FarmaDay - Maggio 2014 - page 66

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FARMADAY
ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
Numero
411
SCIENZAESALUTE
ALLERGIEALIMENTARI NEIBAMBINI: RADDOPPIATE
NEGLIULTIMI 10ANNI
AMilanoun incontroperpromuovereunamaggiore sensibilizzazione sulleallergie
gravi. Allergie e intolleranze sonodue cosedistinte
Negli ultimi 10 anni le allergie alimentari sono raddoppiate e
la tendenzaè in crescita
.
Gli studi più recenti indicano che almeno il 2-6%dei bambini in
età scolare si trova ad affrontare questo problema che può
condizionarne non solo la vita sociale, ma anche quella
scolastica.
La scuola è, infatti, il primo luogo in cui si vive e si apprende
l’arte della socializzazione e per questo essa è il primo luogo in
cui devonoessereabbattute lebarriere invisibili che si trovaadaffrontare l’alunnoallergico.
Allergia o intolleranza
: Molti le accomunano, ma a
llergie e intolleranze alimentari sono due cose
bendistinte
.
L’allergiaalimentare
è una reazione anomala dell’organismo in risposta all’ingestione (o anche solo al
contatto) di unalimento, chenormalmenteèbenaccettatodaunorganismo sano, e si sviluppadauna
rispostaanomaladel sistema immunitario.
L’intolleranza alimentare
si manifesta con l’insorgere di sintomi spesso sovrapponibili a quelli delle
allergie alimentari. Tale reazione, strettamente dipendente dell’alimento non tollerato ingerito, però
nonèmediatadameccanismi immunologici.
Nel caso dell’allergia,
l’ingestione accidentale dell’allergene può talvolta coinvolgere più apparati
(respiratorio, cutaneo, gastrointestinale, cardio-circolatorio o neurologico) e, quando ciò accade
contemporaneamente, può verificarsi unarresto cardiocircolatorio.
In questi casi si parla di choc anafilattico che, quando non gestito immediatamente con
l’adr
enalina
auto iniettabile (il farmaco salvavita), puòavere conseguenzegravissime, finoal decesso.
La prevenzione
:
L’unica prevenzione possibile per non correre rischi in caso di allergia alimentare è
l’eliminazionedalladietadell’alimentoallergizzante
.
Cosa non sempre facile, soprattutto se si tratta di un alimento di largo consumo (
latte, uova, frutta
secca, soja, frumento, pesce
), spesso contenuto in tracce inmoltissimi prodotti.
E se a casa l’attenzione dei familiari è in genere altissima, a scuola non sempre è così e non è difficile
trovarsi di fronte a problemi di ordine pratico che coinvolgono la direzione didattica, gli insegnanti, i
compagni di classee i lorogenitori.
Per far sì che il bambino allergico di oggi e l’adulto allergico di domani non siano esclusi dalla vita
sociale, c’èbisognodi informazionee condivisioneapiù livelli.
Quasi sempre le famiglie si trovano, infatti, ad affrontare il problema nella più totale solitudine. Il
risultatoè che troppo spesso i bambini allergici vivono in isolamentoedemarginazione.
Non solo, nell’adolescente allergico si evidenziano comportamenti schivi e anche di negazione della
patologia, chemettonoa repentaglio la sua sicurezzae compromettono la sua socializzazione.
(Salute, Corriere)
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