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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
464
ALIMENTI ESALUTE
MANDORLECOMESPUNTINO,
SAZIANOEFANNOANCHEBENE
Bisogna riuscire a controllarsi con le dosi, perché con
30-35 grammi si assumono già 200 calorie. Ma una
modestaquantitàdi frutta secca riduce il girovita.
Sono fragli ingredienti tipici delladietamediterranea, nona caso inalcune zonedel nostroPaese sene
producono in quantità e fanno parte della tradizione culinaria per le ricette più varie.Ma lemandorle
sonoanchee soprattuttouno “
spezzafame
” gustoso, sano, conmillequalità insospettabili.
Uno
spuntino a base di mandorle, infatti, fra le altre cose, aiuta a tenere sotto controllo la glicemia e
anche il girovita
, standoadalcuni studi sull’argomento.
Una ricerca condotta sulle abitudini di circa 25mila statunitensi ha dimostrato che
il consumo regolare
di questo tipodi frutta secca si associaaunpiù elevato introitodi nutrienti “sani” eaun’alimentazione
piùequilibrata
. Uno studio sui diabetici ha visto che circa40gr al giornodimandorleaiutanoa:
¾
tenere sotto controllo l’appetito,
¾
abbassanounpò laglicemia
¾
non fanno ingrassare;
Un’indagine condotta supazienti con il colesterolo altoha provato che la stessa quantità di mandorle,
mangiata al di fuori dai pasti principali, riduce il girovita e non ha effetti sul peso, al contrario di uno
spuntino con le stesse caloriema riccodi carboidrati.
Maattenzione: il segreto stanellamoderazione
,
«Bisogna riuscire a controllarsi con le dosi:
con
30-35 grammi si prendono già 200 calorie, che in una dieta ipocalorica possono fare la differenza
.
Tuttavia,
inun’alimentazioneequilibratauno snackabasedimandorlenon fa ingrassare
, anzi:
come confermano questi ultimi studi, proprio se consumate lontano dai pasti principali le mandorle
migliorano parametri metabolici che si alterano nella fase della digestione, per es. la glicemia. Questo
contribuisce a spiegare perché, in un’ampia ricerca condotta di recente in Spagna,
il consumo
quotidianodi circa 15 grammi di noci edi altri 15 grammi fra nocciole emandorle si èdimostrato in
gradodi ridurre il rischiodi diabetedi tipodue
,
maanchedi patologie cardiovascolari e tumori
».
La “giusta quantità” di mandorle è dunque, secondo gli esperti, pari a circa 40 grammi al giorno,
suddivisi magari in uno spuntino al mattino e in uno da consumare al pomeriggio: è questo lo
“schema” che sembraoffrire imaggiori vantaggi.
«Èpossibile grazie alla capacitàdellemandorle
di ridurre il sensodi fame e favorire la sazietà - spiega
Caretto -. L’ideale è
mangiarle associate a noci e nocciole, perché ciascuno di questi frutti ha
caratteristichediverse
.
Lemandorlehannounpotere antiossidante inferiore a quellodi noci enocciole,ma sonopiù ricche di
vitamina E (una “dose” di 30-40 grammi ne contiene oltre 7 mg) e di proteine vegetali (6-8 grammi
nella porzione quotidiana)». Proprio le proteine sono responsabili del potere saziante dellemandorle,
che inoltre sono un’ottima fonte di acidi grassi insaturi “buoni” (fra i 13 e i 17 grammi nella razione
giornaliera) ediminerali, come ilmagnesioe il potassio.
Il tutto a fronte di un
basso indice glicemico
: una scelta perfetta per uno snack senza sensi di colpa,
insomma. «Naturalmente non si deve credere che le mandorle siano “miracolose”, così come non si
dovrebbemai demonizzare nessun cibo. Semangiamo unamanciata di mandorle come spuntino, ma
poi ci rimpinziamodi schifezze, tutti gli effetti positivi possibili si azzerano» fa notareAntonioCaretto.
«Detto ciò - i più golosi possono perfino concedersi ogni tanto qualche dolce tradizionale a base di
pasta di mandorle. Se non si tratta di dolci che contengono molto zucchero, possono essere un
peccatodi golamenodannosodi altri dessert». (
Salute, Corriere
)