FarmaDay - Giugno 2014 - page 83

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FARMADAY
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ILNOTIZIARIO INTEMPOREALEPER ILFARMACISTA
Anno III
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Numero
435
SCIENZAESALUTE
QUANDOLAMANODUOLE:
LASINDROMEDELTUNNELCARPALEÈMOLTOCOMUNE
Ma inalcuni casi l’unica soluzione è l’intervento
La sindrome del tunnel carpale è la patologia più frequente per
quel che riguarda lamano.
SINTOMI
: Proviamo allora a capire quali siano i «campanelli
d’allarme» che possono segnalarci che è il momento di rivolgerci
auno specialista.
Il piùdelle volte si avverteun
dolore intenso
, anchenotturno, che
impediscedi riposare.
A questo si associa una
sensazione di freddo o intorpidimento della mano, gonfiore, formicolii diffusi
alledita
, bennoti anchealmedicodi famiglia, che spessoè il primoosservatore.
Va detto che questo disturbo colpisce con frequenza le donne che hanno più di 40 anni e può avere
diverse origini; sebbene in una percentuale sicuramente più bassa, possono essere colpiti anche gli
uomini, soprattutto in correlazioneadattività specifiche lavorativeo sportive.
Bisogna considerare che la capacità del canale carpale, dove è contenuto il nervo mediano,
responsabile di tutta questa sintomatologia, è fissa per ogni polso e quindi ogni espansione di una
partedel suo contenuto aumenterà lapressionenel canale, comprimendo il nervo.
Vi sono poi canali che risultano più piccoli del normale, sia per condizioni congenite, sia per variazioni
acquisite, per traumi oper patologie infiammatorieedegenerative.
Ma lamaggior parte delle cause che determina la sindrome del tunnel carpale (
Stc
) è una condizione
idiopatica responsabiledi un canalepiù stretto.
Solitamente è determinata da un aumento della compressione del nervomediano a livello del polso
per l’ispessimento della guaina dei tendini flessori o l’ispessimento del legamento trasverso del carpo
che rappresenta il tettodi questo canale, e lo rende così inestensibile.
Si assistepoi a casi in cui a scatenare la sintomatologiaè il
diabete
o
l’artrite reumatoide
;
nellaprima ipotesi (diabete) per undisturbodella funzione stessadel nervo (neuropatiadiabetica),
nella seconda principalmente per una sinovite dei tendini flessori, ovvero per l’ispessimento
infiammatorio cronicodi questi tendini.
La conseguenza è, inogni caso, una
diminuzione della sensibilitàdi pollice, indice,medio e di unaparte
del dito anulare, accompagnata da un deficit dellamuscolatura del pollice, che comporta, nelle forme
gravi, laperditadella forzaancheper reggereoggetti abitualmenteutilizzati nella vitaquotidiana
.
Ad aggravare la sintomatologia, o esserne addirittura la causa, sono attività ripetitive quali l’uso del
mouse al computer, la guida prolungata o alcuni lavori manuali, che costringono a continue flessioni
del polsoedelledita.
In alcuni casi, dunque, questa patologia va inserita nell’ambito dellamedicina del lavoro, così come è
stato rilevatoanchedal puntodi vistanormativo.
COME CURARLA
: Il più delle volte l’unicomodo è quello
chirurgico
,ma è importante procedere per
prima cosa con un attento esame clinico che è supportato da
indagini radiologiche, ecografiche e
specificamentedauno studioelettroneurografico
, chemostraanche l’entitàdellapatologia.
Primo presidio terapeutico è
tenere a riposo il polso grazie a un apposito tutore che si compra in
farmaciao innegozi ortopedici
.
Questo perché con il riposo si può ottenere il decongestionamento del nervo e dei tendini, favorendo
la regressionedell’infiammazione cheè causadel dolore.
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