FarmaDay - Maggio 2014 - page 79

PAGINA 5
FARMADAY
ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
Numero
413
Abbiamo capito che
chi soffre di psoriasi ha maggiori probabilità di sviluppare almeno un altro
problemadi salute
:
quanto più vasta è la parte di pelle interessata e più lungo è il numero di anni di convivenza con le
lesioni, tantomaggioreè il rischiodi avereun’altramalattia, come:
¾
artritepsoriasica,
¾
obesità,
¾
ipertensione,
¾
diabete
¾
dislipidemie
¾
rischiodi patologie cardiovascolari
¾
aquesto vannoaggiunte le conseguenzepsicologiche.
È stato infatti dimostrato che il convivere con queste chiazze (specie se su volto, mani o genitali) si
associanondi radoadepressione».
Nonostante il numero crescente di prove che indicano una serie di patologie correlate alla psoriasi,
questa consapevolezzanonèancoraabbastanzadiffusa fra imedici e tantomeno fra imalati.
«
Bisogna invece che il concettodiventi chiaro
- rinforzaBalato -.
Non per allarmare i pazienti (
che rischiano di poter sviluppare un’altra malattia, ma non c’è alcuna
certezza cheaccada
),ma semplicementeperchépossanoessere tenuti sotto controllo.
Il ruolo del dermatologo è cruciale:
deve saper riconoscere in ciascun paziente la predisposizione alle
diverse comorbidità e agire quindi come “sentinella”, coinvolgendo altri specialisti se necessario
».
Avere un rapporto stabile col dermatologo è importante anche per chi convive con una forma lieve,
per evitare il fai da tenelle cure, chepuòportare, alla lunga, aunaggravamentodellamalattia.
«Quasi 9 pazienti su 10 ritengono che la psoriasi lieve omoderata renda abbastanza, o persinomolto,
difficile la loro vitaquotidiana.
Eppure la curano poco, soprattutto perché trovano scomoda la maggioranza dei trattamenti topici:
unguenti, creme, paste, lozioni e gel che vanno applicati direttamente sulle lesioni, comportando
spesso laboriose medicazioni, magari con prodotti dall’odore sgradevole o che macchiano pelle e
vestiti».
Lamancata aderenza alle terapie èunproblema
a livello internazionale, che produce una sorta
di circolo vizioso:
quando le chiazze non sono gravi le persone tendono a utilizzare poco, o anche a
sospendere, i rimedi se li ritengono fastidiosi
.
Molti giudicano le cure inefficaci, ma in realtà è proprio il fatto di utilizzarle male e in modo
discontinuoa renderlemenoattive.
Secondo un sondaggio meno del 10% dei pazienti segue le cure con costanza; circa lametà applica i
trattamenti solo quando ha disturbi davvero fastidiosi e li effettua soltanto per il tempo necessario a
ottenereunmiglioramento.
Emenodi unpaziente su cinque segue le indicazioni fornite dalmedico.
«
In attesa che si trovino rimedi più como
di - concludono gli esperti -
è invece importante che anche le
persone con psoriasi lieve si curino con costanza, sia per i risultati nell’immediato, sia per evitare
possibili peggioramenti o complicazioni
». (
Salute, Corriere
)
1...,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78 80,81,82,83,84,85,86,87,88,89,...128
Powered by FlippingBook