Anno IV – Numero 552
AVVISO
Ordine
1. Crisi occupazionale:
Istituito un fondo di
solidarietà per i colleghi
iscritti all’ albo in stato
di disoccupazione
2. Proroga di termini
previsti da disposizioni
legislative.
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Se si mangia troppo
spesso fuori casa si
mettono a rischio linea
e salute.
4. Tumore alla prostata,
"Mortalità in calo con
radioterapia e cure
ormonali".
Prevenzione e
Salute
5. Il cardiologo: con
dolore al torace recarsi
subito all'ospedale più
vicino
Curiosità e Salute
6. falsi miti della salute
7. Un nome originale per
tuo figlio? Se non ce
l’hai te lo dice l’Istat
8. Perché il boomerang
torna indietro?
Mercoledì 06 Gennaio 2015, S. Luciano, Raimondo
Proverbio di oggi………..
'O carro s'acconcia p' 'a via
Le cose si aggiustano strada facendo
PROROGA DI TERMINI PREVISTI DA
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
(DECRETO MILLE PROROGHE)
Si informa che il provvedimento ha disposto la proroga di
alcuni termini previsti da disposizioni di interesse per le
farmacie.
In particolare si segnala quanto segue:
 Proroga del termine per l’entrata in vigore del nuovo sistema
di remunerazione della filiera distributiva del farmaco (art. 7
comma 3)
E’ stato prorogato di un altro anno il termine per l’entrata in vigore del nuovo
sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco previsto dall’art.
15 comma 2 del DL 95/2012 già prorogato in precedenza al 1 Gennaio 2015.
 Proroga in materia di SISTRI (art. 9, comma 3)
Il provvedimento ha disposto la proroga al 31 Dicembre 2015 del termine
entro il quale rimane in vigore il regime del “ doppio binarioâ€.
Dunque, fino a tale data, le farmacie obbligate ad iscriversi al SISTRI dovranno
mantenere anche il registro di carico e scarico dei rifiuti, godendo
parallelamente di una sospensione delle sanzioni relative al SISTRI.
E’ stato peraltro precisato che le sanzioni previste dall’art. 260 bis del DL
152/2006 (riguardanti il sistema informatico di controllo della tracciabilitÃ
dei rifiuti) che non trovano applicazione durante il suddetto periodo, sono
quelli di cui ai commi da 3 a 9 (omessa compilazione del registro cronologico e
scheda SISTRI – area movimentazione, comunicazioni di informazioni
incomplete o inesatte, nonché alterazioni dei dispositivi), mentre le sanzioni
per la mancata iscrizione al SISTRI, nonché per il mancato pagamento del
contributo di iscrizione troveranno applicazione a decorrere dal 1° Febbraio
2015.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 552
UN NOME ORIGINALE PER TUO FIGLIO?
SE NON CE L’HAI TE LO DICE L’ISTAT
E’ operativo un nuovo servizio dell’Istituto di statistica che ha messo on line un
calcolatore dei nomi più usati per anno di nascita. E scopriamo che Francesco è il
nome più gettonato per i maschietti fin dal 2001 e Sofia la prima scelta per le
bambine fin dal 2010.
Quanti bambini nati e iscritti nelle anagrafi italiane nel corso di ogni anno si chiamano nello stesso
modo? E quali sono i più diffusi tra gli oltre 60 mila nomi diversi scelti dai genitori? Per saperlo l'Istat
mette a disposizione il calcolatore dei nomi per anno di nascita.
È sufficiente inserire un nome e selezionare il sesso per conoscere la serie storica del numero di nati
iscritti in anagrafe con quel nome, dal 1999 all'ultimo anno disponibile. Sono inoltre predisposte
le graduatorie dei nomi più diffusi ogni anno. Cliccando su un nome della graduatoria si ottiene
direttamente la serie storica dei bambini registrati con quel nome.
La classifica pubblicata sui nomi più gettonati nel 2013 pone al primo posto:
 per i maschi Francesco scelto per 10.553 bambini. E non si pensi all'effetto Papa Francesco,
perché agli italiani questo nome piace da sempre tant'è che è primo in classifica fin dal 2001,
con un totale di ben 146.863 bambini che si chiamano Francesco nati dal 1999 al 2013.
 Per le bambine ha prevalso Sofia che sarà il nome di 7.987 bambine nate nel 2013 (anche
Sofia, come Francesco, tiene il primato da diversi anni, in questo caso però solo dal 2010).
Graduatoria dei 10 nomi più diffusi tra i bambini nati nel 2013
(Farmacista online)
Maschi
valore % sul totale
assoluto dei maschi
1 Francesco
10.553
4,12
2 Alessandro
7.235
2,83
3 Andrea
6.777
2,65
4 Lorenzo
6.747
2,64
5 Mattia
6.289
2,46
6 Matteo
5.945
2,32
7 Gabriele
5.799
2,27
8 Leonardo
5.496
2,15
9 Riccardo
4.721
1,84
10 Tommaso
4.188
1,64
Femmine
valore
% sul totale
assoluto delle femmine
Sofia
7.987
3,30
Giulia
7.313
3,02
Aurora
4.772
1,97
Emma
4.538
1,87
Giorgia
4.536
1,87
Martina
4.472
1,85
Chiara
3.908
1,61
Sara
3.890
1,61
Alice
3.661
1,51
Gaia
3.619
1,49
PERCHÉ IL BOOMERANG TORNA INDIETRO?
Il boomerang torna indietro, questo lo sanno tutti. Ma perché lo fa? Ecco la
spiegazione scientifica.
L'effetto è provocato da due fenomeni legati al profilo delle pale, con un bordo rotondo
che si assottiglia verso l’esterno. Il primo permette all’oggetto di rimanere in aria
abbastanza a lungo da poter completare la traiettoria. Questo accade perché, quando il
boomerang ruota su se stesso, nella parte superiore la densità dell’aria è minore rispetto alla parte
inferiore, e il “risucchio†tiene in volo l’oggetto. Dal profilo dell’ala dipende anche il secondo fenomeno, la
traiettoria curvilinea. Come accade per gli aerei, l’ala determina una spinta perpendicolare al suo piano. Il
boomerang viaggia in posizione obliqua, e la spinta lo fa quindi muovere orizzontalmente. (Focus)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 552
PREVENZIONE E SALUTE
IL CARDIOLOGO: CON DOLORE AL TORACE RECARSI
SUBITO ALL'OSPEDALE PIÙ VICINO
I consigli su come comportarsi se si sospetta un attacco di cuore. L'infarto può
essere grave anche se il dolore non è forte. Maggiori rischi nei primi minuti
Il cantante Pino Daniele è morto, con tutta probabilità per un infarto, nella notte tra domenica 4 e
lunedì 5 gennaio all'ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Le ultime ore di Pino Daniele
Nel ricostruire la dinamica dei suoi ultimi momenti di vita emerge
come Pino Daniele si sia sentito male a cena, nel suo podere isolato
nelle campagne tra i comuni di Magliano e Orbetello (Grosseto), in
Maremma.
Chiamata l'ambulanza, il cantante avrebbe deciso di recarsi in auto
fino a Roma per essere visitato dal suo cardiologo di fiducia.
L'ambulanza, raccontano dall'Asl di Grosseto, è stata quindi
rimandata indietro quando stava arrivando a casa dell’artista.
Pino Daniele è giunto all'ospedale romano in condizioni disperate ed è morto dopo un breve tentativo
di rianimazione. Il cantante da tempo
soffriva di cuore e aveva dei bypass.
I consigli del cardiologo: Le malattie
cardiovascolari in Italia sono la prima causa
di morte per uomini e per donne. Abbiamo
chiesto al professor Filippo Crea, direttore
del
Dipartimento
di
Scienze
Cardiovascolari del Policlinico Gemelli di
Roma, qualche consiglio per le persone che
si trovino a sospettare un attacco cardiaco
o un episodio coronarico in corso.
Cosa bisogna fare nel caso ci si senta
male? «In presenza di dolore al torace il
primo consiglio è sempre quello di recarsi
all’ospedale più vicino».
Meglio andare in ospedale in auto o chiamare un'ambulanza? «L'importante è la rapidità : ci si
può muovere in auto se non si riesce a chiamare un'ambulanza, dove comunque si è più tutelati in
caso di arresto cardiaco. Bisogna però sapere che il rischio di conseguenze gravi c'è soprattutto nei
primi minuti che seguono i sintomi e che la gravità di un infarto non dipende dall'intensità del dolore,
quindi occorre prudenza».
Quali sono i sintomi tipici di un attacco di cuore? «Possono variare notevolmente, i più tipici
sono un dolore (più o meno acuto) dietro lo sterno al centro o a sinistra o a destra, che si può diramare
al braccio sinistro (ma anche al destro o a entrambi).
È come una mano che preme, anche se non è forte non passa inosservato. Sintomi più rari sono
dolore allo stomaco, alla gola, alle braccia».
I cardiopatici sono facilitati nel riconoscere i sintomi rispetto a chi non ha mai avuto un infarto?
«Certamente chi ha già avuto nella vita un episodio coronarico riconosce il tipo di dolore più
prontamente di chi non ha familiarità con questi problemi». (salute, Corriere)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 552
SCIENZA E SALUTE
SE SI MANGIA TROPPO SPESSO FUORI CASA SI
METTONO A RISCHIO LINEA E SALUTE
I piatti dei menu della ristorazione sono di frequente più calorici, carichi di grassi e
abbondanti rispetto alle preparazioni casalinghe
La «ricetta» giusta per essere magri e soprattutto sani? Cercare il più possibile di fare colazione,
pranzare e cenare a casa:
due studi hanno dimostrato di recente che nei pasti al bar o al
ristorante spesso si finisce per mangiare troppo, eccedendo con
carboidrati, grassi e calorie «vuote», a scapito di vitamine e
minerali.
Le ricerche
Come ha riscontrato una ricerca condotta su oltre 8 mila persone
dalla City University of New York, pubblicata sull’ International
Journal of Obesity, rispetto a chi è “casalingoâ€, chi durante la
settimana mangia sei o più volte in una trattoria o al bar ha
 più spesso problemi di peso (nell’arco di pochi anni è facile accumulare anche quattro o cinque
chili di troppo),
 il colesterolo “buono†Hdl basso
 una concentrazione inferiore nel sangue di nutrienti importanti come la vitamina C, la vitamina
E e minerali come calcio e magnesio.
«I piatti dei menu dei ristoranti sono spesso più calorici, ricchi di grassi e sale di quelli cucinati a casa
propria; le porzioni possono essere più grandi, e fuori casa si tende a non abbondare in frutta, verdura
e cereali integrali.
Le conseguenze si fanno sentire soprattutto nelle donne e in chi ha superato i cinquant’anni».
La correlazione è netta e preoccupa, visto che dagli anni 70 anche in Italia la percentuale di chi mangia
regolarmente fuori casa è nettamente aumentata.
«Naturalmente non bisogna demonizzare ristoranti, bar e mense - aggiunge Kant -. I nostri dati
sottolineano però che se si deve mangiare spesso fuori casa è essenziale fare particolare attenzione
alle proprie scelte, leggendo con cura i menu e cercando di variare i piatti: sì ad esempio alle mezze
porzioni, evitando salse caloriche e cotture poco salutari come le fritture, e preferendo la frutta come
dessert. L’obiettivo è un’alimentazione bilanciata, che fornisca tutti i nutrienti necessari».
Chi esce sempre consuma circa 200 calorie in più di chi ama cimentarsi con le ricette
Arrivarci è più semplice cucinando da soli i propri pasti, come conferma un’indagine da poco apparsa
su Public Health Nutrition: analizzando le abitudini di oltre 9 mila persone, hanno verificato che cenare
a casa con piatti preparati da sé o da un familiare significa mangiare meglio e più sano.
Chi esce sempre o molto spesso consuma circa 200 calorie e una ventina di grammi di zuccheri in più di
chi ama cimentarsi con le ricette.
«Cucinare a casa 6 o 7 sere a settimana significa introdurre meno carboidrati, zuccheri e grassi
rispetto a chi non ha l’abitudine di stare ai fornelli o lo fa poche volte. Non solo, chi ama cucinare
utilizza meno i piatti pronti o surgelati e, quando esce a cena, preferisce i buoni ristoranti al cibo di
scarsa qualità ». Stare in cucina e provare a preparare qualcosa di genuino sarebbe perciò la via
maestra per “educarsi†a un’alimentazione buona e sana, perché stimola a utilizzare ingredienti
freschi, affinando il gusto. «Oggi vanno di moda cuochi e corsi di cucina: potrebbe essere l’occasione
per avvicinarsi a pentole e padelle e scoprire che preparare un buon piatto è più semplice, economico
e veloce di quanto si pensi». (Salute, Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 552
SCIENZA E SALUTE
TUMORE ALLA PROSTATA, "MORTALITÀ IN CALO CON
RADIOTERAPIA E CURE ORMONALI"
Lo rivela uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica americana Clinical
Oncology
Combinare la radioterapia alle cure ormonali ridurrebbe del 50% la mortalità fra gli uomini più
anziani nei casi più gravi di tumore alla prostata.
Lo rivela uno studio appena pubblicato sulla rivista
scientifica americana Clinical Oncology.
La ricerca ha analizzato un campione di 31.541 persone
tra i 65 e gli 85 anni.
 Un primo gruppo di pazienti è stato curato con
sedute di radioterapia e cure ormonali,
 un secondo gruppo solo con terapie ormonali.
Risultati: si tratta della prima analisi di questo tipo su
uomini anziani e con un tumore avanzato alla prostata.
"Numerose ricerche hanno rivelato che il 40% di pazienti
anziani con un cancro aggressivo sono curati
esclusivamente con terapie ormonali - spiegano i ricercatori dell'Università della Pennsylvania.
Questa terapia riduce i livelli di testosterone e di altri ormoni maschili che alimentano il tumore alla
prostata. Ma abbiamo voluto provare a studiare qualche cosa di nuovo, per trovare soluzioni più
efficaci".
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi in base all'età .
ï‚· Quelli fra 76 e 85 anni sono stati in parte curati con la radio e le terapie ormonali e sono riusciti
a sopravvivere per 7 anni in più.
 in quest'ultimo gruppo c'è stato il 49% di decessi in meno rispetto a coloro che avevano ricevuto
solo cure ormonali.
 Nel gruppo di uomini più giovani, tra i 65 e i 75 anni, curati con entrambe le terapie, si è invece
registrato un 57% di decessi in meno rispetto ai coetanei che avevano ricevuto solo la cura a
base di ormoni.
"Fra l'altro - conclude il dottor Justin Bekelman, coordinatore della ricerca e medico dell'UniversitÃ
della Pennsylvania - questa doppia terapia è ben tollerata ed efficace e non provoca molti effetti
secondari". (salute, Repubblica)
FALSI MITI DELLA SALUTE
I precetti popolari in difesa della salute sono radicati. E ne nascono di nuovi in
continuazione. Sono sensati? Spesso no. Ecco qualche esempio.
La margarina è meno grassa del burro? Non è vero: tutte le
margarine hanno un contenuto di lipidi (cioè grassi) più o meno
uguale a quelle del burro.
L'unico vantaggio è che sono più ricche di grassi insaturi che non si
depositano nelle arterie, ostruendole. Per questa ragione sono
consigliate per le persone con colesterolo alto.
(Salute, Focus)