FarmaDay - Giugno 2014 - page 25

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FARMADAY
– ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III –Numero
425
DERMATOLOGIAESALUTE
TIRONE, L'ANTIOSSIDANTE
CHEPROTEGGE ILDNADELLAPELLE
Potrebbe essere lamolecoladel futuro contro i danni del sole
Si chiama
tirone
il nuovo antiossidante che promette di proteggere totalmente
la
pelle
dall'azione nociva degli Uv-A
presenti nei raggi del sole. Ad identificarlo
è stato un gruppo di ricercatori dell'Univ. di Newcastle che in uno studio pubblicato sul
Faseb Journal
hanno dimostrato che
questamolecola è ben 5 volte più efficace del resveratrolo
presente nel vino
rossonel contrastare lo stressossidativoe i danni al Dna causati daqueste radiazioni.
Birch-Machin e collaboratori hanno testato le potenzialità del tirone sulle cellule della pelle. Dopo
aver somministrato a queste ultime questo o altri noti antiossidanti i ricercatori hanno analizzato i
livelli di
stress ossidativo
e i danni indotti al
Dnadeimitocondri
, le “centrali energetiche” delle cellule.
E' stato così scoperto chementre questa nuovamolecola protegge al 100% sia dallo stress ossidativo
chedai danni al Dnamitocondriale, il
resveratrolo
li contrasta soloal 22%.
Nemmeno altri due noti antiossidanti, la
curcumina
del curry e l'
N-acetilcisteina
già da tempo
utilizzata indermatologia, riesconoaproteggere le cellule tantoquanto il tirone.
La prima, infatti, contrasta l'8% dei danni al Dna e il 16% dello stress ossidativo, mentre la seconda
offre livelli di protezionepari, rispettivamente, all'8eal 20%.
Scoprire che il tironeoffreunaprotezione completa contro i danni al Dnaèeccitanteepromettente
–ha commentatoBirch-Machin–
tuttavia siamoancora inuna faseprecocedato che il tironenon èun
composto naturale e non è ancora stato testato per la sua tossicità nell'uomo, anche se c'è stato
qualche studio nei ratti
”. “Questa scoperta sul tirone ci fornisce una piattaforma per studiare un
antiossidante–preferibilmenteun compostopresente innatura conuna struttura simile chepotrebbe
poi essereaggiunto in sicurezzaal cibooai cosmetici”. (
Salute, Sole24ore
)
TUMOREALPANCREAS:
SI SCOPRECONUNTESTDELLASALIVA
Chi ne è affetto è caratterizzato da una particolare composizione
della floramicrobica
Nuove speranze nella lotta contro il
tumore al pancreas
: i ricercatori della San
Diego State University hanno scoperto che la sua presenza è associata a una
particolare composizionedella
popolazionebattericanella saliva
.
Quello al pancreas non è un tumoremolto diffuso. Tuttavia il suo
alto tassodi mortalità
lo rende una
patologia di elevato interesse anche dal punto di vista diagnostico. Spesso, infatti, l'insuccesso dei
trattamenti èdovutoal fatto che i sintomi di questaneoplasia simanifestano soloquando lamalattiaè
ormai incurabile.
Analizzando la flora batterica presente nella saliva di 131 pazienti
hanno però
scoperto che inpresenzadi un tumoreal pancreas (enondi altrepatologie chepossono colpirequesta
ghiandola) i livelli di
Leptotrichia
e di
Campylobacter
sono più elevati rispetto a quelli rilevabili sia in
individui sani. Viceversa, solonella saliva dei partecipanti affetti da questa forma di tumore sono state
rilevate concentrazioni ridottedi
Streptococcus
,
Treponema
e
Veillonella
.
“I nostri studi suggeriscono che i rapporti quantitativi fra particolari tipi di batteri presenti nella saliva
potrebbero indicare la presenza di un tumore al pancreas”, ha commentato Torres, aggiungendo:
Potremmo riuscire a rilevare il cancro al pancreas nei suoi stadi precoci prelevando la saliva dei
pazienti e valutando leproporzioni di questi batteri
”. (
Salute, Sole24ore
)
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