FarmaDay - Giugno 2014 - page 76

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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
434
PREVENZIONE ESALUTE
MEGLIONONLAVARE ILPOLLO
AUMENTA ILRISCHIODI INFEZIONI
«
Don’t wash your chicken» (non lavare il tuo pollo): lo slogan si era già diffuso
l’anno scorso attraverso una campagna di sensibilizzazione realizzata dai
ricercatori della Drexel University che sfatava una delle credenze popolari meno
fondate.
(InFigura, germi che si diffondono lavando il pollo)
Il pollo insommanon va lavato e l’idea cheunabella sciacquataprimadella cottura ripuliscadabatteri
e virus è quanto di più sbagliato. Non sempre la
saggezza popolare è da seguire e il caso del pollo
lavato ne è una dimostrazione, come ribadito
recentemente dalle indicazioni della Food Standards
Agency, l’entebritannicoper la sicurezzaalimentare.
Pericolosi spruzzi d’acqua:
La Food Standards
Agency rimarca come l’uso di lavare il pollo con
l’acqua non uccida i batteri, anche perché si tratta di
acqua fredda, e solo la cottura sia in grado di
annientarli. Al contrario gli spruzzi d’acqua possono
diventare una via d’infezione, veicolando batteri
attraverso la superficie di lavoro, gli asciugamani e le
stoviglie. L’acqua in sostanza può essere foriera di
germi patogeni disperdendo la contaminazione,
avverte la Food StandardsAgency
che chiama in causa
il campylobacter.
Il 44%degli inglesi lava il pollo
:
I sintomi di questobatterio includonodiarrea, dolori di stomaco e
crampi, febbre e sensazione generale di malessere (sintomi tipici da gastroenterite), ma ci possono
essere anche conseguenze più gravi e a lungo termine, come la sindrome di Guillain-Barre. E l’allarme
provenientedall’entebritannicoper la sicurezzaalimentare si affiancaaun sondaggio cheha coinvolto
4.500 adulti britannici, riscontrando che la pratica di sciacquare il pollo prima di cucinarlo viene
utilizzatadal 44per centodei consumatori.
Campylobacter e salmonella
:
Maanchedanoi il polloè contaminatoda campylobacter evalgono
le regole stabilite in Gran Bretagna?
Lo abbiamo chiesto a Umberto Agrimi, dir. del Dip. di Sanità
PubblicaVeterinariae SicurezzaAlimentaredell’Ist. Superioredi Sanità, il qualeha sottolineato innanzi
tutto che il
campylobacter è il primo responsabile di zoonosi
(malattie infettive trasmessedagli animali
all’uomo) inEuropa, seguitodalla salmonellosi.
I numeri della European Food Safety Authority
parlano per il campylobacter e la salmonellosi
rispettivamentedi 214.268edi piùdi 91mila casi registrati nel 2012.
In Italia differentemente dalle medie europee i casi di salmonellosi (1453) continuano a essere nel
2012 più alti rispetto a quelli di campylobacter (774)ma il trend temporale delle due infezioni è simile
anche in Italia con una riduzione della salmonellosi grazie a una campagna di controllo decisa ed
efficace negli allevamenti avicoli, e un certo incremento delle infezioni umane da campylobacter che
rimangono, verosimilmente, sottonotificate.
«
Il campylobacter si trova nell’intestino dei polli
- e durante la macellazione è possibile la
contaminazione delle carcasse con materiale fecale. Sciacquando la superficie del pollo si corre il
rischio di disperdere la contaminazione che rimanendo sulla superficie rimane invece confinata».
(salute, Corriere
)
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