FarmaDay - Maggio 2014 - page 78

PAGINA4
FARMADAY
ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
Numero
413
PREVENZIONEESALUTE
PSORIASI, UNSEGNALEAFIORDI PELLE
CHEVALEPERTUTTOL’ORGANISMO
Chi soffre di psoriasi può avere maggiori rischi di altri problemi. Esserne
consapevoli permette strategieutili per il benesseregenerale
Chiazze rossastre, rotondeggianti, ricoperte di squame
argentate perché la pelle si secca e «si sfoglia»
velocemente
. Spesso non danno alcun fastidio, ma possono
causare dolore o prurito.
E imbarazzo, specie se colpiscono
zonedelicateeparticolarmentevisibili, comevoltoemani
.
Chi soffredi psoriasi sabene che conqueste«macchie»molto
probabilmentedovrà convivere tutta la vita
.
Quello che molti ancora non sanno, invece, è che questa
patologia della cute si può accompagnare a una serie di altre
malattie - quelle che gli specialisti chiamano “
comorbidità
” -
e hanno quindi un rischio superiore alla norma di sviluppare
altri disturbi.
Altro fatto poco noto alla maggior parte degli psoriasici in forma lieve è che seguire le terapie «
a
singhiozzo
», applicando i rimedi solo quando lamalattia si acuisce è non solo poco efficace, ma può
essereanche rischioso.
Di psoriasi soffre, secondo le stime più recenti, circa il 4% della popolazione mondiale, in Italia circa
due milioni e mezzo di persone.
Si tratta di una malattia non contagiosa
, che si manifesta come
un’infiammazionedellapelle, solitamentedi carattere cronico.
«
È una patologia eritemato-desquamativa
- spiega Gianfranco Altomare, dir. del reparto di
Dermatologiaall’IstitutoOrtopedicoGaleazzi diMilano.
Sulla pelle compaiono lesioni rossastre, sulle quali si formano squame, dovute a un ricambio cellulare
accelerato a livello dell’epidermide, che nel paziente psoriasico arriva a essere 5-10 volte superiore
rispettoal turnover normale
(inpratica, lapelle si seccae si “sfoglia”più velocementedel normale).
L’evoluzione di questa malattia è imprevedibile e può procedere attraverso riacutizzazioni,
miglioramenti e talvolta anche persistenti remissioni». In molti casi, insomma, le placche «vanno e
vengono» a settimane omesi di distanza.
A oggi non esiste una cura risolutiva, ma il disturbo si può
tenere sotto controllo con lemolte strategie terapeuticheadisposizione
.
La sua gravità e l’estensione delle placche variano da persona a persona: per alcuni è poco più che un
fastidio, per altri può compromettere seriamente laqualitàdi vita.
«Si parla di forme lievi quando a essere interessato è meno del 10% della superficie corporea -
continua l’esperto -, mentre viene considerata moderata quando a essere coinvolto è dal 10 al 20%
della pelle, oppure meno, ma con localizzazioni importanti (viso e mani, per es.) che pesano molto
sullaqualitàdi vitadel paziente.
Oltrequesta sogliapercentuale lapsoriasi viene catalogata comegraveo severa».
Se le causedellamalattianon sono stateancora
completamente chiarite, ciò cheè inveceormai
appurato è l’esistenza di vari fattori (
genetici, immunitari e ambientali
) che giocano un ruolo nel suo
sviluppo, oltreaeventi scatenanti di variogenere.
«
Diversi studi negli ultimi anni hanno poi messo chiaramente in luce che quella psoriasica è una
patologiamultiorgano
- sottolineaN. BalatodellaClinicaDermatologicadell’Univ. di Napoli Federico II.
Non va più, quindi, considerata come una patologia esclusivamente cutanea, bensì come
un’infiammazione sistemica, chepuò coinvolgerepiùorgani eapparati
.
1...,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77 79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,...128
Powered by FlippingBook