peli bianchi».
Ci sono controindicazioni?
«Il trattamento per la depilazione definitiva è veloce e non provoca né fastidio né dolore. Solitamente
sono necessari da 3 a 5 trattamenti, da effettuare ogni 6-8 settimane. La percentuale garantita di non
ricrescita si attesta attorno all’80-90%.
Nel post trattamento è possibile notare la presenza di eritema e di piccole vescicole; in questo caso il
consiglio è di non esporsi alla luce solare e tantomeno a lampade abbronzanti per alcuni giorni (sino
alla scomparsa dei sintomi).
È il dermatologo che definisce eventuali altre precauzioni a seconda del tipo di pelle e di reazione
personale al trattamento». (Humanitas, Salute)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 514
PREVENZIONE E SALUTE
MELE, BENEFICI E PROPRIETÀ
Frutto di stagione dal basso valore calorico e dalle alte qualità nutrizionali, la mela
è ricca di antiossidanti utili a proteggere da malattie e invecchiamento. Ma è molto
importante che venga mangiata subito dopo essere stata raccolta.
Mangiare mele è un requisito necessario per la buona riuscita della nostra dieta d’autunno. Tra i frutti
di stagione, la mela ha un ruolo di primaria importanza per via di
una serie di caratteristiche che la rendono alleata preziosa della
nostra salute, come spiega la dottoressa Rosalba Galletti,
specialista in Diabetologia e Malattie Metaboliche presso la Clinica
Fornaca e l’ospedale Molinette di Torino.
Mangiare mele fa bene alla salute? «Certamente. La mela è un
frutto ricco di valore, dal basso valore calorico che possiede un
discreto contenuto di zuccheri e una buona quantità di fibre,
caratteristiche che favoriscono il senso di sazietà e l’attivitÃ
intestinale.
Inoltre, la notevole presenza di antiossidanti esercita un’azione protettiva nei confronti di alcune
malattie e dell’invecchiamento delle cellule».
Il basso valore calorico rende preziosa la mela anche per chi vuole mantenersi in forma?
«Tenuto conto che una mela media pesa circa 200 grammi e che il suo apporto calorico è di circa 45
kilocalorie ogni 100 grammi, possiamo dire che è lo spuntino ideale per chi vuole mantenere il proprio
peso forma».
E la rende ambita anche dagli sportivi… «Sicuramente. Il contenuto di acqua, potassio, acidi
organici e zuccheri a rapido assorbimento la rende perfetta per chi fa sport. Non solo nella dieta
d’autunno, in qualsiasi periodo dell’anno una mela nello zaino dell’escursionista non dovrebbe ad
esempio mai mancare».
Le qualità nutrizionali della mela la rendono preziosa su molti piani, quali sono i
principali? «Mangiare mele fa bene all’attività intestinale, combatte l’eccesso di colesterolo nel
sangue, favorisce la digestione, la prevenzione dentaria, la circolazione artero-venosa, la secrezione
biliare, aiuta la funzione renale, il metabolismo glucidico, il sistema immunitario e la funzione
polmonare».
Perché è importante mangiare la buccia della mela? «Perché contiene pectina, una fibra
solubile che svolge un’azione regolatrice utile ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue o, nel
caso dei bambini, a svolgere un’azione antisettica intestinale in caso di coliti o diarree».
Sulle nostre tavole compare spesso l’aceto di mele, quali sono le sue virtù?
«L’aceto di mele è noto in primis per le sue caratteristiche alimentari e medicamentose. È ricco di sali
minerali, sostanze polifenoliche, acidi organici, pectine e vitamine.
Ha un’azione tonificante, migliora la fissazione del calcio, previene e allevia la rigidità muscolare e i
disturbi causati dall’artrosi e dall’artrite. Può anche giocare un ruolo nel metabolismo dei grassi di
derivazione animale».
Cosa si sente infine di raccomandare a chi ha deciso di inserire le mele nella propria dieta
d’autunno? «Occorre che le mele siano fresche: il loro potere antiossidante si dimezza già 20 giorni
dopo la raccolta, mentre scompare del tutto quando il frutto è conservato per oltre sei mesi. Occhio
perciò a cosa compriamo e a dove lo compriamo:
privilegiamo sempre la frutta fresca e di casa nostra, ne va della nostra salute». (Humanitas, Salute)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 514
PREVENZIONE E SALUTE
RITARDO DEL CICLO:
POSSIBILI CAUSE E QUANDO PREOCCUPARSI
sarà capitato a molte, se non addirittura a tutte: il ritardo del ciclo mestruale.
Ma quali sono le possibili cause e quando è meglio preoccuparsi? Il primo dubbio che assale la
maggior parte delle donne, che hanno una vita sessuale attiva ma non usano la pillola o gli altri metodi
anticoncezionali, è di essere incinta, di essere di fronte a una
gravidanza, spesso indesiderata.
Ma se la causa non è il pancione in arrivo, l’irregolarità delle
mestruazioni può dipendere da altri fattori, altri disturbi o
squilibri ormonali. Vediamo meglio le principali cause.
Sono incinta? La prima domanda da farsi, in caso di ritardo
del ciclo, che non si presenta dopo i canonici 28 giorni, è
proprio questa.
I sospetti nascono soprattutto se si presentano alcuni sintomi
tipici della gravidanza, come la nausea, il vomito, il malessere
generale e la stanchezza. Altri sintomi possono trarre in inganno: le perdite biancastre possono essere
sintomatiche del ciclo mestruale, ma anche della gravidanza.
Per chiarire ogni dubbio, meglio sottoporsi a un test di gravidanza. Se l’esito è positivo, il ritardo del
ciclo ha un colpevole, mentre se l’esito del test di gravidanza è negativo, meglio cercare altrove le
cause.
Le altre cause: Se non c’è una gravidanza in corso, il ritardo del ciclo può essere legato ad altre
circostanze. Da non sottovalutare il cambio delle abitudini alimentari o gli squilibri ponderali:
condizioni come l’obesità o l’anoressia possono provocare alterazioni dell’ovulazione e del ciclo
mestruale, così come le diete drastiche.
Alcuni disturbi dell’apparato riproduttivo, come la sindrome dell’ovaio policistico, o della tiroide
possono influire sugli equilibri ormonali, “scombinandoli†e alterando la regolarità dell’ovulazione e
del ciclo mestruale.
Stress, ansie, tensioni, ma anche eventi traumatici sono tra le possibili cause psicologiche
dell’irregolarità del ciclo. Infatti, equilibri ormonali e psicologici possono intrecciarsi e influenzarsi
vicendevolmente molto spesso.
Il ciclo irregolare, in ritardo e imprevedibile è la caratteristica di un disturbo ginecologico ben preciso,
l’oligomenorrea, che compromette l’ovulazione e di conseguenza la fertilità femminile.
Il ritardo delle mestruazioni potrebbe essere anche il primo segnale dell’arrivo della menopausa, più o
meno anticipata rispetto ai tempi classici.
Cosa fare: Non esiste un momento preciso in cui preoccuparsi, ma è preferibile fare un controllo
specialistico, sottoponendosi a una visita ginecologica se il ritardo si protrae per troppo tempo,
trasformandosi in assenza del ciclo, o se si ripete con troppa frequenza, rendendo le mestruazioni
molto irregolari. (Salute, Pour Femme)