Anno III – Numero 525
Venerdì 21 Novembre 2014, Presentazione Beata Vergine Maria
AVVISO
Proverbio di oggi………..
Ordine
1. Campagna
antinfluenzale 20142015
2. Crisi occupazionale:
Istituito un fondo di
solidarietà per i colleghi
iscritti all’ albo in stato
di disoccupazione
3. Ordine: Corsi Ecm
gratuiti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Un bacio di 10 secondi
può trasmettere
80 milioni di batteri
5. L’odore del pesce
marcio è il segreto per
smettere di fumare
'O puorco chiatto se cocca sempe 'ncuollo 'o sicco
ORDINE: DI SEGUITO LE ATTIVITÀ
DELL’ORDINE A PHARMEXPO
Dal 21 novembre al 23 novembre 2014, Mostra d’Oltremare.
STAND dell’Ordine
Presso il sito dell’Ordine ci sarà un PUNTO DI CONSULTO CARDIOLOGICO
in favore dei partecipanti alla manifestazione con la possibilità di erogare:
1. Carta del rischio cardiovascolare
2. Controllo della pressione arteriosa
3. Controllo giro-vita e calcolo del BMI personalizzato
Data e Sala
Corso ECM / Convegno
Venerdì 21,
ore 14.30
Sala Capri, Pad. 6
DEFICIT NEUROCOGNITIVI,
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
5 crediti + 18 crediti ECM
LA VIGILANZA DELLA FARMACIA APERTA AL PUBBLICO
Accesso corso FAD: 15 crediti ECM
“Allergie ed intolleranza: linee guida nel trattamento omeopaticoâ€
LA RESPONSABILITÀ DEL FARMACISTA NELL’USO DEL DEFIBRILLATORE
AUTOMATICO ESTERNO A 13 ANNI DALLA L.N. 120
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
18 crediti ECM
GLI INTEGRATORI IN GRAVIDANZA
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
5 crediti + 18 crediti ECM
LE NUOVE FRONTIERE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA:
I FARMACI BIOTECNOLOGICI.
Il ruolo dei farmacisti nella dispensazione e nell’allestimento
Accesso corso FAD: 15 crediti ECM
“Allergie ed intolleranza: linee guida nel trattamento omeopaticoâ€
LA CEFALEA
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
5 crediti + 18 crediti ECM
PROCESSO AGLI INTEGRATORI ALIMENTARI
Accesso corso FAD: 15 crediti ECM
“Allergie ed intolleranza: linee guida nel trattamento omeopaticoâ€
MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI
Accesso corso FAD: “Dalla farmacia dei servizi alla farmacia delle ideeâ€
18 crediti ECM
Venerdì 21,
ore 16.30
Sala Sorrento, Pad. 5
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Prevenzione e
Salute
6. Prevenire le recidive
della calcolosi renale:
i cibi da evitare e i
consigli da seguire
7. Non solo Halloween,
ecco i benefici della
zucca
Venerdì 21,
ore 17.00
Sala Ischia, Pad. 5
Sabato 22
ore 9.00
Sala Capri, Pad. 6
Sabato 22
ore 9.00
Sala Ischia, Pad. 6
Sabato 22
ore 14.30
Sala Capri, Pad. 6
Sabato 22
ore 16.30
Sala Ischia, Pad. 6
Domenica 23
ore 11.30
Sala Ischia, Pad. 6
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 525
SCIENZA E SALUTE
UN BACIO DI 10 SECONDI PUÃ’ TRASMETTERE
80 MILIONI DI BATTERI
Ma secondo uno studio inglese l’effusione intima della durata di 10 secondi rafforza
il sistema immunitario. E gli esperti invitano a non smettere di baciarsi
«Dammi mille baci, e ancora cento, e poi di nuovo mille e ancora cento, e dopo ancora mille e ancora
cento»: lo cantava Catullo rivolgendosi all’amata Lesbia,
incurante della morale e anche dei batteri.
Sì, perché scambiarsi un bacio intimo comporta una
condivisione non indifferente di batteri, che pure secondo
gli esperti non sono di nocumento, anzi normalmente
irrobustiscono.
Bacio e sistema immunitario : «Quel che non ammazza
ingrassa», dice il proverbio.
E ne è un esempio un bacio, un normalissimo bacio
prolungato durante il quale mediamente ci si scambiano,
secondo gli esperti della Netherlands Organisation for
Applied Scientific Research, 80 milioni di batteri.
Ma questa amorosa condivisione, secondo i ricercatori olandesi, può addirittura potenziare il sistema
immunitario.
Il bacio intimo: Secondo Remco Kort, alla guida dello studio olandese, «il bacio alla francese è un
perfetto esempio di esposizione a una gigantesca mole di batteri in pochissimo tempo».
Ma solo alcuni di questo esercito di batteri che un bacio è in grado di trasferire si insediano nella
lingua.
I ricercatori olandesi hanno collaborato con Microspia, il primo museo dei microbi con sede ad
Amsterdam e hanno esaminato 21 coppie, intervistandole riguardo alle loro abitudini sui baci e
prelevando un campione di saliva prima e dopo un bacio della lunghezza (cronometrata) di 10 secondi.
Alla metà dei partecipanti (ovviamente uno per coppia) era stata offerta una bevanda contenente una
varietà di batteri probiotici e si è scoperto che dopo un bacio la quantità di batteri probiotici in
entrambi i partner era salita di tre volte.
Dal censimento dei batteri è emerso che lo scambio batterico si aggirava per l’esattezza sugli 80 milioni
di batteri e del resto la bocca è sede di circa settecento tipi di batteri differenti.
L’ecosistema presente nella nostra bocca contiene oltre 100 miliardi di microrganismi indispensabili
per la digestione del cibo, per sintetizzare le sostanze nutritive e per prevenire le malattie.
Continuate a baciarvi: Ma gli esperti invitano a continuare a baciarsi perché questo scambio
aumenta le difese immunitarie e spiegano che la popolazione batterica della lingua rimane stabile,
mentre sulla saliva i batteri tendono a cambiare.
Le coppie che condividono la microflora orale finiscono per assomigliasi anche riguardo al tipo di
batteri. Il che li rende sempre più simili e in qualche modo più temprati contro le malattie.
Del resto Graham Rook, immunologo allo University College di Londra, consiglia caldamente di
raccogliere il cibo che ci cade per terra, di baciare spesso genitori e parenti e di vivere con un cane, a
dimostrazione che l’ossessione per l’igiene può essere foriera di maggiori patologie.
Meglio baciarsi spesso, giocare con il nostro cane e se ci cade la focaccia per terra raccoglierla e
mangiarsela di gusto. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 525
PREVENZIONE E SALUTE
L’ODORE DEL PESCE MARCIO È IL
SEGRETO PER SMETTERE DI FUMARE
I volontari sottoposti alla puzza durante la fase non REM del sonno hanno
creato un’associazione mentale con l’odore della sigaretta
Se volete dire definitivamente addio alla sigaretta e non ci siete riusciti con cerotti alla nicotina,
ipnosi, sigaretta elettronica o psicoterapia potrebbe
bastare una zaffata di pesce al momento giusto. In
realtà questo consiglio ha un fondamento scientifico e si
basa su un esperimento del Weizmann Institute of
Science di Israele pubblicato sul Journal of Neuroscience
in cui si mette in pratica il riflesso condizionato
pavloviano e l’apprendimento subliminale.
Il cane di Pavlov: In buona sostanza l’obiettivo finale
degli scienziati israeliani era quello di associare la
sigaretta a un odore sgradevole:
come il cane del famoso esperimento di Ivan Pavlov sul
riflesso condizionato, dove in questo caso lo stimolo
condizionante è rappresentato dall’odore di pesce marcio e il riflesso condizionato dal rifiuto (almeno
parziale) per la sigaretta.
I ricercatori hanno deciso di sfruttare il cosiddetto apprendimento subliminale durante il sonno. Con il
favore dell’inconscio e delle tenebre infatti gli scienziati sono riusciti a dare un potente
condizionamento a una parte dei 66 volontari fumatori e desiderosi di smettere.
Un terzo dei fumatori sono stati sottoposti, senza mai essere stati trattati per la loro dipendenza, a un
odore di sigaretta e di pesce marcio in rapida successione durante la fase non REM del riposo.
In sostanza i soggetti coinvolti hanno mostrato nel corso dell’esperimento una modifica della
respirazione registrata in concomitanza con la puzza percepita, interpretabile come un forte fastidio
all’odore di pesce marcio.
La vittoria non è stata totale, poiché i volontari in seguito hanno semplicemente ridotto il numero di
sigarette senza abolirle, ma per quanto parziale il risultato è interessante.
Questione di associazioni mentali : Avendo subito i due odori, quello di sigaretta e quello di pesce,
in rapida successione, nel cervello dei volontari si è creata sostanzialmente un’associazione.
Contemporaneamente altri due gruppi di controllo sono stati sottoposti, sempre nella fase di sonno
non REM, a un solo odore: uno all’odore di fumo e l’altro al solo odore di pesce marcio.
Nei due gruppi di controllo i ricercatori non hanno osservato alcuna reazione o modifica del
comportamento, mentre il gruppo sottoposto a entrambi gli stimoli ha ridotto le sigarette fumate di
circa il 30 %.
Come sottolinea Anat Arzi, alla guida del team israeliano, il condizionamento durante il sonno non è
stato certo inventato oggi, ma l’aspetto interessante è quello di aver combinato insieme vari approcci
e soluzioni già noti.
Secondo i dati del Centers for Disease Control and Prevention tra l’intera popolazione fumatrice
statunitense una percentuale del 68,8% vorrebbe smettere. Ma evidentemente fino ad ora non c’è
riuscita.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 525
PREVENZIONE E SALUTE
NON SOLO HALLOWEEN,
ECCO I BENEFICI DELLA ZUCCA
Il merito è soprattutto del betacarotene e della vitamina C
Dopo aver intagliato la zucca per celebrare Halloween, non bisogna buttare la polpa.
Ha enormi benefici.
 Previene la degenerazione cellulare,
 riduce il rischio di sviluppare alcuni tumori,
 difende l'organismo dall'insorgenza di diverse patologie
cardiache,
 fortifica la salute degli occhi e rafforza il sistema immunitario:
sono solo alcuni dei vantaggi di cui usufruisce chi consuma abitualmente la
zucca gialla, uno degli ortaggi della famiglia delle Cucurbitacee, vero
toccasana per la salute umana.
Se è ormai noto che incrementare il consumo di frutta e verdura riduce,
in generale, il rischio di sviluppare condizioni come obesità , diabete e
malattie cardiache grazie alle fibre, alle vitamine e ai minerali in esse
contenute, la zucca non è certo da meno, soprattutto grazie alle alte
quantità di vitamina C e di betacarotene in essa racchiuse.
Cos'è il betacarotene? Il betacarotene non è una vitamina ma una provitamina, ovvero un
composto precursore di una vitamina e, di per sé, non dotato di attività vitaminica; solo una volta che
si trova all'interno dell'organismo umano viene trasformato, generalmente per via enzimatica, nella
vitamina corrispondente. Nello specifico, il betacarotene è un precursore della vitamina A.
Oltre alla vitamina C e al betacarotene di cui la zucca è ricca - è sufficiente pensare che 250 grammi di
zucca cotta, ovvero una porzione, forniscono più del 100% del fabbisogno giornaliero di vitamina A e
circa il 20% del fabbisogno giornaliero di vitamina C - secondo le tabelle dell'Inran, l'Istituto nazionale
di ricerca per gli alimenti e la nutrizione,
100 grammi di zucca gialla (Cucurbita maxima) contengono
 poche calorie (18 kilocalorie, per la precisione),
 94,6 grammi di acqua,
 1,1 grammi di proteine,
 0,1 grammi di lipidi,
 zero colesterolo,
 3,5 grammi di carboidrati,
 0,9 grammi di amido,
 2,5 g di zuccheri solubili,
 0,9 milligrammi (mg) di ferro,
 20 mg di calcio,
 40 mg di fosforo,
 9 mg di vitamina C,
 599 microgrammi di vitamina A,
 0,03 mg di vitamina B1, 0,02 mg di vitamina B2 e 0,5 mg di vitamina B3.
Dal momento che i benefici per la salute sono molti, non resta allora che aumentare il consumo di
questo ortaggio. Un'impresa che non risulterà poi così difficile: dato il sapore delicato della zucca
gialla, infatti, può essere facilmente inserita sia in ricette dolci (marmellate, crostate, muffin) che
salate (zuppe, pasta, salse). (Salute, Sole 24ore)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 525
PREVENZIONE E SALUTE
PREVENIRE LE RECIDIVE DELLA CALCOLOSI RENALE:
I CIBI DA EVITARE E I CONSIGLI DA SEGUIRE
L'American College of Physicians ha stilato nuove linee guida analizzando al
letteratura scientifica degli ultimi 66 anni
Sono piccoli ma provocano tanto dolore: chi li ha
sperimentati almeno una volta nella vita può confermarlo. I
calcoli renali - piccole formazioni cristallizzate che si costituiscono
all'interno delle vie urinarie causando ostruzione, dolore e
infezioni - non solo sono molto dolorosi ma, una volta che hanno
fatto il loro esordio, tendono a tornare: la percentuale di persone
che, dopo aver sofferto di calcolosi renale, rischia di sviluppare
nuovamente la condizione entro 5 anni dalla prima
manifestazione della patologia è compresa tra il 35 e il 50%.
Proprio per limitare al minimo le recidive di calcolosi renale i
ricercatori dell'American College of Physicians (ACP) hanno messo
a punto e pubblicato sulle pagine della rivista Annals of Internal
Medicine delle nuove linee guida per la pratica clinica.
I risultati dello studio dei ricercatori statunitensi provengono
dall'analisi della letteratura scientifica condotta sull'argomento in
66 anni (dal 1948 a oggi).
La raccomandazione principale per evitare che i calcoli renali
tornino a formarsi è assumere molti liquidi (acqua, brodo e tisane, meglio se non zuccherate) nel
corso della giornata: "Una maggiore assunzione di liquidi durante il giorno - spiega David Fleming,
presidente dell'ACP - può diminuire le recidive di calcolosi renale di almeno la metà , e praticamente
senza effetti collaterali. Tuttavia - precisa - le persone che bevono già la quantità raccomandata di
liquidi non devono aumentarla ulteriormente". A quanto ammonta la quantità di liquidi corretta? A
circa due litri, ovvero tanta quanta - spiegano gli esperti Usa - serve a far produrre almeno due litri di
urina al giorno.
Gli studi condotti dai ricercatori Usa hanno messo in evidenza che non sussiste alcuna differenza nelle
prevenzione delle recidive dei calcoli renali tra l'acqua di rubinetto e specifiche acque in bottiglia dagli
effetti diuretici.
Le ricerche hanno inoltre messo in evidenza che un aiuto nella prevenzione può arrivare dalla
diminuzione del consumo di bibite acidificate con acido fosforico, come la cola, mentre "via libera"
può essere data alle bevande analcoliche aromatizzate alla frutta e ai succhi di frutta, acidificati con
acido citrico.
Alcune raccomandazioni in campo alimentare possono inoltre aiutare a prevenire la formazione
dei calcoli renali, favoriti dall'assunzione di ossalati alimentari (derivati dell'acido ossalico, i cui sali
sono poco solubili e favoriscono i calcoli renali), dalle purine (particolari acidi nucleici) e dalle proteine
animali.
Gli esperti hanno quindi stilato una classifica di cibi "off limits" per chi ha già sofferto di calcoli renali
perché ricchi di ossalati alimentari - cioccolato, barbabietole, noci, rabarbaro, spinaci, fragole, tè,
crusca di frumento - e raccomandano un consumo moderato di proteine animali e di purine,
contenute soprattutto nella carne e in alcuni tipi di pesci. (Salute, Sole 24ore)