Anno III – Numero 524
Giovedì 20 Novembre 2014, S. Benigno
AVVISO
Proverbio di oggi………..
Ordine
1. Campagna
antinfluenzale 20142015
2. Crisi occupazionale:
Istituito un fondo di
solidarietà per i colleghi
iscritti all’ albo in stato
di disoccupazione
3. Ordine: Corsi Ecm
gratuiti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Il cuore delle donne è
più fragile
Ogne gghiuòrno è taluòrno Ogni giorno è monotonia
ORDINE: DI SEGUITO LE ATTIVITÀ
DELL’ORDINE A PHARMEXPO
Dal 21 novembre al 23 novembre 2014, Mostra d’Oltremare.
STAND dell’Ordine
Presso il sito dell’Ordine ci sarà un PUNTO DI CONSULTO CARDIOLOGICO
in favore dei partecipanti alla manifestazione con la possibilità di erogare:
1. Carta del rischio cardiovascolare
2. Controllo della pressione arteriosa
3. Controllo giro-vita e calcolo del BMI personalizzato
Data e Sala
ï‚·
Prevenzione e
Salute
5. L'attività fisica intensa
riduce i rischi di cancro
al seno
6. Terza età , meno
farmaci grazie a
una sana alimentazione
7. Polimenorrea:
cause, fertilità , cure e
rimedi naturali
Corso ECM / Convegno
Venerdì 21,
ore 14.30
Sala Capri, Pad. 6
DEFICIT NEUROCOGNITIVI,
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
5 crediti + 18 crediti ECM
LA VIGILANZA DELLA FARMACIA APERTA AL PUBBLICO
Accesso corso FAD: 15 crediti ECM
“Allergie ed intolleranza: linee guida nel trattamento omeopaticoâ€
LA RESPONSABILITÀ DEL FARMACISTA NELL’USO DEL DEFIBRILLATORE
AUTOMATICO ESTERNO A 13 ANNI DALLA L.N. 120
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
18 crediti ECM
GLI INTEGRATORI IN GRAVIDANZA
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
5 crediti + 18 crediti ECM
LE NUOVE FRONTIERE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA:
I FARMACI BIOTECNOLOGICI.
Il ruolo dei farmacisti nella dispensazione e nell’allestimento
Accesso corso FAD: 15 crediti ECM
“Allergie ed intolleranza: linee guida nel trattamento omeopaticoâ€
LA CEFALEA
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
5 crediti + 18 crediti ECM
PROCESSO AGLI INTEGRATORI ALIMENTARI
Accesso corso FAD: 15 crediti ECM
“Allergie ed intolleranza: linee guida nel trattamento omeopaticoâ€
MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
18 crediti ECM
Venerdì 21,
ore 16.30
Sala Sorrento, Pad. 5
Venerdì 21,
ore 17.00
Sala Ischia, Pad. 5
Sabato 22
ore 9.00
Sala Capri, Pad. 6
Sabato 22
ore 9.00
Sala Ischia, Pad. 6
Sabato 22
ore 14.30
Sala Capri, Pad. 6
Sabato 22
ore 16.30
Sala Ischia, Pad. 6
Domenica 23
ore 11.30
Sala Ischia, Pad. 6
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 524
SCIENZA E SALUTE
IL CUORE DELLE DONNE È PIÙ FRAGILE
La vulnerabilità , soprattutto dopo la menopausa, è maggiore rispetto a quella
degli uomini. E sotto stress è alta la tendenza a formare «tappi» nei vasi
In continuo affanno per far quadrare vita familiare e lavoro, le donne non hanno tregua e lo stress è la
loro compagnia quotidiana. I risultati, in termini di salute che scricchiola,
si vedono: malattie un tempo declinate soprattutto al maschile, a
cominciare da quelle cardiovascolari, colpiscono sempre di più (e
prima) anche il sesso femminile. Forse anche perché l’impatto dello
stress su cuore e vasi delle donne è peggiore del previsto: lo ha
dimostrato uno studio pubb. sul Journal of American College of
Cardiology, nervosismi e ansie hanno effetti molto diversi nei due sessi.
Lo stress acuto: Se esposte a uno stress acuto le donne tendono a farsi
sopraffare molto di più da pensieri negativi rispetto agli uomini, con
conseguenze cardiache che possono spianare la strada a infarti e ictus:
 il 57% manifesta infatti una riduzione dell’afflusso di sangue al
cuore,
 contro il 41% degli uomini
 sotto stress le piastrine femminili hanno la tendenza ad aggregarsi
di più, con il rischio di formare trombi.
«Lo stress psicosociale è un fattore di rischio noto per le malattie
cardiovascolari e alle donne sembra chiedere un prezzo più elevato:
provoca ad esempio eventi di maggior gravità .
L’effetto è ancora più evidente su chi appartiene a un ceto sociale basso, dove alle ansie “comuni†a
tutto il sesso femminile si aggiungono il timore e la fatica di arrivare a fine mese. Senza contare che le
donne sono più spesso colpite dalla depressione, che provoca un esaurimento psicofisico cronico
molto negativo per il cuore».
Fattori di rischio: Perché lo stress è così nefasto per le donne? «Innanzitutto, perché riduce l’azione
protettiva degli estrogeni sull’apparato cardiovascolare, facendole ammalare anche prima della
menopausa. Inoltre, le donne stressate hanno uno stile di vita di solito meno sano: fumano di più,
mangiano peggio, sono più sedentarie, si curano meno rispetto a uomini con un analogo livello di
affaticamento». «Peraltro, questi fattori di rischio, comuni a entrambi i sessi, hanno un impatto
peggiore sul genere femminile:
 il fumo altera i cicli ormonali e favorisce una menopausa precoce, aumentando il rischio di infarti e
ictus;
 il diabete, sempre più frequente nelle donne, provoca più spesso conseguenze cardiovascolari
rispetto all’uomo».
Morale, le donne non sono affatto il sesso «forte» quando si parla di cuore.
Eventi cardiovascolari mortali: «Tutt’altro, anche perché essendo state trascurate a lungo dalla
ricerca sappiamo poco sull’efficacia delle terapie tradizionali: dosaggi e metodi di intervento vanno
messi a punto meglio. Gli eventi cardiovascolari, inoltre, sono più spesso mortali e hanno esiti in media
più gravi nelle donne rispetto agli uomini: per fortuna la situazione sta migliorando perché le
conoscenze aumentano e i medici non sottovalutano più i sintomi “strani†riferiti dalle donne, spesso
diversi dal solito (come cefalea o mal di schiena). Oggi c’è maggiore consapevolezza e le diagnosi sono
più tempestive». Anche dopo aver superato un infarto o un ictus, però, le donne restano più fragili:
uno studio ha appena dimostrato che il rischio di depressione e ansia dopo un problema
cardiovascolare è molto più elevato nel sesso femminile. (Salute, Corriere)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno III – Numero 524
PREVENZIONE E SALUTE
TERZA ETÀ, MENO FARMACI GRAZIE A
UNA SANA ALIMENTAZIONE
Mangiare seguendo le indicazioni degli esperti aiuta a controllare malattie come il
diabete e l'ipertensione
Anche quando non si è più nel fiore della gioventù uno stile di vita adeguato aiuta a proteggere la
salute.
In particolare l'alimentazione, oltre a prevenire l'insorgenza di patologie favorite dall'invecchiamento
come il diabete o l'ipertensione, può aiutare a
contrastarne il peggioramento o, addirittura, a
limitare la quantità di farmaci da assumere per
tenerle sotto controllo.
Il primo nemico da eliminare è il sale, fonte di
sodio pericoloso per la salute.
Ciò non significa solo evitare di aggiungerlo
durante la preparazione dei cibi, ma anche
limitare il consumo di alimenti e ingredienti che
ne sono ricchi, come i piatti tipici dei fast food, gli
insaccati e la salsa di soia.
Il sodio contenuto nei cibi è indicato nella loro
etichetta. Per questo è importante imparare a
leggerla, anche perché contiene anche
informazioni sulle calorie che si assumeranno
insieme al cibo che si sta per acquistare, aiutando,
così,
a
non
esagerare
con
gli
alimenti
ipercalorici.
Per questo quando si va a fare acquisti è importante armarsi della pazienza necessaria per controllare
le caratteristiche di ciò che si sta mettendo nel carrello.
Chi non è ancora in grado di farlo può imparare mano a mano, concentrandosi su un gruppo di
alimenti alla volta.
In questo modo si eviterà l'insorgenza di complicazioni più gravi rispetto alla malattia di cui si soffre,
ad esempio l'insufficienza renale, una condizione che richiede rinunce alimentari ancora più difficili
rispetto a quelle necessarie in caso di diabete o di ipertensione.
Se queste sembrano eccessive, concentrarsi su ciò che di buono è ancora concesso a tavola può
aiutare a rimanere al proprio programma di alimentazione salutare.
Meglio, insomma, concentrarsi sulla metà piena del bicchiere piuttosto che su quella vuota.
(salute, Sole24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 524
POLIMENORREA:
CAUSE, FERTILITÀ, CURE E RIMEDI NATURALI
Le donne ogni mese hanno un appuntamento fisso decisamente sgradito, il ciclo
mestruale.
È già una ricorrenza difficile da gestire per molte, complici dolori e disagi di vario genere. Ma quando
diventa anche irregolare, come nel caso di ipermenorrea, metrorragia, oligomenorrea o polimenorrea,
i problemi aumentano.
Ecco alcune informazioni utili sulla polimenorrea, sulle
cause, la fertilità , le cure e i rimedi naturali.
Di cosa si tratta : Tra un ciclo e l’altro, il tempo normale
che intercorre è di 28 giorni, tra i 25 ed i 36 giorni è ancora
tutto normale, quando i giorni arrivano a 24 o superano i 36
si parla di polimenorrea o oligomenorrea, rispettivamente
ritmo mestruale più frequente o rallentato.
In caso di polimenorrea, in particolare, le mestruazioni
arrivano in anticipo, a un ritmo inferiore ai 25 giorni.
Niente paura, si tratta di un’alterazione, che se è saltuaria, è
relativamente comune. Infatti, se il fenomeno è isolato, e quindi non si ripete nei cicli successivi, non
deve destare troppa preoccupazione, può dipendere da stanchezza e stress.
Diverso il caso in cui tende a ripresentarsi. Il principale rischio è l’anemia.
Nessun allarmismo anche per quanto riguarda la fertilità .
Teoricamente, anche in presenza di polimenorrea, la donna non ha problemi a concepire.
Le cause: Quando si riscontra la polimenorrea per più cicli consecutivi è il caso di consultare un
ginecologo per individuare il problema, di solito il problema è di natura endocrina che provoca
alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio che si può facilmente individuare con lo screening
ormonale.
Tra le cause abbiamo un’insufficienza luteale e cioè un’insufficiente produzione di progesterone da
parte dell’ovaio nella seconda parte del ciclo mestruale che si può curare con la somministrazione di
progestinico o con una cura da integrare alla pillola contraccettiva.
Un’altra delle cause più diffuse è l’iperproduzione di prolattina o alterazioni tiroidee, in questo caso
con il ginecologo e l’endocrinologo si può mettere appunto una cura ormonale che tamponi il
problema.
Un breve cenno anche all’oligomenorrea che spesso è dovuta all’iperproduzione di estrogeni,
generalmente dovuta alla sindrome dell’ovaio policistico o ad alterazioni a carico della funzione
surrenalica, anche in questo caso si può fare una terapia ormonale o con contraccettivi ormonali, in
casi gravi potrebbe essere necessario asportare un’ovaia o entrambe.
Le cure: Nei casi di insufficienza luteale, solitamente lo specialista prescrive la somministrazione (per
via orale o per via vaginale) del progesterone a giorni fissi durante il ciclo per supplire al difetto di
produzione. Se, invece, l’alterazione del ciclo mestruale è legata alla breve durata riguarda la fase pre
ovulatoria, è necessario associare nella cura estrogeni e progestinici.
Utile allo scopo la somministrazione della pillola anticoncezionale.
Tra i rimedi naturali, vale la pena di citare l’argentina, da assumere sotto forma di infuso, due volte al
giorno dopo i pasti per uno o due mesi.
(Salute, Pour Femme)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 524
PREVENZIONE E SALUTE
L'ATTIVITÀ FISICA INTENSA RIDUCE
I RISCHI DI CANCRO AL SENO
Basta mezz'ora al giorno per tagliare le possibilità del 21%
Le donne di mezza età che praticano esercizi aerobici regolarmente si proteggono dal cancro al seno.
Fare mezz'ora di attività fisica intensa al giorno riduce il rischio di un quinto.
Confermata, inoltre, la maggiore tendenza ad ammalarsi delle donne con più massa grassa. La ricerca è
stata effettuata dalla University of Oxford.
Non basta una camminata - Gli esperti hanno
esaminato 126mila volontarie in menopausa
per tre anni e registrato se si è sviluppata la
patologia.
Inoltre, le donne hanno risposto a questionari
dettagliati sulla frequenza dell'attività fisica, il
peso, la dieta e le abitudini sul bere e sul fumo.
Le donne che praticavano tre ore di attivitÃ
fisica vigorosa alla settimana avevano rischi del
21% più bassi di sviluppare la patologia.
I tipi di attività praticate includevano spinning o
esercizi di ballo ma non attività leggere come jogging, camminate o pedalate in bicicletta a bassa
velocità .
Le donne magre sono più protette - Le donne con la maggiore quantità di grasso corporeo avevano il
55% di probabilità di sviluppare la malattia rispetto a quelle magre.
Era già noto che essere sovrappeso o obese aumentasse i rischi di cancro al seno.
Gli esperti ipotizzano che ciò accada perché le cellule di grasso aumentano i livelli di estrogeni, ormone
che supporta la crescita del tumore.
Secondo la squadra di ricerca, comunque, i benefici legati all'esercizio fisico vanno al di là del
prevenire l'aumento di peso, che è un fattore di rischio. Una delle ipotesi è che l'attività fisica intensa
abbassi la quantità di estrogeni.
Necessari ulteriori studi - Tim Key, tra gli autori dello studio, ha detto:
"Ciò che appare davvero interessante in questa ricerca è che la riduzione nei rischi di cancro al seno
non sembra esclusivamente dovuta al fatto che le donne più attive fisicamente siano più magre.
Ciò suggerisce che ci potrebbero essere benefici più diretti dell'esercizio per le donne di tutte le taglie.
Non sappiamo ancora esattamente in che modo l'attività fisica riduca i rischi, ma alcuni piccoli studi
sembrano indicare che potrebbe essere legato all'impatto dei livelli ormonali sul corpo".
L'esperto ha aggiunto che sono necessarie ulteriori ricerche per verificare l'associazione tra i livelli
ormonali e l'apparente prevenzione di questo tipo di cancro.
(Salute, Corriere)