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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
401
PREVENZIONE ESALUTE
I SUPER-BATTERIDEVASTANTI
VECCHIE INFEZIONITORNANOAUCCIDERE
L’Oms lancia l’allarme: «La minaccia dei germi resistenti ai farmaci è in atto in
tutto il globo. Senzaun’azioneurgentemalattie curabili sarannodi nuovo letali»
I super-batteri hanno invaso il pianeta e le conseguenze rischiano di essere «devastanti». A lanciare
l’allarme è l’Oms: «
Laminaccia che i germi resistenti ai farmaci rappresentano per
la salute pubblica non è più una previsione per il futuro, ma un’emergenza reale
già in atto in tutte le regioni del globo. Possono colpire chiunque, a ogni età, in
ogni Paese
». E «senza un’azione urgente e coordinata da parte di ogni forza in
campo - il mondo si troverà a fronteggiare un’era post-antibiotica in cui infezioni
comuni, che sono state curabili per decenni, potranno tornareauccidere».
Gli antibiotici
:
InunnuovoRapporto sull’antibiotico-resistenza, l’agenziadelleNazioni Unitenonusa
mezzi termini edichiara lo statodi emergenza: «
Èunadellepiùgraviminacce sanitarie, e loèadesso
».
«Gli antibiotici efficaci - sono stati uno dei pilastri che
ci hanno permesso di vivere più a lungo e più
sani, e di beneficiare della medicina moderna
». Ma oggi, «a meno che non si prendano azioni
significative per aumentare gli sforzi nella prevenzione delle infezioni, e per cambiare il modo in cui
produciamo, prescriviamo e usiamo gli antibiotici, il mondo perderà progressivamente quanto ha
conquistato sul frontedella salutepubblica. E le implicazioni sarannodevastanti».
I dati di 114Paesi
:
Il nuovo report scatta la fotografiapiù completadisponibile finora sulla resistenza
agli antibiotici, analizzando dati da 114 Paesi. Anche se il fenomeno sta riguardando molti agenti
infettivi diversi, il rapporto si focalizza su 6 batteri responsabili di malattie gravi, e tuttavia comuni,
come
sepsi, diarrea, polmonite, infezioni urinarie e gonorrea
. Le conclusioni suscitano «forte
preoccupazione», documentando resistenza agli antibiotici - e soprattutto a quelli usati come “ultima
spiaggia” - in tutte le regioni del pianeta. Il Rapporto Oms si sofferma per es. sulla
Klebsiella
pneumoniae
, batterio intestinale fra le cause più frequenti di infezioni nosocomiali come polmonite,
infezioni neonatali odei pazienti in terapia intensiva.
Ebbene in alcuni Paesi, a causa della resistenza sviluppata dal germe,
oltre la metà dei malati non
reagisceai
carbapenemi
, antibiotici di “ultima linea”
che si utilizzanoquandogiàaltri hanno fallito.
Dilagante anche la
resistenza ai fluorochinoloni
, usati nelle infezioni urinarie da
Escherichia Coli
: negli
anni ‘80, quando furono introdotti, la resistenza a questi antibiotici era virtualmente pari a zero,
mentreoggi ci sonoPaesi inmolteareedelmondo incui sono inefficaci inpiùdi unpaziente su2.
Quanto alla gonorrea, che infetta nel pianeta 1 milione di persone al giorno, casi di “flop” delle
cefalosporine di terza generazione
sono stati confermati in Austria, Australia, Canada, Francia,
Giappone, Norvegia, Sudafrica, Slovenia, SveziaeUk.
Le soluzioni
:
gli strumenti per contrastare l’emergenza vanno dal monitoraggio dei casi di resistenza
alla prevenzione delle infezioni, per ridurre amonte lanecessitàdi antibiotici attraversounamaggiore
igiene, l’accesso ad acquepiùpulite, le vaccinazioni, il controllodelle infezioni nelle strutture sanitarie.
Quella ai super-batteri deve essere una guerra di alleanze. Tutti possono e devono fare la propria
parte. Ladevono fare innanzitutto i cittadini:
¾
assumendoantibiotici soloquandovengonoprescritti daunmedico
;
¾
completando il ciclodi curaanche se inizianoa sentirsimegliogiàprimadi concluderlo;
¾
non condividendomai antibiotici conaltri, né riutilizzandoeventuali rimanenze.
Farmacisti eoperatori sanitari
devono invecepotenziare gli strumenti di prevenzionee controllodelle
infezioni; prescrivere e dispensare antibiotici, quelli giusti per il singolo caso, solo quando realmente
necessari. (Fonte:
Adn-Kronos Salute
)